Cariberto I (520 circa – 567) Re franco della dinastia dei Merovingi, il maggiore dei figli sopravvissuti a Clotario I che, tra il 561 ed il 567, regnò su Neustria, Aquitania e Guascogna.
La nascita della monarchia sacra, nel IV secolo, condusse inevitabilmente gli Imperatori romani ad interessarsi delle nomine vescovili, soprattutto di quelle riguardanti le sedi episcopali più prestigiose.
Mentre in Oriente i discendenti di Costantino intervennero talvolta nella nomina e nella deposizione degli Ordinari (nel 338 Costanzo depose di propria autorità Paolo, arcivescovo della capitale, sostituendolo con l’ariano Eusebio di Cesarea) in Occidente l’influenza della potestà temporale fu più discreta. «Non si provvedeva, tuttavia, alle sedi principali dell’Impero, senza il consenso imperiale. L’elezione del Vescovo di Roma, specialmente, doveva essere regolarmente sottomessa alla ratifica dell’Imperatore. Gli atti ufficiali impiegavano a tal riguardo questi termini tecnici del diritto canonico e della cancelleria, consensus plebis, praeceptio regis [consenso del popolo, autorizzazione del re] che saranno adottati in Francia dalla monarchia merovingia».