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Breve introduzione
Armi dei Borbone-Orléans |
Figlio di uno sbirro?
Luigi Filippo II di Borbone-Orléans |
In realtà , tutto faceva parte di un piano accuratamente preparato. Alcuni giorni prima, probabilmente a Firenze, la Duchessa d'Orleans aveva dato alla luce una bambina e la delusione era stata grande: urgeva evidentemente un erede maschio. Come fu montato il complotto non sappiamo , certo è che qualcuno suggerì uno scambio di neonati (cosa, del resto, plausibile) e il futuro Filippo Égalité approvò. Come "fornitore" del prezioso infante fu scelto un uomo di fiducia del Granduca , certo Lorenzo Chiappini , nativo di Livorno, carceriere e di umili condizioni. Il Chiappini , la cui moglie aveva dato alla luce proprio in quei giorni un bel maschietto , abitava a Modigliana dove svolgeva per conto del Granduca la mansione di gendarme e carceriere...Ecco spiegato il motivo per cui i duchi d'Orléans affrontarono quello strano viaggio lungo le strade impervie dell'Appennino tosco-emiliano.
Alcuni giorni dopo , effettuato nella più grande riservatezza lo scambio delle culle , il piccolo Chiappini avvolto in lini preziosi partiva in braccio alla balia alla volta di Parigi dove fu battezzato nella Cattedrale di Notre-Dame e presentato a corte come il fortunato erede del ramo cadetto della famiglia Reale di Francia.
Una donna in cerca del suo vero passato
E la bambina? Malgrado tutto , la sorte fu benigna anche con lei. Battezzata nella chiesa parrochiale di Faenza , che allora apparteneva allo Stato Pontificio , col nome di Maria Stella Petronilla Chiappini , di Lorenzo e di Vincenza Viligenti , crebbe sotto la protezione della Contessa Camilla Borghi Biancoli ( che forse conosceva la sua vera identità) e fu educata come si conviene a una fanciulla di buona famiglia. Più tardi, all'età di diciotto anni , fu presentata dalla sua protettrice a Lord George Newborough , un maturo signore britannico che svernava abitualmente a Firenze. Questi si invaghì di lei , la sposò e la condusse a Londra dove fu registrata nell'almanacco di corte come "Marchesina di Modigliana". Più avanti negli anni , Lady Newborough sarà informata delle sue vere origini da una lettera scrittale in punto di morte dal padre adottivo Chiappini , che aveva concluso la sua carriera col grado di comandante della polizia del Granduca: il Chiappini chiedeva perdono ma le imponeva "di tenere in voi questa cosa, per non far parlare il mondo di un affare che non vi ha più rimedio. Nella lettera, Chiappini non specificò il nome del nobile con cui aveva fatto il "gran baratto". Nonostante ciò, Lady Maria Stella avviò ricerche private e giunse a scoprire che si trattava di Luigi Filippo II di Borbone-Orléans . Egli era morto nel 1793 sotto la ghigliottina , come suo cugino Luigi XVI condannato a morte per merito suo , condannato dai suoi stessi amici e alleati rivoluzionari. Sua moglie invece era spirata nel 1821.
L'usurpatore Luigi Filippo "I" |
Si rivolse al tribunale ecclesiastico di Faenza (nella cui giurisdizione rientrava Modigliana), che nel 1824 sanzionò che la baronessa di Sternberg (successivamente andò in sposa al barone baltico Sternberg) era figlia del conte di Joinville, alias Luigi Filippo. Successivamente, e in maniera sospetta, la Sacra Rota annullò la sentenza, senza però riuscire a evitare che scoppiasse lo scandalo. Maria Stella prese casa a Parigi e cercò di farsi ricevere dal figlio di Lorenzo Chiappini, ovvero Luigi Filippo , III Duca d'Orléans, il quale però si rifiutò d'incontrarla. Nel 1830 il Duca d'Orléans riuscì dove il padre adottivo fallì, usurpò il Trono di Francia. Successivamente Lady Maria Stella fu cacciata da Parigi. Il "re borghese" cercò anche di eliminare la donna, che dovette chiedere la protezione inglese. Maria Stella continuò la sua campagna senza risparmiarsi, fino alla morte.
Conclusioni
Nonostante la faccenda non sia del tutto chiara , e ammesso e concesso che possa trattarsi di un leggenda, proviamo a riflettere:
1) L'ambizioso Luigi Filippo II di Borbone-Orléans, Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, già meditava di metter mano sul Trono dei cugini (Borbone-Francia) . La sicurezza di un discendente maschio li garantiva una continuità, e dato che non poteva sapere se avrebbe potuto avere altri figli, e soprattutto maschi , con questo espediente risolse il problema.
2) Lo scambio di neonati non è cosa nuova: un'altra famiglia di usurpatori usò lo stesso trucco per garantirsi una successione sicura . Naturalmente sto parlando di Carlo Alberto di Savoia-Carignano che perse suo figlio neonato in un incendio a Firenze e lo sostituì con il figlio di un macellaio.
Mettiamo a confronto i ritratti di Luigi Filippo II di Borbone-Orléans e del presunto figlio adottivo Luigi Filippo III di Borbone-Orléans:
Sulla sinistra Luigi Filippo II di Borbone-Orléans ; sulla destra Luigi Filippo III di Borbone-Orléans.
Confrontiamo il ritratto di Luigi Filippo III di Borbone-Orléans con quello della presunta madre adottiva Marie Adelaide di Borbone-Penthièvre:
Confrontiamo il ritratto di Luigi Filippo III di Borbone-Orléans con quello dei fratelli minori Luigi Antonio Filippo (1775-1807), Duca di Montpensier e Luigi Carlo Alfonso, (1779-1808) Conte di Beaujolais:
Sulla sinistra il ritratto del fratello Luigi Antonio Filippo (1775-1807) , Duca di Montpensier .
Sulla sinistra il ritratto del fratello Luigi Carlo Alfonso, (1779-1808) Conte di Beaujolais
Quello che il confronto tra i ritratti ci può svelare non è molto ma ci può aiutare , nei limiti ovviamente, a farci un'idea della veridicità o meno della così detta "leggenda del gran baratto".
Ciò che sappiamo di certo, e che siamo in piena conoscenza, è la pessima condotta di Luigi Filippo III di Borbone-Orléans sia in giovanissima età sia durante l'età matura. Penso che ciò sia più incisivo dell'origine di codesto esponente della "malanobiltà" rivoluzionaria.
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Fonte:
Wikipedia.
La Signora della Vandea - Un 'Italiana alla conquista del Trono di Francia. pag. 32-33. (Arrigo Petacco). LE SCIE - Arnoldo Mondadori Editore . 1994.
Scritto da:
Redazione A.L.T.A.