martedì 10 maggio 2016

"La Radetzky"


Nella foto si vede il Panzerkreuzer Karl VI bersagliato dalle batterie da 15 francesi portate sul monte Lovcen. Questo è il colpo che andò più vicino e danneggiò leggermente il locale bandiere, la foto è stata probabilmente scattata dal pallone aerostatico che la Radetzky aveva alzato come osservatorio, per ridurre il gap nei confronti dei francesi, in quota di circa 1800 metri.
Il tentativo di osservare il tiro dagli aerei fallì perché la maggior parte di essi non poteva raggiungere quota 2 mila e quelli che erano in grado, impiegavano troppo tempo per salire. Gli osservatori segnalavano i punti di caduta con i numeri dell'orologio: 0 lungo, 3 a destra, 6 corto, 9 a sinistra. Gli osservatori sopraelevati erano sempre più bassi del bersaglio, ma almeno potevano osservare i fumi delle esplosioni e stimare meglio i punti di caduta. L'arrivo della Radetzky (Pola-Cattaro in meno di 24 ore, un vero record ad oltre 18 nodi di media) permise finalmente di raggiungere i cannoni francesi, diversi colpi caddero sulle fortificazioni dei parapetti ed un colpo centrò una bocca da fuoco francese, uccidendo tutti gli artiglieri.
Il tenente francese Grellier, decise allora di ritirarsi e la minaccia dei bombardamenti dal Monte Lovcen furono scongiurati. Ciò accadeva nel dicembre del 1914, nel successivo mese di febbraio ci fu l'attacco al Montenegro ed il Monte Lovcen fu preso: cessò la segnalazione del nostro traffico effettuata da una radio installata sul Lovcen dai francesi. Fino a quando fu presente l'osservazione, i nostri dovevano uscire e muoversi di notte, se volevano avere la speranza di non essere notati, segnalati ed attesi da navi e sommergibili nemici, sui percorsi dei nostri raid.
Dover uscire di notte limitava l'autonomia dei nostri, il momento migliore per uscire e raggiungere i bersagli all'alba (sbarramento di Otranto, costa nemica fino a Monopoli) era il tramonto... altrimenti si doveva navigare le ultime miglia con il chiaro del giorno, finendo inevitabilmente tra le braccia del nemico. Se la situazione fosse rimasta invariata fino alle brevi notti d'estate, la base di Cattaro sarebbe stata in buona parte inservibile.

Fonte: Vota Franz Josef