È Domenica. Sia Lodato Gesù Cristo!
Al termine della Santa Messa a Milano (l’Oblatio Munda), un carissimo amico ed io ci incamminiamo verso la metropolitana, commentando l’elezione di Bergoglio. Parlando ci rendiamo conto di una cosa: l’elezione di Francesco, con la velocità e l’impeto del fulmine che si abbattè sul Sacro Cupolone, HA CAMBIATO LA CHIESA E IL MONDO INTERO! Il Buon Popolo di Tutta la Cristianità sembra uscito, come d’incanto, da millenni di tenebre e confusione (ex tenebris vitae) e ha finalmente ritrovato, il VERO & UNICO SUCCESSORE DI SAN PIETRO, gettando nell’oblio quanti si son succeduti sino ad oggi su quel Dolce e Grande Trono! Il “ Vero Vicario del Salvatore” è finalmente tornato e dal 13 marzo la Chiesa intera gioisce per aver ritrovato la sua Guida!
A pochi giorni dall’elezione di Bergoglio a “vescovo” di Roma, o primus inter pares, infatti, son stati moltissimi i plausi che quest’uomo vestito di bianco è riuscito a conquistare col suo modo “nuovo” di fare il “papa” . Tuttavia, non si può dimenticare, che per la prima volta nella storia della Cattolicità, sembrano quasi esservi due “papi”, uno che governano la Chiesa, l’altro che prega per la Chiesa, due Pietro, uno effettivo e proteso verso la gente, ma che non si considera tale, e uno “emerito ma non convinto di esserlo” che se ne sta tutto solo, rinchiuso nella sua principesca lontananza dal mondo!
Come è possibile però, che nella Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, gerarchicamente e monarchicamente strutturata, in quanto Cristo è Capo e Re Invisibile, e il Papa è Capo e Re Visibile, vi siano due Santità e due Re uno regnante, uno “permanente nel recinto del papato”? Come intendere quindi giuridicamente quanto è accaduto e si sta vivendo in Vaticano? Io fino alle 7 P.M. di questa sera (Domenica di Passione) non ho avuto una soluzione. Poi ritengo d’averla trovata, ma nel modo più impensabile.
Solitamente prima di addormentarmi, mi godo qualche episodio degli allora Film per Ragazzi, trasmessi in bianco e nero dalla Rai. L’episodio di questa sera è intitolato “Il Duello del Dottor Hirsch” tratto dalla serie “I racconti di Padre Brown” di Gilbert Keith Chesterton. Dopo circa mezz’ora di film,.Eureka! ….trovo la spiegazione che andavo cercando.
In questa puntata padre Brown si occupa dello strano duello verbale che avviene tra il colonnello Jules Dubosch e il dottor Paul Hirsch i quali, scoprirà utilizzando la sua capacità intuitiva e analizzando i vari indizi, essere la medesima persona. Il dottor Hirsch-Dubosch, utilizzando questa messinscena e varie astuzie riuscirà a far perdere credibilità alla istintività e alla passionalità dei bruti, militari e patrioti e a far trionfare il raziocinio e la docilità degli intellettuali, laici e progressisti.
Ed è, basandosi su questa finzione, secondo me, che i cardinali di allora, che son gli stessi più o meno di quelli che son entrati in conclave ultimamente, hanno deciso di eleggere come “papa” due persone diametralmente opposte (Ratzinger-Bergoglio). Anche costoro, però, pur avendo idee e comportamenti differenti, sembran coesistere pacificamente l’uno con l’altro, pur essendo già allora posti, uno contro l’altro.
Vi presento e concludo quindi la mia riflessione, cavalcando il discorso pronunciato da Renato Rascel mentre interpreta il ruolo di quel grandissimo modello di sacerdote cattolico ”[…] la loro stessa natura non lo consente,essi sono la contraddizione l’uno dell’altro, si annullano reciprocamente, se così si può dire…[…] i due sono degli opposti, come l’ombra e la luce, o c’è l’una o c’è l’altra, non lavorano insieme, non collaborano, uno è bianco e uno è nero, uno ha gli occhiali in pubblico, l’altro solo per leggere, uno ha il nome di un conservatore rigido, l’altro di un “progressista” rivoluzionario, e così via…questo m’ha dato sospetto, uno filosofo e amante del silenzio e dei libri, e l’altro ultraestroverso e pronto a buttarsi nella folla, uno che non parla di “vanità liturgica” e che si presenta umile, l’altro che dice di evitare le vanità e cerca il plauso del popolo e dei media, uno che porta il nome di un Santo determinato e combattivo, l’altro di uno Mansueto, uno che si presenta forte e l’altro debole,….troppo, troppo perfettamente contrari Signore Benedetto! Tutto troppo accurato, perfetto,…quando si vede la perfezione su questa terra…c’è sempre da dubitare…..e forse dico forse….c’è anche lo zampino del diavolo, che si diverte a confondere le menti e le coscienze dei figli di DIO!
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