Premessa:
Gonzalo Fernández de Córdoba, comandante delle forze spagnole, entrò trionfante a Napoli il 14 maggio e fu il primo viceré spagnolo della città. Da questo momento il Regno di Napoli entrò a far parte delle Spagne governate dalla Corona d'Aragona.
Il viceré veniva nominato dal Consiglio di Stato, presieduto dal Re, su proposta del Supremo Consiglio d'Italia (fino al 1556 del Supremo e Reale Consiglio di Aragona). Nel periodo in cui era impegnato in campagne militari, in affari diplomatici, o in altri importanti uffici di Stato, il viceré veniva sostituito da un luogotenente generale da lui stesso nominato.
Federico I d'Aragona, ramo di Napoli (Napoli, 19 aprile 1452 – Tours, 9 novembre 1504), Re di Napoli dal 1496 al 1501, ritratto su un sestino.
Il I Vicerè di Napoli
Gonzalo Fernández de Córdoba (Montilla, 1º settembre 1453 – Granada, 2 dicembre 1515) generale spagnolo, noto come Consalvo Ernandes di Cordova, Gran Capitano del Regno di Napoli finché fu viceré di Ferdinando il Cattolico nella stessa città dal 1504 al 1506 e Duca di Terranova e di Sessa.
Secondo figlio di Pedro Fernández de Córdoba, conte di Aguilar e di Elvira de Herrera, nacque nella città di Montilla, nei pressi di Cordova nel 1453.
Gonzalo Fernández de Córdoba
Alla morte del padre e dopo la lotta per l'ereditarietà del feudo di famiglia intrapresa con i nobili di Cabra, prestò servizio alla corte spagnola prima presso il fratello del Re, Don Alonso e in seguito presso Isabella di Castiglia.
Isabella I di Castiglia o Isabella la Cattolica (in catalano: Isabel I de Castella o Isabel la Catòlica, in castigliano: Isabel I de Trastámara, la Católica; Madrigal de las Altas Torres, 22 aprile 1451 – Medina del Campo, 26 novembre 1504) , Regina consorte di Sicilia dal 1469 al 1504, Regina di Castiglia dal 1474 al 1504, e Regina consorte di Aragona, Valencia, Sardegna, Maiorca e Regina titolare di Corsica, Contessa consorte di Barcellona e delle contee catalane dal 1479 al 1504.
Partecipò alla guerra civile contro il Portogallo, portando avanti con successo il suo apprendistato sui campi di battaglia grazie agli insegnamenti del Conte di Aguilar, suo fratello, del gran maestro di Santiago Alonso de Cárdenas e del conte di Tendilla.
Si distinse nella guerra per la conquista della città di Granada che durò dal 1481 al 1489 e successivamente fu inviato nella Penisola Italiana dal Re Ferdinando il Cattolico per combattere i francesi e le loro mire espansionistiche sul Regno di Napoli.
Ferdinando II d'Aragona , detto Ferdinando il Cattolico, Fernando o Fernán in spagnolo (Sos, 10 marzo 1452 – Madrigalejo, 25 gennaio 1516), Re di Sicilia come Ferdinando II dal 1468 al 1516, Re consorte di Castiglia dal 1474 al 1504 come Ferdinando V, poi Re di Aragona, Valencia, Sardegna, Maiorca e Re titolare di Corsica, Conte di Barcellona e delle contee catalane dal 1479 al 1516, Re di Napoli come Ferdinando III dal 1504 al 1516, poi reggente di Castiglia dal 1507 al 1516 e Re dell'Alta Navarra dal 1512 al 1516.
Un anno dopo il suo arrivo nella penisola, nel 1495 subì una sconfitta a Seminara combattendo contro le truppe del generale Robert Stuart d'Aubigny, riuscendo però nel 1496 ad ottenere la rivincita sul campo di battaglia ed a ricacciare le truppe francesi sino in Calabria.
Per i meriti organizzativi che seppe imporre all'esercito spagnolo fu nominato Gran Capitano.
Nel 1500 tornò nella Penisola Italiana per combattere i Turchi che assediavano l'isola veneziana di Zante e in seguito in Calabria per ottemperare al trattato segreto che Francia e Spagna avevano stipulato a Granada per la succesione al Regno di Napoli.
Nel 1502 Consalvo da Cordova, in seguito a battaglia a lui favorevole, diventò Signore della Baronia di San Giorgio Morgeto e Duca di Terranova e di Sessa, si stanziò nella città di Polistena, creando un piccola Reggia.
Entrati nuovamente in rotta di collisione gli eserciti francese e spagnolo, nel 1503 stabilì il suo esercito a Barletta per attendere i rinforzi e sconfisse i francesi per due volte, a Cerignola e sul Garigliano, riuscendo così a completare la conquista dell'intero Regno in favore della Spagna e del legittimo Re . Caduta la carica di Gran Capitano dopo che il Regno di Napoli divenne vicereame di Ferdinando il Cattolico, successe a Gonzalo Fernandez a capo dell'esercito, con il titolo di gran contestabile, Fabrizio Colonna.
Il Gran Capitano , Gonzalo Fernández de Córdoba , osserva il cadavere del Duca de Nemours dopo la battaglia di Cerignola. Opera di Federico Madrazo .
Il 1º aprile 1502, incontrò nella chiesa di Sant'Antonio a Rionero in Vulture Ludovico d'Armagnac, Duca di Nemours per stipulare accordi sulle sorti del Regno di Napoli.
Il 15 maggio 1503 a Gaudello, nei pressi di Acerra, alle porte di Napoli, ricevette i delegati nobili dei Sedili della città ed il delegato del sedile del Popolo che gli consegnarono i privilegi e lo qualificarono sostanzialmente come primo viceré del Regno.
L'ingresso in Napoli avvenne il giorno seguente, 16 maggio, alla testa delle sue truppe vincitrici accolte da ali di folla festanti; il governo della città fu quasi subito affidato al Marchese di Padula, Antonio Cardona e negli anni successivi Consalvo fu poco presente in città per cause di forza maggiore.
Seggio di Porto in via Mezzocannone (Napoli)
Durante il suo viceregno, nel 1504, fu fatto un primo tentativo di reintrodurre l'Inquisizione di Spagna che però non andò a buon fine: lo stesso viceré fu coinvolto in una speculazione finanziaria sugli approvvigionamenti di grano che gli valse le accuse di affarismo cosa che però si dimostrò falsa (peraltro sono accuse successivamente e falsamente lanciate verso i suoi successori da esponenti avversi alla loro Politica).
Il 19 ottobre 1506 il Re di Spagna Ferdinando il Cattolico, giunto a Gaeta giurò di conservare i privilegi del Regno e alcuni mesi dopo il parlamento concesse al sovrano 300.000 ducati e vennero riconosciuti i 47 capitoli chiesti dalla città.
L'eccesso di prodigalità e di ambizione personale di Consalvo condussero alla sua sostituzione, dietro la sua nomina a gran maestro dell'Ordine di Santiago, e il viceregno fu retto temporaneamente da Giovanna d'Aragona , vedova di Ferrante II, fino all'inizio del 1507.
Ferdinando II d'Aragona, ramo di Napoli, noto anche come Ferrante II (Napoli, 26 agosto 1469 – Somma Vesuviana, 7 settembre 1496), Re di Napoli per poco meno di due anni dal 1495 al 1496. Era figlio di Alfonso II e Ippolita Maria Sforza, nipote di Ferdinando I, titolare del trono di Gerusalemme. Marito di Giovanna d'Aragona .
Consalvo lasciò Napoli l'11 giugno 1507 e morì nel 1515 a Granada. Fu sepolto nella chiesa di San Girolamo assieme alla consorte Maria Manriquez.
Fonte:
Wikipedia.
Napoli Spagnola (Francisco Elìas De Tejada).
Scritto da:
Redazione A.L.T.A.