Fonte: -La Prima Guerra Mondiale-
La Katastrophe ebbe inizio alla fine di maggio del 1903: mentre un generale prendeva il comando della guarnigione militare, alle ore 2 della notte, 5 gruppi di ...assassini giudiati dal "colonnello Apis" (Dragutin Dimitrijević) capo della congiura, penetrarono nei giardini del palazzo reale grazie a dei complici.
La Katastrophe ebbe inizio alla fine di maggio del 1903: mentre un generale prendeva il comando della guarnigione militare, alle ore 2 della notte, 5 gruppi di ...assassini giudiati dal "colonnello Apis" (Dragutin Dimitrijević) capo della congiura, penetrarono nei giardini del palazzo reale grazie a dei complici.
Entrati nel palazzo, furono spente le luci e nel buio, fuorno uccisi alla cieca alcuni servitori e dignitari di Corte fedeli al Re.
No avendo trovato la coppia reale nella loro stanza, i cospirati vagarono lungamente alla loro ricerca, fino a quando un dignitario minacciato di morte per rivelare nascondigli o passaggi segreti, parlò allo scadere dell'ultimatum.
Gli assassini tornarono nella stanza reale e trovarono la coppia reale nascosta in un vano dietro ad uno specchio. La Regina fu uccisa immediatamente da una salva di proiettili, il Re oppose resistenza.
Le fonti dell'epoca più favorevoli, scrisero che si aggrappava alla balaustra del balcone ancora in vita, quando un ufficiale congiurato gli tagliò le dita delle mani a colpi di sciabola. Le fonti più sfavorevoli, scrissero che i corpi furono fatti a pezzi e gettati dal balcone, forse per rassicurare i congiurati, che il delitto era stato commesso.
Il colonnello Apis rivase ferito da tre colpi di pistola, probabilmente da fuoco amico durante le sparatorie al buio, ma si ristabilì rapidamente grazie alla sua "forte tempra".
Particolarmente impressionata fu l'opinione pubblica britannica, già allarmata da alcuni viaggiatori inglesi che avevano narrato di usi "barbari e feroci" in Serbia. Tutti i giornali intitolarono la notizia con "brutal murder", una fonte scrisse "episodio di barbarie degno delle cronache medievali".
Il Governo britannico ruppe le relazioni dipolomatiche con la Serbia e non riconobbe il successivo monarca, per diversi anni.
Eliminato il Re Alessandro Obrenovič, pacifista ed alleato dell'Impero asburgico, salì al trono Pietro Karađorđević, bellicoso e fedele alleato delle fazioni panlaviste più estremiste alla Corte degli Zar.
Ebbero inizio gli 11 anni di terrorismo internazionale, la fondazione dei "komitagi" serbi, ossia le bande di milizie irregolari, le guerre balcaniche ed infine, l'omicidio di Sarajevo.
No avendo trovato la coppia reale nella loro stanza, i cospirati vagarono lungamente alla loro ricerca, fino a quando un dignitario minacciato di morte per rivelare nascondigli o passaggi segreti, parlò allo scadere dell'ultimatum.
Gli assassini tornarono nella stanza reale e trovarono la coppia reale nascosta in un vano dietro ad uno specchio. La Regina fu uccisa immediatamente da una salva di proiettili, il Re oppose resistenza.
Le fonti dell'epoca più favorevoli, scrisero che si aggrappava alla balaustra del balcone ancora in vita, quando un ufficiale congiurato gli tagliò le dita delle mani a colpi di sciabola. Le fonti più sfavorevoli, scrissero che i corpi furono fatti a pezzi e gettati dal balcone, forse per rassicurare i congiurati, che il delitto era stato commesso.
Il colonnello Apis rivase ferito da tre colpi di pistola, probabilmente da fuoco amico durante le sparatorie al buio, ma si ristabilì rapidamente grazie alla sua "forte tempra".
Particolarmente impressionata fu l'opinione pubblica britannica, già allarmata da alcuni viaggiatori inglesi che avevano narrato di usi "barbari e feroci" in Serbia. Tutti i giornali intitolarono la notizia con "brutal murder", una fonte scrisse "episodio di barbarie degno delle cronache medievali".
Il Governo britannico ruppe le relazioni dipolomatiche con la Serbia e non riconobbe il successivo monarca, per diversi anni.
Eliminato il Re Alessandro Obrenovič, pacifista ed alleato dell'Impero asburgico, salì al trono Pietro Karađorđević, bellicoso e fedele alleato delle fazioni panlaviste più estremiste alla Corte degli Zar.
Ebbero inizio gli 11 anni di terrorismo internazionale, la fondazione dei "komitagi" serbi, ossia le bande di milizie irregolari, le guerre balcaniche ed infine, l'omicidio di Sarajevo.