giovedì 12 novembre 2015

Le convinzioni dei tricoloruti nella Grande Guerra infrante contro la realtà imperiale


Il demonio fa le pentole ma non i coperchi... nel mese che passò tra il tradimento di Londra del 26 aprile 1915 ed il 23 maggio, i nostri eserciti che avevano perso 800 mila uomini e metà degli ufficiali contro i russi, erano risorti e con l'aiuto dell'alleato germanico avevano riconquistato tutta la Galizia.
Si poterono liberare un paio di divisioni da mandare contro gli italiani. Al termine della 1° Battaglia dell'Isonzo combattuta in inferiorità numerica media di 1/3 ed in certe zone anche di 1/25 come a Plava, il F.M. Conrad disse: "Se avessimo avuto 4 divisioni avremmo ricacciato quei cani fino al Tagliamento".
La 2° Battaglia fu per loro ancora peggio... avevano perso oltre 100 mila soldati e non avevano ancora capito che i bambini non devono aggredire gli adulti.
In questi stessi giorni 100 anni fa, le tradotte portavano sull'Isonzo il glorioso 17 Reggimento Ritter Von Milde di Lubiana che reclutava esclusivamente sloveni.

Uno di loro scrisse sul treno:

 "Centinaia di campi di battaglia
sono già stati inondati dal nostro sangue
Tutti i nostri nemici ci conoscono bene
imbracciamo i nostri fucili e combatteremo
per l'onore fino all'ultima goccia di sangue".

Combattevano ed erano stati sterminati e ricostituiti varie volte da 9 mesi ma stavano tornando in patria a difendere le loro case.
Pochi giorni prima durante la 2° battaglia, gli italiani avevano imparato a conoscere gli abitanti del Litorale, anche sul Monte Rombon, difeso da tre compagnie del 2. Gebirgschutzen di Lubiana.
Gli storici internazionali dicono che era composto da sloveni al 88%... ma non dicono di dove erano quegli sloveni e non dicono che il rimanente 12% era composto anche da gente della Contea di Gorizia, Grado compresa.
Erano saliti sul Rombon cantando inni sloveni ed imperiali, con i colori bianco rosso blu sul cappello. Gli mandarono contro 5 battaglioni di alpini, quasi tutti sterminati e gli altri scappati.
Gli italiani erano convinti di fare una "passeggiata su Vienna", visto che le nostre truppe erano state dimezzate e già in partenza, erano inferiori numericamente. Sissignore... l'Austria era la potenza meno militarista, spendeva per l'esercito meno che per la birra ed il tabacco e non poteva permettersi di arruolare tanti soldati come l'Italia, che pure aveva meno abitanti.
Dicono che dovevano "liberarci" ma non è vero niente... i piani di Cadorna erano di sfondare a Gorizia e marciare con due colonne su Vienna e Budapest. E' per questo che cincischiarono un mese prima di occupare Monfalcone... se avessero voluto occupare Trieste, sarebbe bastato mandare un paio di navi quando la città era stata abbandonata dall'Austria perchè "indifendibile".
L'obbiettivo bellico di "Trieste" fu un ripiego dopo la prima battaglia, quando l'Austria Ungheria aveva compiuto il primo miracolo dell'Isonzo e gli italiani si resero conto che la loro passeggiata a Vienna e Budapest, avrebbero potuto farla solo come turisti, parecchi anni dopo.
Gli italiani attuali che sono più condiscenenti e pacifisti, dicono "poveri ragazzi furono mandati in una guerra che non volevano su entrambi i fronti". Col cavolo... i nostri li combatterono con il coltello tra i denti, senza "carabinieri", "decimazioni" ed "esecuzioni sommarie", solo perchè difendevano le loro case.
Così è ma gli italiani non se ne renderanno mai conto perchè non gli interessa. Non avrebbero capito come stare al mondo, nemmeno se Conrad gli avesse tirato la bomba atomica.

Fonte: Vota Franz Josef