
		. 
postato: 3 					agosto 2010 
ultima 					modifica: 27 luglio 2012 
 | 

Massimiliano 					Maria Kolbe nacque nel 1894 a Zdunska-Wola, in Polonia. 					Entrato nell'ordine dei francescani e, mentre l'Europa si 					avviava a un secondo conflitto mondiale, svolse un intenso 					apostolato missionario in Europa e in Asia. Ammalato di 					tubercolosi, Kolbe diede vita al «Cavaliere 					dell'Immacolata», periodico che raggiunge in una decina 					d'anni una tiratura di milioni di copie. Nel 1941 venne 					deportato ad Auschwitz. Qui fu destinato ai lavori più 					umilianti, come il trasporto dei cadaveri al crematorio. In 					questo lager Padre Kolbe offri la sua vita di 					sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo 					compagno di prigionia. Morì pronunciando l'«Ave Maria». 					 Furono le sue ultime parole: era il 14 agosto 1941. Durante 					tutta la sua vita di religioso Padre Massimiliano si spese 					principalmente per promuovere la venerazione di Maria, madre 					di Nostro Signore Gesù Cristo. Cosciente dell'impegno 					soprattutto teologico e intellettuale che il suo Ordine 					religioso aveva speso nei secoli per promuovere il 					riconoscimento dell'Immacolata Concezione di Maria, nel 1917 					con altri suoi confratelli fondò la Milizia 					dell'Immacolata, con lo scopo preciso di diffondere nel 					mondo della devozione a Maria e di combattere i nemici di 					Dio, e 
  					soprattutto la Massoneria, utilizzando anche i mezzi 					permessi dalla tecnologia, quali la stampa e successivamente 					anche la radio. Negli anni Venti fondò in Polonia, non 					lontano da Varsavia, un convento chiamato Niepokalanow, 					cioè «Città di Maria» (letteralmente: «Proprietà 					dell'Immacolata»). Pur con un fisico indebolito dalla 					tubercolosi, nel 1930 partì come missionario alla volta del 					Giappone dove rimase fino al 1935 e fondò un’altra Città di 					Maria, una Mugenzai no Sono a Nagasaki. Nel convento 					di Niepokalanow, in Polonia, alla vigilia del 					conflitto mondiale c'erano quasi 1.000 tra frati professi, 					novizi e seminaristi. Il convento cattolico più grande del 					mondo: era quasi una città autonoma. Nei primi anni della 					guerra offrì riparo a numerosi rifugiati polacchi, compresi 					molti ebrei. E per questo motivo venne arrestato e 					imprigionato dai nazisti. Rileggendo i suoi scritti, 					raccolti da Padre Di Monda, si rimane stupiti dalla profonda 					conoscenza che egli aveva della sètta massonica e dei suoi 					sordidi scopi. La sua visione di un mondo dominato dalla 					mentalità edonistica - oggi sotto i nostri occhi - può 					essere definita «profetica» se si pensa che le sue 					considerazioni sull'opera di corruzione intrapresa dalla 					Massoneria risalgono agli anni Venti. Impressionante (e 					soprattutto esatta) è anche la sua analisi storica del 					protestantesimo, del socialismo e del comunismo, che egli 					considerava a ragione alleati e truppe d'avanguardia 					dell'esercito ordito dal Serpente infernale. Paradossi della 					Storia: se oggi questo Santo osasse riproporre la sua 					convinzione secondo cui a capo della Massoneria - sue 					testuali parole - c'è «una crudele cricca ebraica» 					(cfr. P. M. Kolbe, 					Gli scritti, Ed. Città di Vita, Firenze 1975, pag. 					1130), probabilmente - nonostante sia morto ad Auschwitz per 					mano dei nazisti - verrebbe denunciato dall'Anti-Defamation 					League, arrestato, processato ingiustamente per 					 «antisemitismo» da qualche zelante giudice e rinchiuso in un 					carcere tedesco di massima sicurezza... I suonatori 					cambiano, ma la musica è sempre la stessa: la verità genera 					l'odio, sempre. Che l'Immacolata e Padre Kolbe ci proteggano 					dall'alto in questa lotta col potere delle tenebre che ai 					nostri giorni sembra aver raggiunto quasi tutti gli 					obiettivi così ben descritti in questa pagina.    					  | 
l		 La Massoneria		 2
Padre Kolbe parla, spesso, nei suoi 			scritti, della Massoneria. Di essa ne tratteggia la storia, la 			natura, le finalità e le malefatte 3. La 			Massoneria è un'associazione segreta, formata in gran parte da 			ebrei 4, organizzata e fondata dai 			liberi pensatori inglesi a Londra, nell'anno 1717 			5, con scopi ben definiti, che si possono ampliare, ma mai 			modificare da alcuno o cambiare. Uno di questi scopi è la 			liquidazione totale del mondo soprannaturale 			 6, e la distruzione di qualsiasi religione, 			soprattutto quella cattolica 7. Si 			caratterizza, perciò, nella sua azione e comportamento, per un 			odio mortale per la Chiesa cattolica e il suo Papa o Vicario di 			 			 
Cristo sulla Terra. Un odio che struttura, per così dire, «un'azione sistematica [...], conseguenza del principio della 			Massoneria»: "Distruggere qualsiasi religione, soprattutto quella 			cattolica"» 8. Alimentata dall'odio, 			la lotta alla religione e al soprannaturale si acuisce soprattutto 			là dove è più presente la religione, come, ad esempio, a Lourdes: «In questo luogo miracoloso - scrive Padre Kolbe - fin dagli 			inizi a tutt'oggi, la Massoneria si affatica con ogni sforzo per 			lottare contro l'Immacolata, ricorrendo anche a ridicoli puerili 			ripieghi pur di negare od occultare la realtà di una guarigione 			miracolosa» 9. Nemici dichiarati del 			soprannaturale e di ogni religione, i massoni si presentano, conseguenzialmente, anche come 			 «nemici della moralità, nemici 			dell'Immacolata» 10, diffondendo, a piene mani, il malcostume, 			l'indifferenza religiosa, ecc...: «Disseminate nei modi più diversi e 			in maniera più o meno evidente in tutto il mondo, le cellule di 			questa mafia mirano proprio a questo. Si servono inoltre di tutta una 			congerie di associazioni, dai nomi e dagli scopi più svariati, che 			però, sotto il loro influsso, diffondono l'indifferenza religiosa e 			indeboliscono la moralità» 11. E, 			in effetti, chiarisce Padre Kolbe, «con 			il paganesimo reazionario (la Massoneria) sta infettando la scuola, 			l'arte, il teatro, il cinema e la letteratura»			 12. Nemica della religione e della 			moralità, la Massoneria - cosa ancora più nefanda - coltiva il 			 satanismo autentico, esercita cioè il culto di Satana, anche se ciò 			lo si vorrebbe relegare tra le «favole», inventate dai 			mistificatori antimassonici, per calunniare un'innocente e onesta 			associazione 13. Inoltre, decisi ad 			avere il dominio del mondo intero, i massoni sono gli autori di 			tutti i moti politici, agitazioni e rivoluzioni più importanti della 			storia: «Dalla loro officina - dice Padre Kolbe - è uscita la 			Rivoluzione 			Francese, tutta la serie di rivoluzioni dal 1789 al 1815, ed anche 			la [...] guerra mondiale. Secondo le loro indicazioni lavorarono 			Voltaire, D'Alembert, Rousseau, Diderot, Choiseul, Pomba, Aralda, 			Tanucci, Hangwitz, Byron, Mazzini, Palmerston, Garibaldi e altri 			[...]. La Massoneria mette sul piedistallo le persone che vuole e 			butta giù, quando esse hanno voglia di agire di testa propria. Lo 			sperimentò di persona in modo assai evidente lo stesso Napoleone»			 14. Fin qui il pensiero di Padre Kolbe. Che 			dire di tali affermazioni? Sono esse frutto di una di quelle 			opposizioni viscerali, senza ragione e senza logica?... Tutt'altro. 			Esse potrebbero essere, invece, abbondantemente suffragate, una per 			una. Limitiamoci a farlo solo per qualcuna di esse.
Cristo sulla Terra. Un odio che struttura, per così dire, «un'azione sistematica [...], conseguenza del principio della 			Massoneria»: "Distruggere qualsiasi religione, soprattutto quella 			cattolica"» 8. Alimentata dall'odio, 			la lotta alla religione e al soprannaturale si acuisce soprattutto 			là dove è più presente la religione, come, ad esempio, a Lourdes: «In questo luogo miracoloso - scrive Padre Kolbe - fin dagli 			inizi a tutt'oggi, la Massoneria si affatica con ogni sforzo per 			lottare contro l'Immacolata, ricorrendo anche a ridicoli puerili 			ripieghi pur di negare od occultare la realtà di una guarigione 			miracolosa» 9. Nemici dichiarati del 			soprannaturale e di ogni religione, i massoni si presentano, conseguenzialmente, anche come 			 «nemici della moralità, nemici 			dell'Immacolata» 10, diffondendo, a piene mani, il malcostume, 			l'indifferenza religiosa, ecc...: «Disseminate nei modi più diversi e 			in maniera più o meno evidente in tutto il mondo, le cellule di 			questa mafia mirano proprio a questo. Si servono inoltre di tutta una 			congerie di associazioni, dai nomi e dagli scopi più svariati, che 			però, sotto il loro influsso, diffondono l'indifferenza religiosa e 			indeboliscono la moralità» 11. E, 			in effetti, chiarisce Padre Kolbe, «con 			il paganesimo reazionario (la Massoneria) sta infettando la scuola, 			l'arte, il teatro, il cinema e la letteratura»			 12. Nemica della religione e della 			moralità, la Massoneria - cosa ancora più nefanda - coltiva il 			 satanismo autentico, esercita cioè il culto di Satana, anche se ciò 			lo si vorrebbe relegare tra le «favole», inventate dai 			mistificatori antimassonici, per calunniare un'innocente e onesta 			associazione 13. Inoltre, decisi ad 			avere il dominio del mondo intero, i massoni sono gli autori di 			tutti i moti politici, agitazioni e rivoluzioni più importanti della 			storia: «Dalla loro officina - dice Padre Kolbe - è uscita la 			Rivoluzione 			Francese, tutta la serie di rivoluzioni dal 1789 al 1815, ed anche 			la [...] guerra mondiale. Secondo le loro indicazioni lavorarono 			Voltaire, D'Alembert, Rousseau, Diderot, Choiseul, Pomba, Aralda, 			Tanucci, Hangwitz, Byron, Mazzini, Palmerston, Garibaldi e altri 			[...]. La Massoneria mette sul piedistallo le persone che vuole e 			butta giù, quando esse hanno voglia di agire di testa propria. Lo 			sperimentò di persona in modo assai evidente lo stesso Napoleone»			 14. Fin qui il pensiero di Padre Kolbe. Che 			dire di tali affermazioni? Sono esse frutto di una di quelle 			opposizioni viscerali, senza ragione e senza logica?... Tutt'altro. 			Esse potrebbero essere, invece, abbondantemente suffragate, una per 			una. Limitiamoci a farlo solo per qualcuna di esse.
w			 La Massoneria è un'associazione 			formata, in massima parte,			 di ebrei. Lo spirito della Massoneria è 			certamente giudaico: «Le connessioni (tra Massoneria ed ebraismo) 			 sono molto più intime di quanto non si potrebbe pensare. Il 			giudaismo dovrebbe conservare un atteggiamento più benevolo e di 			profonda simpatia verso la Massoneria in genere. Perché lo spirito 			della Massoneria è quello del giudaismo nelle sue credenze più 			fondamentali; le sue idee sono giudaiche, il suo linguaggio è 			giudaico, la sua organizzazione è quasi giudaica. Tutte le volte che 			mi avvicino al santuario dove la Massoneria assolve il suo lavoro, 			vi sento il nome di Salomone, del Tempio di Hiram [...], del Dio di 			Abramo» 15. Poi, è certo che, tra quelli che fondarono o si legarono 			alla Massoneria e al socialismo, gli ebrei sono moltissimi			 16.
w			 La massoneria è un'associazione 			segreta.  			Papa Leone 			XIII (18101-1903) asserisce categoricamente che la Massoneria si mantiene, 			tutta, sul segreto, legando a sé gli uomini come schiavi			 17. Il segreto 			è fatto osservare dai «Fratelli» con la minaccia di terribili 			sanzioni, non esclusa la pena di morte. Ora, questo atteggiamento è 			grandemente sospetto. Ricorrere al sofisma che il segreto è 			necessario per la sopravvivenza stessa della Massoneria è come 			giocare a rimpiattino. Ci sono ben altri mezzi, più puliti e meno 			sospetti, per assicurare la sopravvivenza e la funzionalità di un 			ente associativo. Adoperarsi a nascondere con tutti i mezzi equivale 			a confessare che, nell'associazione, c'è qualcosa di losco, di 			equivoco da dover necessariamente sottrarre all'occhio indiscreto 			degli uomini, della giustizia, ecc... 18.
w La massoneria si propone 			la liquidazione del soprannaturale e di ogni religione. 			La Massoneria, infatti, non solo è fondata sul naturalismo più 			totale e radicale, ma ripudia, di per sé, ogni soprannaturale. 			L'essenza stessa della Massoneria - almeno, ad esempio, di quella 			italiana - è il naturalismo 19. Di qui			 il culto esasperato, idolatrico 			della ragione umana 20; il culto della libertà illimitata, 			 svincolata 			da ogni legge 21; il suo materialismo completo, nonostante le più
 vaghe 			affermazioni su Dio, l'anima, ecc... 22. Di qui anche la lotta ad ogni 			religione e specialmente alla Chiesa cattolica, fondata in così 			larga misura sul soprannaturale. «La nuova Massoneria (quella sorta 			dopo il 1717) diventa militante al servizio e alla difesa della 			religione naturale, nuova religione dell'umanità che distrugge e 			soffoca ogni forma di soprannaturale. Dichiara guerra alla Chiesa e 			alle nazioni dichiaratamente cattoliche» 			 23. 			 Tutta fondata sul naturalismo e sul 			materialismo, e tutta protesa alla distruzione del soprannaturale e 			di ogni religione, la Massoneria è nemica, logicamente, di ogni 			moralità. E perciò fomenta l'egoismo a tutto spiano, anche se il 			tutto è abilmente camuffato sotto l'apparenza della filantropia e 			del galantomismo 24. Così suona, ad 			esempio, il giuramento del 3° Grado 			della Massoneria: «Io, nulla più di me, tutto per me e ciò con 			qualunque mezzo» 25. Esalta spudoratamente i piaceri del 			sesso, idolatrando la forza generativa, senza alcun freno e 			discrezione 26. E così, riducendo tutto al materialismo e al sesso, 			arriva ad infettare tutto 27. In effetti, il modello di società 			odierno, fondato sull'edonismo incondizionato ecc..., è voluto, 			in gran parte dalla Massoneria imperante 28. Pratica il satanismo e la 			profanazione dell'Eucarestia 29. La Massoneria ha compiuto i più grandi 			misfatti, provocando guerre, rivoluzioni e rivolgimenti di ogni 			genere: «La Massoneria finanziò e sostenne la rivoluzione 			comunista 			russa del 1905 e del 1917 30; nel 1918 finanziò il comunista Bela Kun 			in Ungheria e il "Fratello" Edoard Benes in Cecoslovacchia; nel 1936, 			la rivoluzione spagnola; nel 1945, le truppe americane e alleate 			potevano occupare facilmente, anzi l'avevano già fatto, i 			territori dell'Austria, della Cecoslovacchia e dell'Ungheria, ma in 			ossequio agli accordi di Yalta il massone Churchill e il massone 			Roosevelt lasciarono campo libero a Stalin» 			 31. Attualmente, la Massoneria esercita il 			suo influsso soprattutto nell'ambito religioso e filosofico. Si può 			dire, senza esagerare, che il progressismo che oggi dilania 			profondamente la Chiesa, dopo il Vaticano II (1962-1965), è un prodotto 			dell'influsso filosofico esercitato dalla Massoneria sulla Chiesa: 			tra progressismo e Massoneria vi sono strette affinità di 			concezione e di pensiero 32. E, per finire con una nota tutta 			italiana, il Risorgimento italiano è opera della Massoneria			 33. Che se si fosse tentati di trovare 			tutto ciò come esagerato e non credibile, gioverà ripetere le parole 			di San Pio X (1835-1914), dette quando era ancora Patriarca di Venezia: 			 «Anch'io, 			per qualche tempo, ho creduto esagerato quanto veniva affermato a 			suo (della Massoneria) riguardo. Poi, per l'esperienza del mio 			ministero, ho avuto occasione di toccare direttamente le piaghe da 			essa (la Massoneria) aperte. Da allora, sono convinto che tutto quello 			che è stato pubblicato su questa associazione infernale, non ancora 			ha svelato tutta la verità» 34. Ma, oggi, ci si chiederà, dopo tante 			accuse e smentite, dopo tanti tentativi, più o meno abili, di 			redimere la Massoneria dalle pesantissime accuse rivoltele, si può 			affermare che è cambiata, in qualche cosa?.... Purtroppo no. Nulla è 			cambiato in fatto di materialismo e di naturalismo; nulla è 			cambiato quanto alla lotta al soprannaturale, ecc... Ce lo 			dicono i massoni stessi. Il massone Renzo Brunetti così 			scrive su Rivista massonica (maggio 1979, pag. 193 e ss.): «Se il segreto della 			Massoneria è "singolo vero", che l'uomo discopre in sé e non riuscirebbe a comunicare neppure se lo volesse (come osserva il 			Lessing), la scintilla del divino che il Grande Architetto ha 			immesso in ciascuno di noi, non sarà mai alcuna rivelazione ed 			alcun dogma a soffocarla, né alcun rito o sacramento a violarne 			l'impareggiabile esclusività» 35. Nella stessa 			 Rivista Massonica, il 			massone Giuseppe Capruzzi affermava, tra l'altro, che la Massoneria 			è protesa «per la sua stessa identità, per la sua stessa natura, 			per la sua stessa nascita, per le sue stesse finalità, alla 			 
realizzazione del Tempio individuale e del Tempio sociale, non 			nell'alveo delle religioni particolari, ma nella superiore visione 			di quella religione cosmica che è stata profetizzata da Einstein»			 36. 			Siamo in pieno naturalismo e fideismo, che fà piazza pulita di 			tutto. Sarà mai possibile che ci sia pace tra Cristo e Belial? Da notare, poi, che gli asseriti vari 			punti di contatto tra cristianesimo e Massoneria, sono stati 			approfonditi in un clima di assoluta libertà, per sei anni, dalla 			Chiesa cattolica e la Massoneria tedesca. Alla fine, la Conferenza 			Episcopale Tedesca rendeva pubblica una Dichiarazione, nella quale 			si sottolineavano i motivi di inconciliabilità tra fede cattolica e 			Massoneria: motivi riassunti in dodici punti, comprensivi di tutta la 			visuale massonica del mondo, della verità, della religione, ecc..., 			concludendo infine: «Dopo attento esame di questi primi stadi, la 			Chiesa cattolica ha constatato che esistono contrasti fondamentali 			ed insormontabili. La Massoneria, nella sua essenza, non è cambiata. 			Appartenere alla Massoneria mette in dubbio le basi dell'esistenza 			di Cristo: l'esame approfondito dei rituali massonici e delle 			considerazioni fondamentali, come pure l'oggettivo riscontro che 			oggi la Massoneria non è cambiata, portano all'ovvia conclusione: 			non è conciliabile l'appartenenza alla Chiesa cattolica e 			contemporaneamente alla Massoneria». Non senza ragione, dunque, 			anzi con mille ragioni molto ben conosciute e vagliate, Padre Kolbe considera la 			Massoneria come «nemica di Dio, dell'Immacolata e della Chiesa». 			 Un giudizio che, ad oltre cinquant'anni di distanza, collima perfettamente 			con quello ribadito dalla Chiesa 37 dell'assoluta incompatibilità della 			Massoneria con la fede cristiana. Nelle Riflessioni si 			afferma, tra l'altro: «Il clima di segretezza comporta, per gli iscritti, il 			rischio di divenire strumento di strategie ad essì ignote. Inoltre, 			il clima di relativismo, voluto e tollerato dalla massoneria, porta 			in sé, per la sua stessa logica intrinseca, la capacità di 			trasformare la struttura dell'atto di fede in modo così radicale da 			non essere accettabile da parte di un cristiano, al quale cara è la 			sua fede» (Leone XIII)».
 vaghe 			affermazioni su Dio, l'anima, ecc... 22. Di qui anche la lotta ad ogni 			religione e specialmente alla Chiesa cattolica, fondata in così 			larga misura sul soprannaturale. «La nuova Massoneria (quella sorta 			dopo il 1717) diventa militante al servizio e alla difesa della 			religione naturale, nuova religione dell'umanità che distrugge e 			soffoca ogni forma di soprannaturale. Dichiara guerra alla Chiesa e 			alle nazioni dichiaratamente cattoliche» 			 23. 			 Tutta fondata sul naturalismo e sul 			materialismo, e tutta protesa alla distruzione del soprannaturale e 			di ogni religione, la Massoneria è nemica, logicamente, di ogni 			moralità. E perciò fomenta l'egoismo a tutto spiano, anche se il 			tutto è abilmente camuffato sotto l'apparenza della filantropia e 			del galantomismo 24. Così suona, ad 			esempio, il giuramento del 3° Grado 			della Massoneria: «Io, nulla più di me, tutto per me e ciò con 			qualunque mezzo» 25. Esalta spudoratamente i piaceri del 			sesso, idolatrando la forza generativa, senza alcun freno e 			discrezione 26. E così, riducendo tutto al materialismo e al sesso, 			arriva ad infettare tutto 27. In effetti, il modello di società 			odierno, fondato sull'edonismo incondizionato ecc..., è voluto, 			in gran parte dalla Massoneria imperante 28. Pratica il satanismo e la 			profanazione dell'Eucarestia 29. La Massoneria ha compiuto i più grandi 			misfatti, provocando guerre, rivoluzioni e rivolgimenti di ogni 			genere: «La Massoneria finanziò e sostenne la rivoluzione 			comunista 			russa del 1905 e del 1917 30; nel 1918 finanziò il comunista Bela Kun 			in Ungheria e il "Fratello" Edoard Benes in Cecoslovacchia; nel 1936, 			la rivoluzione spagnola; nel 1945, le truppe americane e alleate 			potevano occupare facilmente, anzi l'avevano già fatto, i 			territori dell'Austria, della Cecoslovacchia e dell'Ungheria, ma in 			ossequio agli accordi di Yalta il massone Churchill e il massone 			Roosevelt lasciarono campo libero a Stalin» 			 31. Attualmente, la Massoneria esercita il 			suo influsso soprattutto nell'ambito religioso e filosofico. Si può 			dire, senza esagerare, che il progressismo che oggi dilania 			profondamente la Chiesa, dopo il Vaticano II (1962-1965), è un prodotto 			dell'influsso filosofico esercitato dalla Massoneria sulla Chiesa: 			tra progressismo e Massoneria vi sono strette affinità di 			concezione e di pensiero 32. E, per finire con una nota tutta 			italiana, il Risorgimento italiano è opera della Massoneria			 33. Che se si fosse tentati di trovare 			tutto ciò come esagerato e non credibile, gioverà ripetere le parole 			di San Pio X (1835-1914), dette quando era ancora Patriarca di Venezia: 			 «Anch'io, 			per qualche tempo, ho creduto esagerato quanto veniva affermato a 			suo (della Massoneria) riguardo. Poi, per l'esperienza del mio 			ministero, ho avuto occasione di toccare direttamente le piaghe da 			essa (la Massoneria) aperte. Da allora, sono convinto che tutto quello 			che è stato pubblicato su questa associazione infernale, non ancora 			ha svelato tutta la verità» 34. Ma, oggi, ci si chiederà, dopo tante 			accuse e smentite, dopo tanti tentativi, più o meno abili, di 			redimere la Massoneria dalle pesantissime accuse rivoltele, si può 			affermare che è cambiata, in qualche cosa?.... Purtroppo no. Nulla è 			cambiato in fatto di materialismo e di naturalismo; nulla è 			cambiato quanto alla lotta al soprannaturale, ecc... Ce lo 			dicono i massoni stessi. Il massone Renzo Brunetti così 			scrive su Rivista massonica (maggio 1979, pag. 193 e ss.): «Se il segreto della 			Massoneria è "singolo vero", che l'uomo discopre in sé e non riuscirebbe a comunicare neppure se lo volesse (come osserva il 			Lessing), la scintilla del divino che il Grande Architetto ha 			immesso in ciascuno di noi, non sarà mai alcuna rivelazione ed 			alcun dogma a soffocarla, né alcun rito o sacramento a violarne 			l'impareggiabile esclusività» 35. Nella stessa 			 Rivista Massonica, il 			massone Giuseppe Capruzzi affermava, tra l'altro, che la Massoneria 			è protesa «per la sua stessa identità, per la sua stessa natura, 			per la sua stessa nascita, per le sue stesse finalità, alla 			 
realizzazione del Tempio individuale e del Tempio sociale, non 			nell'alveo delle religioni particolari, ma nella superiore visione 			di quella religione cosmica che è stata profetizzata da Einstein»			 36. 			Siamo in pieno naturalismo e fideismo, che fà piazza pulita di 			tutto. Sarà mai possibile che ci sia pace tra Cristo e Belial? Da notare, poi, che gli asseriti vari 			punti di contatto tra cristianesimo e Massoneria, sono stati 			approfonditi in un clima di assoluta libertà, per sei anni, dalla 			Chiesa cattolica e la Massoneria tedesca. Alla fine, la Conferenza 			Episcopale Tedesca rendeva pubblica una Dichiarazione, nella quale 			si sottolineavano i motivi di inconciliabilità tra fede cattolica e 			Massoneria: motivi riassunti in dodici punti, comprensivi di tutta la 			visuale massonica del mondo, della verità, della religione, ecc..., 			concludendo infine: «Dopo attento esame di questi primi stadi, la 			Chiesa cattolica ha constatato che esistono contrasti fondamentali 			ed insormontabili. La Massoneria, nella sua essenza, non è cambiata. 			Appartenere alla Massoneria mette in dubbio le basi dell'esistenza 			di Cristo: l'esame approfondito dei rituali massonici e delle 			considerazioni fondamentali, come pure l'oggettivo riscontro che 			oggi la Massoneria non è cambiata, portano all'ovvia conclusione: 			non è conciliabile l'appartenenza alla Chiesa cattolica e 			contemporaneamente alla Massoneria». Non senza ragione, dunque, 			anzi con mille ragioni molto ben conosciute e vagliate, Padre Kolbe considera la 			Massoneria come «nemica di Dio, dell'Immacolata e della Chiesa». 			 Un giudizio che, ad oltre cinquant'anni di distanza, collima perfettamente 			con quello ribadito dalla Chiesa 37 dell'assoluta incompatibilità della 			Massoneria con la fede cristiana. Nelle Riflessioni si 			afferma, tra l'altro: «Il clima di segretezza comporta, per gli iscritti, il 			rischio di divenire strumento di strategie ad essì ignote. Inoltre, 			il clima di relativismo, voluto e tollerato dalla massoneria, porta 			in sé, per la sua stessa logica intrinseca, la capacità di 			trasformare la struttura dell'atto di fede in modo così radicale da 			non essere accettabile da parte di un cristiano, al quale cara è la 			sua fede» (Leone XIII)».
l			 Il corpo e l'armata del Serpe 			infernale
Non solo esistono molti «nemici», ma 			essi, pur divisi e spesso in lotta fra loro, formano corpo nel 			lottare la Chiesa e la verità. Come, anzi, esiste un Corpo Mistico 			che è la Chiesa, pienezza di Cristo, Corpo misterioso di tutti i 			credenti in Lui; così esiste un «corpo mistico», misterioso, che 			raccoglie tutto il male, tutti i perversi 38, 			e che costituisce, possiamo ben dirlo, l'ennesima scimmiottatura di 			Satana, che è stato chiamato, a giusto titolo, la scimmia di Dio. 			Padre Kolbe lo afferma esplicitamente: «Tutte le eresie e ogni 			peccaminosa tendenza: ecco il corpo dell'antico Serpente» 			 39. Un corpo enorme «composto dalle più svariate eresie dei vari
			tempi e luoghi»			 40. 			 Anche qui il linguaggio di Padre 			Kolbe è perfettamente ortodosso e rispondente alla tradizione della 			Chiesa.			 Sant'Ambrogio (334-397) afferma: «Impii 			sunt membra diaboli sicut sancti sunt membra Christi». 			 E 			 Sant'Ilario 			(315-367): «Ut enim omnibus sanctis caput Christus est, ita 			omnibus iniquis caput diabolus est» 			 41. 			 Corpo e anche «armata» del Serpente			 42. Corpo dice identità di vita tra le 			membra, che si alimentano dello stesso sangue, e vivono della stessa 			vita e, quindi, corpo dice anche più stretta unità. «Armata» 			 richiama più all'idea della lotta, nella quale sono uniti i «nemici» 			 della Chiesa. Anche nell'armata, pur avendo ogni «corpo» il suo 			ruolo e il suo posto, tutti cooperano allo stesso fine, che è la 			vittoria e la distruzione dell'avversario. Nel corpo e nell'armata 			si distinguono delle membra, il grosso del corpo e il capo. Le 			 «membra» del corpo o i vari «corpi» dell'armata sono le eresie. Di 			queste, alcune sono le avanguardie, costituite dai protestanti			 43; mentre il «grosso» dell'armata è 			costituito dalla Massoneria e da tutte quelle forze o movimenti che, 			sotto i nomi e le denominazioni più diverse, sono comunque contro la 			Chiesa di Dio e la religione di Cristo. Esse si rifanno, in un modo 			o in un altro, a chi tutto coagula, manovra e spinge all'azione. 			Padre Kolbe è convinto che, a coagulare tutto, è la Massoneria; e 			che tutte le forze avverse alla Chiesa sono sempre e solo 			Massoneria. Padre Kolbe non è un pazzo che si autosuggestiona; ha 			invece visto giusto, già dai suoi tempi. Ecco come si esprime un 			Autore di oggi: «Trivellando qua e là negli scritti riguardanti 			la storia di questi ultimi secoli, mi ero reso conto che i focolai 			di agitazione nel mondo sono collegati da cavi occulti, e che la 			lava eruttata dai vari vulcani di sovversione sale da un unico 			serbatoio di antica data» 44. 			Quest'unico serbatoio è la Massoneria 45. 			Ma la Massoneria è anche «capo» dell'armata. Padre Kolbe lo afferma 			a più riprese: «Questi sventurati (i massoni), anche se 			nascostamente, costituiscono il cervello delle più eterogenee 			manifestazioni contro Dio, la Chiesa, la salvezza e la 			santificazione delle anime 46 [...]. 			Nei nostri tempi il capo degli acattolici, la testa del Serpente 			infernale, si può ben dire, è la Massoneria» 			 47; «il capo delle svariatissime membra 			del drago infernale è, senza dubbio, nei nostri tempi, la 			Massoneria» 48. Di quale 			Massoneria intende parlare Padre Kolbe? E, cioè, quale Massoneria è 			 «capo»?... Padre Kolbe sa bene, e non manca di annotarlo, che esiste 			una Massoneria nella Massoneria. Gli stessi massoni che si illudono 			di dirigere tutto e di comandare a tutti; in realtà, sono comandati 			da altri. I massoni, in genere, egli dice, «appartengono davvero 			alla Massoneria e nuocciono molto, ma non ne sono i veri capi. I 			capi sono i cosiddetti "massoni azzurri", mentre la Massoneria 			cosiddetta "rossa" si restringe ad uno scarso numero di persone, 			in maggioranza ebrea, i quali, pienamente consci dei loro scopi, 			dirigono l'intera numerosa massa di coloro che sono più o meno 			"illuminati" nell'organizzazione massonica. Questi capi sono 			sconosciuti e agiscono sempre nel nascondimento, per rendere 			impossibile l'opposizione. Sono essi che predispongono i piani di 			lavoro» 49. Di qui l'identificazione tra 			Massoneria ed ebraismo, almeno nei termini suggeriti da quanto 			abbiamo detto. Ciò che trova riscontro eloquente nel famoso I 			protocolli dei savi di Sion 50. Questo testo famoso fu pubblicato, in 			prima edizione, nel 1903, e lo si ritiene opera o di un solo ebreo o 			di un gruppo politico ebraico 51. Non ci interessa molto 			l'identificazione tra M
assoneria ed ebrei; resta però il fatto 			fondamentale - di cui si parla appunto nei Protocolli, che non 			possono non colpire per il sorprendente numero di loro idee attuate 			- che «la cospirazione internazionale nella quale ebrei, 			massoni, comunisti ed altri avrebbero "complottato per minare 			l'ordine stabilito del mondo", e cioè l'ordine nel quale la 			cristianità si trova tuttora, e la promozione "di una rivoluzione 			mondiale, che in ultima analisi sfocerebbe in un mondo dominato 			dagli ebrei", non è un mito» 52. Dunque, possiamo tranquillamente 			parlare di una Massoneria ebraica. O, se si vuole, ebraica o no, 			esiste una Massoneria che tende al dominio mondiale ed è a capo di 			tutti i movimenti sovversivi contro Dio e la Chiesa cattolica. Padre Kolbe scrive ancora: 			 «All'origine dell'ateismo comunista possiamo 			tranquillamente collocare quella mafia criminale che si chiama 			"Massoneria". La mano che manovra tutto questo verso uno scopo 			chiaro e determinato, il proprio scopo egoistico, è il "sionismo 			internazionale", come diverse ricerche dimostrano con sempre 			maggiore evidenza» 53. La Massoneria, considerata soprattutto nei suoi 			capi, apparenti o nascosti, rappresenta, per Padre Kolbe, il più 			grande nemico della Chiesa. «Di primo acchito - dice egli - 			 potrebbe 			sembrare esagerata l'affermazione che il principale, il più grande e 			il più potente nemico della Chiesa è la Massoneria» 			 54. Ma è questa 			semplicemente la verità: la Massoneria è il più grande nemico. 			Infatti, essendo ramificata ovunque, riesce ad influenzare tutto e 			tutti: «Disseminate nei modi più diversi e in maniera più o meno 			evidente in tutto il mondo, le cellule di questa mafia mirano 			proprio a questo scopo (a distruggere la religione). Si serve, 			inoltre, di tutta una congerie di associazioni, dai nomi e dagli 			scopi più svariati, che però, sotto il loro influsso, diffondono 			l'indifferentismo religioso e indeboliscono la moralità»			 55. È il 			nemico più potente. Tra le sue fila, infatti, ci sono governanti, 			ministri, uomini di affari, personalità di altissimo rango			 56; e quindi 			è così che essa può spadroneggiare ovunque e sempre			 57. Dispone, poi, 			di mezzi abbondantissimi 58, sicché può avere nelle sue mani quasi 			tutti i mezzi di comunicazione: «Il cinema, il teatro, la 			letteratura, l'arte (sono) diretti in gran parte dalla mano 			invisibile della Massoneria» 59. A ragione, 			dunque, Padre Kolbe può parlare 			della Massoneria come del «capo» del Serpe infernale!
			tempi e luoghi»			 40. 			 Anche qui il linguaggio di Padre 			Kolbe è perfettamente ortodosso e rispondente alla tradizione della 			Chiesa.			 Sant'Ambrogio (334-397) afferma: «Impii 			sunt membra diaboli sicut sancti sunt membra Christi». 			 E 			 Sant'Ilario 			(315-367): «Ut enim omnibus sanctis caput Christus est, ita 			omnibus iniquis caput diabolus est» 			 41. 			 Corpo e anche «armata» del Serpente			 42. Corpo dice identità di vita tra le 			membra, che si alimentano dello stesso sangue, e vivono della stessa 			vita e, quindi, corpo dice anche più stretta unità. «Armata» 			 richiama più all'idea della lotta, nella quale sono uniti i «nemici» 			 della Chiesa. Anche nell'armata, pur avendo ogni «corpo» il suo 			ruolo e il suo posto, tutti cooperano allo stesso fine, che è la 			vittoria e la distruzione dell'avversario. Nel corpo e nell'armata 			si distinguono delle membra, il grosso del corpo e il capo. Le 			 «membra» del corpo o i vari «corpi» dell'armata sono le eresie. Di 			queste, alcune sono le avanguardie, costituite dai protestanti			 43; mentre il «grosso» dell'armata è 			costituito dalla Massoneria e da tutte quelle forze o movimenti che, 			sotto i nomi e le denominazioni più diverse, sono comunque contro la 			Chiesa di Dio e la religione di Cristo. Esse si rifanno, in un modo 			o in un altro, a chi tutto coagula, manovra e spinge all'azione. 			Padre Kolbe è convinto che, a coagulare tutto, è la Massoneria; e 			che tutte le forze avverse alla Chiesa sono sempre e solo 			Massoneria. Padre Kolbe non è un pazzo che si autosuggestiona; ha 			invece visto giusto, già dai suoi tempi. Ecco come si esprime un 			Autore di oggi: «Trivellando qua e là negli scritti riguardanti 			la storia di questi ultimi secoli, mi ero reso conto che i focolai 			di agitazione nel mondo sono collegati da cavi occulti, e che la 			lava eruttata dai vari vulcani di sovversione sale da un unico 			serbatoio di antica data» 44. 			Quest'unico serbatoio è la Massoneria 45. 			Ma la Massoneria è anche «capo» dell'armata. Padre Kolbe lo afferma 			a più riprese: «Questi sventurati (i massoni), anche se 			nascostamente, costituiscono il cervello delle più eterogenee 			manifestazioni contro Dio, la Chiesa, la salvezza e la 			santificazione delle anime 46 [...]. 			Nei nostri tempi il capo degli acattolici, la testa del Serpente 			infernale, si può ben dire, è la Massoneria» 			 47; «il capo delle svariatissime membra 			del drago infernale è, senza dubbio, nei nostri tempi, la 			Massoneria» 48. Di quale 			Massoneria intende parlare Padre Kolbe? E, cioè, quale Massoneria è 			 «capo»?... Padre Kolbe sa bene, e non manca di annotarlo, che esiste 			una Massoneria nella Massoneria. Gli stessi massoni che si illudono 			di dirigere tutto e di comandare a tutti; in realtà, sono comandati 			da altri. I massoni, in genere, egli dice, «appartengono davvero 			alla Massoneria e nuocciono molto, ma non ne sono i veri capi. I 			capi sono i cosiddetti "massoni azzurri", mentre la Massoneria 			cosiddetta "rossa" si restringe ad uno scarso numero di persone, 			in maggioranza ebrea, i quali, pienamente consci dei loro scopi, 			dirigono l'intera numerosa massa di coloro che sono più o meno 			"illuminati" nell'organizzazione massonica. Questi capi sono 			sconosciuti e agiscono sempre nel nascondimento, per rendere 			impossibile l'opposizione. Sono essi che predispongono i piani di 			lavoro» 49. Di qui l'identificazione tra 			Massoneria ed ebraismo, almeno nei termini suggeriti da quanto 			abbiamo detto. Ciò che trova riscontro eloquente nel famoso I 			protocolli dei savi di Sion 50. Questo testo famoso fu pubblicato, in 			prima edizione, nel 1903, e lo si ritiene opera o di un solo ebreo o 			di un gruppo politico ebraico 51. Non ci interessa molto 			l'identificazione tra M
assoneria ed ebrei; resta però il fatto 			fondamentale - di cui si parla appunto nei Protocolli, che non 			possono non colpire per il sorprendente numero di loro idee attuate 			- che «la cospirazione internazionale nella quale ebrei, 			massoni, comunisti ed altri avrebbero "complottato per minare 			l'ordine stabilito del mondo", e cioè l'ordine nel quale la 			cristianità si trova tuttora, e la promozione "di una rivoluzione 			mondiale, che in ultima analisi sfocerebbe in un mondo dominato 			dagli ebrei", non è un mito» 52. Dunque, possiamo tranquillamente 			parlare di una Massoneria ebraica. O, se si vuole, ebraica o no, 			esiste una Massoneria che tende al dominio mondiale ed è a capo di 			tutti i movimenti sovversivi contro Dio e la Chiesa cattolica. Padre Kolbe scrive ancora: 			 «All'origine dell'ateismo comunista possiamo 			tranquillamente collocare quella mafia criminale che si chiama 			"Massoneria". La mano che manovra tutto questo verso uno scopo 			chiaro e determinato, il proprio scopo egoistico, è il "sionismo 			internazionale", come diverse ricerche dimostrano con sempre 			maggiore evidenza» 53. La Massoneria, considerata soprattutto nei suoi 			capi, apparenti o nascosti, rappresenta, per Padre Kolbe, il più 			grande nemico della Chiesa. «Di primo acchito - dice egli - 			 potrebbe 			sembrare esagerata l'affermazione che il principale, il più grande e 			il più potente nemico della Chiesa è la Massoneria» 			 54. Ma è questa 			semplicemente la verità: la Massoneria è il più grande nemico. 			Infatti, essendo ramificata ovunque, riesce ad influenzare tutto e 			tutti: «Disseminate nei modi più diversi e in maniera più o meno 			evidente in tutto il mondo, le cellule di questa mafia mirano 			proprio a questo scopo (a distruggere la religione). Si serve, 			inoltre, di tutta una congerie di associazioni, dai nomi e dagli 			scopi più svariati, che però, sotto il loro influsso, diffondono 			l'indifferentismo religioso e indeboliscono la moralità»			 55. È il 			nemico più potente. Tra le sue fila, infatti, ci sono governanti, 			ministri, uomini di affari, personalità di altissimo rango			 56; e quindi 			è così che essa può spadroneggiare ovunque e sempre			 57. Dispone, poi, 			di mezzi abbondantissimi 58, sicché può avere nelle sue mani quasi 			tutti i mezzi di comunicazione: «Il cinema, il teatro, la 			letteratura, l'arte (sono) diretti in gran parte dalla mano 			invisibile della Massoneria» 59. A ragione, 			dunque, Padre Kolbe può parlare 			della Massoneria come del «capo» del Serpe infernale!
l			 Il 			 grosso dell'esercito
Il grosso dell'armata nemica è 			costituito, secondo Padre Kolbe, dalla Massoneria: «Solo dopo 			queste avanguardie viene il grosso dell'armata del nemico. E chi è 			costui? Di primo acchito potrà sembrare esagerata l'affermazione che 			il principale, il più grande e il più potente nemico della Chiesa è 			la Massoneria» 60. 			Cosa s'intende per il «grosso dell'armata»?... Non solo la 			massoneria in sé stessa che, essendo «il principale, il più grande e 			il più potente nemico della Chiesa» è come il grosso di un esercito. 			Ma si vuole dire pure che, manovrate e guidate da un unico 			abilissimo «capo», innumerevoli forze del male si ritrovano a 			formare come il «grosso» di un'armata, lanciata contro la Chiesa. 			Abbiamo già visto come, in effetti, gli stessi fenomeni del 			laicismo, del socialismo, del marxismo, del capitalismo sono 			originati e manovrati dalla Massoneria. Le innumerevoli forze 			nemiche sono come amalgamate e scagliate, tutte, contro lo stesso 			fondamentale bersaglio. Non solo. Ma Padre Kolbe vuol dire pure che 			se i vari «corpi» o «specialità» possono anche attardarsi, 			singolarmente, in azioni di disturbo o di poco conto contro la 			Chiesa e il bene; nel loro insieme, invece, come nel loro capo che 			le manovra, esse combattono, tutte, la stessa battaglia decisiva e 			fondamentale. Qual'è questa battaglia decisiva e fondamentale? È 			quella che mette fuori gioco, definitivamente, l'avversario, 			colpendolo alle radici o al cuore. Ma vediamolo più in dettaglio.
![]()  | 
Riunione 					massonica nostrana. Sopra il motto della Rivoluzione 					Francese, si vedono le lettere tripuntate A\G\D\G\A\D\U\, 					ossia «A Gloria Del Grande Architetto dell'Universo», 					 la divinità della Massoneria deista. 
 | 
l			 L'offensiva 			nemica
Nella Chiesa cattolica quello che 			conta massimamente è il soprannaturale: essa vive di soprannaturale, 			è tutta tesa al soprannaturale, e tutti gli uomini chiama al 			soprannaturale. La sua esistenza, il suo operare sarebbero 			assolutamente incomprensibili fuori che alla luce del 			soprannaturale. E, perciò, la Massoneria, nel suo insieme come nei 			suoi adepti di natura o di occasione:
w			 Combatte soprattutto il soprannaturale. 			Padre Kolbe ha già detto che la battaglia o scopo di tutta la 			battaglia della Massoneria è la liquidazione totale del 			soprannaturale: non la diminuzione - si badi! - non una 			modificazione qualsiasi di dottrina o di morale o di atteggiamento, 			ma la distruzione totale, la liquidazione completa. Il 			soprannaturale, cioè, per la Massoneria, non deve esistere affatto, 			non esiste. Il che significa che, per la Massoneria, non esistono, 			non devono esistere né la rivelazione, né la fede, né la grazia, né 			i sacramenti, né, in una parola, la redenzione: «Il principio 			fondamentale di quanti professano (e perciò principalmente dei 			massoni) il naturalismo è, come il termine stesso indica a 			sufficienza, che la natura umana e la ragione umana debbano essere 			in tutte le cose maestre e sovrane. Una volta stabilito questo 			principio, dei doveri verso Dio o poco si curano oppure ne alterano 			la essenza per mezzo di opinioni erronee e vaghe. Negano 			completamente la rivelazione divina; non ammettono alcun dogma 			religioso; non accettano alcuna verità che non possa essere compresa 			dalla intelligenza umana; nessun maestro a cui si debba 			obbligatoriamente credere per l'autorità della funzione»			 61. La liquidazione del soprannaturale è 			veramente la battaglia decisiva. Liquidato, infatti, il 			soprannaturale, annota Padre Kolbe, «non si parla più né di 			religione né di moralità» 62, 			giacché è rimosso il fondamento stesso o l'ubi consistam di 			ogni essere e di ogni moralità e religione.
w			 Combatte ferocemente e odia con odio 			inestinguibile la Chiesa cattolica e il Papa, che del 			soprannaturale sono assertori invitti e gli amministratori fedeli:			 «Poiché è compito singolare ed esclusivo della Chiesa cattolica 			possedere nella sua pienezza e conservare nella sua integrità il 			deposito delle dottrine divinamente
 rivelate, l'autorità del 			Magistero e i mezzi soprannaturali per la salvezza, perciò stesso 			somma è contro di essa la rabbia e l'accanimento degli avversari»			 63. Ma lo sforzo più energico degli 			avversari si esercita principalmente contro la Sede Apostolica e il 			Romano Pontefice. Per i fautori di queste sètte massoniche «si 			deve eliminare la sacra autorità dei Pontefici e [...] si 			deve distruggere dalle fondamenta lo stesso Pontificato, 			istituito per diritto divino. [...]. Il vero obiettivo 			dei massoni è quello di perseguitare con odio implacabile il 			cattolicesimo e [...] non si daranno pace prima di avere 			visto stroncate tutte le istituzioni religiose fondate dai sommi 			Pontefici» 64. La Chiesa 			cattolica, il Papa non sono i pilastri che reggono tutto, il cemento 			di unione di tutte le forze del bene?... Si spiega perché la 			battaglia è rivolta soprattutto contro di loro. E si spiega pure 			perché la Massoneria è disposta a concedere tutte le libertà ad ogni 			cittadino o nazione, meno che alla Chiesa cattolica			 65. Naturalmente, se si combatte così 			accanitamente il soprannaturale, è per affermare e far trionfare il 			più radicale e totale naturalismo. Il naturalismo e radicalismo 			massonico è in contrapposizione e in alternativa al soprannaturale. 			Si esalta, cioè, e si afferma solo la natura, solo l'uomo, oltre di 			che non esiste assolutamente nulla che possa effettivamente imporsi 			a lui. Ultimo e principale intento della Massoneria, ribadisce Papa 			Leone XIII è «distruggere dalle fondamenta tutto l'ordine 			religioso e sociale nati dalle istituzioni cristiane e creare un 			nuovo ordine a suo arbitrio, che tragga fondamenti e norme dal 			naturalismo» 66. Ci si 			deve chinare solo davanti alla natura, all'uomo, alla ragione. 			Bisogna lavorare e donarsi solo all'uomo, anche se, poi, tutto 			questo si risolve nell'immolazione totale dell'uomo individuo e 			persona. Di qui l'affermazione fondamentale, fanatica dei massoni, 			del libero pensiero e della più totale libertà. «Il 			criterio più alto, unico - per un massone - è 			la Ragione [...] che è al centro della realtà massonica»			 67. E, perciò, per il 			massone, il «principio superiore ad ogni altro [...] è 			quello di restare fedele alla sola fede nel progresso dell'umana 			ragione» 68. Senza più 			 «tutele», guidati solo dalla ragione, il «dogma del libero 			pensiero si impone come norma sovrana al massone: "il libero 			esame e l'indefinita. ricerca del vero con tutti i mezzi acquisiti 			dalla ragione, dall'esperienza e dalla scienza"»			 69. Autonomia del pensiero e, logicamente, 			autonomia della volontà con libertà assoluta. Agire liberamente 			significa obbedire solo alla propria ragione: «Libertà dello 			spirito, del giudizio, della critica: indagine razionale senza 			limiti, che autogiustifica i propri principî; libertà da tutti i 			culti e da tutte le fedi, che si risolve in quella di pensare e di 			credere secondo la propria ragione e la propria coscienza»			 70.
 rivelate, l'autorità del 			Magistero e i mezzi soprannaturali per la salvezza, perciò stesso 			somma è contro di essa la rabbia e l'accanimento degli avversari»			 63. Ma lo sforzo più energico degli 			avversari si esercita principalmente contro la Sede Apostolica e il 			Romano Pontefice. Per i fautori di queste sètte massoniche «si 			deve eliminare la sacra autorità dei Pontefici e [...] si 			deve distruggere dalle fondamenta lo stesso Pontificato, 			istituito per diritto divino. [...]. Il vero obiettivo 			dei massoni è quello di perseguitare con odio implacabile il 			cattolicesimo e [...] non si daranno pace prima di avere 			visto stroncate tutte le istituzioni religiose fondate dai sommi 			Pontefici» 64. La Chiesa 			cattolica, il Papa non sono i pilastri che reggono tutto, il cemento 			di unione di tutte le forze del bene?... Si spiega perché la 			battaglia è rivolta soprattutto contro di loro. E si spiega pure 			perché la Massoneria è disposta a concedere tutte le libertà ad ogni 			cittadino o nazione, meno che alla Chiesa cattolica			 65. Naturalmente, se si combatte così 			accanitamente il soprannaturale, è per affermare e far trionfare il 			più radicale e totale naturalismo. Il naturalismo e radicalismo 			massonico è in contrapposizione e in alternativa al soprannaturale. 			Si esalta, cioè, e si afferma solo la natura, solo l'uomo, oltre di 			che non esiste assolutamente nulla che possa effettivamente imporsi 			a lui. Ultimo e principale intento della Massoneria, ribadisce Papa 			Leone XIII è «distruggere dalle fondamenta tutto l'ordine 			religioso e sociale nati dalle istituzioni cristiane e creare un 			nuovo ordine a suo arbitrio, che tragga fondamenti e norme dal 			naturalismo» 66. Ci si 			deve chinare solo davanti alla natura, all'uomo, alla ragione. 			Bisogna lavorare e donarsi solo all'uomo, anche se, poi, tutto 			questo si risolve nell'immolazione totale dell'uomo individuo e 			persona. Di qui l'affermazione fondamentale, fanatica dei massoni, 			del libero pensiero e della più totale libertà. «Il 			criterio più alto, unico - per un massone - è 			la Ragione [...] che è al centro della realtà massonica»			 67. E, perciò, per il 			massone, il «principio superiore ad ogni altro [...] è 			quello di restare fedele alla sola fede nel progresso dell'umana 			ragione» 68. Senza più 			 «tutele», guidati solo dalla ragione, il «dogma del libero 			pensiero si impone come norma sovrana al massone: "il libero 			esame e l'indefinita. ricerca del vero con tutti i mezzi acquisiti 			dalla ragione, dall'esperienza e dalla scienza"»			 69. Autonomia del pensiero e, logicamente, 			autonomia della volontà con libertà assoluta. Agire liberamente 			significa obbedire solo alla propria ragione: «Libertà dello 			spirito, del giudizio, della critica: indagine razionale senza 			limiti, che autogiustifica i propri principî; libertà da tutti i 			culti e da tutte le fedi, che si risolve in quella di pensare e di 			credere secondo la propria ragione e la propria coscienza»			 70.
  w			 L'esaltazione e la 			rivendicazione di un'assoluta libertà, in fatto di 			costumi; lo sganciamento da ogni legame soprannaturale e 			l'affermazione incondizionata dell'uomo e dei suoi diritti, porta la 			Massoneria ad una lotta, non meno feroce e totale, ad ogni 			espressione o rappresentazione di Dio e dell'autorità, e cioè della 			legge e del diritto naturale, della monarchia e di qualsiasi altra 			autorità trasmessa «in nome» di Dio. Il massone lotta ogni autorità, 			chinandosi solo agli imperativi della Massoneria, che sola gli 			comanda effettivamente. Davanti agli imperativi della Loggia, tutto 			deve cedere il passo, si trattasse della propria vita			 71. La 			lotta a Dio e alla Chiesa, presentata, con immensa ridicola 			presunzione, come «lotta della luce contro la tenebra, 			della libertà contro l'asservimento» è ritenuta dalla 			Massoneria, addirittura, come sua nobile irrinunciabile missione			 72. Una battaglia, comunque, di eccezionale 			importanza, dal momento che dall'esito di essa dipendono la salvezza 			dell'uomo e l'avvenire stesso della Chiesa e dell'umanità. 			 
 l			 Tattiche e 			strategie della Massoneria
Tattica, nel gergo militare è la «branca dell'arte militare che tratta i principi generali, i criteri 			e le modalità per l'impiego delle unità e dei mezzi di 			combattimento» 73. La strategia, 			invece, è la «branca dell'arte militare che tratta della condotta 			della guerra» 74. 			Tattiche e strategie sono ordinate, ovviamente, a vincere la guerra: 			le tattiche servono alla strategia, in quanto sono le tattiche che 			concretizzano e attuano la strategia e cioè la condotta della 			guerra, messa in atto per arrivare alla vittoria. Ebbene, come si 			comporta la Massoneria nella lotta contro la Chiesa? La sua 			strategia la si potrebbe riassumere così: la Chiesa non la si 			vince se non con la corruzione. Ecco dunque la strategia della 			corruzione, attuata e portata avanti con le tattiche più svariate e 			subdole.
 w			 La strategia della corruzione. 			Mentre la strategia del segreto serve ottimamente alla conservazione 			e all'azione indisturbata della Massoneria stessa 			75; la strategia della corruzione è rivolta contro la 			società che si vuole cambiare, e contro la Chiesa. «Noi potremo 			vincere la religione cattolica non col ragionamento, ma unicamente			 pervertendo i costumi» 76.			 Corrompere tutto e tutti: giovani, donne e bambini; 			preti e semplici fedeli. Così, per esemplificare, si è venuti a 			conoscenza di un piano massonico di corruzione in grande della 			gioventù americana, progettato per il 1953. Vi si dice tra l'altro:			 «Abbiamo già cominciato a realiz
zarlo e lo perfezioneremo con i 			seguenti mezzi: il cinema, le pubblicazioni porno a buon prezzo; i 			libri comici con storie di sesso e di violenza; ultimo mezzo, ma non 			il più piccolo, la televisione [...]. Non osiamo andare 			troppo lontano con la televisione, per il momento. Ma essa ci 			riserva un uditorio immenso, e sarà il mezzo migliore per accostare 			i bambini. Il nostro piano è di incoraggiare dapprima delle 			rappresentazioni amorose, se non subito immorali, così graduando 			progressivamente la malvagità, tutta calcolata, si avrà il possesso 			di tutta la gioventù. Sarà tenuta occupata tutto il giorno, senza 			lasciare spazio per la religione. Così i giovani al loro risveglio e 			al loro coricarsi a sera avranno la testa piena di cowboys, di 			omicidi, di terrori, di cartoni animati inoffensivi. Tutto questo 			per allontanare dal loro animo immagini religiose. Così i bambini 			saranno disorientati per anni. Poi, quasi occasionalmente si 			introdurranno costumi sfrontati e scene licenziose allo scopo di 			distruggere il senso della modestia» 			 77. Si cerca di corrompere soprattutto la 			donna. Il massone Vindice diceva: «Corrompiamola la 			donna. Corrompiamola assieme alla Chiesa: "corruptio 			optimi pessima". Noi abbiamo intrapresa la corruzione in grande: 			la corruzione del popolo per mezzo del clero, e del clero per 			mezzo nostro, corruzione che deve condurci un giorno al 			seppellimento della Chiesa cattolica. Lo scopo è abbastanza 			bello per tentare uomini come noi. Il miglior pugnale per 			assassinare la Chiesa e colpirla al cuore è la corruzione. 			Dunque all'opera fino al termine» 78.			 «Non stanchiamoci mai di corrompere», diceva a sua volta il 			massone Nubius. «Tertulliano diceva con ragione che il 			sangue dei martiri era seme di cristiani. Ora è deciso nei nostri 			consigli che non vogliamo più cristiani; non facciamo dunque 			dei martiri, ma rendiamo popolare il vizio nelle moltitudini. 			Occorre che lo respirino coi cinque sensi, che lo bevano, che ne 			siano sature. Fate dei cuori viziosi, e voi non avrete più 			cattolici» 79. Una strategia 			che se vede all'opera innumerevoli forze, queste si muovono tutte 			sotto iniziativa e guida massonica. Così, ad esempio, l'iniziativa 			massonica sulla legge del divorzio, altro mezzo principe di 			corruzione e di disordini morali, è espressamente affermata dalla 			Rivista Massonica, maggio 1974 80. 			Con quali tattiche viene attuata questa strategia?... Sono tante e 			tutte molto bene impiegate. Tra l'altro:
zarlo e lo perfezioneremo con i 			seguenti mezzi: il cinema, le pubblicazioni porno a buon prezzo; i 			libri comici con storie di sesso e di violenza; ultimo mezzo, ma non 			il più piccolo, la televisione [...]. Non osiamo andare 			troppo lontano con la televisione, per il momento. Ma essa ci 			riserva un uditorio immenso, e sarà il mezzo migliore per accostare 			i bambini. Il nostro piano è di incoraggiare dapprima delle 			rappresentazioni amorose, se non subito immorali, così graduando 			progressivamente la malvagità, tutta calcolata, si avrà il possesso 			di tutta la gioventù. Sarà tenuta occupata tutto il giorno, senza 			lasciare spazio per la religione. Così i giovani al loro risveglio e 			al loro coricarsi a sera avranno la testa piena di cowboys, di 			omicidi, di terrori, di cartoni animati inoffensivi. Tutto questo 			per allontanare dal loro animo immagini religiose. Così i bambini 			saranno disorientati per anni. Poi, quasi occasionalmente si 			introdurranno costumi sfrontati e scene licenziose allo scopo di 			distruggere il senso della modestia» 			 77. Si cerca di corrompere soprattutto la 			donna. Il massone Vindice diceva: «Corrompiamola la 			donna. Corrompiamola assieme alla Chiesa: "corruptio 			optimi pessima". Noi abbiamo intrapresa la corruzione in grande: 			la corruzione del popolo per mezzo del clero, e del clero per 			mezzo nostro, corruzione che deve condurci un giorno al 			seppellimento della Chiesa cattolica. Lo scopo è abbastanza 			bello per tentare uomini come noi. Il miglior pugnale per 			assassinare la Chiesa e colpirla al cuore è la corruzione. 			Dunque all'opera fino al termine» 78.			 «Non stanchiamoci mai di corrompere», diceva a sua volta il 			massone Nubius. «Tertulliano diceva con ragione che il 			sangue dei martiri era seme di cristiani. Ora è deciso nei nostri 			consigli che non vogliamo più cristiani; non facciamo dunque 			dei martiri, ma rendiamo popolare il vizio nelle moltitudini. 			Occorre che lo respirino coi cinque sensi, che lo bevano, che ne 			siano sature. Fate dei cuori viziosi, e voi non avrete più 			cattolici» 79. Una strategia 			che se vede all'opera innumerevoli forze, queste si muovono tutte 			sotto iniziativa e guida massonica. Così, ad esempio, l'iniziativa 			massonica sulla legge del divorzio, altro mezzo principe di 			corruzione e di disordini morali, è espressamente affermata dalla 			Rivista Massonica, maggio 1974 80. 			Con quali tattiche viene attuata questa strategia?... Sono tante e 			tutte molto bene impiegate. Tra l'altro:
 w			 Si favorisce, con tutti i mezzi, 			il nudismo, la pornografia, il libero amore. 			Ecco, in merito, solo qualche dato: «In Italia la legge 			abortista, più che voluta dal popolo, è stata imposta dall'intero 			arco parlamentare laicista di origine massonica (radicali, 			socialisti, comunisti, repubblicani, liberali, ecc...)». Ma il 			programma si allarga a tutte le tecniche di demolizione della 			moralità, un programma così sintetizzato da un attento osservatore:			 «I cristiani si sciupino prima del matrimonio (immoralità 			inoculata con tutti i mezzi e liberalizzata); non giungano al 			matrimonio (non ce n'è bisogno, mancano i mezzi); se vi giungono, lo 			frantumino (divorzio facile, protetto); non facciano figli 			(contraccettivi propagandati dati gratis dalla mutua); se i figli 			sono in arrivo, siano uccisi (nessun favore alle famiglie numerose, 			intralci all'adozione, difficoltà per la casa); se sono allevati, 			non siano educati cristianamente (guerra agli istituti cristiani, 			alla religione nella scuola, controllo dell'editoria scolastica, 			della TV, dei giornali); se qualcuno scampa, sia emarginato dalla 			vita sociale (tiro al bersaglio ai cattolici migliori, e tutti zitti 			quando i cristiani sono falciati a diecine di migliaia in Biafra, 			Burundi, Vietnam, Uganda, Libano, Guinea, ecc.» 			 81. E così, ancora, le connessioni tra la 			 droga, la controcultura, la rivoluzione sessuale, la			 pornografia, gli affari bancari e la Massoneria ci 			sono svelati dal volume Droga s.p.a. 			 82. Nel Synodus Mediolanensis, del 22 			dicembre 1956 (pag. 106), sono riportate le parole della Revue 			Internationale des Sociétés Secrètes del maggio 1928: «La 			religione non teme la punta del pugnale, ma può cadere sotto il 			peso della corruzione. Non stanchiamoci quindi di corrompere, 			magari servendoci del pretesto dell'igiene, dello sport, della 			stagione, ecc... Per corrompere bisogna che i nostri figli 			realizzino l'idea del nudo [...]. Per evitare ogni 			supposizione bisognerà progredire metodicamente» 83.
w			 Si cerca di 			creare, accortamente, l'ambiente favorevole 			alle proprie idee, con piccoli passi, prudenti sortite, 			fino a generalizzare un'opinione, rendendola mentalità. Si fà ciò 			favorendo soprattutto il piacere sessuale, una vita edonistica, 			ecc..., tutto spiegando e giustificando con il pretesto della 			libertà di espressione, dell'arte per l'arte, ecc...
w			 Si favoriscono in tutti i modi le 			persone che posso o fare tutto questo 			84; e soprattutto influendo, come una mafia e un cancro, 			sull'azione politica mondiale. Cosa facile alla Massoneria che, 			infiltrata com'è, può arrivare praticamente dappertutto.
w			 Si dà, 			nello stesso tempo, a demolire l'avversario, in tutti i modi, 			con la calunnia, la violenza, il sopruso, la prepotenza. Papa Pio 			VIII (1761-1830) arrivò a dire che la Massoneria è tutta 			menzogna: «La menzogna è la loro regola, Satana il loro 			dio, la turpitudine il loro sacrificio»			 85; mentre Leone XIII afferma che la 			Massoneria fà progressi enormi, perché si avvale «della 			spavalderia e dell'astuzia» 86.

w			 Ci si avvale al massimo dei mass 			media, e soprattutto della stampa, dei quali 			la Massoneria cerca di avere il monopolio assoluto. Padre Kolbe 			ricorda come ad un raduno di massoni, Adolphe Cremieux 			(1796-1880), ebreo francese, aveva affermato: «Considerate 			inutile ogni cosa, inutile il danaro, inutile la stima: la stampa 			è tutto. Con la stampa in mano avremo tutto». E nel 			Congresso Internazionale di Cracovia, il rabbino inglese Moses Montefiore (1784-1885) aveva affermato: «Finché i giornali 			del mondo non saranno nelle nostre mani, tutte queste cose non 			serviranno a nulla. Mettiamoci bene in testa l'undicesimo 			comandamento: "Non sopporterai al di sopra di te nessuna stampa 			estranea, per poter dominare a lungo sui miscredenti". 			Impadroniamoci della stampa e in breve tempo governeremo e 			dirigeremo le sorti dell'Europa intera» 87. Già negli anni 1919-1921 Padre Kolbe forniva le prove 			che, purtroppo, non si trattava solo di parole: sono soprattutto i 			massoni che hanno compreso fino in fondo l'importanza di tale mezzo 			e ne hanno fatto un formidabile strumento di attacco: «Coloro che 			hanno compreso subito questa sono stati gli ebrei e, mi sia lecito 			dire con più chiarezza, i massoni, i quali con una logica di ferro 			mirano alla distruzione di ogni religione e specialmente di quella 			cattolica» 88. Seguendo le suddette			 «"parole d'ordine", essi si sono messi a lavorare con grande 			impegno e, purtroppo, hanno già realizzato moltissime cose. Una 			parte notevole, se non addirittura la maggioranza dei quotidiani più 			diffusi, si trova nelle loro mani. Basti dire che, già all'inizio di 			questo secolo, nella tanto "cattolica" Austria, ben 360 			pubblicazioni nella sola lingua tedesca combattevano contro la 			Chiesa, 83 delle quali venivano pubblicate perfino ogni giorno. La 			tiratura della stampa cattolica raggiungeva i due milioni di copie, 			di cui 1.200.000 spettavano ai quotidiani. Quanto alla Germania, il 			critico letterario Bartels scriveva che due terzi, se non tre quarti 			delle pubblicazioni periodiche appartengono agli ebrei; in Ungheria, 			800 riviste su mille si trovano nelle mani degli ebrei. Inoltre, 			essi si sono impadroniti di quasi tutte le agenzie telegrafiche, per 			mezzo delle quali dirigono anche altre pubblicazioni. La sola 			agenzia Reuter di Londra rifornisce di notizie 5.000 quotidiani; 			l'agenzia Stefani di Roma tutti i quotidiani italiani; l'agenzia 			Havas di Parigi quelli francesi, spagnoli e belgi; l'agenzia Wolf di 			Berlino tutti quelli tedeschi, mentre l'agenzia Associated Press di 			New York rifornisce i quotidiani americani» 89. I guasti, naturalmente, sono senza fine, e Padre Kolbe 			non manca di documentarli con testimonianze anche di «nemici» stessi			 90, come quella drammatica del socialista 			ebreo Ferdinand Lassalle (1825-1864) che, impressionato 			appunto, da tante rovine prodotte, arriva a dire: «Questo è il 			più grande crimine che io conosca» 			 91.
![]()  | ![]()  | ![]()  | 
Da sinistra: 					Moses Montefiore, Adolphe Cremieux e Ferdinand Lassalle. 
 | ||
w			 E, non ultima, la 			corruzione dei costumi attraverso la corruzione di danaro, 			di cui i massoni dispongono, ordinariamente, in grande abbondanza. A 			questo punto, Pade Kolbe non può non ammirare questa diabolica 			 «sapienza», che sa così bene adattare i mezzi al fine voluto, 			scrivendo: «"Noi potremmo vincere la religione cattolica non con 			il ragionamento, ma unicamente pervertendo i costumi". Che 			saggia decisione!... Nella prima parte rende testimonianza alla 			veridicità della religione cattolica, perché soltanto la verità non 			può essere sconfitta con il ragionamento, anzi si fà ancora più 			luminosa. Nella seconda parte, invece, colgono veramente nel segno 			il punto debole, poiché per colui che si immerge nel fango dell'immoralità, 			la religione diviene qualcosa di incomodo, non vuol pensare ad essa 			e proclama a destra e a manca di non credere in Dio, come se 			qualcuno avesse già dimostrato che Dio esiste. Ma per lui Dio è 			troppo scomodo, perché per lui è inconcepibile che ci possa essere 			una felicità superiore, l'unica che possa riempire e soddisfare la 			grande anima dell'uomo [...]. Saggia, dunque, è stata quella 			decisione e conforme ad essa hanno cominciato ad insozzare 			volutamente e metodicamente la letteratura, l'arte, 			il teatro, il cinema, la moda, ecc... E se prima i 			costumi lasciavano molto a desiderare, in seguito l'immoralità si è 			riversata con prepotenza da tutte le fonti possibili, ha invaso le 			nostre città e persino i villaggi, trascinando dietro a sé 			l'indebolimento della fede, secondo le giuste previsioni di quella 			risoluzione» 92. 			I frutti maledetti, infatti, di tale strategia sono più che 			evidenti: essi veramente «affogano le anime in una colluvie di 			letteratura e di arte volta a indebolire il senso morale. 			L'invasione di sudiciume morale scorre ovunque portato da un 			ampio fiume. Le personalità si afflosciano, i focolari domestici 			vanno a pezzi e la tristezza cresce assai nel fondo dei cuori 			insudiciati. Non sentendo in se stessi la forza di levarsi di dosso 			il giogo che le tiene avvinte, sfuggono la Chiesa, oppure insorgono 			addirittura contro di essa» 93. 			Tutto questo, portato avanti con innumerevoli accorgimenti e al 			riparo di un segreto inviolabile, fa sì che la Massoneria abbia in 			pugno il mondo intero, salvando la faccia e la dignità dietro 			l'affermazione di un esterno galantomismo e di grandi ideali umani. 			Efficacissima l'immagine dipinta dallo storico francese Jacques 			Crétineau Joly (1803-1875) che paragona i massoni alle termiti:			 «Rodono internamente i travi d'una casa, e con un'arte ammirabile 			lasciano intatta la superficie del legno. Ma questa superficie è 			così sottile che il dito dell'uomo, premendola, spezza la trave»			 94. Così stando le cose, non 			si può non ammirare il coraggio di Padre Kolbe di buttarsi nella 			mischia, per salvaguardare la gloria di Dio e la salvezza delle 			anime. Non solo si giustifica la lotta contro la Massoneria, ma si 			comprendono pure i pesanti apprezzamenti del santo per questa 			associazione. Essa è «pestilenza e armata dell'anticristo»			 95; è «malvagia e 			corrotta» 96; è una «mafia criminale» 97. E 			si spiega pure la pioggia di condanne, abbattutasi sulla Massoneria, 			da parte soprattutto dei Papi: dal 1738 al 1884 si contano ben 			dodici condanne! 98.
Note
1 			Estratto dall'opera Con l'Immacolata contro massoni e «nemici» 			 della Chiesa di Dio, Casa Mariana, Frigento 1986, pagg. 62-102. 			Scritto reperibile alla pagina web
2 			Sull'argomento, vedere, soprattutto, L.			 De Poncins, La 			Franc-maçonnerie d'après ses documents secrets («La Massoneria 			secondo i suoi documenti segreti»), 5ª ed., Diffusion de la Pensée 			Française, Chiré-en-Montreuil 1972;  L.			 De Poncins, 			Christianisme et Franc-Maçonnerie («Cristianesimo e 			Massoneria»), 2ª ed., Diffusion de la Pensée Française, 			Chiré-en-Montreuil 1975; C. 			Ledré, La Frammassoneria, Ed. Paoline, Catania 1956; 			J.A. Ferrer-Benimelli,			 Masoneria, Iglesia y Ilustracion, Madrid 1977; G.			 Gili-O. Nardi, 			Attualità della rivoluzione, Ed. Saven, Lugano 1980;			 Mons. E. Delassus, 			Il problema dell'ora presente: antagonismo tra due civiltà, 			Desclée, Roma 1907, ecc...
3 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 Gli scritti, Ed. Città di Vita, Firenze 1975, pagg. 1130, 			1133, 1254 - III, 293 s., 305, 599-605, ecc...
4			 «I massoni non sono altro che una cricca organizzata di ebrei 			fanatici» (cfr. P. M. 			Kolbe o.f.m., op. cit., pag. 1113 - III 256).
5 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1254 - III 602.
6			 Ibid., pag. 1254 - III 602; 1206 - III 65.
7			 Ibid., pag. 1026 - III 65.
8			 Ibid., pag. 1328 - III 771.
9			 Ibid., pag. 1091 - III 202.
10			 Ibid., pag. 1127 - III 288.
11			 Ibid., pag. 1328 - III 771.
12			 Ibid., pag. 1127 - III 288.
13 			Non risulta che Padre Kolbe accenni mai al satanismo della 			Massoneria, ma esso, a parte le prove documentali, può ben dedursi 			logicamente dalle premesse stesse!
14 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1254 - III 604.
15 			Cfr. La Vérité Israélite, vol. V, 1861, pag. 74: cit. in P.			 Calliari, Pio Bruno 			Lanteri (1759-1830) e la controrivoluzione, Lanteriana, 1976, 			pag. 75. Altri documenti di queste affermazioni, vedi in A.			 Di Nicola, La 			simbologia del dollaro, Marino Solfanelli Editore, Chieti 1977. 			Tutto l'opuscolo vuole appunto dimostrare «come siano stretti e 			reali i nessi fra rivoluzione, giudaismo e Massoneria» (pag. 5); 			L. De Poncins, op. 			cit., pagg. 265-274.
16 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1023 - III 52, dove Padre Kolbe fa il nome di 			molti «capi» ebrei.
17 			Il Papa, dopo di aver accennato a sètte numerose, diverse per nome, 			riti e forme, ecc..., ma concordanti in sostanza con la sètta 			massonica, aggiunge the esse occultano, tutte, qualcosa di 			importante: «E per quanto esse ora sembrino non volere affatto 			occultarsi nelle tenebre, e tengano le loro adunanze alla Luce del 			sole e davanti agli occhi dei cittadini e pubblichino i loro 			periodici, nondimeno, se si considera a fondo la realtà, mantengono 			la natura e le pratiche di società clandestine. Invero in esse vi 			sono molti elementi simili segreti, dei quali è fatto obbligo di 			tenere all'oscuro con singolare cura non solo gli estranei ma anche 			molti dei loro stessi adepti: per es., gli autentici e ultimi loro 			intendimenti, le gerarchie supreme delle Bette, certe riunioni 			riservate e segrete: e parimenti le decisioni prese, e le modalità e 			i mezzi per portarle a compimento [...]. Quanti sollecitano 			la iniziazione sono obbligati a promettere - anzi, per lo più, 			devono giurare solennemente - di non rivelare a nessuno, in nessuna 			occasione e in nessun modo, il nome degli adepti, i segni e la 			dottrina» (cfr. Papa 			Leone XIII, Enciclica Humanum genus, § 7).
18 			Cfr. G. Vinatrel, 			Communisme et franc-maçonnerie, 1961, pag. 78;			 G. Gili-O. Nardi, 			op. cit., pagg. 62-64; A. 			Cochin, La meccanica della rivoluzione, Milano 1974, 			pag. 212.
19 			Cfr. P. F. Giantulli s.j.,			 L'essenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci 			Cipriani Editore, Firenze 1973.
20			 Ibid., pagg. 44-49.
21			 Ibid., pagg. 50-54.
22			 Idid., pagg. 55-59. La Massoneria è praticamente atea: in 			effetti, anche a prendere sul serio l'asserito culto al Grande 			Architetto dell'Universo, si tratta sempre di deismo illuministico.
23 			Così Montalban, cit. da P. 			Calliari, op. cit., pag. 73 nota nº 91.
24 			Cfr. P. F. Giantulli s.j.,			 op. cit., pag. 31 e ss.
25 			Cfr. La Massoneria, Firenze 1945, pag. 83. Compendio dei 			principî morali del 3° Grado.
26 			Cfr. P. F. Giantulli s.j.,			 op. cit., pagg. 60-81; A.			 Di Nicola, op. cit., 			pag. 35 e ss.; ecc...
27 			Vedere, ad esempio, come spiega, profanando, il simbolo della Croce; 			e come se la prende. contro il prete che spinge la donna ad elevarsi 			(vedi P. F. Giantulli s.j., 			op. cit., pagg. 72-75). Si veda pure lo sconvolgente libro del 			massone Pierre Simon, De la vie avant toute chose, Mazarine, 			Paris 1979. Arnaud de Lassus fece, in merito, un intervento al 			Congresso Europeo Per la Vita, tenuto a Roma dal 25 al 27 aprile 			1980, in cui descrisse, esemplarmente e documentatamente, le tappe 			massoniche di una politica della morte. Vedi A.			 De Lassus, Les 			étapes maçonniques d'une politique de la mort, L'Action 			Familiale et Scolaire, n° 27, 1985.
28  			Cfr. U. Di Nicola, 			I movimenti mondialisti nella storia contemporanea, Solfanelli 			Ed., Chieti 1976; A.Z., Dietro le quinte delle rivoluzioni. 			L'alta finanza internazionale, in L'alternativa, VII, 			1979, nº 2, febbraio 1979, pagg. 1-5.
29 			La Massoneria nega questi addebiti. Ma si pensi, solo, al Palladismo, 			tanto diffuso e sostenuto dalla Massoneria, e ai tanti satanisti 			massoni (cfr. Diogene,			 Il satanismo: una fede a rovescio, in Spirito e Verità, 			nº 117: agosto-settembre 1984, pagg. 227-229), e alle messe nere, a 			proposito delle quali Diogene scrive: «Il culto a Satana negli 			ultimi secoli si incentra nelle messe nere massoniche sulle quali 			esistono testimonianze tutt'altro che trascurabili: ne parlano De 			Sade, il fisico massone Barreca e altri non sospetti di 			mistificazione; gli strumenti di simili profanazioni furono raccolti 			in una cappella che tutti potevano visitare a Friburgo di Svizzera 			(rue G. Fontaine, 41)» (cfr.			 Diogene, art. cit., 			pag. 228). Ed ecco, tra le tante, una prova del satanismo praticato 			nella Massoneria: ci è data dal generale massone Albert Pike: «La 			religione massonica dovrebbe essere mantenuta, da noi tutti iniziati 			di alto grado, nella purezza della dottrina luciferiana. Se Lucifero 			non fosse dio, il Dio Adonai (dei cristiani), i cui atti dimostrano 			la crudeltà, la perfidia, l'odio dell'uomo, la barbarie e la 			repulsione per la scienza, cesserebbero forse Adonai e i suoi preti 			di calunniarlo? Sì, Lucifero è Dio [...]. Quindi, la vera e 			pura religione filosofica è la fede in Lucifero uguale ad Adonai» 			(cfr. Diogene, art. 			cit., pagg. 227-229).
30  			Per la rivoluzione russa, si veda soprattutto Alfredo Mantovano, 			La rivoluzione bolscevica, in L'Alternativa, VI, 1978, nn. 			2-3: dicembre, pagg. 10-16, e ivi, VII, 1979, nº 1: gennaio, pagg. 			9-16 e n. 2: febbraio, pagg. 13-16.
31 			Cfr. P. Calliari, 			op. cit., pag. 76; e soprattutto			 L. De Poncins, op. 			cit., pagg. 73-264.
32 			Cfr. L. De Poncins, 			op. cit., pag. 20 e ss.; A.Z., Una resa senza condizioni, 			in L'Alternativa, giugno 1980: vi si riportano preziose 			confessioni di massoni.
33 			Il paolino Padre Rosario Esposito (in La Massoneria e l'Italia, 			Ed. Paoline, 1979) cerca di provare il contrario di quanto sopra 			asserito, anche in merito alle rivoluzioni. Ma gli argomenti addotti 			non ci convincono molto, sia perché tutti i protagonisti di 			rivoluzione erano massoni, e sia perché, proprio a causa del 			segreto, tutto può essere abilmente camuffato da dichiarazioni 			ufficiali, proteste, ecc...
34 			Cfr. G. Le Rumeur, 			La révolte des hommes et l'heure de Marie («La rivolta degli 			uomini e l'ora di Maria»), Argenton l'Eglise 1981, pag. 114.
35 			Cfr. A.Z., Una resa senza condizioni, in L'Alternativa, 			giugno 1980, pagg. 7-8.
36			 Ibid.
37 			Vedi la Declaratio de associationibus massonicis, del 26 			novembre 1983, emanata dalla Congregazione per la Dottrina della 			fede; e Riflessioni a un anno dalla Dichiarazione della 			Congregazione per la Dottrina della Fede. Inconciliabilità tra fede 			cristiana e Massoneria, in Osservatore Romano, del 23 			febbraio 1985, pag. 1. L'anonimo estensore ribadisce a chiari titoli 			le ragioni di tale inconciliabilità, prima fra tutte il professato 			naturalismo della Massoneria. In merito, vedi pure P. G.			 Caprile s.j., «Ancora sull'appartenenza alla Massoneria», in La Civiltà 			Cattolica, nº 136, 1985, I, pagg. 581-586, nel quale articolo si 			riportano alcune recentissime significative dichiarazioni del Gran 			Maestro d'Italia (Palazzo Giustiniani) Armando Corona, in seguito 			alla nuova Costituzione, promulgata insieme con un nuovo Regolamento 			dell'Ordine.
38 			Del «corpo mistico» del diavolo e del male, opposto al vero «Corpo 			Mistico» della Chiesa parlano i SS. Padri e tutta la teologia 			cattolica; vedi S. Tromp s.j.,			 Corpus Christi quod est Ecclesia. Introductio generalis, Univ. 			Gregor., Roma 1946, pagg. 160-166.
39 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 206 - I 339.
40			 Ibid., pag. 1330 - III 780; v. anche pag. 1046 - III 102.
41 			Cfr. V. Rotondi, «La Chiesa non ha dubbi: il diavolo esiste», in Gente, 			novembre 1984, pag. 103 e ss.
42 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1254 - III 600.
43			 Ibid.
44 			Cfr. A.Z., «L'Occhio sopra la Piramide», in Spirito e 			Verità, Milano 1979, pag. 3.
45 			Che tutti i «nemici» laici facciano capo alla Massoneria o - il che 			è lo stesso - a quei circoli dell'alta finanza, lo ha documentato, 			in maniera irrefutabile, Pierre Faillant De Villemarest, con due 			volumi di eccezionale interesse: Les sources fìnancières du 			communisme. Quand l'URSS était alliée dei nazis («Le fonti 			finanziarie del comunismo: quando l'URSS era alleata dei nazisti»), 			 2ª ed., CEI, La lettre d'information, Cierrey 1984, e Les sources 			fìnancières du nazisme («Le fonti finanziarie del nazismo»), 			 CEI, La lettre d'information, Cierrey 1984. La stessa tesi, 			abbondantemente documentata, in W. G.			 Skousen, Il 			capitalista nudo, Armando Ed., Roma 1978.
46 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1330 - III 782; vedi anche pag. 206 - I 339.
47			 Ibid., pag. 1248 - III 576; vedi pure pag. 1046 - III 102.
48			 Ibid., pag. 1007 - III 26; vedi pure pag. 164 - I 291.
49			 Ibid., pag. 1254 - III 604.
50			 Ibid., pag- 1130 - III 293-300.
51 			Cfr. P. Charles, «Les 			protocoles des Sages de Sion», in Rencontre, 18, 1984, nº 			 77, pagg. 35-56.
52 			Cfr. Giertych, art. 			cit., pag. 192 e ss.
53 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1130 - III 548.
54			 Ibid., pag. 1254 - III 600.
55			 Ibid., pag. 1254 - III 603.
56			 Ibid., pag. 1254 - III 604 e ss.
57			 Ibid., pag. 1328 - III 771.
58			 Ibid., pag. 164 - I 291.
59			 Ibid., pag. 1100 - III 224.
60			 Ibid., pag. 1254 - III 600.
61 			Cfr. Leone XIII, 			Enciclica Humanum genus, § 10, in Acta Apostolicæ Sedis, 			XVI, Roma 1906, pagg. 417-433.
62 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1254 - III 602 e ss.
63 			Cfr. Leone XIII, 			Enciclica Humanum genus, § 10.
64			 Ibid.
65 			Tipica è la lotta che, ovunque, la Chiesa deve sostenere perché le 			sue scuole siano equiparate del tutto a quelle pubbliche statali.
66 			Cfr. Leone XIII, 			Enciclica Humanum genus, § 8.
67 			Cfr. S. Farina, Il 			libro dei rituali; cit. in			 G. Gili-O. Nardi, 			op. cit., pag. 51.
68			 Ibid., pag. 51.
69			 Ibid., pag. 52.
70			 Ibid., pag. 54.
71			 Ibid., pagg. 60-61.
72 «Notre 			mission à nous est de servir l'avenir. Non contents d'ètre chez nous, 			dans nos temples, la république à couvert, nous sommes en mème temps 			la contre-Église, parce que nous sommes les hommes de la vie, les 			hommes de l'espoir, les hommes de la lumière, du progrés, de 			l'intelligence et de la raison» (cfr. G.			 Le Rumeur, La 			rivolte des hommes et l'heure de Marie, Argenton l'Eglise 1981, 			pag. 127).
73 			Cfr. II Nuovo Zingarelli. Vocabolario della lingua italiana di 			Nicola Zingarelli, 51ª Ed., Bologna 1983, voce «Tattica», 			 pag. 1965.
74			 Ibid., voce «Strategia», 			 pag. 1918.
75 			Ecco le parole di Padre Kolbe: «Nei "Protocolli dei Savi di 			Sion", vale a dire nel libro davvero fondamentale della Massoneria, 			così essi scrivono di sé: "Chi o che cosa è in grado di far crollare 			una forza invisibile? La nostra forza è appunto di questo genere. La 			Massoneria esterna serve per nascondere i suoi scopi, ma il piano di 			questa forza e per il luogo in cui essa si trova, saranno sempre 			sconosciuti alla gente"» (cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1133 - III 305).
76 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 131 - I 218; 133 - I 222; 164 - I 290; 1100 - 			III 246.
77			 Cfr.			 G. Gili-O. Nardi, 			op. cit., pag. 59, nota nº 18.
78 			Cfr. Mons. H. Delassus,			 op. cit., pag. 254.
79			 Ibid., pag. 248.
80 			Cfr. G. Gili-O. Nardi,			 op. cit., pag. 49 e ss.
81 			Cfr. A.Z., La quarta rivoluzione, pag. 27.
82			 Ibid., pagg. 29-36.
83 			Cfr. G. Gili-O. Nardi,			 op. cit., pag. 60.
84 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1254 - III 604.
85 			Cfr. G. Le Rumeur, 			op. cit., pag. 112.
86 			Cfr. Leone XIII, 			Enciclica Humanum genus, § 5.
87 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1249 - III -585 e ss.
88			 Ibid., pag. 585.
89			 Ibid., pag. 586.
90			 Ibid., pagg. 586-587.
91			 Ibid., pag. 587.
92			 Ibid., pag. 164 - I 290; G.			 Le Rumerur, op. 			cit., pagg. 122-124.
93 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag. 1328 III 772.
94 			Cfr. Mons. H. Delassus,			 op. cit., pag. 233.
95 			Cfr. P. M. Kolbe o.f.m.,			 op. cit., pag.1254 - III 604.
96			 Ibid., pag. 601.
97			 Ibid., pag. 1328 - III 771.
98 			Cfr. G. Le Rumeur, 			op. cit., pag. 112, dove la Massoneria è pure chiamata «sinagoga di Satana».
Fonte:
 					soprattutto la Massoneria, utilizzando anche i mezzi 					permessi dalla tecnologia, quali la stampa e successivamente 					anche la radio. Negli anni Venti fondò in Polonia, non 					lontano da Varsavia, un convento chiamato Niepokalanow, 					cioè «Città di Maria» (letteralmente: «Proprietà 					dell'Immacolata»). Pur con un fisico indebolito dalla 					tubercolosi, nel 1930 partì come missionario alla volta del 					Giappone dove rimase fino al 1935 e fondò un’altra Città di 					Maria, una Mugenzai no Sono a Nagasaki. Nel convento 					di Niepokalanow, in Polonia, alla vigilia del 					conflitto mondiale c'erano quasi 1.000 tra frati professi, 					novizi e seminaristi. Il convento cattolico più grande del 					mondo: era quasi una città autonoma. Nei primi anni della 					guerra offrì riparo a numerosi rifugiati polacchi, compresi 					molti ebrei. E per questo motivo venne arrestato e 					imprigionato dai nazisti. Rileggendo i suoi scritti, 					raccolti da Padre Di Monda, si rimane stupiti dalla profonda 					conoscenza che egli aveva della sètta massonica e dei suoi 					sordidi scopi. La sua visione di un mondo dominato dalla 					mentalità edonistica - oggi sotto i nostri occhi - può 					essere definita «profetica» se si pensa che le sue 					considerazioni sull'opera di corruzione intrapresa dalla 					Massoneria risalgono agli anni Venti. Impressionante (e 					soprattutto esatta) è anche la sua analisi storica del 					protestantesimo, del socialismo e del comunismo, che egli 					considerava a ragione alleati e truppe d'avanguardia 					dell'esercito ordito dal Serpente infernale. Paradossi della 					Storia: se oggi questo Santo osasse riproporre la sua 					convinzione secondo cui a capo della Massoneria - sue 					testuali parole - c'è «una crudele cricca ebraica» 					(cfr. P. M. 


