Con questo lavoro é
mia intenzione trattare in maniera esaustiva e veritiera un
argomento che fa parte dei periodi storici più vituperati: la
civilizzazione ed evangelizzazione spagnola delle Americhe.
Attraverso documenti
storici narrerò la storia perduta di una grande opera civile e
morale che si diramò per più di trecento anni , dalla prima
spedizione di Colombo nel 1492, punto di partenza , fino alla
rivoluzionaria indipendenza della così detta “America Latina”
tra il 1820 ed il 1830.
Cristoforo Colombo e "la via breve per le Indie"
Ritratto di Cristoforo Colombo eseguito da Sebastiano del Piombo, 1519 |
Colombo stesso afferma, in una sua lettera, di aver cominciato a navigare a quattordici anni. Durante i suoi viaggi latinizzò il suo nome (com'era usanza del tempo) nelle firme che poneva su lettere e documenti; in seguito utilizzò come firma anche il nome in castigliano, Cristóbal Colón.
Nell'immagine, in giallo, l'Islanda:come si può osservare la costa islandese dista poco dalla Groellandia e dalla costa Nord Americana . |
Nella cartina si può vedere il punto dove si trovano le isole Azzorre. |
Basandosi su carte geografiche , su racconti di marinai e sui reperti (canne, legni e altro) trovati al largo delle coste delle isole del "Mare Oceano" (l'Atlantico), Colombo cominciò a convincersi che al di là delle Azzorre dovesse esserci una terra e che questa non potesse essere altro che l'Asia.
A Lisbona Colombo cominciò a documentarsi e a leggere testi geografici come l'Historia rerum ubique gestarum di papa Pio II stampata nel 1477, l'Imago mundi di Pierre d'Ailly (1480) e Il Milione di Marco Polo.
Giovanni II del Portogallo. |
Recatosi a Cordova giunse, il 20 gennaio 1486, al cospetto di Alfonso de Quintanilla, tesoriere dei regnanti, come preludio all'incontro con la Regina, in quel momento assente. Ai primi di maggio dello stesso anno i Re Cattolici Ferdinando II di Aragona e Isabella incontrarono Cristoforo.
Hernando de Talavera |
Intanto la liberazione di Granada dai mussulmani volgeva al termine. Padre Juan Pérez, confessore personale della Regina Isabella , tramite Sebastiano Rodriguez fece recapitare una missiva alla stessa regina, la quale due settimane dopo fece convocare il padre. Il tesoriere Luis de Santangel, Ferdinando Pinello e altri intanto assicurarono la copertura finanziaria eventualmente richiesta. Si riunirono nuovamente gli esperti, mentre Colombo ricevette tramite lettera la comunicazione di una nuova udienza.
Cristoforo Colombo in ginocchio davanti alla regina Isabella di Castiglia |
Colombo saluta i Re Cattolici e si avvia alla volta delle Indie. |
La partenza avvenne alle sei del mattino del 3 agosto 1492 da Palos de la Frontera, con rotta verso le Isole Canarie per sfruttare i venti. Il viaggio si dimostrò subito molto problematico e molto più lungo del previsto: Colombo, basandosi anche sulle informazioni raccolte in Islanda anni prima , era certo che il viaggio sarebbe durato una ventina di giorni ; ma la realtà si dimostrò ben diversa data la rotta presa dal navigatore (una rotta più a Nord avrebbe diminuito significativamente la durata del viaggio).
Lo sbarco di Cristoforo Colombo |
Colombo ed il suo equipaggio, certo di essere arrivato a Cipango, furono accolti con grande curiosità e condiscendenza dai Taino , la tribù abitante dell'isola; una tribù assai primitiva e semplice.
La sera del 27 ottobre le caravelle arrivarono alla fonda della baia di Bariay, a Cuba, nell'attuale provincia di Holguín. Nel diario di bordo di domenica 28 ottobre troviamo scritto: "Es la isla mas hermosa que ojos humanos hayan visto" ("È l'isola più bella che occhio umano abbia mai visto"). Tuttavia, data la mancanza di oro e la condizione primitiva degli indigeni, Colombo pensò di essere arrivato soltanto in un remoto avamposto della grande civiltà asiatica descritta da Marco Polo.
Martín Alonso Pinzón |
Martín Alonso Pinzón udì dagli indigeni delle immense ricchezze dell'isola di Babeque e dopo alcuni tentativi fatti insieme a Colombo decise di proseguire le ricerche senza autorizzazione. Sta di fatto che per circa due mesi la flottiglia si ridusse a due sole caravelle, con le quali venne esplorata la costa settentrionale di Haiti, battezzata "Hispaniola". Giunsero quindi nella baia che Colombo chiamò "Bahia de los Mosquitos" e si parlò di un'isola a forma di tartaruga che il navigatore chiamò "Tortuga". Sempre convinto di trovarsi in Asia, Colombo confuse la parola indigena Cibao col ricchissimo Cipango, ovvero il Giappone, alla ricerca del quale si mise subito in viaggio superando Capo d'Haiti.
Al termine del 1492, dopo alcuni incidenti , Colombo decise di ripartire alla volta della Spagna per dar voce dell'esito del viaggio. Lasciò una guarnigione di trentanove uomini e fece quindi costruire un forte chiamato La Navidad. Imbarcatosi con il resto della ciurma , e promettendo il suo ritorno agli uomini della guarnigione, salpò all'alba del 16 gennaio 1493 portando con se degli indio.
Dopo aver affrontato un difficoltoso viaggio di ritorno , caratterizzato da un furioso uragano che durò circa due giorni e che ridusse allo stremo la resistenza delle piccole caravelle separandole senza alcuna possibilità di manovra, Colombo, placatasi finalmente la burrasca, approdò fortunosamente alle isole Azzorre, sull'isola di Santa Maria. Da qui, la malconcia Niña ripartì il 24 febbraio arrivando otto giorni dopo a Restelo, nei pressi di Lisbona.
Colombo venne cortesemente ricevuto da Re Giovanni II del Portogallo (del quale aveva sposata una figlia "bastarda) a Vale do Paraíso, vicino Azambuja, mettendo a sua disposizione il porto di Lisbona per il restauro della caravella.
Colombo aveva portato con sé dell'oro, del tabacco , alcuni pappagalli e dieci indiani Taino in catene.
Colombo, tornato dal primo viaggio, al cospetto della Regina Isabella. |
Colombo sviluppò una sorta di antipatia verso gli indio ; sia perché, desideroso di rifarsi agli occhi dei sovrani, non trovò il tanto ricercato oro (mise al lavoro gli stessi indigeni per questo) , ma anche perché, una volta ritornato, la guarnigione che aveva lasciato era stata distrutta e i trentanove uomini tutti uccisi.
Colombo rimarrà sempre convinto di essere sbarcato a Cipango fin sul letto di morte. Toccò ad un altro navigatore, tale Amerigo Vespucci, battezzare il Nuovo Mondo "America".
Isabella la Cattolica , le leggi di Borgos e Ferdinando II .
S.M.C. Isabella di Castiglia |
La Regina Isabella, come già accennato, sostenne la spedizione di Cristoforo Colombo con la speranza di condurre altri popoli alla vera fede. L'avvenimento del 12 ottobre 1492 è in sé irrilevante di fronte alle conseguenze che ne derivano. L'evangelizzazione delle Americhe, per le sue dimensioni, trova paralleli - e ha una portata forse superiore - soltanto nella conversione del mondo greco-romano e nella nascita della Cristianità medioevale dopo l'impatto con i popoli germanici e slavi.
Probabilmente nessuna nazione ha superato la Spagna nella preoccupazione per le anime dei suoi nuovi sudditi (gli indio vennero considerati a tutti gli effetti sudditi castigliani). Isabella e i suoi successori non badarono a spese né a difficoltà per onorare gli impegni con Papa Alessandro VI, che aveva concesso ai sovrani il diritto di patronato sulle nuove terre - governate come province e non come colonie - in cambio di precisi doveri di evangelizzazione. L'incontro fra popoli così diversi, come gli indo-americani e gli iberici, fu perciò molto fecondo, e determinò l'instaurarsi della civiltà cristiana.
Isabella la Cattolica , che già nel 1478 aveva fatto liberare gli schiavi dei coloni nelle Canarie, proibì subito la schiavitù degli indigeni nel Nuovo Mondo e la decisione venne rispettata da tutti i suoi successori.
Con la "cedola" reale dell'anno 1500 e con il suo testamento Isabella garantì il diritto degli indios alla vita e alla libertà e sancì il divieto delle conversioni forzate, anticipando i contenuti della bolla pontificia Sublimis Deus, emanata da Papa Paolo III nel 1537, e ponendo le basi del "diritto delle genti", sviluppato negli anni successivi dalla scuola di Salamanca.
Inoltre, la Regina, incoraggiando i matrimoni fra "vecchi" e "nuovi" sudditi, promosse un'autentica integrazione razziale, che si realizzò sotto il segno del cattolicesimo, senza incontrare le difficoltà proprie della colonizzazione di marca eretico protestante. Anche la tratta dei neri interessò solo marginalmente le regioni governate dalla Corona di Spagna, come d'altronde è facile rilevare confrontando le popolazioni della zona andina, a grande maggioranza india, e della zona più meridionale, popolata da europei, con quelle del Sud degli Stati Uniti, della regione caraibica e del Brasile, caratterizzate da una massiccia presenza di neri.
Alla fine del 1494 Papa Alessandro VI concesse a Ferdinando e a Isabella il titolo di Re Cattolici come ricompensa per le loro eminenti virtù, per lo zelo in difesa della fede e della Sede Apostolica, per le riforme apportate nella disciplina del clero e degli ordini religiosi, e per la sottomissione dei mori.
La Regina, nonostante le gravi sventure familiari che funestano gli ultimi anni della sua vita - la scomparsa dell'unico figlio maschio, Giovanni, della giovane figlia Isabella, del nipotino Michele, nonché l'offuscamento della mente della figlia Giovanna - non venne mai meno ai suoi gravosi doveri. Combattiva fino all'ultimo e confortata da una fede eroica, morì a Medina del Campo il 26 novembre 1504.
S.M.C. Ferdinando II d'Aragona. |
Dopo la morte di Isabella, Ferdinando II mandò nel Nuovo Modo nuove spedizioni sia di soldati (per mettere e garantire l'ordine nei nuovi territori) sia di missionari per l'Evangelizzazione degli indio. Dal 1504 (anno della morte della consorte) fino alla sua morte avvenuta il 23 gennaio 1516, Ferdinando II proseguì la politica di Evangelizzazione e civilizzazione del Nuovo Mondo, in modo poco differente da quanto aveva precedentemente fatto la moglie Isabella.
Isabella e Ferdinando ebbero dal loro matrimonio cinque figli:
- Isabella (1470-1498) che venne data in sposa ad Alfonso d'Aviz, erede al trono del Portogallo (in seconde nozze sposò poi Manuele I del Portogallo)
- Giovanni (1478-1497) l'erede al trono che sposò la figlia dell'Imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano I, Margherita d'Asburgo duchessa di Borgogna;
- Giovanna (1479-1555) che sposò Filippo d'Asburgo detto "Filippo il bello", secondo figlio dell'Imperatore Massimiliano I
- Maria (1482-1517), che aveva una gemella, nata morta, e che sposò il vedovo della sorella Isabella, Emanuele I di Portogallo
- Caterina (1485-1536) che fu la sposa di Arturo d'Inghilterra e quando questo morì fu sposa poi ripudiata di suo cognato, Enrico VIII d'Inghilterra.
Quando Ferdinando II morì , il 25 gennaio del 1516 , gli successe al Trono del vasto Impero che si stava costruendo il nipote Carlo di Gand (di 16 anni) che prese il nome di Carlo I di Spagna.
Carlo era figlio di Filippo d'Asburgo e la figlia terzogenita dei Re Cattolici, Giovanna di Castiglia. In forza della sua discendenza , oltre al Trono di Spagna , egli avrebbe ereditato il Trono del Sacro Romano Impero con il nome di Carlo V.
Carlo ereditò un vastissimo Impero, in continua espansione, ed esteso su tre continenti (Europa, Africa e America). Una responsabilità enorme gravava su di lui , ma fin dall'inizio dimostrò grandi capacità e saggezza in specie nella gestione del Nuovo Mondo. Egli non modificò in nessun modo le leggi emanate dalla Regina Isabella sui nativi delle Americhe, ma li rafforzò ulteriormente.
La conquista del Nuovo Mondo di Hernán Cortés sotto il Regno di Carlo I di Spagna e V del Sacro Romano Impero.
Ritratto giovanile di S.M.C. Carlo I di Spagna. |
Emerge in questo periodo, nel terzo anno di regno di Carlo I , un personaggio chiave nell'opera di civilizzazione ed Evangelizzazione del Nuovo Mondo: Hernán Cortés.
Hernán Cortés Monroy Pizarro Altamirano nacque a Medelin, una località dell'Estremadura, nel 1485. Dopo aver seguito per due anni i corsi di diritto all'università di Salamanca, dotato di enorme coraggio , spirito d'avventura , e desideroso di far fortuna, nel 1504 si imbarcò per S. Domingo. Una volta sbarcato operò al servizio di Diego Velázquez de Cuéllar: nato a Cuéllar , presso Segovia, nel 1465, dalla famiglia nobile più influente della regione, arrivò nelle Indie Occidentali nel 1493 con il secondo viaggio di Cristoforo Colombo. Ottenne da Colombo prima il titolo di capitano dell'isola di Cuba e successivamente quello di governatore.
Hernán Cortés, di Augusto Ferrer-Dalmau |
Cortés iniziò la sua spedizione con un atto di insubordinazione: infatti, il governatore di Cuba Diego Velázquez de Cuéllar ne aveva firmato la destituzione dall'incarico di suo segretario, ma in contemporanea Cortés partì con i suoi uomini per la sua spedizione.
Una volta sbarcato a Veracruz il 22 aprile 1519 , Cortés , on d'evitare possibili ammutinamenti, nella notte bruciò le navi così che, volenti o dolenti , l'unica strada da seguire era quella della scoperta e conquista dei nuovi territori. Egli si imbatté nelle popolazioni locali che lo accolsero pacificamente.
Sulla sinistra: La Malinche al fianco di Hernán Cortés |
Scena molto significativa tratta dal film di Mel Gibson "Apocalypto" che mostra l'arrivo di Cortes .
Montezuma II |
Vale la pena sottolineare che in tutto il vasto Impero Azteco esistevano meno di cento proprietari terrieri i quali possedevano ogni cosa , anche la vita di ogni indigeno che viveva la sua vita senza possedere assolutamente nulla: in stato di schiavitù. I famosi Maya erano stati sterminati duecento anni prima dell'arrivo di Colombo proprio dagli aztechi.
La società Azteca era fondamentalmente maschilista e considerava le donne al pari di oggetti. Le donne erano considerate "buone" da 11-13 anni fino ai 25-30 anni dopo di ché venivano sostituite con bambine di 11-13 anni ed emarginate dalla società , abbandonate a se stesse: venivano anche ridotte in stato di schiavitù e messe a lavorare nei campi. Le donne più belle , invece, venivano sacrificate ; e ciò si ripeté incessantemente dal X al XVI secolo.
La sessualità era priva di freni e inibizioni. I bambini di 10 anni venivano iniziati al sesso proprio da quelle donne emarginate di 40-50 anni.
Raffigurazione dei Sacrifici umani perpetrati dagli aztechi |
Aztechi banchettano con le carni di un uomo sacrificato |
Certamente, la "destrutturazione" di un mondo siffatto, adempiuta a rischio della vita, iscrive con onore nella storia il nome di Hernán Cortés e degli altri ardimentosi sudditi del Re Cattolico.
Un altra scena tratta dal film di Mel Gibson "Apocalypto" che mostra in magniera molto vivida la società Azteca.
La Malinche fa da traduttore tra Cortes e Montezuma II |
Tornando a parlare di Montezuma II, egli, all'avvicinarsi dei soldati di Cortes , immerso in un fatalismo tipico di una mentalità pagana, decise di mandare degli emissari dal Conquistadores per invitarlo nella capitale azteca affinchè si potesse raggiungere un accordo e spartirsi l'Impero.
Cortes , dopo aver ricevuto la proposta, si consultò con in suoi uomini per il da farsi: la diffidenza serpeggiava nei pensieri degli uomini che immaginavano potesse trattarsi di una trappola. Ma Cortes, con il suo solito coraggio , decise di accettare la proposta , e con una cinquantina di uomini di scorta entrò l'8 novembre 1520 a Tenochtitlan dove , con una certa sorpresa, venne accolto con tutti gli onori da Montezuma. Cortes ed i suoi uomini parteciparono ad una festa in loro onore. Al termine, però, Cortes venne invitato da Montezuma in cima ad una piramide dove ad attenderli v'era uno stregone con un pentolone. Ai piedi della piramide molte fanciulle erano in attesa fino a che, una di loro iniziò a salire di corsa i gradini della piramide fino in cima dove lo stregone le estrasse il cuore gettandolo nel pentolone.
Scena che si avvicina molto a ciò che Cortes vide |
Cortés radunò i suoi alleati e marciò sulla capitale azteca con un grande esercito. Il 13 agosto 1521, dopo due mesi e mezzo di assedio, Tenochtitlan fu espugnata nuovamente, e nel giro di un anno gli uomini guidati da Cortes presero il controllo dell'intero paese. Il sanguinario giogo azteco era giunto al termine.
Il Messico divenne una provincia spagnola, dal nome "Nuova Spagna"; Carlo V nominò Cortés suo governatore e primo Vicerè della Nuova Spagna.
Fine Prima Parte...
Fonti:
- Cvetan Todorov, La conquista dell'America, Torino, Einaudi, 2005.
- Bernal Díaz, La conquista del Messico 1517-1521
- Conferenza del proff. Massimo Viglione "La conquista dell'America come non ce l'hanno mai raccontata" (https://www.youtube.com/watch?v=T5kuGESs67U)
Sulla "conquista" dell'America del Sud - Contro la "leggenda nera" anticristiana. (Tratto da Cristianità, n. 10 del marzo-aprile 1975).
Scritto dal Presidente e fondatore A.L.T.A. Amedeo Bellizzi