Nel giorno a lui più caro – l’8 dicembre, Festa dell’Immacolata Concezione – non possiamo spendere alcune parole per San Massimiliano Kolbe, testimone ardente della Fede Cattolica, martire cristiano, arcinemico della Massoneria.
Padre Kolbe aveva un’idea molto precisa del mondo politico polacco del suo tempo. In un articolo del 1923, scriveva: «Esiste una forza nefasta che non permette ai polacchi di mettersi d’accordo tra loro…» poi commenta: «Questa forza, che ormai ha cessato di celarsi, è una cospirazione massonica. (…) Ecco qual è la mano misteriosa che spinge il nostro paese alla rovina!».
Padre Kolbe non si faceva scrupoli nel denunciare apertamente gli alti dignitari della nazione che appartenevano alla Massoneria!
In un altro articolo del 1925, dal titolo: “Una onorificenza scandalosa”, Padre Kolbe scriveva: «Il 3 maggio è stato, per tutta la Polonia,
un giorno solenne. Al termine di tali festeggiamenti, sono state date le onorificenze ai benemeriti».
un giorno solenne. Al termine di tali festeggiamenti, sono state date le onorificenze ai benemeriti».
Tra i decorati, però, compariva il nome di Andrea Strug, il Gran Maestro della Grande Loggia Massonica della Polonia!
A questo proposito, Padre Kolbe commenta: «Dunque, è proprio lui! Nel giorno della consacrazione della nazione alla Madonna, quale Regina della Polonia, riceve un’orificenza… dal Governo polacco… il Gran Maestro (della Massoneria), il condottiero dei nemici più accaniti della Chiesa, della Religione, e… dell’Immacolata, la Regina della Polonia…». Kolbe termina l’articolo esclamando: «Vergogna!».
Consapevole dell’aggressione massonica, in un articolo del ‘23, Padre Kolbe si chiedeva: «Di fronte agli attacchi incalzanti dei nemici della Chiesa di Dio ci è lecito rimanere inattivi? Ci è lecito, forse, lamentarci e versare lacrime soltanto? No affatto! Ricordiamoci
che al giudizio di Dio renderemo stretto conto non solamente delle azioni compiute, (ma anche) di tutte le buone azioni che avremmo potuto compiere, ma che non abbiamo compiuto!».
che al giudizio di Dio renderemo stretto conto non solamente delle azioni compiute, (ma anche) di tutte le buone azioni che avremmo potuto compiere, ma che non abbiamo compiuto!».
E infine, conclude con queste parole: «Su ciascuno di noi pesa il sacrosanto dovere di metterci in trincea e di respingere gli attacchi del nemico con il nostro petto!».
Un suo scritto inedito del 1922, dal titolo: “Gli attuali nemici della Chiesa”, termina con queste parole: «il principale, il più grande e il più potente nemico della Chiesa è la Massoneria».
Il Santo va dritto alla radice del pensiero massonico, scrivendo: «La Massoneria, (…) nelle Costituzioni Generali, si era prefissa chiaramente uno scopo che a nessuno è lecito cambiare. “Ciascuna delle Grandi Logge – vi si afferma – ha il diritto di migliorare le precedenti prescrizioni e stabilirne di nuove, ma non di modificare i punti fondamentali, che devono rimanere fissi per sempre”.
Quali sono questi punti fondamentali? – si chiede Padre Kolbe.
E subito risponde: «La liquidazione totale del mondo soprannaturale!».
In un articolo del ‘24, diceva: «Attualmente, la Massoneria è, senza dubbio, il capo del serpente infernale. Non dico i massoni, ma le loro finalità, la loro organizzazione che è rivolta contro Dio e contro la felicità delle anime».
In un articolo del ‘26, scriveva ancora: «(…) in questi nostri tempi, il capo dei nemici della Chiesa e della salvezza delle anime è la Massoneria!». [tratto da Chiesa Viva, n.179]
LA MEDAGLIA MIRACOLOSA
San Massimiliano oltre ai pochi cenni qui riportati fece molto altro per combattere la Massoneria. Ma da cosa traeva forza? Semplice: dalla sua devozione mariana, esercitata attraverso la Medaglia Miracolosa (di cui era Apostolo). La Medaglia è definita “Miracolosa” per l’innumerevole serie di grazie e miracoli che ha prodotto.
“Tutte le persone che porteranno questa Medaglia riceveranno grandi grazie, specialmente portandola al collo”
“Le grazie saranno più abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia”.
Queste sono state le straordinarie parole pronunciate dalla Madonna in occasione delle sue manifestazioni a Santa Caterina Labouré, nel 1830.
Da allora e fino ad oggi, questo torrente di grazie che fluisce dall’eternità verso di noi, non si è mai fermato per tutti quelli che portano con fede la Medaglia Miracolosa.
Da allora e fino ad oggi, questo torrente di grazie che fluisce dall’eternità verso di noi, non si è mai fermato per tutti quelli che portano con fede la Medaglia Miracolosa.
La straordinaria successione di apparizioni mariane è cominciata a Parigi nel 1830, nella Rue du Bac, dove la Madre di Dio ha ordinato di far coniare la Medaglia Miracolosa, è continuata a La Salette e a Lourdes, ed ha trovato una impressionante conferma a Fatima, dove la Madonna ha trasmesso il famoso messaggio ai pastorelli.
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