giovedì 3 gennaio 2013

PER NON DIMENTICARE: per (dis)fare l'Italia si fucilavano i bambini

 

Il 1 Gennaio 1862 la popolazione di Castellammare del Golfo (un paese della Sicilia Occidentale) , scende in piazza al grido "abbasso la leva a morte i Cutrara", per protestare contro la leva obbligatoria imposta dal Regno Sabaudo e appunto contro i Cutrara ovvero i ricchi, che pagavano profumatamente per essere esenti dalla leva. La reazione piemontese fu terribile e (come al solito) guidata da una ferocia inaudita. 3 Gennaio del 1862. Nella piazza di Castellammare del Golfo vengono fucilate per ordine del Generale sabaudo Pietro Quintino, sette persone accusate di connivenza con i "BRIGANTI" ovvero con i lealisti borbonici. Tra queste sette persone, c'era una bambina... una bambina di soli nove anni, Angela Romano. Secondo i piemontesi, i condannati avevano infranto l'articolo 3 di un editto speciale creato proprio per "reprimere" la resistenza dei lealisti borbonici: "Chiunque verrà incontrato per le vie interne o per le campagne con provvigioni alimentari superiori ai propri bisogni o con munizioni di fuoco per ingiustificato uso, sarà fucilato" . La piccola Angela Romano, doveva essere dunque una pericolosissima lealista borbonica, o addirittura una brigante per meritare la condanna a morte tramite fucilazione... un'altra pagina oscura del Risorgimento italiano in Sicilia. Tante sono le vittime dimenticate, tanti sono gli eroi siciliani che hanno dato la vita per la propria isola; persone che spinte da un amore e da un desiderio di rivalsa, hanno combattuto... e oggi Io, Ludovico D'Antonio cerca di far conoscere ai siciliani e a tutti i meridionali questi eroi, questi coraggiosi combattenti.

Una bambina, come possiamo buttare nel dimenticatoio, una vittima innocente come la piccola Angela? Quali colpe aveva? Quale figura diabolica può avere il coraggio di puntare un fucile contro una bambina? Ed oggi, perchè non c'è un ricordo? Perchè così doveva e deve essere. Perchè la SICILIA e il SUD tutto doveva e deve star zitta. E subire. Dopo  151 anni da questa barbarie , che si aggiunge alle innumerevoli altre commesse in nome della "libertà, questi morti sono ancora sconosciuti a molti. Noi li vogliamo ricordare, li commemoriamo, ognuno di noi ha il dovere di farlo. Tutti noi  dobbiamo rammentare tutto questo e rendere giustizia a tutte le vittime innocenti della Rivoluzione come la piccola Angela . PER NON DIMENTICARE!

Questi i nomi delle altre persone fucilate il 3 Gennaio 1862 insieme ad Angela Romano:

Marianna Crociata anni 30
Marco Randisi anni 45
Benedetto Randisi (sacerdote) anni 46
Angela Catalano anni 50
Angela Calamia anni 70
Antonio Corona anni 70



 Fonte:


 Tommaso Romano "Dal Regno delle Due Sicilie al declino del Sud"


Di Redazione A.L.T.A.