venerdì 3 maggio 2013

Una mostra per la memoria a 220 anni dall'inizio delle Guerre di Vandea.


  

1 - Il Sacro Cuore di Gesù, simbolo dell'armata Controrivoluzionaria vandeana.
 
 
 
2 - La localizzazione geografica. La Vandea, tra le regioni dell'Ovest.
 
 
 
3 - Con l'artificiosa creazione rivoluzionaria dei Dipartimenti , il nome Vandea è riservato alla parte ovest dell'antica provincia del Poitou, nella Francia occidentale. La futura Vandea militare comprende quattro semidipartimenti: Loira Atlantica, Maine-et-Loira, Vandea, Deux-Sevres.
 
 
 
4 - La Vandea è costituita da buoni contadini sinceramente legati alla loro terra e alle loro famiglie.
 
 
 
5 - Lavoro duro e semplicità di vita (l'immagine: Francois Millet, Le spigolatrici, 1857).
 
 
 
6 - Un popolo unito e vivace che riconosce nel Cristianesimo e nella Chiesa Cattolica la sua ragione di vita e la sua identità anche sociale (l'immagine: Francois Millet, Coltivatori di patate, 1861-1862).
 
 
7 - In odio a tutto ciò, si sviluppano gli eventi parigini nei quali, sin dai primissimi momenti, non manca mai lo scorrimento di sangue.
 
 
8 - La nuova Assemblea cala sul popolo un nuovo ordine sociale, frutto delle teorie degli illuminati e intellettuali settari.
 
 
9 - I  nuovi diritti costruiti come pure astrazioni, molto presto manifesteranno i loro frutti avvelenati.
 
 
 
10 - L'odio nei confronti della fede Cattolica diventa subito aperta persecuzione alla Chiesa.
 
 
 
11 - Si piantano gli  alberi della libertà , si abbattono le Croci cristiane.
 
 
12 - Il nuovo culto imposto per legge vuole estirpare la fede cristiana nel popolo.
 
 
 
13 - La vera Messa Cattolica, secondo il rito di S.Pio V, veniva celebrata di nascosto nelle foreste dai preti "refractaires". Era seguita dalla maggioranza della popolazione che affrontava, per rimanere fedele alla Messa di sempre, sofferenza e martirio.
 
 
 
14 - La s. Messa nei boschi sulle vetrate della Chiesa di Rocheservière.
 
 
15 - Il martirio di Joseph Texier, 1793: vive Jesus, vive sa croix (viva Gesù, viva la sua croce).
Vetrata nella Chiesa di Courlay.
 
 
16 - Grande  l'impressione per l'esecuzione del Re Luigi XVI (21 gennaio 1793).
 
 
17 - In più si obbliga a prestare servizio militare per combattere chi combatte la tirannica rivoluzione.
 
 
18 - Ormai la misura è colma: scoppia l'insurrezione popolare vandeana contro la rivoluzione (marzo 1793).
 
 
19 - Vandeani che si ribellano al culto giacobino dell'albero della Libertà.
 
 
20 - Scoppia l'insurrezione popolare contro la rivoluzione. Da Le Pin en Mauges, il 13 marzo 1793 partono i vandeani capeggiati da Jacques Cathelineau.
 
 
21 - La Vandea insorge per la fede . "Pour la foi la Vendee se lève".
Vetrata della Chiesa di Rocheservière.
 
 
 
22 - Jacques Cathelineau, 34 anni, il santo dell'Anjou (1759-1793), vetturino, viene eletto primo generalissimo dell'Armata vandeana.
Impastava il pane per la sua numerosa famiglia quando i vandeani vennero a cercarlo.
 
 
 
23 - Si estende l'insurrezione nella Vandea. Bressuire e Thouars (inizio maggio) cadono nelle mani degli insorti, che non riescono però a impadronirsi di nessun porto.
 
 
24 - Henry De La Rochejaquelein, un altro grande capo vandeano, alla testa dei suoi uomini, scala le mura della città di Thouars, montando letteralmente sulle spalle dei suoi soldati, per essere il primo ad entrare nella piazza-forte repubblicana (5 maggio 1793).
 
 
25 - L'esercito Cattolico e Reale si impadronisce di Saumur (9 giugno) e di Angers (18 giugno).
 
 
26 - Per finanziarsi, l'Armata cattolica e reale emette dei buoni rimborsabili a guerra finita.
 
 
27 - I vandeani lanciano l'attacco su Nantes (29 giugno), sono però respinti.
 
 
28 - Jacques Cathelineau, il santo dell'Anjou, primo generalissimo dell'Armata vandeana, ferito a morte, spirerà il 4 luglio.
 
 
 
29 - La sconfitta di Nantes è la prima disfatta subita dagli eroi antigiacobini.
 
 
30 - L'esercito vandeano non è equipaggiato ed è male armato...
 
 
31 - ...ma si deve confrontare con le armate più numerose e più addestrate d'Europa.
 
 
32 - Arenandosi dinanzi a Nantes, la Vandea ha perduto le sue speranze di sopravvivenza; il resto è una questione di tempo...
 
 
 
33 - Dopo la morte di Cathelineau, i vandeani si danno nuovi capi. Tra questi Maurice Gigost d'Elbèe, 41 anni, esponente della piccola nobiltà vandeana, ex luogotenente della cavalleria leggera. Sarà fucilato sei mesi dopo, nei primi giorni del 1794 con migliaia di altri prigionieri.
 
 
 
34 - Parigi invia in Vandea la guarnigione di Magonza, 16.000 uomini al comando di Kleber (nell'immagine) e Marceau con l'ordine di sterminare ogni resistenza alla rivoluzione.
 
 
35 - I vandeani riescono ad infliggere alcune sconfitte alla feroce armata di Magonza (fine settembre-inizio ottobre).
 
 
 
36 - I mulini, posti sulle alture, fornivano eccellenti segnali ai combattenti vandeani. Furono infatti incendiati completamente dalle truppe repubblicane. Erano le posizioni delle pale a dare le indicazioni necessarie:
1. nulla da segnalare;
2. attenzione assembramenti di truppe;
3. nemici nelle vicinanze;
4. passato pericolo.
 
 
37 - Uno dei tanti mulini a vento dell'Ovest di Francia.
 
 
38 - I vandeani subiscono una sconfitta decisiva a Cholet (17 ottobre 1793).
 
 
 
39 - Charles de Bonchamps, un altro grande capo vandeano di soli 33 anni, viene colpito mortalmente.
 
 
 
40 - Bonchamps, morente, chiede la grazia per 5000 bleu (i crudeli soldati giacobini) catturati (Saint-Florent-le Vieil, 18 ottobre).
 
 
41 - Un monumento ricorda il perdono ai bleu, concesso da Bonchamps in punto di morte: "Grace aux prisonniers!" ("Grazia ai prigionieri!").
 
 
42 - Henry du Vergier Conte di La Rochejaquelein (1772-1794), ex sotto-luogotenente del Reale Polonia cavalleria. Monsieur Henry è eletto generalissimo a soli ventuno anni.
 
 
43 - La Rochejaquelein sulle vetrate di Rocheservière
 
 
44 - Ottobre-novembre 1793. La spedizione d'oltre Loira (la Virèe de Galerneù dal nome del vento di ovest-nord-ovest).
 
45 - La spedizione d'oltre Loira puntava a raggiungere il mare in Normandia, dove sarebbe dovuta essere la flotta inglese. Ma all'arrivo, gli inglesi non ci saranno.
 
 
46 - Sin dall'estate del 1793, la rivoluzione vive il suo momento più difficile. Molti dipartimenti si ribellano al dispotico governo repubblicano. Se i vandeani avessero marciato su Parigi, la storia sarebbe stata diversa.
 
 
 
47 - La vendetta giacobina si abbatte ovunque si è messa in discussione l'assoluta autorità rivoluzionaria. Lione sperimenterà una repressione durissima: "Lione ha fatto la guerra alla libertà, Lione non esiste più" (ottobre 1793).
 
 
48 - In meno di un mese, i vandeani arrivano sulla costa della Manica dopo aver riportato vittorie su vittorie. L'armata di Magonza si è dissolta sotto i loro colpi.
 
 
49 - Tuttavia benché pessimamente comandati, i repubblicani ricevono rinforzi continui, mentre il numero e la forza dei vandeani si assottiglia per le battaglie pressoché continue.
 
 
 
50 - Il valoroso Stofflet insiste sull'importanza strategica di conquistare un porto, indispensabile per ricevere rifornimenti e soccorsi. Ma i vandeani, ormai stremati, invertono la marcia e si dirigono verso la Loira e la loro terra.
 
 
 
51 - Un buono con la firma di Stofflet.
 
 
52 - Sempre con le famiglie al seguito, i vandeani ritornano sui propri passi, inseguiti dai repubblicani che li sconfiggono in una serie di scontri, che si risolvono in carneficine ove gli insorti, donne e bambini compresi, vengono sterminati a migliaia.
 
 
53 - I repubblicani riportano sull'armata Cattolica e Reale  vittorie decisive a Le Mans (10-13 dicembre) e a Savenay (23 dicembre): queste battaglie segnano la fine dell'esercito di Vandea propriamente detto.
 
 
54 - I vandeani perdono molti dei valorosi capi. Tra questi, il Marchese Louis-Marie de Lescure (1766-1793), un ufficiale che gli insorti liberano dalla prigionia, ed egli ne diviene un capo autorevole. Quando muore in combattimento, a soli ventisette anni, gli viene trovato addosso il cilicio.
 
 
 
55 - Maurice Gigost d'Elbèe, viene catturato, ancora infermo, e fucilato nei primi giorni del gennaio 1794, assieme a migliaia di altri prigionieri.
 
 
 
56 - Ben diversamente si era comportato d'Elbe quando convinse i suoi a prendere sul serio la parola di perdono recitata nel Padre Nostro, perché risparmiassero i soldati bleu loro prigionieri.
 
 
57 - La Rochejacquelein è ucciso il 28 gennaio, mentre sta per catturare due bleu. Generoso e cavalleresco come sempre, intima: Arrendetevi! Avrete salva la vita. Uno dei due finge di consegnargli il fucile e, così facendo, gli spara in fronte a tradimento. Nell'immagine: La Rochejaquelein colpito a morte sulle vetrate di Rocheservière.
 
 
58 - La prima fase della guerra civile è ormai terminata con la sconfitta dell'esercito vandeano. Ma alla rivoluzione non basta la vittoria. Robespierre e i suoi richiedono che venga cancellato il ricordo stesso dell'imperdonabile insurrezione: ha inizio il genocidio.
 
 
59 - Il regime di Terrore che era già  stato decretato a Parigi per l'intera Francia, si abbatte implacabile anche in Vandea che fino a qual momento aveva provato a resistere alla Repubblica giacobina.
 
 
60 - Distruzioni e massacri erano stati già ricorrentissimi, ma dopo la sconfitta dell'esercito vandeano, i rivuluzionari si accanirono contro la popolazione inerme.
 
 
61 - Nel nome dei "Diritti dell'uomo" proclamati dai rivoluzionari, ha inizio il genocidio vandeano.
 
 
 
 
62 - La rivoluzione francese, in nome della libertà , inaugura la sciagurata epoca dei genocidi ideologici.
 
 
 
63 - Dal gennaio 1794, il governo repubblicano incarica le Colonne infernali di ripulire la Francia dai disobbedienti.
 
 
 
64 - L'uso della ghigliottina si rivela presto uno strumento di esecuzione troppo lento.
 
 
65 - La ghigliottina, orribile simbolo della rivoluzione francese, definito dai repubblicani "rasoio nazionale", "mulino a silenzio", "santa madre".
 
 
66 - Anche la prassi delle fucilazioni era insufficiente per l'eliminazione di un intero popolo.
 
 
67 - Si sperimentano sistemi più rapidi: tra questi, gli annegamenti di gruppo ("les noyades").
 
 
68 - La Loira si trasforma in un grande macello per assicurare la deportazione verticale nella vasca da bagno nazionale, quale infame "battesimo patriottico".
 

 
69 - I giacobini definiscono, nei loro rendiconti, la Loira il "gran bicchiere dei bigotti" dove annegare i vandeani mediante macabri "matrimoni repubblicani".
 
 
70 - Trattamenti indescrivibili furono riservati soprattuto alle donne.
 
 
71 - Massacro di donne a Pied-de-Roy. Vetrata della Chiesa di Courlay.
 
 
72 - I rivoluzionari si dimostrarono capaci di enormi crudeltà: scuoiatura per la concia della pelle umana, bollitura dei cadaveri per ottenere grasso, stupro sistematico per ricompensare la soldataglia repubblicana.
 
 
73 - Martirio del sacerdote Voyneau. Vetrata della Chiesa a Les Lucs-sur-Boulogne.
 
 
 
74 - Petit Luc e Grand Luc (febbraio 1794): il massacro di 563 vandeani. Vetrata della Chiesa a Les Lucs-sur-Boulogne.
 
75 - Il massacro di Petit Luc e Grand Luc (particolare). Il più piccolo aveva solo 15 giorni.
 
 
76 - Nel maggio del 1795, Charette (nell'immagine) e altri capi riprendono le armi, ma questa volta l'insurrezione non ha l'ampiezza della precedente.
 
 
 
77 - La guerriglia continua senza speranza fino alla cattura e alla fucilazione di Charette (marzo 1796).
 
 
 
 
78- Anche durante il periodo napoleonico , e fino alla fine dei "Cento Giorni" , le insurrezioni legittimiste continuarono: emerse in fine Louis Marchese De La  Rochejaquelein , fratello minore di Henry  Conte De La  Rochejaquelein.
 
 
 
79 - I vandeani hanno saputo ricordare i loro martiri. In Vandea ai capi della sollevazione sono stati dedicati monumenti e nomi di strade e di piazze.
 
 
 
 
80 - Parigi ha, invece voluto onorare gli spietati massacratori (non diversamente da come avviene da noi: viale Gramsci, piazza Garibaldi, corso Unione Sovietica, ecc.).



81 - Sorprendentemente Babeuf si dimostrò, per la rivoluzione, uno scomodo testimone del genocidio vandeano con il suo La guerra di Vandea e il sistema di spopolamento, 1794.


82 - Lo stesso Napoleone dovette riconoscere il coraggio degli insorti, definendo la guerra vandeana "una guerra di giganti".



83 - La lama infernale di "Libertè, egalitè, fraternitè" non è mai sazia di sangue.
 
 
 
 
84 - In Vandea i veri vincitori furono i vinti e il loro martirio per la Verità si è trasformato in seme di libertà.
 
 
 
85 - L'epopea vandeana insegna che la vera libertà, come non si può imporre, non la si può neanche strappare con la bruta forza della violenza perché ciò che rende veramente liberi è l'appartenenza alla Verità.
 
 
86 - Bene si può applicare ai vandeani la frase di san Paolo, al termine della sua vita: "Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede" (l'immagine: Francois Millet, L'Angelus, 1859).
 
 
 
87 - I Cuori intrecciati. Vetrata della Chiesa di Courlay.



Fonte:

Wikipedia

http://www.storialibera.it/

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Redazione A.L.T.A.