martedì 27 novembre 2012

Male ereditario della Rivoluzione Francese: La Monarchia Costituzionale (Parte 3°)


Dal momento che l'impero romano smise di essere governato dalla sua degenerata costituzione repubblicana, si andò forgiando una concezione unica della monarchia che si dimostrerà inseparabile da quello che oggi chiamiamo asetticamente Occidente, che non è altro che l'impero romano nella sua continuità e perfezionamento nella cristianità medievale. Si distingue da altre monarchie che sono esistite in altre epoche e luoghi per una caratteristica assolutamente unica, sconosciuta per l'uomo e mai attuata fino a quando la istituerà Nostro Signore Gesù Cristo: "Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio"(Vangelo secondo Matteo, Gesù a Gerusalemme(21,1-23,39).
La Successione ereditaria sarà anche la caratteristica di questa monarchia che , alla fine della sua evoluzione, è praticamente tanto originale e importanteChe cosa significa ereditaria? Non solo Significa che la corona può passare di padre in figlio, che è sempre stato un modo comune di trasmisione del potere in molte culture, ma può solo passare di padre in figlio. ovvero,  sempre esiste una sola persona che in un dato momento è il successore legittimo.In questo modo la monarchia, suprema magistratura , il premio più desiderato per gli ambiziosi, diventa inaccessibile. Con una successione ereditaria non vi è alcun dubbio su chi è il re e chi può esserlo, il Re può governare in modo equo e disinteressato, con la sicurezza di non avere pretendenti  rivali  che minacciano la sua posizione. Ancora più importante, il Regno si libera dalla piaga della Guerra Civile, sempre in agguato quando ci sono rivalità per la successione. La storia lo dimostra ampiamente.

I detrattori della Monarchia  generalmente accettano che la successione  ereditaria lascia troppo al caso, non garantisce che il re abbia le caratteristiche di un buon sovrano, dimenticando che altre forme di ascesa al potere - come l'elezione popolare e il colpo di stato - certamente garantiscono che non lo possiederà. Questi critici non riescono a capire che la cosa  più importante per il buon governo non è che questa o quella persona è il Re, ma che lui solo può esserlo. La corona non è raggiungibile. Un Re metterà in luce se è un genio o un villano:  è più probabile che non sia nessuno dei due, e che l'istituzione eclissi l'uomo: "Un monarca, è una persona fisica e una persona morale e storica. Una persona fisica può valere molto poco, può essere inferiore rispetto alla maggior parte dei suoi sudditi, ma il valore morale e storico valgono tanto; che è di natura tale che fornisce quello che all'altro manca, e lo rende elastico spesso in modo ecessivo" (Juan Vázquez de Mella).
La Monarchia Costituzionale  mai potrà essere in grado di godere di questo vantaggio, perchè non è Monarchia, è ereditaria. Non è monarchia perché l'esistenza stessa della corona, l'identità del titolare e dei suoi attributi , dipendono dalle decisioni di un organo superiore: il Parlamento. Il Re , soggetto alla sovranità popolare, cessa di avere la posizione di supremazia necessaria per garantire l'esercizio indipendente delle proprie funzioni di governo, diventando un organo in più dello Stato, una sorta di notaio pubblico di leggi e ambasciatore. Passa a occupare un posto elettivo, non necessariamente vitalizio (può essere legalmente deposto in qualsiasi momento) , e la sua esistenza dipende dalla popolarità elettorale tanto come al politico di turno. La sua posizione viene prostituita all'opinione  pubblica , in modo che qualsiasi valore come arbitro della politica diventa assolutamente nullo. Naturalmente, nemmeno è ereditaria. Possono esserci le leggi di successione, ma sono soggette al potere costituente come qualunque altra legge. Possono cambiare da un giorno all'altro, soggetto alla volontà unilaterale - sovrana - del Parlamento, non godendo della protezione distinta da una legge fondamentale, una volta assicurata in Spagna  dall'equilibrio tra le Cortes e il Re.
"Il "diritto alla successione al trono" [...] non deve essere trattato come un diritto assoluto contro una possibile riforma costituzionale. Al contrario, si tratta di una situazione giuridica relativa e in attesa  [...]E' la Costituzione che garantisce questi diritti e può modificarli o cancellarli, nessuna forma può adattarsi ai loro titolari occasionali  che si oppongono alla riforma con alcun requisito di diritto , sia che la modifica o la revoca avvengano"  (Anche in questo caso, il Consiglio di Stato).
L'unica legge di successione  è solo la volontà del Parlamento nella sua prossima sessione.
Il valore reale di una costituzione
Ma in realtà la posizione del Re costituzionale è così fragile? Non può essere protetto da uno speciale processo di riforma costituzionale? . Anche la forma monarchica può essere protetta  da modificazioni , se il testo della Costituzione lo prevede. Persino alcune costituzioni monarchiche del Secolo XIX ( per esempio quella spagnola del  1845 1876, e quella francese del 1830, di Luigi Filippo d'Orléans)  non menzionavano nemmeno la parola sovranità, ne nazionale ne popolare!Come si può dire che il re è minacciata da una sovranità che la Costituzione non riconosce?
Qui vediamo una delle grandi illusioni del costituzionalismo, forse il suo più grande paradosso. Le costituzioni scritte pretendono di codificare le più alte leggi del sistema politico, presumibilmente per garantire la certezza giuridica in risposta alla arbitrarietà delle monarchie. Tuttavia, la cose più rilevanti della costituzione non sono rappresentate da ciò che è scritto in essa, ma da ciò che non c'è.  In  ciò che rimane sottinteso, in ciò che si presuppone.  E cos'è questo? Non è nient'altro che i principi del liberalismo, una ideologia che sta alla base di tutte le costituzioni moderneCompresa la sovranità popolare, anche se non sancito negli articoli, è il presupposto che sta dietro a tutte le Costituzioni. Si intende che esiste indipendentemente e prima di essa, che la può riconoscere o no. La storia lo dimostra:
Nel corso dei secoli XIX e XX si sono succeduti regimi e costituzioni spesso in modo violento , mediante Rivoluzioni e guerre. È auspicabile che le prime costituzioni che interrompettero   il vecchio regime lo fecero in  modo violento e/o forzato, scavalcando la legalità precedente. Ma per quanto riguarda le seguenti? Le prime hanno stabilito un processo di riforma costituzionale che è stata  raramente osservata. Se si ritiene legale, se si considera l'espressione della sovranità popolare, come possono essere considerate legali le costituzioni  precedenti, se nacquero sulla scia di una rivoluzione che non ha rispettato i requisiti della precedente riforma?
Esse si mantengono alla legalità perchè, anche loro , dicono di essere l'espressione della sovranità popolare. Se una costituzione viene rovesciata da un colpo di stato , e i "golpisti" convocano le elezioni di un nuovo Parlamento Costituente che approva una nuova costituzione, la teoria costituzionale è costretta ad accettare il fatto che si è operato in funzione della sovranità popolare. Perché ciò avvenga si deve presumere che la sovranità esiste sempre, che essa venga  riconosciuta da una costituzione o no. Si deve presumere  che essa non può essere limitata dalle disposizioni che stabiliscono una Costituzione, sia sulla riforma costituzionale, o qualsiasi altra cosa,  che può agire sempre spontaneamente dietro le sue spalle. Si può sempre, con o senza violenza, disdicendo la parola data, rimuovendo il rinforzo delle decisioni precedenti. Cioè, può sempre essere sovrano.
Come si è visto, dietro ogni costituzione vi è un contenuto  ideologico latente. E per ideologico, talvolta parziale, distorsionatore, ingannatore, e falso : non è destinato a regolare le idee alla realtà, ma una realtà alle idee. Per quanto i suoi adulatori vogliono  presentarla come tale, una costituzione  non può essere marchio di coesistenza in un quadro che comprende i nostri valori condivisi, accettabili e accettati da tutti. Non dovrebbe essere accettata da nessuno.


" I Santi Fermo e Rustico
 ricevono il martirio perché rifiutatisi di fornire
sacrifici agli idoli dell'Impero Romano ... "



 Continuerà nella 4° ed ultima parte...
Fonte:
Tradotto , adattato e scritto da:
Redazione A.L.T.A.