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+ Parigi, Francia, 1792/1794
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Nacque il 5 aprile 1727 a Parigi, da una famiglia imparentata con l'autore delle celebri Memorie. Compiuti i primi studi nel collegio d'Harcourt, entrò poi alla Maison de Navarra (cui aveva dato lustro un tempo Bossuet) per seguirvi i corsi di teologia e prepararsi al sacerdozio. Studiò nel contempo le lingue orientali sotto al direzione di Guillaume de Villefroy (1690-1777), noto orientalista e professore al Collegio di Francia. Ordinato prete, nel 1753 fu nominato vicario generale del vescovo di Metz, Claude de Rouvroy de Saint-Simon, che fu in carica dal 1733 al 1760. Nel frattempo fece un viaggio in Italia: nel 1758 assistette al conclave che il 6 luglio di quell'anno elesse Clemente XIII, visitò il sud della penisola e in particolare gli scavi di Ercolano. Questo soggiorno suscitò in lui profonda impressione. Al suo ritorno in Francia, l'8 magg. 1759 fu nominato dal re vescovo di Agde nella Linguadoca, piccola diocesi di ventisei parrocchie di cui tre ad Agde. I suoi due centri erano Agde e Pézenas, sede degli Stati della Linguadoca, il cui ruolo era essenziale nella provincia. Questa diocesi venne soppressa in occasione del Concordato del 1801 e inglobata nella diocesi di Montpellier, il cui vescovo dal 16 giu. 1877 ne porta il titolo, in seguito a una supplica del card. de Cabrières. Preconizzato il 9 apr. 1759 e consacrato il 6 magg. seguente dal vescovo di Metz, Claude de Rouvroy de Saint-Simon, di cui era stato vicario generale, prese immediatamente possesso della sua sede di Agde e vi risiedette fino alla Rivoluzione. Attivo nella ricerca liturgica del suo tempo, procurò alla sua diocesi un nuovo Breviario e un nuovo Messale, le cui redazioni furono ultimate nel 1765. All'inizio di ognuna di queste due opere pose una sua lettera pastorale molto erudita, in cui ripercorreva la storia dell'ufficio pubblico lungo i secoli, inserendovi inoltre alcuni usi particolari della sua Chiesa; - segui da vicino l'andamento del suo seminario, vegliando personalmente al progresso di ciascuno degli allievi; - partecipò intensamente all'attività degli Stati della Lin-guadoca; - nel 1764 capeggiò la deputazione degli Stati inviata a Versailles per discutere col re gli interessi della provincia. La libertà di spirito della sua arringa e la sua cura del bene pubblico furono molto notate. Ma in mezzo a questa pastorale episcopale un tratto appare dominante: il suo amore per la cultura. Dal suo arrivo ad Agde intraprese la fondazione di una biblioteca, raccogliendovi bibbie poliglotte, collezioni di Padri e dì concili, nonché di classici greci e latini; - tra questi libri passava tutto il tempo libero di cui disponeva. La sua reputazione scientifica gli valse di essere in corrispondenza con vari studiosi del suo tempo: Jean-Francois Séguier, celebre studioso di antichità di Nimes, la presidente Du Bourg di Tolosa, il dottor Calvet di Avignone, ecc. L'astronomo Joseph de Lalande, i cui lavori ebbero tanta influenza sulla storia della scienza, si recò appositamente ad Agde e rendergli visita. Era tale la sua fama che il 18 febb. 1785 l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres lo elesse membro associato. Quanto alla sua biblioteca, il cui valore era noto, dopo essere sfuggito alla dispersione durante la Rivoluzione, fu acquistata dal medico Barthez di Narbona, che la lasciò in legato alla biblioteca della facoltà di medicina di Montpellier. Fin dai primi giorni della Rivoluzione, assunse una posizione molto netta dalla quale non si allontanerà più. Espulso dalla sommossa, il 1° giu. 1791 dovette lasciare la sua sede episcopale, ritirandosi a Parigi, dove divideva le sue giornate tra la preghiera, lo studio, le opere di carità e le sedute dell'Accademia. Nonostante la situazione pericolosa in cui si trovava, si rifiutò di lasciare Parigi, oltre tutto per non abbandonare ad altri un nipotino infermo di cui aveva la cura. Denunciato da un parroco di Agde, fu arrestato sul finire del 1793, venendo imprigionato nell'ex monastero des Oise-aux (già convento delle Canonichesse Regolari di S. Agostino), feudo della sezione della Croix-Rouge, detta del Bonnet Rouge. Dei centosessanta detenuti che vi erano rinchiusi, soltanto due erano stati giudicati a tutto lug. 1794. Fu a quest'epoca che il tribunale rivoluzionario cominciò ad occuparsene. Il 7 termidoro dell'anno II (25 lug. 1794) essi comparvero davanti a Fouquier-Tinville che presiedeva i processi. Il giorno dopo, 8 termidoro (26 lug. 1794) il vescovo di Agde venne condannato a morte e ghigliottinato alla barrière du Tróne con trentasei compagni che sono stati associati a lui nel processo di beatificazione. Eccone i nomi, ripresi dagli atti medesimi del processo di beatificazione, con le qualifiche e i dati anagrafici dei martiri, ai quali è stato aggiunto un trentasettesimo nella persona di Jean-Arnauld, vescovo di Mende: Adam, Jacques-Nicolas, benedettino, n. a Parigi (?) nel 1767, m. il 29 mar. 1794; - Assy, Louis-Jean-Charles, vicario perpetuo di St-Martin-des-Champs, n. a Parigi il 28 ott. 1758, m. il 25 lug. 1794; - Attiret, Jean-Baptiste-Francois, cappellano a Notre-Dame di Parigi, n. a Dole il 20 ott. 1747, m. il 10 giu. 1794; - Aubert, Anne-Chaterine, figlia di S, Tommaso, n. a Parigi (?) nel 1733, m. il 21 magg. 1794; - Bassablons, Thérèse-Guillaudeu des, vedova, dama di carità, n. a Saint-Malo il 3 dic. 1728, m. il 20 giu. 1794; - Broquet, Pierre, cappellano a Notre-Dame, n. a Gouville il 14 nov. 1714, m. il 26 lug. 1794; - Bruges, Michel-Ange de, vicario generale a Mende, n. a Vallabrègues il 9 febb. 1743, m. il 23 lug. 1794; - Brumauld de Beauregard, André-Georges, vicario generale a Lucon, n. a Poitiers il 17 mar. 1745, m. il 27 lug. 1794; - Conen de Saint-Luc, Victoire, n. a Rennes il 27 genn. 1761, m. il 19 lug. 1794; - Cormaux, Francois-Georges, parroco a Plaintel (St-Brieuc), n. a Lamballe il 10 nov. 1746, m. il 9 giu. 1794; - Courtin, Jean-Baptiste, benedettino, vicario generale di Cluny, n. a Roanne il 24 giu. 1715, m. il il 29 mar. 1794; - Cussy, Marie-Luois-Léonor de, vicario generale a Coutances, n. a Coutances il 2 giu. 1736, m. il 21 lug. 1794; - Derville, Julien, gesuita, n. a Chàteau-du-Loir il 29 dic. 1725, m. il 21 dic. 1793; - Desmarais (Maille), Angélique, figlia di S. Tommaso, n. a Parigi (?) nel 1733, m. il 21 magg. 1794; - Desouches, Francois-Claude, viceparroco a St-Nicolas-des-Champs, n. a Parigi il 31 dic. 1739, m. il 7 lug. 1794; - Didier, Jean-Francois, canonico di St-Opportune, n. a Grenoble il 1° ott. 1729, m. il 9 lug. 1794; - Dieudonné, Nicolas, direttore del Collège St-Dizier (Langres), n. a Tailly il 30 ott. 1742, m. il 18 mar. 1794; - Fénelon, Jean-Baptiste-Augustin, priore di St-Sernin-du-Bois (Autun), n. a Ponsie il 30 ago. 1714, m. il 7 lug. 1794; - Ferey, Bonaventura, antico beneficiato di Coutances, n. a Gray il 14 genn. 1764, m. il 2 giu. 1794; - Goyon, Geneviève-Barbe, sarta, n. a Parigi (?) nel 1716, m. il 21 magg. 1794; - Guiot du Rijou, Jean, sottocantore a Poitiers, n. a Leigné-les-Bois il 3 ott. 1737, m. il 27 lug. 1794; - Hébert, Pierre, parroco a Courbevoie, n. a Preuville il 20 ott. 1742, m. il 25 lug. 1794; - Laval-Montmorency, Marie-Louise de, benedettina, abbadessa di Montmartre, n. a Parigi il 31 mar. 1723, m. il 24 lug. 1794; - Lhermite de Champbertrand, Louis-Claude, vicario generale a Sens, n. a Sens il 27 magg. 1734, m. il 20 magg. 1794; - Meffre, Joseph-Antoine, benedettino, maestro dei novizi di St-Martin-des-Champs, n. a Aubignan (?) nel 1763, m. il 29 mar. 1794; - Mons. de Carantilly, Julien-Francois-Léonor, vicario generale a Coutances, n. a Carantilly il 24 magg. 1760, m. il 21 lug. 1794; - Nonant, Félis-Prosper priore dei certosini di Parigi, n. a Nogent-le-Rotrou l'8 magg. 1725, m. il 9 lug. 1794; - Ollivier des Pallières, Nicolas, vicario generale a Montpellier, n. a Moulins il 17 febb. 1733, m. il 28 apr. 1794; - Pacot, Louis, domenicano belga, n. a Couvin il 22 mar. 1760; - m. il 18 magg. 1794; - Ploquin, Jacques-Martin, sulpiziano, n. a Faguenière il 3 febb. 1766, m. il 25 febb. 1794; - Queudeville, Germain, oratoriano, parroco a Coulans (Le Mans), n. a Caen il 3 magg. 1733, m. il 10 lug. 1794; - Raoulx, Joseph, dottrinario di Saint-Charles, n. a Graveson il 10 ago. 1737, m. il 25 lug. 1794; - Royer, Honoré-Joseph, consigliere ecclesiastico di Stato, n. ad Arles il 25 febb. 1739, m. il 7 lug. 1794; - Saunier, Charles-Francois-Siméon, cappellano dell'Ospedale di Blois, n. a Lussac il 25 ott. 1754, m. il 29 ott. 1794; - Sellos, Léonard-Michel, viceparroco a Fontenay-les-Louvets, n. a Rouperaux il 16 dic. 1763, m. il 25 lug. 1794; - Vancleemputte, Pierre-Joachim, viceparroco a St-Nicolas-des-Champs, n. a Parigi (?) nel 1760, m. il 1° genn. 1794; - Castellane, Jean-Amauld, vescovo di Mende, n. a Pont-St-Esprit l'11 dic. 1733, m. il 9 sett. 1792. Il giorno dopo, 9 termidoro dell'anno II (27 lug. 1794) il regime del Terrore crollò. Pio VI, che ebbe sotto gli occhi il testo dell'atto di accusa, dirà: «Non si dica che tutti questi preti non sono morti per la fede! Ecco dei martiri autentici!». Il processo ordinario avviato dal card. de Cabrières, vescovo di Montpellier, si è svolto a Montpellier (da cui dipende oggi, come abbiamo detto, l'antica diocesi di Agde) e a Parigi. L'apertura del processo sul martirio ha avuto luogo il 30 magg. 1927. Nonostante l'eccezionale interesse che la causa presenta, essa a tutt'oggi silet.
Autore: Raymond Darricau
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