domenica 16 giugno 2013
S. CECOTTI, Della legittimità dello Stato italiano. Risorgimento e Repubblica nell’analisi di un polemista cattolico, Napoli, ESI, 2012. (pp. 246, € 24).
Per la collana “De re publica” diretta dal prof. Danilo Castellano, le Edizioni Scientifiche Italiane pubblicano l’opera prima del giovane studioso cattolico Samuele Cecotti, saggio che pone a tema la legittimità della statualità dell’Italia unificata nei suoi diversi regimi. Il libro gode della prefazione del prof. Giovanni Turco.
Il libro, un denso saggio storico/filosofico/politico, affronta scientificamente il tema della legittimità dello Stato italiano, dalla sua origine risorgimentale al suo esito ultimo nella Repubblica democratica, analizzando la statualità italiana con le categorie del diritto naturale (classicamente inteso) e della Dottrina sociale della Chiesa.
Emerge una lettura della storia politica dell’Italia unificata come storia di una rivoluzione, della rivoluzione risorgimentale, rivoluzione camaleontica declinatasi nei diversi regimi succedutisi nel tempo e tuttora operante nei principi dell’ordinamento repubblicano. Anzi la Costituzione del ’48 si rivela, nella rigorosa analisi che Cecotti conduce alla scuola del giurista Carlo Francesco D’Agostino, come l’estremo e coerente esito del processo rivoluzionario risorgimentale.
L’Autore, con il D’Agostino, rileva, alla luce della filosofia pratica realista e del costante insegnamento del Magistero, la illegittimità e del Regno di Vittorio Emanuele II e della Repubblica, mostrandone l’ideologia sottesa inconciliabile con la Verità Cattolica.
Non manca una puntuale attenzione alla vita ecclesiale. E’ merito del Cecotti aver sottolineato l’interesse dei rivoluzionari risorgimentali per la questione cattolica, nel senso di una profonda volontà anticristiana declinata come impegno di rivoluzione nella Chiesa. Il Cecotti non manca di rilevare come tale disegno di rivoluzione nel mondo ecclesiale si sia potuto attuare, in Italia, grazie alle organizzazioni partitiche dei cattolici (PPI, DC e, prima, nel cattolicesimo liberale e democratico) che operarono come veri centri eresiogeni nel cuore stesso della Cattolicità.
Il libro di Cecotti è vera pietra d’inciampo per quanti intendano battezzare il Risorgimento e i suoi esiti statuali.
La lezione del D’Agostino, ora ripresa e riproposta da Cecotti, richiama al principio di legittimità come criterio centrale del pensare politico. E ad essa è ricondotta l’analisi dell’intera vicenda dello Stato unitario italiano secondo la migliore tradizione giusfilosofica cattolica.