L’Italia profonda, quella dei mille borghi e delle mille tradizioni, quella delle devozioni popolari, l’Italia bella e profumata dalla dignità della fede. L’Italia che credeva ancora ai miracoli perché i miracoli chiedeva, l’Italia del focolare e della famiglia, del pane e del sangue, dell’eucarestìa e della croce. L’Italia cattolica dei Viva Maria e di Branda Lucioni, di Sciabolone e Frà Diavolo, del Vescovo Pirelli che a Teramo guidava i sanfedisti e del cardinale Ruffo che benediva i lazzari a Napoli. L’Italia che umiliò il giacobinismo traditore, perché aveva dalla sua un esercito di Angeli armati. Quella che segue non è che una delle mille storie della nostra patria.
Il miracolo di Nereto
Da piceninelmondo.com > “Era la notte del 22 dicembre 1798 quando la cittadina di Nereto, nella Val Vibrata, fu interessata da un prodigioso miracolo che fino a qualche tempo fa richiamava credenti provenienti non solo dal circondario provinciale, ma anche da luoghi più lontani, per rendere omaggio alla miracolosa immagine della Madonna della Consolazione.
In quella notte un gruppo di neretesi malmenò ed uccise dei soldati francesi; il generale, su ordine del superiore, decise di attaccare la cittadina con l’intento di raderla al suolo. Nereto era in difficoltà: pochi uomini e mal armati. L’unica soluzione in quel momento sembrava quella di affidarsi a Maria Santissima della Consolazione, e accadde qualcosa di strano: una settantenne, di salute cagionevole, zoppa, riuscì a salire le scale del campanile per suonare le campane d’aiuto per avvertire i soccorsi.
Ed ecco il miracolo: una folta schiera di uomini armati comparve davanti alle truppe francesi impegnate a saccheggiare Nereto, ma non si trattava di una schiera armata di uomini, bensì di una schiera celeste, raccolta dalla Madonna a difesa della città.
A ricordo di questo miracolo, all’ interno della Chiesa Madre di Nereto, è presente una raffigurazione pittorica dietro l’altare maggiore: l’ Armata degli Angeli a difesa di Nereto, il Comando dei Generali Francesi, i prelati in preghiera, Angeli in corazza, tutto sembra ripercorrere ogni momento dell’ evento miracoloso. E dietro l’altare fa bella mostra di sé la statua della Madonna della Consolazione, opera pregevolissima del 1400 che viene adornata, nei momenti di particolare culto, di una corona in oro tempestata di gemme preziose.”
Pietro Ferrari - http://radiospada.org/