I primi anni
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Il Conte Karl Ferdinand von Buol-Schauenstein |
Il Conte
Karl Ferdinand von Buol-Schauenstein (Vienna, 17 maggio 1797 – Vienna, 28 ottobre 1865) nacque da una famiglia dell'aristocrazia cittadina viennese, e si laureò in giurisprudenza, deciso ad intraprendere la carriera diplomatica.
Entrato nel governo asburgico, prestò servizio come ambasciatore dell'Impero nel Baden e nell'Assia-Darmstadt (1828–1838), nel Württemberg (1838–1844), in Piemonte (1844–1848) dove si ritrovò in una situazione critica e rischiando la propria incolumità all'alba della guerra del '48 , in Russia (1848–1850), alla Conferenza di Dresda (1850–1851), e nel Regno Unito (1851–1852). Con questa sua esperienza all'estero, divenne uno dei più fidati collaboratori del Principe Felix von Schwarzenberg, allora Primo Ministro dell'Impero, alla cui morte nell'aprile del 1852 Buol-Schauenstein venne chiamato a succedergli non tanto come Primo Ministro (carica che ricoprì sempre informalmente), ma più che altro come Ministro degli Esteri.
Il ruolo nella Guerra di Crimea
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La battaglia per il bastione di Malachov dell'8 settembre 1855,
fase finale dell'assedio di Sebastopoli. |
Come primo atto, egli prese posizioni sulle tensioni dell'area balcanica, che sfociò nel 1854 nello scoppio della Guerra di Crimea, quando le liberali Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Russia, la quale, confidando nell'alleanza con le due potenze, attacco il decadente Impero Ottomano : i piani della Russia erano quelli di aprire uno sbocco sul mar Mediterraneo , ma sia l'Inghilterra che la Francia sapevano che ciò avrebbe rappresentato un ostacolo per i loro commerci e allora si allearono con il turco pur di impedire che l'Impero Russo potesse avere sbocchi commerciali nel Mediterraneo. La posizione del governo asburgico in questo conflitto era quanto mai delicata: gli interventi compiuti dalla Russia per ristabilire l'ordine sulle rivolte settarie anti-imperiali scoppiate in Ungheria nel 1849 era stato decisivo al mantenimento dell'ordine di quell'area da parte del legittimo governo e come tale l'Imperatore si trovava in debito personale con lo Zar di Russia. Malgrado questo, però, il controllo dell'area danubiana dei Balcani ( Romania) da parte della Russia avrebbe certamente rappresentato una continua spina nel fianco dell'Impero ad est.
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Lo Zar Nicola I di Russia.
(Carskoe Selo, 6 luglio 1796 – Pietroburgo, 2 marzo 1855). |
Buol-Schauenstein tentò di temporeggiare cercando di mediare tra le due parti belligeranti una soluzione che venisse utile anche alla politica asburgica. Questi accordi, all'atto pratico, però, non risolsero i problemi internazionali ed anzi il Primo Ministro venne tacciato di anglofilia, in particolare dopo l'ultimatum che fu costretto ad inviare alla Russia per far sì che essa lasciasse i principati danubiani. I russi aderirono a questa richiesta per evitare un altro scontro.
Durante il corso della guerra di Crimea, ad ogni modo, la politica di Buol-Schauenstein era stata perlopiù orientata a tenere l'Impero d'Austria fuori da qualsiasi conflitto, ma questo provocò il risultato che l'Impero venne lasciato a se stesso, isolato dalle altre potenze in gioco.
Lo scoppio della Seconda Guerra d'espansionismo sabaudo
e il ritiro di Buol.
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Ritratto dell'Imperatore
Francesco Giuseppe I d'Austria a cavallo. |
Il ruolo asburgico , anche in campo militare, nonostante la sua mirabile grandezza ed efficienza , si era notevolmente ridimensionato dalle grande imprese dei secoli XVII e XVIII e come tale le liberali e bellicose Francia e Inghilterra non erano per nulla impressionate dall'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe I , al quale contestavano tacitamente il protettorato sugli Stati del nord Italia che era un ostacolo per le loro ambizioni politiche: i due governi infatti supportavano segretamente le azioni di sovversione dei settari carbonari e massoni che lo stesso Primo Ministro asburgico stava tentando di debellare. La nuova politica liberale del primo ministro del Regno di Sardegna, che il cinico Camillo Benso, conte di Cavour stava conducendo proprio in quegli anni, era inoltre chiaramente orientata ad usurpare gli Stati legittimi sia direttamente collegati all'Impero d'Austria (Regno Lombardo-Veneto) sia legati ad esso con alleanze (Ducato di Modena , Ducato di Parma e Granducato di Toscana).
Assicuratosi il supporto del doppiogiochista Napoleone III, Cavour mise in atto il suo piano, iniziando a istigare apertamente l'Impero d'Austria con continue provocazioni entro i confini del Regno Lombardo-Veneto attraverso piccole bande armate con azioni di disturbo, col chiaro intento di voler far sì che l'Impero dichiarasse guerra al Regno di Sardegna.
Esasperato da queste continue tensioni, dopo un regolare ultimatum, e con il vecchio e saggio Principe di Metternich che insisteva con l'Imperatore affinché non cadesse nella trappola , Buol-Schauenstein dichiarò guerra al Regno di Sardegna alleato di Napoleone III , coinvolgendo però l'Impero d'Austria in quella che si rivelò una guerra disastrosa ai danni di tutto l'Impero. Dopo le scelte sbagliate fatte durante la prima , e favorevole per l'Impero, parte del conflitto dal generale
Ferencz József Gyulai , Buol-Schauenstein si dimise dalla carica di Primo Ministro nel maggio del 1859 prima della tragica sconfitta di Magenta (4 giugno 1859) , ritirandosi a vita privata per il resto della sua esistenza. Egli morì in solitudine a Vienna il 28 ottobre 1865.
Fonte:
Wikipedia
"IL TRAMONTO DI UN REGNO" IL LOMBARDO-VENETO DALLA RESTAURAZIONE AL RISORGIMENTO (1814-1859) FEDERICO MOTTA EDITORE PUBBLICATO DA CARIPLO
Scritto da:
Redazione A.L.T.A.