Nota dell'autore:
Ho voluto scrivere un'articolo sulla Battaglia del Cratere per un motivo molto importante, rappresenta una delle più grandi vittorie contro lo strapotere Rivoluzionario , e in questo caso Statunitense, del conservatorismo Contro-Rivoluzionario d'oltre Oceano.
Introduzione
La battaglia del cratere (in inglese Battle of the Crater), è stato un combattimento della guerra di secessione americana, che costituiva una delle operazioni dell'assedio di Petersburg. Venne combattuta il 30 luglio del 1864, tra l'Armata Confederata della Virginia Settentrionale, guidata dal generale Robert E. Lee e l'Armata del Potomac, diretta dal Mag. Gen. George G. Meade (sotto la supervisione diretta del generale-in-capo, Ten. Gen. Ulysses S. Grant).
Preludio alla battaglia
Durante l'assedio di Petersburg (Virginia), le armate erano allineate lungo una serie di posizioni fortificate e trincee, per una distanza superiore ai 32 km, che si estendeva dal vecchio campo di battaglia di Cold Harbor, nei pressi di Richmond fino ad aree a sud di Petersburg.
Dopo che il generale Lee aveva messo in scacco Grant nel suo tentativo di conquistare Petersburg il 15 giugno, la battaglia andò incontro ad una stasi. Grant aveva imparato una dura lezione nella battaglia di Cold Harbor, dove Lee aveva dimostrato la sua grande capacità di dirigere la resistenza in posizioni fortificate e si stava facendo portare alla completa inattività per via delle trincee e fortini in cui Lee l'aveva confinato.
Per chiudere ho deciso di inserire questa foto di un Soldato Confederato per rammentare che gli eroi di questa battaglia, come di tante altre, non sono tanto i Generali che l'hanno "studiata a tavolino" o diretta , ma il Soldato semplice Sudista , lacero nella divisa ma non negli ideali, che muore per la causa.
Fonte:
Wikipedia
Dalla parte di Lee
Scritto da:
Il Principe dei Reazionari
Occorre , prima di continuare, rammentare la situazione generale: La situazione nelle fila dell'Esercito Confederato non era delle migliori. I soldati combattevano il "Nord aggressore" come lo avevano fatto nei trascorsi tre anni, e lo facevano fedeli al proprio Stato d'appartenenza , ma la situazione dal Luglio 1863 era precipitata. L'Unione aveva messo in ginocchio l'economia della Confederazione con il blocco dei principali porti sulla costa Atlantica e immettendo dollari confederati falsi . Inoltre, l'Esercito dell'Unione aveva un ricambio di uomini assai maggiore rispetto all'Esercito Sudista e con la leva obbligatoria e il reclutamento di soldati di colore e le differenze tra i due schieramenti divento enorme . Gli Unionisti avevano un ricambio regolare delle uniformi, delle calzature e degli armamenti; lo Yankee aveva da mangiare mentre i "ribelli" non avevano di che vestirsi. Nonostante ciò i soldati Confederati rimanevano combattivi e motivati, anche se furono parecchie le diserzioni causate dalle notizie che giungevano dalle loro case saccheggiate dai Federali. Era un' Esercito affamato e con gli stivali consumati da tre anni di guerra che attendeva l'attacco a Petersburg.
Le fasi decisive e la Battaglia del Cratere
Con gli assalti del 17 e del 18 Giugno 1864, il IX Corpo del generale Burnside riuscì a conquistare una posizione a 120 metri dalle linee sudiste. Dietro questa posizione il terreno si infossava e il tenente-colonnello Henry Pleasants, un ingegnere del 48th Pennsilvanya (reggimento composto da molti minatori), propose al suo comandante di divisione di scavare una galleria di mina che partisse da quel punto e arrivasse fino alla linea sudista. Il generale Burnside approvò il piano e il 25 Giugno iniziarono i lavori. Circa un mese dopo, il 23 Luglio, il tunnel era pronto per essere riempito di polvere. I minatori di Pleasants avevano impiegato più tempo del dovuto, furono rallentati dalla mancanza di strumenti appropriati e dai tentativi di tenere il più nascosto possibile lo scavo.
Il disegno del progetto del tunnel.
L'entrata del tunnel come ancora oggi si presenta
Il 26 Luglio il generale Meade richiese un piano per l’assalto alle posizioni confederate al generale Burnside. Il piano di Burnside prevedeva di fare esplodere le mine all’alba o alle 5 del pomeriggio, scagliare due brigate di colore all’assalto, la loro "carne da macello", arrivati sulle posizioni dei ribelli i due reggimenti di testa avrebbero dovuto procedere rapidamente e perpendicolarmente alle linee difensive sudiste cacciando il nemico dalle trincee ed evitare possibili attacchi sul fianco. Infine con l’intervento di altre divisioni, i nordisti avrebbero dovuto conquistare una collina alle spalle del cratere creato dall’esplosione, la collina del cimitero.
Il generale Meade obbiettò sull’intenzione di usare la divisione di colore come unità per lo sfondamento, aggiungendo che erano sì truppe ben addestrate ma senza alcuna esperienza pratica, e soprattutto non si fidava . Sarebbe stato meglio mandare le altre divisioni di soldati bianchi che avevano molta esperienza. Il 29 Luglio Grant inviò un dispaccio nel quale sosteneva l’idea di Meade, fu quindi ordinato di sostituire la divisione di colore con una bianca. Burnside fu contrariato dalla decisione presa dall’alto comando, mancavano 20 ore all’assalto e le truppe ora scelte per il difficile compito di aprire la strada non avrebbero avuto il tempo per familiarizzare col piano. Il generale si recò allora dai suoi comandati di divisione per determinare a chi sarebbe toccato il compito di condurre l’assalto. Fu fatto un sorteggio dal quale uscì il generale Ledlie con la sua 1st Division che comandava solo da sei settimane. Burnside, Lidlie e i comandanti di brigata della prima divisione si riunirono per organizzare la manovra, terminando la riunione solo in tarda serata, poche ore prima dell’esplosione della mina. A questo punto Meade decise di apportare altri cambiamenti al piano di Burnside. Invece di muoversi ai lati del cratere e cacciare i ribelli dalle fortificazioni, gli unionisti lo avrebbero dovuto superare e raggiungere direttamente la collina del cimitero. Nel frattempo Meade aveva ordinato anche di ridurre della metà la carica esplosiva posizionata nella galleria di mina.
Foto del Generale Unionista Ulysses Simpson Grant , (Point Pleasant, 27 aprile 1822 – Mount McGregor, 23 luglio 1885), nel 1864.A mezzanotte dello stesso giorno la divisione di Ledlie cominciò a muoversi verso le sue posizioni. Era quasi l’alba del 30 Luglio, ormai il piano non si poteva più cambiare: la divisione di Ledlie doveva superare il cratere, spostarsi di quasi 400 metri a destra e assaltare la collina del cimitero, caricando per un pendio quasi libero da ostacoli. Quasi contemporaneamente alla prima divisione si sarebbe dovuta muovere anche quella del generale Wilcox, il cui obbiettivo era la sinistra della collina del cimitero dove avrebbe protetto il fianco sinistro di Ledlie. Era poi il turno della divisione del generale Potter che doveva proteggere la destra. Il V e il XVIII Corpo avrebbero poi rincalzato le divisioni del IX Corpo. Alle 3 e 30 del mattino le forze erano pronte ma alle 4 la mina non era ancora esplosa. C’erano dei problemi con la miccia, ma dei minatori erano entrati nella galleria e stavano rapidamente risolvendo il problema.
I minatori piazzano la mina all'interno del tunnel sotto le posizioni Sudiste
Il nervosismo tra i nordisti pronti all’assalto e in piedi da più di 4 ore era altissimo quando, alle 4.44 esatte del 30 Luglio 1864, 3600 kg di polvere da sparo esplosero, trascinando in aria terra, carri, tronchi, uomini e cannoni. I detriti cominciarono a piovere sulle truppe federali in attesa dell’assalto che spaventati arretrarono. Un testimone annoto: <<Dalla terra divampò all'improvviso un bagliore di fiamma seguito da fumo nero,con un terribile fragore che si prolungò con un soffocato ruggito; si sollevò alta una nuvola di fumo e polvere che si trascinò in aria grossi blocchi di argilla e molti oggetti scuri che avrebbero benissimo potuto essere uomini e cannoni; e quando tutto questo materiale di detriti ricadde giù ,fu di nuovo un altro shock uguale a quello di prima! >>
Nel punto dello scoppio c'erano circa 300 soldati sudisti del Sud Carolina e una trentina di artiglieri della batteria di quattro cannoni di Pegram : quasi tutti (278) morirono o furono feriti.
Illustrazione raffigurante l'esplosione della mina vista dalle linee dell'Unione
Dopo dieci minuti i ranghi furono riformati e l’ordine di avanzare fu dato. Tuttavia i nordisti dovettero scavalcare i loro trinceramenti rompendo i ranghi, che non vennero più riformati. Una massa di uomini in blu si lanciò di corsa nei 120 metri che li separavano dai sudisti. Raggiunsero un cratere profondo 10 metri e cosparso di ogni sorta di materiale bellico. In mezzo ai rottami vi erano cadaveri semi-sepolti, altri sudisti vagavano in mezzo alla polvere senza capire cosa era successo. Rallentate dal terreno e dal terribile spettacolo che gli appariva di fronte, la prima e la seconda brigata della prima divisione rallentarono. I soldati si fermarono impossibilitati a proseguire perchè le pareti del cratere erano molto ripide, i reggimenti si mescolarono creando una gran confusione. Il colonnello Marshall, della seconda brigata, fu seguito dai suoi uomini che si buttarono dentro al cratere. Alcuni uomini risalirono dall’altro lato del cratere ma iniziarono ad essere bersagliati dai confederati, trincerati a destra e a sinistra del cratere, che nel frattempo si erano ripresi dallo shock. I nordisti presi da una reazione inaspettata si rigettarono nel cratere tentando di organizzarsi in formazione, ma quel terribile buco era affollato di soldati disorientati e bersagliati, vi erano ostacoli, feriti e morti. Sul posto arrivò anche una batteria d’artiglieria sudista che cominciò a sparare a mitraglia sui federali, un vero "buongiorno del Sud".
Dei Soldati Confederati al termine della battaglia riferirono che era "come sparare a dei pesci in un barile".
Illustrazione raffigurante la Battaglia del Cratere
Ledlie, al sicuro dietro ai trinceramenti unionisti, ordinò di muovere in avanti ma ciò era impossibile per i suoi uomini, devastati da un incessante fuoco. Poco dopo una brigata della divisione Potter tentò un attacco sulla destra ma finì dentro al cratere. Nessun alto ufficiale si trovava sul posto e gli ordini che questi inviavano erano di attaccare. I nordisti nel cratere e i rinforzi continuarono a cercare di superare la tremenda fossa, creando anche dei diversivi sulla destra. Quando la divisione del generale Wilcox arrivò sul posto, trovò il cratere completamente pieno di soldati nordisti e decise di assaltare le trincee sulla sinistra. Per un po’ le trincee rimasero nelle mani degli unionisti ma vennero riconquistate. Toccò poi alla divisione di colore del generale Edward Ferrero. In un primo momento le fu ordinato di rimanere al riparo delle trincee nordiste ma successivamente Burnside ordinò di attaccare. Le due brigate superarono il cratere e si scontrarono con i confederati che nel frattempo vi si erano schierati attorno. Dopo un feroce scontro corpo a corpo anche la divisione di colore fu respinta. Parte dei soldati finì nel cratere, altri insieme agli uomini delle divisioni bianche si ritirarono verso le linee nordiste.
Mentre i comandanti pianificavano varie soluzioni, come aspettare la notte per evacuare i reparti rimasti intrappolati nel cratere, i confederati lanciarono il loro contrattacco che ebbe un effetto devastante sulle scompigliate truppe nordiste. L’assalto sudista fu facilitato dalla lenta risposta dell’artiglieria nordista, che iniziò a fare fuoco troppo tardi. Nel cratere i nordisti furono travolti e annientati dalla pronta reazione sudista.
Il 30 Luglio era stata una giornata calda, i feriti nel cratere morirono schiacciati e soffocati, ai soldati mancava l’acqua, la giornata era stata terribile. Il IX Corpo ebbe più di 400 morti, 1600 feriti e 1700 prigionieri, per un totale di circa 3800 uomini, mentre le perdite Sudiste furono di 1.032 . Gli altri due corpi d’armata rimasero quasi completamente inattivi per tutta la durata dell’attacco. Ciò che destò lo sdegno della truppa e di alcuni ufficiali fu la totale assenza di generali superiori nel cratere, eccetto il generale Potter. Non venne quindi fatta nessuna manovra per salvare l’assalto, per tutta la giornata gli unici ordini inviati ai comandanti nel cratere furono quelli di proseguire l’attacco.
La terribile immagine di un caduto sudista nei pressi di una trincea.
Conclusioni
Gli Unionisti ordirono il loro macchiavellico piano pensando che sarebbe stato sufficiente ad annientare le difese di quelli che loro in modo dispregiativo chiamavano "ribelli". Il risultato fu tutt'altro, non solo perchè i piani Nordisti non andarono come progettato ma soprattutto per la vittoria di un esercito inferiore di numero e di mezzi ma nettamente superiore negli ideali e nelle motivazioni. Il 30 Luglio 1864 i "ribelli" sconfissero per l'ennesima volta l'"aquilaccia" dell'Unione.