lunedì 4 marzo 2013

Meglio seder sul Trono per compromesso o non sedervi per onor?: Regno dei Paesei Bassi




In questo nuovo articolo continua la serie di pubblicazioni  intitolate "Meglio seder sul Trono per compromesso o non sedervi per onor?" . Questa volta  analizzeremo un'altra delle monarchie vigenti in Europa , quella del Regno dei Paesi Bassi.  Come di consuetudine analizzeremo tutto ciò che necessita per capire se ci troviamo di fronte ad una VERA Monarchia (Tradizionale e legittima) oppure ad una, come è di prassi nel mondo dell'apparenza, semplice  Repubblica coronata:


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Bandiera del Regno dei Paesi Bassi




Famiglia Reale del Regno dei Paesi Bassi:

 


File:Coat of Arms of the Netherlands.png
Stemma dei Paesi Bassi


La Casa d'Orange-Nassau (in olandese Huis van Oranje-Nassau) è l'attuale famiglia reale dei Paesi Bassi, ed è stata protagonista di svariate vicende, anche citate nei precedenti articoli,  nella storia di questo stato ma anche dell'intera Europa.
La dinastia fu, in origine, un ramo del Casato di Nassau, d’origine tedesca: nel maggio 1515 Enrico III di Nassau-Breda sposò Claudia di Châlon-Orange, di origine borgognona. Il loro figlio Renato di Châlon adottò, per primo, il nuovo cognome "Orange-Nassau" e fu cugino di Guglielmo I d'Orange (noto come "Guglielmo il taciturno" e "Pater Patriae"), il quale si pose a capo della Rivolta Olandese , di matrice protestante , del 1565, che portò alla nascita della Repubblica delle Sette Province Unite.
Alla fine del XVII secolo, come narrato nella prima pubblicazione di questa serie, un membro della casata divenne anche illegittimo re d'Inghilterra, nella persona di Guglielmo "III", compiendo la protestante e sovversiva "Gloriosa rivoluzione", ai danni del legittimo e Cattolico Re Giacomo II Stuart.
E' opportuno ripercorrerne la storia attraverso i secoli fino ai giorni nostri per comprendere realmente ciò che caratterizza questo Casato.


La Casa di Nassau

Stemma del Principato d'Orange


La prima persona a essere chiamata conte di Nassau fu Enrico I, vissuto nella prima metà del XIII secolo. La famiglia di Nassau si sposò con la famiglia dei conte di Arnstein (ora Kloster Arnstein): i figli di Enrico, Walram ed Ottone, si divisero i possedimenti di Nassau.
I discendenti di Walram sono conosciuti come "linea di Walram" e sono stati dapprima duchi di Nassau e nel 1890 granduchi del Lussemburgo; i discendenti di Ottone sono conosciuti come "linea ottoniana" e hanno ereditato parti della contea di Nassau, proprietà in Francia e nei Paesi Bassi; da essi deriva la Casa di Orange-Nassau.
Ad Ottone successe Engelbert I, che offrì i propri servigi al duca di Borgogna e sposò una nobildonna olandese ereditandone le terre, rendendo così la baronia di Breda il nucleo dei possessi olandesi.
L'importanza dei Nassau accompagnata dalla loro sete di potere si sviluppò durante il quindicesimo ed il sedicesimo secolo. Enrico III di Nassau-Breda  fu creato statolder d'Olanda e di Zelanda da Carlo di Gent nell'inizio del XVI secolo; gli successe Renato di Châlon-Orange nel 1538 che era anche Principe d'Orange. Alla prematura morte di Renato sul campo di battaglia nel 1544 i suoi possedimenti passarono al nipote, e convinto protestante, Guglielmo I d'Orange: da quel momento in poi i membri della famiglia si chiamarono "Orange-Nassau". Guglielmo I fu per puro opportunismo "amico"  di Carlo V e di suo figlio Filippo II di Spagna.

Carlo V nella battaglia di Mühlberg (Ritratto di Carlo V a cavallo, Tiziano, 1548)
 

La ribellione anticattolica olandese


Filippo II d'Asburgo
Filippo II di Spagna
 

Benché Carlo V avesse contrastato con vigore la Riforma protestante, governò saggiamente i territori olandesi con tolleranza  senza perseguitare quei sudditi che avevano abbracciato l'eresia protestante . Il figlio Filippo II , invece , ereditò si  l'avversione per i protestanti ma non la sua tolleranza. Sotto Filippo II iniziò una politica di tolleranza zero verso i protestanti che dimostravano sempre più il loro odio verso la Chiesa Cattolica (atteggiamento severo ma non eguale per ferocia alla coeva persecuzione cattolica in Inghilterra). Il malcontento tra la nobiltà protestante aumentò e Guglielmo d'Orange (nell'infanzia  educato alla religione luterana e di tendenze anticattoliche) si mise alla testa dei rivoltosi (in gran parte calvinisti) dei Paesi Bassi. All'inizio della Guerra degli ottanta anni le cose andarono male per i rivoltosi, ma la situazione cambiò  quando attaccarono dal Mare del Nord e conquistarono Brielle, una città litoranea nell'attuale meridione dell'Olanda: in seguito a questo molte città cominciarono a sostenere Guglielmo I.

Guglielmo I
Guglielmo I d'Orange
 

Durante il decennio a partire dal 1570 dovette difendere il centro dei territori a lui fedeli parecchie volte, ma già a partire dal 1580 le città all'interno erano divenute sotto il suo "regime di ferro" sicure: Guglielmo I, difensore dell'eresia protestante e della ribellione al governo legittimo,  fu assassinato nel 1584 da un fedele suddito di Filippo II.
Alla morte di Guglielmo I li successe il secondogenito Maurizio (creato nel 1585 statolder della Repubblica delle Sette Province Unite), protestante: si dimostrò un buon  comandante militare .


Maurizio di Orange-Nassau

 Le sue capacità e la mancanza di un sovrano deciso in Spagna (nel 1598 era morto Filippo II ed il Trono era passato al figlio Filippo III) permisero a Maurizio di conquistare gran parte del territorio olandese. Durante i primi anni del diciassettesimo secolo dovette scontrarsi anche contro la nobiltà locale, capeggiata da Johan van Oldebarnevelt, poiché cercava di avere più potere all'interno delle istituzioni della Repubblica. Maurizio uscì vincitore da  questa prova  di forza cospirando e organizzando l'omicidio di Oldebarnevelt.


Filippo III di Spagna
 
 

Espansione dinastica


Federico Enrico d'Orange
Federico Enrico di Orange
 

Maurizio morì celibe nel 1625 e senza figli, e gli successe il fratellastro Federico Enrico d'Orange, ultimo figlio di Guglielmo I, A questi Maurizio rivolse l'invito di sposarsi appena possibile: alcune settimane dopo la morte del fratellastro, il nuovo stadtholder sposò Amalia di Solms-Braunfels, da cui ebbe un figlio e molte figlie. Le figlie sposarono membri degli Hohenzollern e dei Nassau di Frisia (stadtholders in Frisia) mentre l'unico maschio, Guglielmo, sposò Maria Enrichetta Stuart, la prima figlia di Carlo I d'Inghilterra.

Guglielmo II d'Orange
Guglielmo II d'Orange
 

 Federico Enrico diede prova di essere un generale ancora più valente del fratello , e ancora meno tollerante con i Cattolici  che continuò a perseguitare, ed un uomo di stato e politico ancora più capace di gestire intrighi e complotti di potere. Per ventidue anni egli rimase a capo del governo delle Province Unite, e fu in questo periodo che il potere degli statolder raggiunse il suo più alto punto. Il "Periodo di Federico Enrico", come sono soliti indicarlo gli storici olandesi, è generalmente riconosciuto come l'età d'oro della repubblica olandese. Esso venne marcato da numerosissimi trionfi militari e navali, da un'espansione marittima e commerciale su tutto il mondo conosciuto e da splendida attività artistica e letteraria. Prima dell'Inghilterra protestante fu l'Olanda protestante a disseminare in Europa e nel mondo il germe dell'eresia.




Dall'esilio all'usurpazione del Trono inglese


La ratifica del Trattato di Münster
La ratifica del Trattato di Münster (pace di Vestfalia)

 


Federico Enrico morì nel 1647 e gli successe il figlio Guglielmo II. Nel 1648 egli si oppose alla pace di Vestfalia, malgrado questo riconoscesse l'indipendenza dei Paesi Bassi e ponesse fine ad ottant'anni di guerre poiché. Egli, segretamente, meditava di allearsi con la Francia per aumentare i propri poteri, non solo militari ma anche in tempo di pace. Ciò portò allo scontro con i reggenti delle varie province: nel 1650 venne coinvolto in una discussione con la Provincia d'Olanda e con la potente confederazione dei mercanti di Amsterdam sul tema della riduzione delle truppe sulla linea imposta dalla pace di due anni prima.


Repubblica delle Sette Province Unite - Mappa
Mappa delle Repubblica delle Sette Province Unite
 

Guglielmo si oppose alla riduzione delle armate, fatto che avrebbe diminuito una delle sue basi più potenti. Per evitare questo, Guglielmo imprigionò otto membri dell'assemblea provinciale nel Castello di Loevestein. Inoltre egli inviò il cugino Guglielmo Federico di Nassau-Dietz con un'armata di 10.000 uomini a prendere possesso di Amsterdam con la forza, ma l'intento fallì anche a causa delle pessime condizioni atmosferiche che resero impossibili alcune azioni militari fondamentali. Guglielmo II morì di vaiolo il 6 novembre 1650, lasciando soltanto un figlio postumo, Guglielmo, nato il 14 novembre 1650. Poiché alla morte dell'ambizioso e dispotico Guglielmo II non c'era alcun principe d'Orange, i reggenti colsero l'occasione per dichiarare vacante la carica di statolder.
Al Principe neonato si prospettava una vita non facile, si potrebbe dire un'eredità data dal comportamento della famiglia: dissidi sulla sua educazione sorsero fra sua madre e sua nonna Amalia (che sopravvisse al marito per 28 anni). Se quest'ultima voleva dargli una formazione atta ad aiutarlo nel riappropriarsi del potere avuto finora dalla Casa di Orange, la madre voleva per lui una formazione inglese-protestante pura. Il 13 agosto 1651 l’Hoge Raad (l'Alta Corte) stabilì che la potestà fosse affidata congiuntamente a Maria Amalia e Federico Guglielmo, Elettore di Brandeburgo: il Principe prussiano – di confessione protestante – fu scelto per tale onere come parte neutrale, al fine di mediare tra le due donne. Il 25 settembre 1660 le Province Unite d’Olanda decisero di farsi carico dell’educazione di Guglielmo per assicurarsi che egli avrebbe acquisito le necessarie abilità per assolvere le future ed ancora non ben determinate funzioni.
La Repubblica delle Province Unite fu attaccata dalla Cattolica Francia e dall'Inghilterra di Carlo II Stuart nel 1672: la carica militare di statolder non era più superflua e - con il supporto degli orangisti - Guglielmo tornò e fu nominato statolder come Guglielmo III, respingendo con successo l'invasione ed ampliando il proprio potere di molto rispetto ai suoi predecessori durante la Guerra degli Ottant'anni eliminando tutti i suoi oppositori.


Guglielmo III d'Orange


Nel 1677 sposò Maria Stuart, figlia del futuro Re Giacomo II d'Inghilterra e nel 1688 sbarcò in Inghilterra dove con atto illegittimo spodestò  il suocero e legittimo Re, in quanto cattolico, venendo incoronato dal Parlamento protestante con la moglie "sovrani" d'Inghilterra l'11 aprile 1689. Divenne così uno dei sovrani protestanti più potenti in Europa, l'unico in grado di competere con il Cattolico Re Sole: molti membri della Casa d'Orange in seguito furono ardenti ammiratori del "re-Statolder" e cercarono di imitarne il deprecabile comportamento. Guglielmo III , odiato dalla maggior parte del popolo, morì senza lasciare eredi per una caduta da cavallo l'8 marzo 1702, lasciando la Casa d'Orange estinta e l'Inghilterra alla cognata Anna I.

 
Maria II
La protestante Maria Stuart
 


Incertezza dinastica e compromesso 

La Dieta delle Province Unite, ritenendo di avere perso gran parte delle proprie libertà, dichiararono la carica di statolder vacante per la seconda volta, approfittando anche dell'incertezza su chi fosse il nuovo Principe d'Orange, conteso tra Giovanni Guglielmo Friso d'Orange ed il re   Federico I di Prussia. Entrambi discendevano da Federico Enrico d'Orange: il re Federico I era suo nipote per parte di madre, Luisa Enrichetta d'Orange-Nassau ed era stato nominato successore da Federico Enrico nel caso di estinzione della linea maschile della Casa; Giovanni Guglielmo Friso era un pronipote di Federico Enrico ed era stato nominato erede da Guglielmo III.

Giovanni Guglielmo Friso d'Orange
Giovanni Guglielmo Friso d'Orange


Federico I d'Hohenzollern
Federico I di Hohenzollern



La soluzione fu di lasciar portare ad entrambi i pretendenti il titolo mentre il problema riguardante il territorio del principato si risolse da sé, quando Luigi XIV lo conquistò nel 1713. Giovanni Guglielmo Friso d'Orange annegò probabilmente in seguito ad un complotto contro di lui, nel 1711 nel Hollands Diep vicino a Moerdijk e lasciò un figlio postumo, Guglielmo, che fu proclamato statolder di Gheldria, di Overijssel, di Drenthe e di Utrecht nel 1722 e, in occasione dell'invasione francese del 1747, nominato statolder della Repubblica delle Province Unite, carica ereditaria sia nella linea maschile che femminile.

Luigi XIV di Francia
Luigi XIV di Borbone


Agli inizi del XVIII secolo nelle Province Unite , sature della dottrina protestante , crebbero , anche grazie alla vicinanza che la Repubblica ebbe con l'Inghilterra a partire dall'usurpazione del 1688, una considerevole quantità di sette e conventicoli che andarono a formare la nascente Massoneria olandese: dopo un primo tentativo effettuato nel 1735, la Gran Loggia della Repubblica delle Sette Province Unite (cioè d'Olanda) fu definitivamente creata nel 1756. Spinta da una grande carica di entusiasmo, e soprattutto sotto la guida dell'energico Barone van Boetzelaer  (G.M.N. 1759-1798) e del Principe Guglielmo, la Massoneria Olandese ebbe una rapida fioritura: molte Logge furono create nelle colonie e, fatto curioso, anche in vari paesi al di fuori dei suoi domini (Ratisbona, Ghent, Dusseldorf, Napoli, ecc.). Al fine di incrementare il proselitismo all'estero, nel 1761 fu nominato, quale «G.M.Agg. per le Logge straniere», il Frat. Capitano di Vascello Franc Van der Goes .  Nello stesso periodo di cui ci stiamo occupando, la G.L.N. olandese era in continue trattative con Londra (i «Moderns») per ottenere il riconoscimento ufficiale come G.L.N. indipendente (de facto esistente dal 1735). Un importante punto di discussione era il contestato diritto dell'Olanda di costituire Logge al di fuori del territorio dei suoi domini e di prendere decisioni di natura prettamente politica (diritto che Londra riservava solo a se stessa).
A questo punto la famiglia d'Orange-Nassau stabilì un legame di comune accordo con la setta così come gli Hannover avevano fatto oltre Manica.


Guglielmo IV di Orange-Nassau
Guglielmo IV di Orange-Nassau . Primo affiliato alla Massoneria della dinastia.



Fine della Repubblica delle Province Unite


Guglielmo IV morì nel 1751, lasciando un figlio di tre anni, Guglielmo V di Orange-Nassau come statolder. Poiché era ancora minorenne, i reggenti, tutti appartenenti a vari gradi alla Massoneria,  governarono in sua vece, indebolendo però deliberatamente il carattere del futuro sovrano per renderlo più propenso ad essere governato, educandolo all'indecisione, caratteristica che avrebbe perseguitato Guglielmo per tutta la vita.

Guglielmo V di Orange-Nassau
Guglielmo V di Orange-Nassau. Venne affiliato alla Massoneria in giovane età e da essa venne sempre controllato. 
 

Il suo matrimonio con Guglielmina di Prussia in parte alleviò questo difetto. L'incapacità di Guglielmo V a governare correttamente ebbe la sua parte di importanza nel crollo della Repubblica olandese, benché le colpe maggiori fossero nei reggenti corrotti. Lo statolder nel 1787 sopravvisse ad un tentativo dei rivoluzionari democratici di deporlo (noto come 'Prima Rivoluzione batava') solo grazie all'intervento della Prussia. Quando le armate rivoluzionarie francesi invasero lo stato nel 1795 dovette fuggire per non  farvi più ritorno. Dopo il 1795 la Casa d'Orange-Nassau passò degli anni difficili, vivendo in esilio presso altre corti europee, in particolare quelle di Prussia ed Inghilterra. Guglielmo V morì nel 1806.


Guglielmo V, la moglie principessa Guglielmina di Prussia  ed i figli.
 
 
 
 

Il Regno Unito dei Paesi Bassi (re per grazia della setta) 


I ribelli olandesi riuscirono a cacciare le truppe napoleoniche sfruttando le vittorie Alleate del 1813 e diedero per scontato che qualsiasi tipo di futuro governo sarebbe dovuto essere presieduto dal Massone Principe d'Orange e statolder Guglielmo VI, figlio di Guglielmo V; inoltre furono dell'idea che sarebbe stato meglio se fossero stati loro stessi a restaurarlo nella carica, invece di lasciarlo fare a potenze stranierie conservatrici e avverse , almeno in parte, al loro governo fondato sull'eresia e sulla setta
Dietro invito del governo provvisorio, sempre composto da membri della Massoneria, il Principe tornò nei Paesi Bassi il 30 novembre, sostenuto  dal Regno Unito, che cercava di rafforzare i Paesi Bassi a discapito non solo della Francia ma dell'intera Europa Cattolica. Il 6 dicembre Guglielmo iniziò il suo regno da Principe sovrano ereditario (precedentemente aveva rifiutato il titolo regio on d'evitare la reazione dei suoi ambiziosi sottoposti ). Nel 1814 gli ex Paesi Bassi Austriaci (ora Belgio) furono aggiunti ai territori da lui governati. Il 15 marzo 1815, con l'approvazione delle grandi potenze riunite nel Congresso di Vienna, dove la presenza massonica fu rilevante e causa del futuro crollo della Restaurazione,  Guglielmo si proclamò re Guglielmo I dei Paesi Bassi e fu inoltre creato granduca del Lussemburgo. I due paesi rimasero comunque separati malgrado l'unico sovrano.


Guglielmo I
Guglielmo I dei Paesi Bassi
 

Il Principe d'Orange vantava dei diritti sulle terre di
Nassau (Dillenburg, Dietz, Beilstein, Hadamar, Siegen) nella Germania centrale mentre il Re Federico Guglielmo III di Prussia, frammassone, cognato e primo cugino di Guglielmo aveva iniziato dal 1813 ad avere pretese sul Lussemburgo, che considerava come propria eredità tramite Anna duchessa del Lussemburgo, morta tre secoli prima. Al congresso di Vienna i due cognati giunsero ad uno scambio: Federico Guglielmo ricevette le terre dove aveva originato la casata di Guglielmo I e questi ricevette il Lussemburgo. Entrambi ottennero ciò che era geograficamente più vicino al loro stato.

Federico Guglielmo III d'Hohenzollern


Come re del Regno Unito dei Paesi Bassi, Guglielmo provò a creare , da "buon" settario e forzando i propri sudditi , una cultura comune di matrice olandese e protestante , provocando la resistenza nelle parti meridionali e Cattoliche dello stato (che era stato culturalmente e politicamente separate dal nord dal 1581): si meritò l'appellativo di despota.
Nel 1830 il Belgio, appoggiato dalla Francia rivoluzionaria/orleanista dichiarò la propria indipendenza e Guglielmo ingaggiò una guerra disastrosa fino al 1839, quando dovette piegarsi alla pace: con il suo regno originale diviso in due, e senza più l'appoggio dell'alta Massoneria, abdicò l'anno successivo. I poteri del sovrano furono diminuiti sotto il suo successore
Guglielmo II dei Paesi Bassi tramite una costituzione, voluta dallo stesso re per impedire che la rivoluzione del 1848 , che non era condivisa dalla sua visione settaria filo conservatrice , si diffondesse nel paese.


File:Wappers - Episodes from September Days 1830 on the Place de l’Hôtel de Ville in Brussels.JPG
Gustaf Wappers, Episodio della rivoluzione belga del 1830, 1834, olio su tela, Museo reale di belle arti del Belgio,



Guglielmo III e la minaccia di estinzione



Guglielmo II
Guglielmo II dei Paesi Bassi

Guglielmo II morì nel 1849, succeduto da suo figlio Guglielmo III dei Paesi Bassi, un uomo piuttosto conservatore e persino reazionario rispetto alle consuetudini di famiglia, che si oppose strenuamente alla costituzione del 1848 e costantemente tentò di formare gabinetti parlamentari regi  che trovarono la ferma opposizione delle alte sfere massoniche. Nel 1868 cercò di vendere il Lussemburgo alla Francia, causando quasi una guerra fra questa e la Prussia.


Guglielmo III
Guglielmo III dei Paesi Bassi


Guglielmo III ebbe un infelice matrimonio con Sofia di Württemberg ed i loro figli morirono o giovani o improle, creando così il timore che la Casa d'Orange-Nassau si estinguesse di nuovo. Dopo la morte di Sofia nel 1877 il re sposò
Emma di Waldeck e Pyrmont nel 1879 e l'anno dopo divenne padre di una bambina, la futura regina Guglielmina dei Paesi Bassi. Alla morte di Guglielmo III nel 1890 la Casa d'Orange-Nassau si estinse nella linea maschile e poiché alle femmine non era possibile, per legge salica ereditare il Lussemburgo, il granducato passò alla Casa di Nassau-Weilburg, una linea collaterale. La Casa d'Orange-Nassau rischiò ancora l'estinzione fino al 1909, quando nacque l'unica figlia della regina Guglielmina, la principessa Giuliana; solo con la nascita, tra gli Anni Trenta e gli Anni Quaranta, delle quattro figlie di Giuliana ha definitivamente fugato ogni possibile spettro di estinzione naturale.

Emma di Waldeck e Pyrmont
Emma di Waldeck e Pyrmont



 

L'attuale monarchia nei Paesi Bassi : Il legame con la setta si salda.






 


Guglielmina
Guglielmina dei Paesi Bassi



 
Guglielmina regnò sui Paesi Bassi per 58 anni, dal 1890 al 1948 stringendo sempre di più le alleanze massoniche internazionali in specie al termine della Seconda Guerra Mondiale con la famiglia Rockefeller .
Poiché aveva solo 10 anni quando salì al trono, sua madre la regina Emma fu reggente fino alla sua maggior età, nel 1898. Simbolo nazionalista della resistenza olandese durante la Seconda guerra mondiale, ridiede lustro ed autorità morale alla Corona con i prima citati legami con la setta. La sua unica figlia la regina Giuliana dei Paesi Bassi rese la Casa d'Orange più borghese e con lei si riferisce alla monarchia olandese come la "monarchia in bicicletta" poiché i membri della famiglia reale di quel momento erano soliti andare in bici per la città come semplici persone andando così a snaturare ulteriormente la Monarchia.


Giuliana
Giuliana dei Paesi Bassi
 

Uno scontro politico si ebbe nel 1966 quando l'erede al trono Beatrice decise di sposare Claus von Amsberg, un diplomatico tedesco membro della Massoneria : il principe aveva fatto parte da adolescente (non solo per un obbligo statale  ) della Gioventù hitleriana e successivamente aveva servito nella Wehrmacht.  Il governo controllato saldamente dalla setta  non si oppose all'unione e con il tempo il principe Claus si trasformò con adeguata pubblicità in uno dei membri apparentemente più popolari del Casa Reale fino alla  morte avvenuta  nel 2002 .

Claus von Amsberg
Claus von Amsberg
 

Il 30 aprile 1980 Giuliana abdicò in favore della primogenita, Beatrice dei Paesi Bassi: sovrana più "professionale" e "furba" della madre, ha reso in apparenza maggiormente popolare la monarchia con il suo  apparire alla gente in maniera "semplice". Il 27 aprile 1967 ha messo al mondo il principe ereditario Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi, primo erede maschio al trono dai tempi dei figli di Guglielmo III; ha sposato Máxima Zorreguieta nel 2002, avendone tre figlie, Caterina Amalia, Alessia ed Arianna. Alla fine del gennaio 2013  la regina Beatrice ha abdicato in favore del figlio, che è diventato in tal modo nuovo re dei Paesi Bassi con il nome di Guglielmo IV.



Beatrice
Beatrice dei Paesi Bassi (non lasciatevi ingannare dall'aspetto innocuo)
 


Beatrice dei Paesi Bassi è legata saldamente ad ambienti settari facendo parte direttamente del Club Bildemberg  e della Trilaterale : Il Comitato Trilaterale formato da Rockefeller, Henry Kissinger e la Regina Beatrice d’Olanda, dà le direttive e le regole al Club dei 390, nonchè ai lobbisti che pullulano costantemente nei punti chiave di Washington, Bruxelles, Londra, Berlino, Parigi, Roma e Lisbona.
Le ambizioni dichiarate del Bilderberg sono, dal 1952, quelle di fondere l’Unione Asiatica, l’Unione Europea e l’Unione Americana in un unico ente chiamato NOM.
Beatrice d’Olanda "regina del petrolio " con la sua Shell controlla una grossa fetta del mercato della preziosa materia prima che in questo periodo scarseggia particolarmente e che è , all'attuale stato di cose, vitale per l'economia mondiale. 




 l'Hotel Bilderberg di Oosterbeek (in Olanda) luogo di incontro del Gruppo Bilderberg
 

Nella faccenda Bilderberg v'era invischiato anche il padre della regina Beatrice :  Il Principe Bernhard von Lippe Biesterfeld d'Olanda, marito della regina Giuliana dei Paesi Bassi , fu presidente del Bilderberg fino a quando nel 1976 diede le dimissioni per lo scandalo di una tangente da 1,1 milioni di dollari dalla Lockheed Corporation per la vendita di aerei caccia all'aviazione olandese. Appartenente alla famiglia reale tedesca, è stato il principe consorte dei Paesi Bassi, presidente del Worldwide Fund for Nature (WWF) dalla fondazione nel 1961 fino al 1971, ex affiliato al NSDAP (tessera No. 2583009 del 1 maggio 1933) fino al suo matrimonio con la regina d'Olanda. Secondo le rivelazioni della rivista Neewsweek del 5 Aprile 1976, le attività di spionaggio di von Lippe a favore delle unità speciali delle SS (o Schutz Staffeln) nella industria chimica IG Farbenindustrie (la stessa che fabbricò lo Zyklon-B, usato nelle camere a gas) sono documentate dalle testimonianze del Processo di Norimberga. Alla fine della guerra, in Olanda, si dice abbia partecipato alla resistenza e alla liberazione di Amsterdam. Nel dopoguerra assunse importanti posizioni nell'industria petrolifera, in particolare con la Royal Dutch Petroleum (Shell Oil) e nella Société Générale de Belgique.

Bernardo dei Paesi Bassi
Il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld (Jena, 29 giugno 1911Utrecht, 1º dicembre 2004) nel 1999.
 

Anche l'attuale Re dei Paesi Bassi Guglielmo IV segue le stesse orme dei suoi predecessori. Ora che è succeduto al Trono dopo l'abdicazione della madre ne ha preso l'intera eredità compreso il posto di spicco nella Trilaterale e nel  Bilderberg . Non ci sarà da meravigliarsi delle sue future scelte politiche.

Guglielmo IV dei Paesi Bassi
 

Conclusione

Tirando le somme sul Casato degli Orange-Nassau non si può certo negare l'evidente corruzione che ne caratterizzarono l'atteggiamento personale e politico nei secoli.
Da difensori dell'eresia protestante e persecutori del Cattolicesimo a membri di spicco della massoneria e delle organizzazioni settarie più potenti del pianeta. Non c'è bisogno di sottolineare che essi non hanno una goccia di regalità con la "R" maiuscola nelle vene , sono al pari di avidi borghesi dediti a pubblicizzare l'immoralità (Prostituzione, pornografia, droga , matrimoni gay, adozioni gay) a discapito della moralità Cristiana.
La loro legittimità di sangue , contestabile perché ottenuta con insurrezione sovversiva ai danni del governo legittimo , viene spazzata via nettamente dal loro comportamento istituzionale che si palese come anticristiano.
Coloro che appoggiano questa dinastia e la loro "Repubblica Coronata" , come nel caso di chi sostiene la "monarchia" inglese , dovrebbe farsi un esame di coscienza e capire che questa non è una Monarchia ma un mostro che ne usa, anche in malo modo, le sembianze.


Fonte:

Wikipedia

http://ita.anarchopedia.org/

http://conoscenzaliberta.myblog.it/


Scritto da:

Redazione A.L.T.A.