martedì 19 marzo 2013
Lettera aperta agli scettici: tra anacronismi di cartone e voglia di comodità
Scrivere brevemente rivolgendomi agli scettici e ai critici delle idee che Noi qui esponiamo, e che si fanno chiamare conservato e Tradizionalisti , era idea che da diverso tempo albergava nella mia mente. Trovare le giuste parole sarà il mio principale compito in questo scritto.
Vi sono delle persone, al quanto comuni nell'ora presente, convinte di tacciar per anacronistiche idee sagge che da sempre hanno retto il destino della grande Civiltà Cristiana in Europa e nel mondo.
Mi riferisco a Voi scettici lettori, che confusi dai fumi della Rivoluzione non riconoscete l'importanza delle grandi idee perché coerenza e saggezza avete da tempo abbandonato! Vi dite conservatori ma lo siete più nel vestire che nella dura e concreta pratica del comun vivere! Vi dite controrivoluzionari ma ragionate e vivete da rivoluzionari! Vi dite reazionari ma lo siete tanto per sfizio quanto nella ristrettezza di ciò che più vi aggrada!
In fondo non è colpa vostra, che nati nella "fiorente" rivoluzione tentate di uscirne e affascinati dalla saggia dottrina la usate come fosse un volgare mezzo di fuga dal mondo che vi circonda. Ecco perché l'abbracciate! Non perché l'avete compresa ma soltanto perché il costume suo vi ha affascinato!
Ovvio è che in questa sede non mi rivolgo ai figli coscienti della Rivoluzione, quelli per cui la vita nasce, si sviluppa, e finisce nell'effimero. Per loro il mio pensiero è ovvio e di certo non gentile.
Tornando a Voi, si Voi ! Voi che dite di esser Tradizionalisti e rimpiangete di non esser Fascisti. Voi che amate il latino in Chiesa ma tendete a preferir il costume di strada! Voi che inneggiate alla civiltà che rese grande il mondo nel medesimo istante nel quale sventolate il simbolo che di quel mondo fu il boia!
Parlo a tutti Voi, incoerenti per professione, quando dico che anacronistica è la stupidità e non ciò che saggio era , è e resterà! .
Amedeo Bellizzi