“Verso gli ultimi tempi di Gerusalemme (150-100 a. C.) il culto fu invaso dal Fariseismo. L’attenzione dei dottori si rivolse, pertanto, alla teologia talmudica. La tradizione talmudica allora, snaturata nella sua parte essenziale, ricevette l’impuro miscuglio delle fantasie rabbiniche.” Cit. Padre Julio Meinvielle, Influsso dello gnosticismo ebraico in ambiente cristiano
“ [Esiste] una CÀBALA VERA e senza miscugli, che s’insegnava oralmente NELLA SINAGOGA ANTICA, IL CUI CARATTERE È francamente CRISTIANO. Vi è una SECONDA CÀBALA, falsa, PIENA DI SUPERSTIZIONI RIDICOLE e che si occupa anche di magia e di medicina QUALE È DIVENTATA NELLE MANI DELLA SINAGOGA INFEDELE.Una parte notevole della Tradizione il cui deposito era stato confidato alla Sinagoga antica, consisteva nelle spiegazioni mistiche, allegoriche e anagogiche del Testo sacro; in breve tutto ciò che la Tradizione insegnava sul …mondo spirituale (…). Questa dottrina orale, che è la aveva per oggetto le più sublimi verità di Fede, che riconduceva incessantemente al Redentore promesso. (…). Vi è questa differenza tra Talmud e Càbala, benché confinino talmente da rendere difficile assegnare loro limiti precisi; IL TALMUD si limita generalmente a CIÒ CHE CONCERNE LA PRATICA esteriore, L’ESECUZIONE materiale DELLA LEGGE MOSAICA; LA CÀBALA come TEOLOGIA SPECULATIVA, MISTICA, TRATTA DELLA PARTE SPIRITUALE DELLA RELIGIONE. (…).
Al ritorno dalla cattività babilonese il profeta Esdra, vedendo che le calamità della nazione potevano condurre all’oblio completo della Tradizione cabalistica, mise per iscritto questa Tradizione – per ordine di Dio – in settanta volumi, ma questi libri non erano resi pubblici (…). Il carattere che distingue essenzialmente la Legge Antica dalla Nuova, è che la prima aveva un insegnamento segreto che veniva nascosto al semplice popolo, ma che doveva poi essere predicato pubblicamente a tutti i fedeli solo coll’Avvento del Messia (….)SOTTO L’ECONOMIA DEL NUOVO TESTAMENTO, L’ULTIMO DEI FEDELI È INIZIATO ALLE PIÙ SUBLIMI VERITÀ DELLA RELIGIONE (…). Questa Tradizione del popolo di Dio, che era prima del cristianesimo il solo depositario della vera Fede, era tutta. Sventuratamente l’antica e buona Càbala si è persa in parte…. Verso gli ultimi tempi dell’esistenza di Gerusalemme, il culto dei giudei volse verso il Fariseismo che invase quasi tutta la Sinagoga. I presuntuosi Farisei soffocarono la pura Legge di Dio [corruppero sia il Talmud che la Càbala] con le loro arguzie e le loro vane sottigliezze donde risultava questa massa d’osservanze minuziose… che ritroviamo nelle pratiche superstiziose della Sinagoga attuale. Il cuore si inaridiva e diventava estraneo al culto che ben presto sarebbe consistito solo nel compimento degli atti esteriori e materiali. (…) In questo stato di cose tutta l’attenzione dei dottori si portava sulla teologia talmudica [morale] che esisteva solo oralmente e non ancora per iscritto. La teologia speculativa o mistica – in ragione della sua forte tendenza cristiana – (…) cadde nel discredito, quando i Farisei cominciarono ad opporsi alla dottrina predicata da Nostro Signore Gesù Cristo. E fin d’allora la Càbala subì la stessa sorte toccata alla Tradizione talmudica, fu corrotta. Essa era diventata ‘aceto di vino’.
(…) Dopo la dispersione dei giudei, quando i Rabbini si trovarono a contatto coi filosofi delle altre nazioni, ripresero gusto alla speculazione filosofica e ritornarono alla Càbala. Risuscitando questa scienza, che dovettero ricreare “ex novo” in gran parte, vi introdussero qualcosa delle filosofie greche ed orientali, sistemi opposti tra loro e soprattutto incompatibili colla Rivelazione mosaica.Questa è la CÀBALA MODERNA, nella quale i Rabbini hanno maldestramente introdotto delle formule equivoche prese in prestito sia al materialismo di certa filosofia greca, sia al panteismo indiano ed anche alla Fede nell’unità di un Dio personale, separato dall’universo per essenza. (…) Sembra che l’antica e vera Càbala, che è stata in gran parte persa, fosse assai vasta, e potesse ben fornire la materia dei settanta volumi d’Esdra, poiché i resti che sono stati conservati sono ancora assai numerosi, e forniscono abbondantemente delle prove in favore di tutti i principali articoli della Fede cattolica, di modo che si può con molto vantaggio combattere gli ebrei coi loro propri libri. (…)Ma qui ci si presenta una questione. Come possiamo riconoscere i resti della Càbala antica e verace in mezzo alle aggiunte rabbiniche in cui si sono persi? (…) La regola è questa… OGNI VOLTA CHE UN PASSAGGIO ESPRIME, IN TERMINI CHIARI ED ESPLICITI, UN ARTICOLO DELLA FEDE CATTOLICA, negata dai giudei, POTETE ESSERE CERTI CHE QUESTO PASSAGGIO NON È STATO FABBRICATO DAI RABBINI. Ed aggiungiamo che SE QUESTO PASSAGGIO È SOLTANTO SUSCETTIBILE DI UNA INTERPRETAZIONE CRISTIANA, LO SI PUÒ ACCETTARE ANCORA COME aUTENTICO; poiché i Rabbini… sapevano perfettamente ciò che li divideva dal cristianesimo, ed avrebbero evitato con cura ogni equivoco (…). Non dobbiamo perciò stupirci se lo studio di questa scienza ha condotto un gran numero di giudei ad abbracciare il cristianesimo. Infatti, a meno di fare violenza al testo dei preziosi pezzi che ci restano della CÀBALA ANTICA, bisogna convenire che IL DOGMA CRISTIANO VI È PROFESSATO COSÌ CHIARAMENTE, COME NEI PADRI DELLA CHIESA. I Rabbini se ne sono accorti bene, ed hanno preso tutte le misure possibili per allontanare i giudei dallo studio della Càbala perché essa avrebbe potuto scuotere la “fede” di coloro che non erano molto fermi (dicevano loro).”
(P.C.B., DRACH, Dell’Armonia tra la Chiesa e la Sinagoga, tomo II, pagg. XIII – XXVII, rinvenuto ne L’esoterismo di Don Curzio Nitoglia, CLS)
A cura di Federico
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