giovedì 12 dicembre 2013

Movimento dei Forconi? Veramente utile per un benevolo cambiamento?



forconi
Mah, abbracciare un servo fedele del sistema che ti danneggia , e che ad esso a giurato fedeltà , non è un controsenso imbarazzante ?.



È cominciata lunedì 9 dicembre la protesta su scala nazionale organizzata da comitati di cittadini e lavoratori che, su esempio della Sicilia di qualche anno fa, hanno deciso di bloccare  viabilità e attività commerciali in tutto il "Bel paese che fu", con l'intenzione di  mandare un avvertimento al governo della repubblichetta delle banane  e alla BCE: “siamo ancora in grado di essere un popolo unito, e questo  popolo non è più disposto a tollerare ulteriori vessazioni. Dimettetevi”. E qui già qualcosa mi pare assai strana....
Cosa c'è di strano nella protesta , e cosa c'è di sbagliato?

Beh, innanzi tutto lasciatemi spiegare un concetto basilare senza il quale ogni considerazione futura parrà vuota : non si può sconfiggere il demonio combattendo con il suo stesso spirito. Io non metto in dubbio che queste manifestazioni di massa siano composte  da gente di varie estrazioni sociali  mosse dalla disperazione causata da un governo corrotto fin dalla sua nascita oltre 150 anni fa, ma sono altrettanto certo che l'ignoranza che alberga nelle menti dei più , formate nell'errore dalle scuole di regime , porti le vittime ad essere carnefici di se stesse. Il 90% dei manifestanti ha una formazione nel migliore dei casi atea se non anticlericale, quindi militante nell'errore . Essi sono pregni nel cuore e nell'anima dello spirito della Rivoluzione e da esso sono inconsciamente manovrati. Ma come i più saggi sapranno è proprio lo spirito della Rivoluzione e il suo operato ad aver  condotto il tutto alla situazione attuale. Quindi , la domanda che sorge spontanea è; come si può pensare che delle masse formate per la maggior parte da soggetti con caratteristiche prima citate possano  dare l'imput ad un cambiamento realmente benefico? La risposta ovvia è che semplicemente non possono. Il fatto già di militare sotto gli stendardi della Rivoluzione , cantando la marcetta che rappresenta l'istituzione che ha condotto quello che fu il "bel paese" alla rovina economica, sociale e politica, è un controsenso. Questa gente è convinta dell'esistenza di un sedicente "popolo italiano" , quando l'oggettività delle cose ne dimostra la totale inesistenza, e si fa portavoce della parola di un popolo che non c'è: anche ad un bambino  possono piacere alla follia i Puffi, ma non per questo vuol dire che essi esistono...
Gli animi dei manifestanti sviscerano  il desiderio fortissimo di ritrovare quella serenità necessaria per stare bene con se stessi e con i propri cari, e come dargli torto?. I temi di discussione sono per la maggior parte di natura nazional popolare (e già il nazionalismo comporta una visione astratta e deleteria delle cose): agricoltura, artigianato, tasse, ovvero tutto ciò che riguarda la piccola e media impresa, l’ossatura del sistema statale. Mi ha fatto particolarmente piacere che alcuni si sono interessati a temi come quello riguardante il Regno Sociale di Gesù Cristo ; diverse persone cominciano a documentarsi da sé, e quando vedono che puoi aiutarli a venir fuori dalla scatola creata dalla propaganda mondialista che gli spinge ad agire inconsciamente a favore del loro boia, ti assalgono con tantissime domande. È come essere circondati da tanti bambini che fremono per diventare adulti e vivere il mondo in piena coscienza della Verità . Il problema nasce dal fatto che queste persone che dimostrano un benevolo interesse sono ancora poche , e quelle che sovvertono il sistema già sovvertitore servendolo involontariamente sono ancora troppe. Questa protesta in scala peninsulare ha colpito solo e soltanto coloro i quali erano già di per se vittime del sistema vigente: il popolino alle prese con le faccende di tutti i giorni; l'anziano che aspetta un farmaco che non è arrivato perché il furgone che lo doveva trasportare non è mai partito; il meccanico che necessitava di un pezzo di ricambio per aggiustare l'auto del cliente e che non ha ricevuto nulla ; ecc ecc... Dai disagi più piccoli ai più grandi coloro che hanno subito danni sono proprio coloro che si diceva voler rappresentare. I veri responsabili della situazione attuale sono rimasti comodamente a Roma seduti sulle loro belle poltrone rosse, con il deretano al caldo e la pancia piena.
In definitiva questa protesta è la concretizzazione dell'insegnamento della menzogna da parte dello Stato nazionale italiano: loro (cioè coloro che stanno dietro le quinte; i responsabili insomma) hanno formato una gioventù di imbelli convinti assertori di concetti e valori nulli come "democrazia" e "libertà", senza tralasciare la "costituzione". Essi non conoscono la vera libertà e rincorrono tenacemente quella falsa libertà arrivista ed egoista tanto cara ai politicanti odierni. Fin quando queste persone continueranno ostinatamente a credere a delle astrazioni generate da coloro i quali sono la causa dello sfacelo odierno nulla cambierà ma il vero problema , o per meglio dire i veri problemi , saranno trascinati in perpetuo , e quando ciò accade il malessere cresce e continua a manifestarsi.

Cosa fare allora, bisogna star fermi e subire?

Assolutamente no! E questo lo ribadii molte volte in passato. Ovvio è che bisogna che la reazione sia munita dello spirito giusto e delle idee politiche giuste:

1) Fondamentale è liberarsi da orpelli vari tra bandiere tricolore e inni impronunciabili e  dagli ideali ad essi connessi.

2) Comprendere che siamo un insieme di popoli diversi (nonostante l'invasione di emigranti voluta e appoggiata dal sistema massonico vigente) con necessità diverse ma che dobbiamo combattere comunque da alleati per la causa comune, l'unica veramente  importante, l'unica che può renderci veramente liberi : la Verità.

3) Comprendere che non è necessario soltanto che i politicanti attuali si dimettano (altri con lo stesso spirito prenderebbero il loro posto e la questione si ripeterebbe all'infinito così come lo fa da un secolo e mezzo) ma che l'intera penisola e la sua politica debba riallacciarsi alle proprie istituzioni tradizionali. Solo così la pace e la prosperità potranno essere patrimonio di tutti.

4) Evitare di seguire i soliti "specchietti per le allodole" , facendo particolare attenzione ai falsi profeti della libertà; coloro i quali fingono di star col popolo solo per raggiungere la vetta del potere.

5) La politica fondamentale da seguire è il Vangelo; perché esso è tanto la guida per l'individuo retto quanto dello Stato nel quale regna la giustizia.

6) Seguire  condottieri  capaci di rappresentare tutti i valori prima citati in modo retto ed inremovibile. Uomini pronti a dare la vita per il trionfo della causa. Veri e propri garanti della giustizia.

Solo seguendo questi  punti si potranno cambiare veramente le cose ; soltanto prendendo esempio dalle insorgenze che muovevano i semplici quando il cancro che ci opprime era nascente potremmo cambiare le cose veramente in meglio. Alcuni, e saranno diversi purtroppo (per loro) , mi additeranno come fanatico , come una specie di talebano con la croce, ma ciò non potrebbe esser più falso: Io sono un soldato di Cristo e come tale è contrario ai miei principi non denunciare e combattere la menzogna, il male , la corruzione...non soltanto col verbo ma , se necessario , e nell'ora presente sembra quasi inevitabile, anche con la spada. Questo non è spirito guerrafondaio ma semplicemente spirito di difesa della Verità! Ogni Vero Cristiano è chiamato in vita a combattere per la difesa della Verità , della Vera Fede Rivelata. Rammentate sempre che un giorno saremo chiamati tutti a dar spiegazioni delle nostre azioni in questa terra. Non serve essere un laureato per dare un contributo alla buona causa , infatti sono sempre stati i più semplici a incidere nella storia in modo positivo combattendo per il Bene assoluto (Giovanna d'Arco ne è un esempio famosissimo).
Fate tesoro degli insegnamenti che la Verità sola può darvi, e solo e soltanto così potremmo essere veramente liberi.


Presidente e fondatore dell'A.L.T.A. Amedeo Bellizzi.