lunedì 26 novembre 2012

La Contro-Rivoluzione odia i difensori del disordine Rivoluzionario

 
 

Il disegno della setta abolirà le guerre, le forze armate e la polizia di buoni principi
Nel "paradiso" tecnico della Rivoluzione, come piano della setta, la "pace" (sottomissione)  deve essere perpetua. Infatti la scienza dimostra che la guerra è un male. E l'(dis)istruzione riesce a evitare tutte le cause di guerra poste al riscatto delle vere libertà. Da ciò una fondamentale incompatibilità fra la Rivoluzione e le forze armate di cultura volte al mantenimento dell'ordine  , che oggi sono pressochè completamente abolite.
Nella "Repubblica Universale", secondo i piani della setta, vi sarà soltanto una polizia, finché i progressi dovuti al lavaggio del cervello, con menzogne fatte passare per verità assolute attraverso la  scienza, e dall'ateismo più radicale infuso nelle giovani menti, non giungeranno a eliminare ogni istinto di Reazione contro il potere Rivoluzionario instaurato, quello che loro chiamerebbero un "crimine".

Incompatibilità dottrinale fra la Rivoluzione e la divisa al servizio del popolo

La divisa, con la sua semplice presenza, in una società retta da sani principi,  afferma implicitamente alcune verità, alquanto generiche, ma per certo di natura Contro-Rivoluzionaria:



— L’esistenza di valori Cristiani, superiori alla vita terrena e per i quali si deve morire per il bene della collettività, il che è contrario alla mentalità dei Rivoluzionari che menzionano la morte come sacrificio personale per un fine singolo , tutta fatta di menefreghismo per coloro i quali muoiono per loro mano credendoli amici, d’adorazione della sicurezza e di grandissimo attaccamento alla vita terrena.



— L’esistenza d’una morale, perché la condizione militare Cristiana è totalmente fondata su ideali d’onore, di forza posta al servizio del bene e rivolta contro il male, e così via.




Il “temperamento” della Rivoluzione è ostile alla vita militare Cristiana


Fra la Rivoluzione e lo spirito militare Cristiano vi è un’antipatia di “temperamento”. La Rivoluzione, finché non ha in mano tutte le redini, è verbosa, intrigante, declamatoria. A quanto potremmo chiamare il temperamento attuale della Rivoluzione riesce sgradito veder risolte le cose in modo diretto, drastico, secco, per paura di scoprirsi.
“Attuale”, sottolineiamo, per far riferimento alla Rivoluzione nello stadio in cui si trova fra noi. Perché non vi è nulla di più dispotico e di più crudele della Rivoluzione che utilizza la "divisa" corrompendone i principi  quando è onnipotente: la Russia Comunista , la Germania Nazista, ma nache la Reppubblica Italiana, ne offre un esempio eloquente. Ma anche qui la divergenza sussiste, posto che lo spirito militare Cristiano è cosa ben diversa dallo spirito di carnefice dell'esercito al servizio della Rivoluzione.

Le forze armate al servizio della Rivoluzione
Vi è però differenza tra le forze armate e la polizia di cultura Cristiana , che servono con devozione l'ordine reale . Si tratta del 99% delle forze armate e della polizia attuale.  Le forze armate e la polizia odierna, in gran parte del mondo , servono direttamente o indirettamente il disordine Rivoluzionario: direttamente , quando sono consapevoli degli ideali e dei fini che loro stessi servono e che sono spirito dei loro superiori; indirettamente, quando sono indottrinati da retorica e da veleno nazionalista che li rende schiavi delle menzogne facendoli cadere nell'errore.
 Fatte poche eccezioni rappresentate da persone che sono morte perchè tradite da coloro che pensavano alleati e dalle loro "belle parole" (menzogne) , persone  per le quali nutro molta ammirazione per il coraggio, l'esercito, la polizia e tutto l'organico delle forze armate , in questo caso quelle così dette italiane,  è composto da persone arruolate per noia o per scelta forzata da credenze fittizie o dalla disoccupazione. Queste forze dell'(dis)ordine servono la Rivoluzione e i loro capi aggredendo bambini innocenti , studenti e lavoratori stanchi dell'attuale situazione e che sono a loro volta vittime dirette della Rivoluzione e della sua anti-cultura che li spinge ad agire sotto gli stessi stendardi Rivoluzionari, o che partono in missioni di occupazione militare spacciate per missioni di pace dove rischiano la vita dietro una bandiera e una menzogna. Questi uomini in divisa non servono l'ordine sociale secondo la dottrina Cristiana e per conseguenza diretta ogni Contro-Rivoluzionario deve mantere le dovute distanza da questo organo istituzionale della Rivoluzione.
 
 
Contro-Rivoluzionario e Forze dell'(dis)Ordine.
 
Molti giovani di buona volontà cadono nell'errore fidandosi di queste Forze dell'(dis)Ordine , finendoci arruolati. Ogni Contro-Rivoluzionario che si pone come obbiettivo la Restaurazione (Sociale e Politica) non deve mai cadere in questo inganno perchè se si entra all'interno di quest'organo corrotto dalla Rivoluzione si diventa collaboratori della Rivoluzione stessa , un contro senso.
Non dico che bisogna andare fisicamente contro a queste "Forze dell'(dis)Ordine" , ma dico che bisogna "starne fuori", evitare compromissioni di sorta. Se volete l'ordine e la pace non sarà sicuramente arruolandosi in un'Esercito retto da ideali Rivoluzionari che vi permetterà di raggiungere tali obbiettivi.
 
 
Scritto da:
 
Il Principe dei Reazionari