Costantino il Grande (306-337). Raffigurazione di Costantino nella basilica di Hagia Sophia a Costantinopoli . L'imperatore, che la Chiesa Ortodossa ha definito «Simile agli Apostoli», proclamandolo santo, è raffigurato nell'atto di dedicare la basilica.
Costantino il Grande (306-337), il primo Imperatore Cattolico, fu anche il primo sovrano a convocare un Concilio generale di Vescovi, quello indetto a Nicea nel 325 d.C., per dirimere la grave controversia ariana.
Nel discorso d’apertura che tenne dinanzi ai 318 Vescovi convenuti, dichiarò di considerarsi «fratello dei vescovi nel servizio di Dio». In seguito partecipò alle sedute, tenendo la presidenza onoraria e disciplinare del Consesso. Egli espresse chiaramente l’idea di aver riunito tale assise su ispirazione divina, in perfetta autonomia. Il suo esempio, come dicemmo, fece scuola.
A Teodosio il Grande (379-395) si deve quindi la convocazione del I Concilio di Costantinopoli (381) che condannò, tra gli altri, gli errori di Macedonio in ordine alla natura divina dello Spirito Santo.
Nel 431 Teodosio I I (408-450) intima il Concilio di Efeso contro le eresie di Nestorio.
A Calcedonia nel 451 si riunì un il 4° Concilio Ecumenico per ordine dell’Imperatore Marciano (450-457) che definì dogmaticamente la dottrina dell’Unione Ipostatica.
Nel 553 fu la volta di Giustiniano I (527-565) ad intimare la convocazione di un Concilio Ecumenico a Costantinopoli, il Costantinopolitano 2°, che anatemizzò l’origenismo ed altri errori.
L’Imperatore Costantino IV Pogonato (668-685) convoca nel 680 il Concilio Ecumenico Costantinopolitano 3° che condannò l’eresia monotelita, che opinava esserci in Cristo una sola volontà.
Quello Niceno 2° del 787 invece venne riunito per ordine dell’Imperatore Costantino VI (776-797) per condannare l’eresia iconoclasta.
Basilio I (867-886) convoca a Costantinopoli nell’869 l’VIII Concilio Ecumenico (4°Costantinopolitano) della Chiesa Cattolica, che oltre a ribadire la dottrina intorno al culto delle Immagini, condannò lo scisma di Fozio.