Stemma dei Borbone-Condè
Luigi VI Enrico di Borbone-Condè, Principe di Condé (Louis Henri Joseph; Parigi, 13 aprile 1756 – Castello di Saint-Leu, 27 agosto 1830),nono duca di Enghien (1756-1772), quindi Duca di Borbone (1772-1818) ed infine, alla morte del padre (1818), nono Principe di Condé. Principe di sangue Reale, e Pari di Francia.
Era figlio unico dell'ottavo principe di Condé Luigi Giuseppe (1736 – 1818) e di Charlotte de Rohan-Soubise (1737 – 1760), figlia di Carlo, Principe di Soubise e Duca di Rohan-Rohan (1715 – 1787).
Sposò nel 1770 Batilde di Borbone-Orléans (1750-1822), figlia di Luigi Filippo d'Orléans (1725-1785), duca d'Orléans e di Luisa Enrichetta de Borbone-Conti (1726-1759), e nipote del reggente Filippo II d'Orléans (1674-1723).
Batilde di Orléans (nome completo: Louise Marie Thérèse Bathilde) (Saint-Cloud, 9 luglio 1750 – Parigi, 10 gennaio 1822)
Luigi Filippo di Borbone-Orléans Duca di Chartres e poi Duca d'Orléans (Versailles, 12 maggio 1725 – 18 novembre 1785)
Il duca Filippo II d'Orléans (Saint-Cloud, 2 agosto 1674 – Versailles, 2 dicembre 1723)
All'età di soli quindici anni fu ritenuto troppo giovane al momento per poter consumare il matrimonio e la sua sposa rientrò nel convento da dove era venuta, appena terminata la cerimonia, ma egli la rapì e il matrimonio fu consumato. Essi ebbero un solo figlio, Luigi-Antonio Enrico Duca d'Enghien (1772 – 1804), ultimo Duca di Enghien, fucilato per ordine di Napoleone Bonaparte nel 1804.
Luigi Enrico di Borbone, Principe di Condé (1756-1830)
Il Duca di Enghien Luigi-Antonio Enrico di Borbone-Condé (Chantilly, 2 agosto 1772 – Vincennes, 21 marzo 1804)
Nel 1778, nel corso di un ballo mascherato, ci fu un alterco fra la Duchessa di Borbone, moglie di Luigi VI Enrico Giuseppe e il Conte d'Artois, fratello del Re Luigi XVI e futuro Carlo X come Re di Francia , e l'indomani i due cugini si batterono in duello al Bois de Boulogne senza grave esito. Successivamente divenne governatore della Franca Contea.
Il giovane Conte d'Artois
Nel 1780 si separò dalla moglie, colpevole d'averlo canzonato in uno spettacolo teatrale che lei stessa aveva messo in scena. Successivamente ebbe due figlie naturali da una cantante d'opera, Margherita Caterina Michelot:
- Adelaide Carlotta Luisa (1780 – 1874), che sposò nel 1803 in prime nozze a Londra Patrizio Gabriele di Montessus, conte di Rully. Dopo la morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1831, sposò in seconde nozze Guy de Chaumont, conte di Quitry e già ciambellano dell'imperatore Napoleone I;
- Luisa Carlotta Aglaé (1782 – 1831).
Nel 1789 in seguito alla nefasta Rivoluzione emigrò con il padre Luigi-Giuseppe e il figlio Luigi-Antonio Enrico. Combatté dapprima nell'armata degli emigrati comandata dal padre poi, nel 1792, si trasferì nei Paesi Bassi per organizzare una propria armata. Nel 1795 preparò la spedizione, poi fallita, del conte d'Artois in Vandea. Nel 1801 si trasferì con il padre a Londra. Durante il forzato soggiorno in Inghilterra, ove fece vita discretamente lussuosa, conobbe in una “casa chiusa” in Picadilly una semplice domestica di nome Sophie Dawes che divenne la sua amante e cui fece impartire un'istruzione accurata. Al suo rientro in Francia, all'avvento della Restaurazione, lei lo seguì. Dopo aver deciso di separarsi da lei, la fece andar sposa al barone di Feuchères.
Soldato di Cavalleria dell'Armata Contro-Rivoluzionaria del Principe di Condè
Nel 1814 rientrò in Francia e durante i Cento Giorni cercò di organizzare la resistenza contro Bonaparte nell'Angiò, prima di riparare in Spagna. Nella seconda Restaurazione, alla morte del padre, fu nominato Gran maestro di Francia (1818). Il Gran maestro di Francia era, durante l'Ancien Régime e la Restaurazione, uno dei grandi ufficiali della corona e il capo della casa del Re.
Luigi VI Enrico di Borbone-Condè
Nel 1829 il Duca di Borbone sottoscrisse un testamento che assegnava alla Baronessa di Feuchères un legato di due milioni di franchi oltre ai suoi castelli e relative proprietà di Saint-Leu, Taverny,Enghien, Montmorency e Mortefontaine, più un padiglione del Palazzo Borbone e infine il castello di Écouen alla condizione di farne un orfanotrofio per i figli dei soldati delle armate controrivoluzionarie dei Condé e della Vandea. Lasciava poi il rimanente dei suoi beni (qualcosa come 66 milioni di franchi, oltre al castello di Chantilly) al suo pronipote e figlioccio Enrico d'Orléans (1822 – 1897), figlio di Luigi-Filippo d'Orléans, futuro usurpatore del Trono di Francia.
Il Palazzo Borbone
Enrico Eugenio Filippo Luigi d'Orléans, Duca d'Aumale (Parigi, 16 gennaio 1822 – Giardinello,7 maggio 1897)
Dopo i nefasti avvenimenti del Luglio parigino del 1830, la mattina del 27 agosto dello stesso anno, poco dopo l'ascesa della "Monarchia di Luglio",che contestò attivamente, il Principe di Condé (o, come veniva allora ancor più frequentemente chiamato, Duca di Borbone) fu trovato strangolato da un cappio al collo, l'estremità della cui corda era attaccata alla «spagnoletta» di una finestra della sua camera da letto nel castello di Saint-Leu, che aveva acquistato nel 1816. Stranamente, i piedi del Duca toccavano terra. Nulla nella vita del principe, che la sera precedente si era ritirato normalmente, lasciava presagire una qualche intenzione suicida.
Luigi VI Enrico di Borbone-Condè nell'ultimo periodo della Monarchia legittima di Francia
Il ritrovamento del corpo esanime di Luigi VI Enrico di Borbone-Condè
Subito circolò la voce, per nulla infondata, che fosse stato assassinato su mandato dell'usurpatore Luigi Filippo e della moglie Maria Amalia di Borbone (1782 – 1866), i quali avrebbero così affrettato l'acquisizione dell'eredità del povero Duca da parte del loro ultimo figlio. Il confessore del Duca, l'abate Pellier de Lacroix, dichiarò pubblicamente che l'ultimo Principe di Condé era innocente della sua morte, il che era come dire che si trattava di un delitto. La tesi dell'assassinio si basava, peraltro con prove concrete, sulla intenzione del Duca di modificare il proprio testamento a favore di Enrico d'Artois, duca di Bordeaux, al posto del duca d'Aumale, causata dall'impressione molto negativa che gli aveva procurato la vicenda Rivoluzionaria appoggiata dagli Orleans dal 26 al 29 Luglio 1830, ma anche , e soprattutto, perchè egli era un fervente legittimista che non poteva accettare tutto ciò. Avuta notizia di questo intendimento del Duca di Borbone, i genitori del duca d'Aumale avrebbero incaricato la Baronessa di Feuchères e suo fratello di assassinarlo, inscenando poi un suicidio. I seguaci degli Orléans si affrettarono a cercar di dimostrare che il defunto si era riconciliato con gli Orléans dopo i fatti di Luglio ( famoso vizio Orleanista quello di omettere e modificare la realtà) , dicendo che aveva fatto indossare ai suoi servitori la coccarda tricolore, aveva donato 10.000 franchi a favore dei feriti nella vicenda di quei tre giorni ed aveva riconosciuto implicitamente la regalità di Luigi-Filippo, quando si era scusato con il medesimo di non poter partecipare alla cerimonia di intronamento. Questa storia è completamente inventata oltre ad essere ridicola dato che era intenzione, manifestata fin dal principio, del Duca di partire per l'esilio con la famiglia Reale legittima di Francia.
L'usurpatore del Trono di Francia Luigi Filippo di Borbone-Orlèans
Armi dell'illegittima Monarchia di Luglio
Oggi alcuni ritengono che la causa dell'evento sia stato un tentativo di quasi-strangolamento effettuato come pratica erotica: in questo sarebbe stato aiutato (forse un po' troppo, considerato che anche lei avrebbe ricevuto un sostanzioso legato dopo il decesso del duca) dall'amante, baronessa di Feuchères, la quale, visto che il tentativo era andato ben oltre lo scopo, avrebbe organizzato, con l'aiuto del fratello, la messa in scena del suicidio. Ma se la baronessa fu pubblicamente sospettata, non fu invece mai inquisita, non essendo stato possibile nell'inchiesta stabilire che si era trattato effettivamente di un delitto. Il fatto rilevante è che dopo la morte dell'ultimo dei Condè gli Orlèan acquisirono tutti i suoi beni; un caso ? Io non credo.
Statua di Luigi VI Enrico di Borbone-Condè
Fonte:
Wikipedia
I Borbone di Francia (Mondadori)
Scritto da:
Il Principe dei Reazionari