lunedì 10 settembre 2012

I Re di Francia dopo la morte di Enrico V (linea legittimista): Giacomo Pio di Borbone (Giacomo I) il "pretendente rosso".

Giacomo Pio di Borbone
 
 
 
Nota: In queste pubblicazioni verranno esposti i Re di Francia succeduti al Conte di Chambord (Enrico V) secondo la linea legittimista Francese.
 


Giacomo Pio di Borbone (nome completo: Jaime Pío Juan Carlos Bienvenido Sansón Pelayo Hermenegildo Recaredo Álvaro Fernando Gonzalo Alfonso María de los Dolores Enrique Luis Roberto Francisco Ramiro José Joaquín Isidro Leandro Miguel Gabriel Rafael Pedro Benito Felipe)  nacque a La Tour-de-Peilz, a pochi passi dal Vevey nel cantone di Vaud, in Svizzera il 27 Giugno 1870.Venne battezzato il 30 giugno dello stesso anno, come suo padrino ebbe il prozio,  il conte di Chambord,  e come madrina  la nonna paterna , la contessa di Montizón.
Il 2 Agosto 1870 venne proclamato Principe delle Asturie da parte dei carlisti, come figlio di Carlo VII, re di Spagna e delle Indie.
Giacomo
 di Borbone era l'unico figlio maschio di Carlo Maria di Borbone (Carlo XI)  e di Margherita di Borbone-Parma , studiò prima dai Gesuiti al  Collège de Vaugirard a Parigi,   Scuola dell'Immacolata Concezione , fino al 1882  ed in seguito all'università di Beaumont a Old Windsor per finire in seguito gli studi a Feldkirch in Austria.
 
Il  3 settembre 1883 a Gorizia, presenziò insieme a suo nonno ed  il  al padre al funerale dello zio il Comte di Chambord. La  morte di quest'ultimo lo   rese un figlio di Francia, come il figlio del nuovo delfino di Francia, suo padre Carlo Maria  a sua volta  figlio del nuovo capo della Casa di Borbone e maggiore discendente dei capetingi, Giovanni di Borbone , conte di Montizón (Giovanni III).

In seguito alla  morte di suo nonno , avvenuta il 18 novembre 1887, Giacomo  divenne il nuovo delfino di Francia.
Nel 1890 entro all'Accademia Militare Teresiana di Wiener Neustadt da dove uscì nel 1896 dopodichè  entrò nell'esercito russo diventando tenente colonnello in un reggimento di ussari. Nel 1900 prese parte alla spedizione contro i Boxer combattendo nella battaglia di Beitang e nel biennio 1904 - 1905 alla Guerra Russo-Giapponese, prendendo parte alla battaglia di Liaoyang e a quella di Vafangon.  
In seguito
 viaggiò molto, soprattutto in Indocina, dove strinse amicizia con il Governatore Generale, Paolo Doumer futuro presidente francese.Dopo aver lasciato l'esercito russo ) nel 1909 si stabilì in Austria nel  Castello di Frohsdorf ereditato dalla prozia la Contessa di Chambord  morta nel 1886.
Il
18 luglio 1909 Giacomo Pio di Borbone  succedette al padre come pretendente carlista al trono di Spagna e legittimista a quello francese, i legittimisti francesi lo riconobbero come Giacomo I di Francia , ma usò il titolo di duca d'Angiò. Come pretendente carlista fu conosciuto come Giacomo (Jaime) III, perché anche se sarebbe stato il primo di questo nome a regnare su León, Castiglia o Spagna, il numero venne condizionato dalla precedente esistenza di due sovrani allo stesso modo appellati che avevano regnato sull'Aragona; Giacomo Pio, però, usò sempre il titolo di duca di Madrid.   


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Giacomo I di Francia
 

Giacomo Pio  visse principalmente, oltre che nel Castello di Frohsdorf a Lanzenkirchen in Austria ,  nel suo appartamento in Avenue Hoche a Parigi, oltre alla Villa Borbone presso Viareggio, che aveva ereditato dalla madre. In quegli anni visitò segretamente la Spagna in svariate occasioni . Durante la Prima guerra mondiale fu tenuto agli arresti domiciliari a Frohsdorf .Dopo la prima guerra mondiale  prese ufficialmente  il titolo di duca d'Angiò, come membro più anziano dei discendenti di Re Filippo V di Spagna (1683 - 1746), natoFilippo di Francia, duca d'Angiò. Questo titolo sarà successivamente ripreso dagli eredi più legittimi alla corona di Francia fino ai giorni nostri. (Da parte sua il re  di Spagna ha uno scudo con lo stemma d'Angiò "Tre Gigli d'oro in campo blu con il bordo  rosso ", posta al centro delle armi  di Spagna).


Stemma dei Duchi d'Angiò
 
 
 
 
File:Greater Royal Coat of Arms of Spain (1931) Version with Golden Fleece and Charles III Orders.svg
Le Armi del Regno di Spagna: al centro lo stemma dei Duchi d'Angiò.




Il 16 aprile 1923 con un decreto del suo Delegato Generale in Spagna, il Marchese de Villores, Giacomo creò l'Ordine della Legittimità Proscritta (Orden de la Legitimidad Proscrita) per onorare coloro che erano stati imprigionati o esiliati dal governo liberale spagnolo per la loro lealtà alla causa carlista.
Nell'aprile 1931 il re costituzionale Alfonso XIII di Spagna fu costretto a lasciare il paese, davanti all'affermazione della seconda Repubblica spagnola e Giacomo Pio pubblicò un manifesto che invitava tutti i monarchici a radunarsi intorno alla causa del legittimismo. Qualche mese dopo, il 23 settembre, secondo un protocollo vigente tra sovrani, Giacomo III ricevette Alfonso XIII nel suo appartamento a Parigi  e due giorni dopo Alfonso XIII e sua moglie la regina Vittoria Eugenia ricambiarono la visita, ricevendo Giacomo Pio nella loro residenza all'Hotel Savoy d'Avon a Fontainebleau . Nell'occasione Giacomo III conferì il collare dell'Ordine dello Spirito Santo, ordine di cui era Gran Maestro in quanto pretendende al trono francese, ad Alfonso: questo incontro creò un clima di riappacificazione fra i due pretendenti al trono spagnolo.




File:Bundesarchiv Bild 102-13726, Spanischer König Alfons XIII..jpg
Alfonso XIII con la moglie Vittoria Eugenia durante l'esilio.
 
 

Una settimana dopo Giacomo Pio morì a Parigi,  a causa di complicazioni cardiache, angina pectoris,  a 61 anni , e venne  sepolto nella sua villa alla Tenuta Reale (vicino Lucca); lo zio Alfonso Carlo, duca di San Jaime, di 82 anni,   gli successe come pretendente ai troni di  Francia e Spagna. Il suo funerale ebbe luogo a Parigi, presso la chiesa di Saint-Philippe-du-Roule, in presenza di Alfonso XIII.A causa delle sue opinioni di sinistra venne soprannominato il pretendente rosso; paradossalmente le sue posizioni politiche lo collocavano a sinistra rispetto ad Alfonso XIII, che, in quanto esponente dell'isabellismo avrebbe dovuto essere più liberale di un carlista, ma evidentemente Giacomo ereditò le sue vedute politiche dal nonno Giovanni III.


Fonte:

Wikipedia

 http://louisxx.over-blog.com

Tradotto e adattato da:

 Redazione A.L.T.A.