Vegliate e pregate per non cadere in tentazione, lo spirito è pronto (lo era?), ma la carne è debole…
Nella tradizione della Chiesa ogni mercoledì dell’anno (e ancor di più il Grande e Santo Mercoledì) è dedicato al digiuno e alla penitenza, assieme al venerdì (in ricordo della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo) e al sabato (in onore della Beata Vergine Maria), perché si ricorda il tradimento che Giuda fece consegnando Gesù ai sacerdoti e agli scribi di Gerusalemme, il giorno prima dell’Ultima Cena; quest’anno, a maggior ragione, ricordiamo e riviviamo il tradimento dell’Iscariota perché abbiamo assistito all’apostasia plateale di uno che credevamo essere un fratello nella fede, Magdi Cristiano Allam.
Con due articoli pubblici di oggi, lunedì 25 marzo 2013 (Grande e Santo Lunedì e Solennità dell’Annuciazione), su “il Giornale” e sul sito del suo movimento politico-culturale Io amo l’Italia, Magdi Allam ha reso pubblico il suo abbandono della Chiesa Cattolica, la Chiesa in cui era stato accolto a braccia aperte nella Veglia di Pasqua del 2008, quando fu battezzato dal Papa Benedetto XVI in persona nella Basilica di San Pietro.
Per quanto, dopo il mio progressivo ma deciso e definitivo abbandono dell’indirizzo neo-con (che, quando ero ancora in formazione e in ricerca, avevo inizialmente abbracciato, poiché sembrava essere un argine alla deriva nichilista e materialista di certa sinistra laicista), non sia stato d’accordo con le sue idee politiche (occidentaliste e filo-sioniste), per parte mia ho sempre difeso Magdi Allam: avevo pensato che la fede comune era comunque più forte e più importante delle divergenze che si possono avere in politica, e poi Magdi, come me, era un convertito adulto (ho ricevuto la Cresima a quasi 16 anni, dopo un periodo di travaglio e di riflessione, un’età che, rispetto a quella solita – tra i 10 e i 12 anni – in cui solitamente si riceve questo Sacramento, posso definire adulta senza paura), e provavo per questo una certa simpatia e una certa vicinanza…ma adesso non credo proprio di poter giustificare o difendere una scelta simile! Chi poteva immaginare una fine così misera e meschina?
Magdi Allam ha accusato la Chiesa di essere prima troppo relativista (!!) e poi però, allo stesso tempo, “contronatura” (con la citazione, tra le altre cose, del solito celibato sacerdotale, che poi, cosa c’entrasse con lui, non è dato sapere), troppo buonista e accondiscendente con l’Islam (ma si vuole combattere l’Islam come nemico teologico o si vuole supportare la causa dello Stato d’Israele?), e ha definito “conclusa” la sua conversione (ma può una conversione sincera dirsi davvero conclusa?) al Cattolicesimo (accusato di essere troppo inclusivo e globalista…e il nome stesso di “Cattolica”, allora?); mi dispiace, ma, come detto, non posso tacere, a maggior ragione se, prima, avevo ritenuto sincero e anche a me vicino quel bel gesto pubblico fatto a San Pietro oramai cinque anni fa! Mi dispiace, ma non si entra nella Chiesa per proprio tornaconto politico e mediatico personale, ma si sceglie la fede cattolica perché vera, perché nella Chiesa si può incontrare un Uomo e Dio, Nostro Signore Gesù Cristo…e la Chiesa non è un taxi da prendere, non è un discount dove si compra solo quello che si vuole (e questo discorso vale tanto per i progressisti quanto per i conservatori), non è un partito o un club dove si può entrare e poi uscire a proprio piacimento, ma è il Corpo Mistico di Cristo, che è ben superiore a qualsiasi partito, club o giornale!!
Che diranno, ora, quei neo-con che lo avevano esaltato come nuova e irrinunciabile sponda politica? (magari, tra questi, chi ha definito il sottoscritto ed altri suoi amici come “antisemiti con la bava alla bocca” e “amici dei dittatori”, lo stesso che ha riso della storia dell’Etiopia cristiana e che ha proclamato un orrendo Te Deum appena saputa della notizia della morte del Presidente del Venezuela Chavez) Avranno l’umiltà di riconoscere l’errore? Capiranno che i neo-con vogliono solo strumentalizzare la fede cattolica, al pari, addirittura di più, dei loro gemelli mono-ovulari progressisti?
Nel Grande e Santo Giovedì, prima di uscire a pregare nel Getsemani, prima della Sua cattura, Gesù prega per la Chiesa, per quelli che crederanno in Lui, anche per quelli che non Lo conoscono o che Lo abbandoneranno; sulla Croce le prime parole di Gesù sono parole di misericordia e di perdono (“Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”)…ecco, preghiamo per Magdi Allam, che, come i Giudei, ha rifiutato il Messia e il Salvatore, preghiamo per Magdi Allam, che non sa quello che ha fatto! Preghiamo per tutti quelli che si sono ritrovati o che si ritrovano nella sua stessa situazione; e preghiamo per noi, affinchè la nostra fede sia sempre più forte e profonda…la vita dei cristiani (che non sono dei Superman o degli Ubermenschen nietzschiani, ma sono uomini come tutti gli altri) conosce i dubbi e le incertezze (e le eventuali crisi di fede, piccole o grandi che siano, le si risolvono con la preghiera, con il parlare con amici fidati e fratelli di fede, con la confessione e la direzione spirituale con uno o più bravi sacerdoti, non certo sputtanando la propria fede, la propria situazione interiore e la propria madre Chiesa ai quattro venti sui media!), ma che con la Grazia possono essere superati; preghiamo affinchè Dio ci doni la Sua Grazia, che sola basta, e senza la quale siamo nulla!
In questa Grande e Santa Settimana preghiamo per noi, affinchè, nella preghiera e nei santi Sacramenti dell’Eucaristia e della Confessione (Gesù sa che siamo deboli e che abbiamo bisogno di aiuti e di medicine speciali, cui possiamo e dobbiamo ricorrere spesso!) possiamo trovare la forza per camminare su questa terra e per stare sempre uniti a Cristo e alla Sua Chiesa, e non alle nostre idee fallaci e ai nostri capricci…affinchè, come Gesù stesso prega nel Getsemani, si compia la volontà del Padre, e non la nostra!
Nella tradizione della Chiesa ogni mercoledì dell’anno (e ancor di più il Grande e Santo Mercoledì) è dedicato al digiuno e alla penitenza, assieme al venerdì (in ricordo della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo) e al sabato (in onore della Beata Vergine Maria), perché si ricorda il tradimento che Giuda fece consegnando Gesù ai sacerdoti e agli scribi di Gerusalemme, il giorno prima dell’Ultima Cena; quest’anno, a maggior ragione, ricordiamo e riviviamo il tradimento dell’Iscariota perché abbiamo assistito all’apostasia plateale di uno che credevamo essere un fratello nella fede, Magdi Cristiano Allam.
Con due articoli pubblici di oggi, lunedì 25 marzo 2013 (Grande e Santo Lunedì e Solennità dell’Annuciazione), su “il Giornale” e sul sito del suo movimento politico-culturale Io amo l’Italia, Magdi Allam ha reso pubblico il suo abbandono della Chiesa Cattolica, la Chiesa in cui era stato accolto a braccia aperte nella Veglia di Pasqua del 2008, quando fu battezzato dal Papa Benedetto XVI in persona nella Basilica di San Pietro.
Per quanto, dopo il mio progressivo ma deciso e definitivo abbandono dell’indirizzo neo-con (che, quando ero ancora in formazione e in ricerca, avevo inizialmente abbracciato, poiché sembrava essere un argine alla deriva nichilista e materialista di certa sinistra laicista), non sia stato d’accordo con le sue idee politiche (occidentaliste e filo-sioniste), per parte mia ho sempre difeso Magdi Allam: avevo pensato che la fede comune era comunque più forte e più importante delle divergenze che si possono avere in politica, e poi Magdi, come me, era un convertito adulto (ho ricevuto la Cresima a quasi 16 anni, dopo un periodo di travaglio e di riflessione, un’età che, rispetto a quella solita – tra i 10 e i 12 anni – in cui solitamente si riceve questo Sacramento, posso definire adulta senza paura), e provavo per questo una certa simpatia e una certa vicinanza…ma adesso non credo proprio di poter giustificare o difendere una scelta simile! Chi poteva immaginare una fine così misera e meschina?
Magdi Allam ha accusato la Chiesa di essere prima troppo relativista (!!) e poi però, allo stesso tempo, “contronatura” (con la citazione, tra le altre cose, del solito celibato sacerdotale, che poi, cosa c’entrasse con lui, non è dato sapere), troppo buonista e accondiscendente con l’Islam (ma si vuole combattere l’Islam come nemico teologico o si vuole supportare la causa dello Stato d’Israele?), e ha definito “conclusa” la sua conversione (ma può una conversione sincera dirsi davvero conclusa?) al Cattolicesimo (accusato di essere troppo inclusivo e globalista…e il nome stesso di “Cattolica”, allora?); mi dispiace, ma, come detto, non posso tacere, a maggior ragione se, prima, avevo ritenuto sincero e anche a me vicino quel bel gesto pubblico fatto a San Pietro oramai cinque anni fa! Mi dispiace, ma non si entra nella Chiesa per proprio tornaconto politico e mediatico personale, ma si sceglie la fede cattolica perché vera, perché nella Chiesa si può incontrare un Uomo e Dio, Nostro Signore Gesù Cristo…e la Chiesa non è un taxi da prendere, non è un discount dove si compra solo quello che si vuole (e questo discorso vale tanto per i progressisti quanto per i conservatori), non è un partito o un club dove si può entrare e poi uscire a proprio piacimento, ma è il Corpo Mistico di Cristo, che è ben superiore a qualsiasi partito, club o giornale!!
Che diranno, ora, quei neo-con che lo avevano esaltato come nuova e irrinunciabile sponda politica? (magari, tra questi, chi ha definito il sottoscritto ed altri suoi amici come “antisemiti con la bava alla bocca” e “amici dei dittatori”, lo stesso che ha riso della storia dell’Etiopia cristiana e che ha proclamato un orrendo Te Deum appena saputa della notizia della morte del Presidente del Venezuela Chavez) Avranno l’umiltà di riconoscere l’errore? Capiranno che i neo-con vogliono solo strumentalizzare la fede cattolica, al pari, addirittura di più, dei loro gemelli mono-ovulari progressisti?
Nel Grande e Santo Giovedì, prima di uscire a pregare nel Getsemani, prima della Sua cattura, Gesù prega per la Chiesa, per quelli che crederanno in Lui, anche per quelli che non Lo conoscono o che Lo abbandoneranno; sulla Croce le prime parole di Gesù sono parole di misericordia e di perdono (“Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”)…ecco, preghiamo per Magdi Allam, che, come i Giudei, ha rifiutato il Messia e il Salvatore, preghiamo per Magdi Allam, che non sa quello che ha fatto! Preghiamo per tutti quelli che si sono ritrovati o che si ritrovano nella sua stessa situazione; e preghiamo per noi, affinchè la nostra fede sia sempre più forte e profonda…la vita dei cristiani (che non sono dei Superman o degli Ubermenschen nietzschiani, ma sono uomini come tutti gli altri) conosce i dubbi e le incertezze (e le eventuali crisi di fede, piccole o grandi che siano, le si risolvono con la preghiera, con il parlare con amici fidati e fratelli di fede, con la confessione e la direzione spirituale con uno o più bravi sacerdoti, non certo sputtanando la propria fede, la propria situazione interiore e la propria madre Chiesa ai quattro venti sui media!), ma che con la Grazia possono essere superati; preghiamo affinchè Dio ci doni la Sua Grazia, che sola basta, e senza la quale siamo nulla!
In questa Grande e Santa Settimana preghiamo per noi, affinchè, nella preghiera e nei santi Sacramenti dell’Eucaristia e della Confessione (Gesù sa che siamo deboli e che abbiamo bisogno di aiuti e di medicine speciali, cui possiamo e dobbiamo ricorrere spesso!) possiamo trovare la forza per camminare su questa terra e per stare sempre uniti a Cristo e alla Sua Chiesa, e non alle nostre idee fallaci e ai nostri capricci…affinchè, come Gesù stesso prega nel Getsemani, si compia la volontà del Padre, e non la nostra!
Fonte:
http://radiospada.org/