L’ardente desiderio di rivedere l’amata scomparsa porterà Laurie Baxter, giovane da poco convertitosi al Cattolicesimo, a sprofondare nel baratro dello spiritismo e della necromanzia pur di poter abbracciare un’altra volta la sua Amy, anche a costo di perdere sé stesso.
Il sacerdote cattolico inglese Robert Hugh Benson con “I Necromanti” dimostra di essere un romanziere poliedrico: passa infatti dalla fantascienza (tragicamente profetica?) de “Il Padrone del Mondo” all’horror con punte di elevata suspance in questo romanzo, dimostrando un’abilità letteraria anche in un genere da lui poco utilizzato.
Si può inoltre osservare ad una lettura attenta che tale novella rappresenta una formidabile denuncia nei confronti di fenomeni come lo spiritismo, molto di moda all’epoca in cui questo romanzo venne dato alle stampe, che nella migliore delle ipotesi sono solo una truffa e nella peggiore una vera e propria interazione, più o meno consapevole, col demonio, a danni di chi la pratica.
Al giorno d’oggi tale scritto può essere rivolto contro l’impazzare, soprattutto tra i giovani, della New Age, del neopaganesimo e delle religioni orientali, ossia delle credenze che portano l’uomo a percorrere le strade dell’idolatria e del culto del nulla, opposte rispetto a quella che conduce al Vero e al Bene, opposte a quella che conduce a Dio.
A cura di Federico
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