domenica 17 marzo 2013
Nella triste ricorrenza del 17 marzo Noi rispondiamo così ai festeggiamenti patriottardi: PREGHIERA PER LA RESTAURAZIONE DELLA VERA ITALIA
Oggi è il 17 marzo del 2013 e i patriottardi fanatici festeggiano i 152 anni della nefasta unità d'Italia. Come voi tutti sapete, il 17 marzo 1861 una cricca di liberal-settari proclamava a Torino la nascita del "regno d'Italia, un mostro di Frankenstein che ricuciva nel sangue e con violenza quegli Stati legittimi che per secoli avevan fatto grande la VERA Italia, proclamandovi "re d'Italia" un rozzo e grezzo ometto che solo al primo sguardo ripugna. In questo triste giorno Noi dell'Associazione legittimista Trono e Altare dedichiamo una preghiera per la Restaurazione della VERA Italia:
Vi sono momenti o Signore in cui la Nostra anima si sente toccata nel suo intimo da una tristezza inesprimibile.
Non è semplice nostalgia dei tempi dorati , del tempo in cui, alla primavera della civiltà Cristiana, l'uomo vi amava e Voi lo riamavate con riconoscenza; Il nostro è desiderio di Voi, o Signore , e del Paradiso creato dalla familiarità che l'uomo aveva con Voi.
Non avete anche Voi, Signore, nostalgia di quel tempo? Non rimpiangete la bontà che abitava in quei Vostri figli?
Venite dunque, Voi, Signore onnipotente , e per amore di ciò che allora nel cuore dei tuoi figli sbocciava, restaurateci, ricomponete in Noi l'amore per Voi e realizzate pienamente quei figli senza macchia che saremmo stati, se non vi fosse stata tanta miseria.
Dateci, o Signore , un cuore pentito e umiliato, e fate nuovamente brillare ai nostri occhi ciò che lo splendore della Vostra grazia aveva cominciato a far così tanto amare. Ricordatevi di questi Vostri figli, o Signore , e di tutta la dolcezza che in essi poneste.
Ma non è solo per Noi che vi preghiamo. Dio onnipotente, bensì anche per l'Italia.
Di quante grazie e favori la colmaste nel corso dei secoli! Eppure il Nostro cuore si sente pieno di tristezza e di apprensione nel considerare le condizioni in cui essa oggi si trova; nel pensare che questa penisola, in cui il Vostro Divin Figlio incastonò come una gemma di inestimabile valore la Cattedra di Pietro, stabilendola nella città di Roma; la penisola in cui, per disegno della Santa Vergine e del Vostro Divin Figlio si posò la Santa Casa di Loreto; in cui vivono dei popoli che diedero alla Chiesa e alla civiltà cristiana in Europa tutto quello che l'Italia da dato, si trova ridotta alle tristissime condizione di oggi!
Come non pensare, o Signore, che quando la Madonna manifestò a Fatima la tristezza per le condizione del mondo di allora e l'apprensione per ciò che sarebbe accaduto se gli uomini non avessero fatto penitenza, l'Italia fosse una delle maggiori ragione di quella tristezza ed uno dei destinatari di quell'appello alla penitenza?
Frattanto i motivi della Vostra tristezza per noi non hanno fatto che aggravarsi, mentre il nostro spirito di penitenza col tempo non ha fatto che diminuire, fino a giungere alla estrema pochezza in cui oggi si trova.
Senza un intervento speciale della grazia sull'Italia, nulla si può sperare. Ma in compenso, con questo intervento si può sperare tutto: sperare per l'Italia, sperare per l'Europa, sperare per il mondo.
La Provvidenza ha dato infatti a questa bella penisola i mezzi per influenzare profondamente tutto il continente europeo, e l'Europa è tutt'oggi la grande tribuna dall'alto della quale il pensiero umano si rivolge a tutti i popoli della terra.
Che gloria sarebbe per Voi, Signore, se l'Italia si convertisse sinceramente e profondamente con una conversione totale che la rendesse a Voi più familiare e più sottomessa di quanto lo è stata persino nei tempi più aurei della sua storia!
O Padre, tornate! Richiamate l'Italia affinché essa ritorni a Voi! Unitevi sempre di più all'Italia ed unite sempre di più l'Italia a Voi.
Se poco fa, o Padre misericordioso , vi ho chiesto di ricordarvi di Noi come di figli che un tempo furono pieni della Vostra dolcezza, di perdonarci e di ricomporre in Noi l'amore per Voi, rendendoci ciò che avremmo dovuto essere, la stessa cosa vi chiediamo ora per l'Italia, per ogni suo popolo.
O Padre ricordatevi dell'Italia, composta da terre da Voi tanto predilette e che riempiste di tanta dolcezza; infondetele nostalgia di Voi, poiché siamo certi che Voi avete nostalgia di lei; ritornate al più presto in Italia, mediante il regno della Vostra grazia, per trasformarla in un grande strumento della Restaurazione del Vostro regno nel mondo.
Così sia!
(Preghiera ispirata a sua volta da uno preghiera di Plinio Corrêa de Oliveira del 1983. Per la recita privata.)
Di Redazione A.L.T.A.