martedì 24 marzo 2015

Volantini austro-ungarici a Venezia (1918)




Questo volantino fu sparso tra i tricoloruti nel 1918; ne parlano diversi testi e ricordiamo che almeno uno, diceva che i suoi contenuti erano "fin troppo veri" (Paolo Sema).
Le forze armate imperiali iniziarono tardi questo tipo di propaganda: è proverbiale l'ammutinamento che fecero gli aviatori di marina nel 1916 quando si rifiutarono di lanciare volantini, dicendo che loro erano lì per fare la guerra; erano gente seria e non pagliacci come d'Annunzio.
Tuttavia alla fine li convinsero ed una notte, partirono per Venezia. Dopo qualche giorno furono chiamati dal Comando di Pola per chiarimenti; dagli informatori presenti a Venezia, non risultava alcuno scalpore per l'azione propagandistica. L'Ammiraglio Njegovan chiese loro una descrizione particolareggiata della missione:
"Siamo decollati di sera ed a notte fonda siamo ammarati in laguna. Poi con il favore delle tenenebre, abbiamo sbarcato i sacchi postali ed abbiamo imbucato tutti i volantini nelle cassette della posta".
Gli ufficiali austro-ungarici, non avrebbero mai gettato cartacce in terra.


Fonte: Vota Franz Josef