Con altrettanta disinvoltura oggi “se ne va da questa Chiesa”. Scrivendo un nuovo articolone, ampiamente infarcito di errori teologici, Allam saluta il Cattolicesimo Romano.
Tra le corbellerie spiccano:
“il grande elettore è lo Spirito Santo che si manifesta attraverso i cardinali, entrambi successori di Pietro e vicari di Cristo anche a prescindere dalla decisione umana di dimettersi”,
“Il suo essere contemporaneamente Magistero universale e Stato secolare, ha fatto sì che la Chiesa da sempre accoglie nel suo seno un’infinità di comunità, congregazioni, ideologie, interessi materiali che si traducono nel mettere insieme tutto e il contrario di tutto”,
“la Chiesa è fisiologicamente globalista fondandosi sulla comunione dei cattolici in tutto il mondo, come emerge chiaramente dal Conclave”,
Chi volesse farsi altre risate se lo legga qui: http://www.ioamolitalia.it/editoriale/perche-me-ne-vado-da-questa-chiesa-debole-con-l-islam.html
Nel testo di Allam una nota positiva però c’è: la critica serrata dell’ecumenismo modernista [che, lo ricordo , è condannato infallibilmente in molte encicliche. Tra le altre: Mortalium Animos (1928)]. Anche gli orologi fermi due volte al giorno segnano l’ora esatta.