Imparate la Storia attraverso i veri documenti , non credete ad una parola dei libri italiani di regime. Leggete i quotidiani d'epoca. Appena costituito il Regno Lombardo Veneto e nuovamente in guerra contro i francesi di Napoleone, l'amministrazione si preoccupava di cose come ordinare che tutte le tesorerie e ricevitorie comunali pagassero i buoni rilasciati ai proprietari dei buoi requisiti.
Per calmierare il prezzo e la qualità della farina di mais a Venezia, se ne vietava la vendita e la trattativa in qualsiasi altro luogo di Riva della Piazzetta, prima che i delegati comunali controllassero la qualità ed il prezzo.
Si adeguava la vendita di generi alimentari alle regole dell'Impero, che fissavano i mercati comunali con norme molto rigide. A Gorizia ogni genere alimentare aveva il suo luogo di scambio, erano escluse tutte le trattative prima dell'apertura dei mercati e prima che i cibi fossero controllati dai medici incaricati. La vendita di pesce, latticini ed altri generi rapidamente deperibili era regolamentata ancora più rigidamente con il numero di ore massime che potevano passare tra il pescato o la trasformazione e la messa in commercio. I medici comunali dovevano controllare la macellazione, i cittadini volontari della guardia nazionale con fascia al braccio, dovevano vigilare nei mercati rionali ed in tutta la città.
Se qualcuno trova un articolo di giornale nel quale i Sardo-piemontesi davano disposizioni per rimborsare immediatamente le loro requisizioni belliche, paghiamo una cena.
Fonte: Vota Franz Josef vive
Di Redazione A.L.T.A.