+ Laval, Francia, 1794
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L’inizio del 1794 segnò a Laval ed in tutta la Mayenne una recrudescenza della persecuzione religiosa, che sotto forme diverse si era sviluppata per parecchi anni in quella provincia, come in tutta la Francia, nel tragico contesto della Rivoluzione Francese. Le disposizioni vessatorie prese fino a quel momento contro i preti, i religiosi ed i fedeli, assunsero gli aspetti di una feroce repressione. Quattordici sacerdoti furono incarcerati presso l’ex-convento della “Prudence” di Laval e comparvero dinanzi alla commissione rivoluzionaria del distretto, per essere infine ghigliottinati. Nella stessa città altri cinque cattolici furono mandati a morte espressamente contro la loro fede, cioè per non aver voluto prestare un giuramento che disconosceva l’autorità papale. Da subito il popolo considerò martiri queste eroiche vittime della rivoluzione ed iniziarono i pellegrinaggi presso le loro tombe. Sotto il consolato, le adunate di popolo alle lande furono tanto frequenti e importanti che le autorità civili se ne preoccuparono vivamente. Dal 1816, con la restaurazione dell’antico regime, i loro resti vennero traslati e ricevettero dignitosa sepoltura. Sulla base del monumento, elevato nel 1816 a perpetuare la memoria della grande missione predicata in quell’anno a Laval, venne incisa la seguente iscrizione: “In mezzo a questa piazza, il 21 gennaio 1794, quattordici sacerdoti, i cui nomi stanno sul libro della vita, dovendo scegliere tra il giuramento e la morte, sigillarono con il sangue la purezza della loro fede e, secondo le parole di uno di loro, dopo aver insegnato al popolo a ben vivere, gli insegnarono a ben morire”. Nel 1839 infine, ebbe inizio l'inchiesta canonica che si concluse nel 1841. Per evitare, tuttavia, il riaccendersi degli odi ancora mal sopiti a Laval, come del resto in tutta la Francia, si attese per proseguire la procedura. Il 25 giugno 1917, nel corso di una udienza a lui concessa da Benedetto XV, il vescovo di Laval monsignor Grellier espose al pontefice il desiderio del suo clero e di un gran numero di diocesani di vedere elevate agli altari alcune delle vittime del Terrore, uccise in odio alla fede. Il papa approvò il progetto ed lo incoraggiò a mettersi all’opera senza più indugi. Per evitare ogni difficoltà, vennero scartate tutte quelle vittime della Rivoluzione la cui morte avrebbe potuto essere attribuita almeno in parte, a motivi politici e non unicamente di ordine religioso. Questa fu la ragione della scelta e della designazione di soli diciannove martiri, mentre la diocesi di Laval in quel periodo aveva avuto un incalcolabile numero di vittime, di cui una buona parte cadde proprio per il suo attaccamento alla religione. Nella selezione si tenne pure in considerazione che i personaggi prescelti godessero già prima del martirio di una grande fama di santità e per cui la morte aveva solamente messo un suggello alla loro erioca esistenza terrena: parroci di parrocchie urbane e rurali, un religioso, suore votate ad opere di misericordia ed infine una maestra la cui attività pare anticipare l’opera dei numerosi santi sociale a partire dal secolo successivo. Da quel momento la causa seguì il suo iter normale: venne introdotta nel 1941 e finalemnte il 19 giugno 1955 Pio XII potè procedere alla solenne beatificazione dei diciannove martiri di Laval, la cui fama acquistò così nuovo splendore. Il Martyrologium Romanum commemora i martiri singolarmente o in gruppo nell’anniversario del loro martirio, quindi a questi 19 beati abbiamo dedicato delle schede nei giorni della loro festa. Ecco i loro nomi: 38420 - Jean-Baptiste Turpin du Cormier, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - Jean-Marie Gallot, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - Joseph Pellé, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - René-Louis Ambroise, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - François Duchesne, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - Julien-François Morin de la Girardière, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - Jean-Baptiste Triquerie, Sacerdote Francescano Conventuale, 21 gennaio 38420 - Jacques André, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - André Duliou, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - Louis Gastineau, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - François Migoret-Lamberdière, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - Julien Moulé, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - Augustin-Emmanuel Philippot, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 38420 - Pierre Thomas, Sacerdote della diocesi di Laval, 21 gennaio 39633 - Françoise Mézière, Laica della diocesi di Laval, 5 febbraio 93293 - Françoise Tréhet, Suora della Carità di Notre-Dame d’Evron, 13 marzo 93294 - Jeanne Véron, Suora della Carità di Notre-Dame d’Evron, 20 marzo 93295 - Marie Lhuilier (Suor Monica), Canonichessa Regolare Ospitaliera della Misericordia di Gesù, 25 giugno 93296 - Jacques Burin, Sacerdote della diocesi di Le Mans, 17 ottobre Autore: Fabio Arduino Fonte: http://www.santiebeati.it/ |