mercoledì 4 febbraio 2015

In morte di un soldato del Papa

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Eri solo oramai! Dal baluardo
Stanchi e scorati si partiano i forti;
Ma Tu, saldo al Tuo posto e più gagliardo,
Nel ruinar delle inclinate sorti,
E il puro e bello e antico Tuo stendardo,
Alto reggendo tra i fuggiaschi e i morti,
Ancor la voce, ancor securo il guardo,
Sol uno osavi all’ostil furia opporti.
Come e quando cadesti? Un improvviso 
Gel ti costrinse il core ed un ribrezzo
Atro di morte scolorotti il viso,
E fu quando vedesti, che metteano a prezzo
Il puro e bello Tuo stendardo antico.
Il puro Tuo stendardo antico e bello
Or Teco posa sul sepolcro e attende:
Ch’Egli è cosa immortale e nè l’avello,
Nè l’obliar dei posteri l’offende.
Ma quando novo sonerà l’appello
per le nove battaglie e su le tende
Dov’or trescando il traditor drappello
A’ suoi guadagni col nemico intende,
Scoppi l’ultrice folgore divina
Ch’i rei, dementi di terror, travolga
Per sè medesmi a la fatal ruina;
Allora, caro, sarà chi se ne vegna
Memore a la Tua tomba e di là tolga,
Per darla al vento, la Tua santa insegna.

Padre Alfonso Maria Casoli S.J. (1902) in morte del fratello Pier Biagio, campione dell’intransigenza cattolica modenese contro le usurpazioni sabaude,
contro il liberalismo e la nascente democrazia cristiana.
Testo a cura di Piergiorgio Seveso - http://radiospada.org/