mercoledì 13 novembre 2013

Giovanni Livraghi : un disertore sovversivo.




Padre Ugo Bassi e Giovanni Livraghi.
Litografia risorgimentalista:
Da sinistra Ugo Bassi e Giovanni Livraghi.

Giovanni Livraghi nacque a Milano nel  1819 da una famiglia benestante conosciuta nella Capitale Lombardo-Veneta per le simpatie verso  il  passato regime napoleonico. Egli fin dalla più giovane età, educato verso la pestilenziale dottrina della Rivoluzione, mostrò una spiccata simpatia per la frangia liberale-radicale. Divenne un mercenario al servizio del criminale  Giuseppe Garibaldi fuggendo da Milano quando avrebbe dovuto servire l'Imperial-Regio esercito. Innaugurò la sua carriera di guerrigliero al soldo della Rivoluzione facendo parte della così detta "legione italiana" da lui costituita a Montevideo nel 1843 grazie ai cospiqui finanziamenti da parte del governo britannico: La Legione era composta dai  500 ai  700 uomini (tra il 10 e il 14%  uruguaiani/"colorados", i restanti erano "soldati di ventura" , fuoriusciti provenienti dalla penisola italiana, mercenari della Rivoluzione). Le azioni di guerriglia comandate anche dal Livraghi si distinsero per sporadiche sortite ed imboscate all'esercito dei "Blancos" e altrettanti saccheggi , omicidi e stupri a discapito della popolazione e dei simpatizzanti della parte avversa. 
Sempre al seguito del Garibaldi, Livraghi prese parte all'atea e dispotica Repubblica Romana mazziniana (1849). Anche in quella occasione il disertore lombardo si distinse per atti poco onorevoli divenendo famoso più per le sue "scappatelle" con le mogli dei pochi collaborazionisti che per atti di "eroismo militare".
Dopo la liberazione di Roma e la caduta della mazziniana repubblica , il Livraghi fuggi come un coniglio in compagnia del "prete della Rivoluzione" Ugo Bassi e degli altri sgherri rivoluzionari.
Catturato dagli Imperial-Regi a Comacchio il 2 agosto con Ugo Bassi venne trasferito a Bologna la sera del 7 agosto; giudicato equamente , in quanto milanese e quindi suddito del Regno Lombardo-Veneto , un disertore, venne fucilato  l'8 agosto 1849.


Fonte:

Wikipedia (immagini)

L'IPERITALIANO  (Gilberto Oneto).


Scritto da:

Il Principe dei Reazionari.