Stemma del Sacro Romano Impero (Imperatore Giuseppe II ,1765)
Sarebbe da chiedersi se questa suggestiva cerimonia, che certo non costituisce il Sacro Romano Imperatore in quanto Imperatore, lo costituisca come vero Suddiacono.
Essa, per certi versi, riveste un’importanza ancora maggiore, in ordine all’espressione della natura divina dell’autorità imperiale e della sacralità del sovrano, rispetto all’Unzione vera e propria, anche se, da un punto di vista simbolico, il rito dell’Olio, con il suo retaggio biblico, si mostra più appariscente e comprensibile.
La domanda che ci si pone, infatti, è: l’Imperatore è un vero Suddiacono? Ovvero, durante la liturgia della sua Incoronazione gli viene conferito tale Ordine sacro? Se così fosse, secondo la più probabile e comune tesi teologica, il sovrano riceverebbe il Sacramento dell’Ordine sacro, e non un mero sacramentale. Ciò tuttavia non avverrebbe in virtù dell’Unzione sacra. Il conferimento del Sacramento, in tale ipotesi, sarebbe la consegna (traditio instrumentorum) al Sovrano del Calice sacro e dell’Ampolla, prerogative appunto dell’Ordine del Suddiacono. Solo nell’amministrazione della Cresima e nell’Estrema Unzione infatti l’Olio Sacro è materia necessaria del Sacramento.
In tutti gli altri casi, l’unzione è un rito accessorio, e quindi con valore di sacramentale.
Così tra i riti accessori del Battesimo è contemplata sia l’unzione con l’Olio dei Catecumeni, sia, dopo il Battesimo vero e proprio, quella col Sacro Crisma. Nel conferimento dell’Ordine Sacro è pure prevista, ma sempre come rito accessorio e quindi come sacramentale, la sacra Unzione, sulle mani per il presbitero, sulle mani e sul capo con il Crisma per il Vescovo, che detiene la pienezza del Sacerdozio. Altra è la materia che conferisce con la debita formula il Sacramento vero e proprio: l’impositio manuum, l’imposizione delle mani.
Nel caso del Suddiacono, invece è la consegna dei vasi sacri, (calice e patena) e dell’ampolla, che conferisce l’Ordine sacro, proprio come avviene al Sacro Imperatore al momento della sua consacrazione. Se così fosse, la cerimonia, con la consegna al Monarca principale della Cristianità del Calice sacro e dell’Ampolla, lo costituirebbe come vero Suddiacono.