Stemma di Enrico IV di Borbone Re di Francia
Enrico IV di Borbone, detto il Grande (Pau, 13 dicembre 1553 – Parigi, 14 maggio 1610), figlio di Antonio di Borbone-Vendòme e della regina Giovanna III di Navarra. Nel 1572 ereditò la corona di Navarra dalla madre, divenendo Enrico III di Navarra. Nel 1589 ereditò il trono di Francia: fu il primo monarca del ramo dei Borbone della dinastia dei Capetingi a diventare re di Francia. Fu detto il Grande (ma ebbe anche il soprannome di Le Vert Galant: verde per il colore con il quale più amava vestirsi, galante in riferimento alla sua grande passione per le donne).
Antonio di Borbone-Vendôme (La Fère, 22 aprile 1518 – Andelys, 17 novembre 1562) ritratto nel 1560. Padre di Enrico IV.
Giovanna III di Navarra (Castello di Saint-Germain-en-Laye, 7 gennaio 1528 – Parigi, 3 giugno 1572). Madre di Enrico IV.
Alla morte del predecessore Enrico III, ultimo membro del ramo dei Valois-Angoulême rimasto privo di eredi, per individuare il legittimo pretendente alla corona di Francia secondo la legge salica si dovette risalire a Luigi IX, il Santo. Attraverso il figlio cadetto di quest'ultimo, Roberto di Clermont si discese fino ad Enrico III di Navarra che, divenendo re di Francia, assunse il nome Enrico IV. Egli fu il primo re francese della dinastia dei Borbone.
Enrico III di Valois (Fontainebleau, 19 settembre 1551 – Saint-Cloud, 2 agosto 1589) Re di Polonia dal 1º maggio 1573 al 18 giugno 1574 con il nome di Enrico V di Polonia e Re di Francia dal 1574 al 1589 col nome di Enrico III di Francia. Fu l'ultimo Re della dinastia Valois. Enrico III di Francia. Ritratto di François Clouet (1570)
Enrico IV di Borbone Re di Francia
Matrimoni e figli legittimi
Il 17 dicembre 1600 sposò, in seconde nozze Maria de' Medici, figlia di Francesco I de' Medici granduca di Toscana e di Giovanna d'Austria, dalla quale ebbe sei figli:
Nome | Nascita | Morte | Note |
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Luigi | 1601 | 1643 | Delfino di Francia fino alla morte del padre. Dal 1610 al 1616 la madre ebbe un periodo di reggenza, dal quale Luigi si liberò facendo uccidere il dispotico Concino Concini, favorito della regina madre. Nel 1624 iniziò la collaborazione con il cardinale Richelieu, che durò fino alla morte di quest'ultimo. Nel 1615 aveva sposato Anna d'Austria figlia di Filippo III di Spagna, dalla quale ebbe il futuro Luigi XIV e Filippo d'Orléans. |
Elisabetta | 1602 | 1644 | Data in sposa al futuro re di Spagna Filippo IV. La coppia ebbe sette figli, fra cui la futura regina di Francia Maria Teresa di Spagna, moglie di Luigi XIV. |
Maria Cristina | 1606 | 1663 | Nel 1619 sposò Vittorio Amedeo I di Savoia. La coppia ebbe sette figli. Alla morte del marito nel 1637, Maria Cristina divenne reggente in nome prima del figlio Francesco Giacinto e successivamente, deceduto quest'ultimo, dell'altro figlio il futuro Carlo Emanuele II di Savoia. |
Nicola Enrico | 1607 | 1611 | Insignito del titolo di duca d'Orléans, morì nella prima infanzia, probabilmente di febbre letargica. |
Gastone | 1608 | 1660 | Era chiamato Monsieur, poi Grand Monsieur in contrapposizione con Petit Monsieur, cioè suo nipote Filippo d'Orléans. Gastone era una persona colta e raffinata (fu collezionista appassionato di antiche statue e dipinti, di monete e rarità)ma anche falsa e macchiavellica, era di volontà debole e piuttosto volubile. In prime nozze sposò la duchessa di Montpensier, Maria di Borbone che morì in gravidanza. In seconde nozze Margherita di Lorena. Ebbe discendenza. |
Enrichetta Maria | 1609 | 1669 | Nel 1625 sposò Carlo I d'Inghilterra dal quale ebbe nove figli. Venne allevata in un ambiente colto e raffinato, legato alla fede cattolica romana, che l'avrebbe resa poco gradita nel paese del marito. Durante la rivoluzione inglese, il crollo della posizione del re portò nel 1644 Enrichetta Maria a fuggire insieme ai figli in Francia, alla corte della cognata Anna d'Austria. |
Figli illegittimi
Enrico IV ebbe nove figli illegittimi, la maggior parte dei quali furono in seguito legittimati:- Da Gabrielle d'Estrées (†1599):
- Cesare, duca di Vendôme (1594 – 1665), titolare del Ducato omonimo, già assorbito dalla corona con l'ascesa al trono del padre, lo ricevette in appannaggio. Fu anche duca di Beaufort (legittimato)
- Caterina Enrichetta di Borbone (1596 – 1663), mademoiselle de Vendôme (legittimata)
- Alessandro (1598 – 1629), cavaliere di Vendôme (legittimato)
- da Giacomina di Bueil (†1651):
- da Carlotta di Essart (†1651):
Enrico, che era ugonotto ( La madre Jeanne d'Albret era una convinta calvinista ed aveva allevato il figlio in questa fede. Dopo la Notte di San Bartolomeo (24 agosto 1572) dovette abiurare e riabbracciare la vera fede, la fede cattolica. Quattro anni dopo tuttavia (1576) egli rinnegò l'abiura, tornando all'eresia protestante.) si convertì al cattolicesimo il 25 luglio 1593, convinto anche dal suggerimento del Granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici, per poter salire sul trono di Francia.
« Parigi val bene una messa. » | |
(Frase attribuita a Enrico IV, di fede ugonotta, che per ottenere il trono di Francia accettò di convertirsi al cattolicesimo.[2])
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Enrico IV
Politica economica
Per quanto riguarda la politica economica, Enrico IV si affidò al suo ministro Massimiliano di Béthune, duca di Sully, un ugonotto capostipite di una scuola economica molto importante e famosa: riuscì sostanzialmente a realizzare l'opera di ricostruzione interna in una Francia stremata da più di trent'anni di guerre civili.
Nel 1604 introdusse la tassa detta paulette ( Dal nome del primo finanziere che ne ebbe l'appalto, Charles Paulet.)pagando la quale il funzionario acquistava, oltre agli emolumenti che gli sarebbero derivati dalla sua attività, anche la possibilità di trasmettere in eredità il suo ufficio. Rinasceva in questo modo una nobiltà giovane, come aveva fatto Filippo il Bello, la noblesse de robe (nobiltà di toga) la stessa "nobiltà" che nel 1789 volterà le spalle alla Corona per interessi di lucro personale , un corpo di funzionari distinto e contrapposto all'antica Nobiltà feudale, la noblesse d'epée (nobiltà di spada), la quale si vedeva lentamente sottrarre potere e prestigio soprattutto a livello locale. In questa prospettiva, la monarchia poteva disporre, per i suoi progetti di Governo della fedeltà , almeno così si pensava all'epoca,di questo nuovo ceto contrapposto all'antica nobiltà: infatti, l'obiettivo che la monarchia si proponeva era esattamente quello di dissociare a livello locale le vecchie clientele dagli obblighi verso l'aristocrazia feudale. Così facendo però, siccome il denaro guadagnato non veniva più investito ma finiva in terreni e titoli, si assistette ad una graduale frenata dello sviluppo economico del paese.
Filippo IV di Francia (Fontainebleau, 1268 – Fontainebleau, 29 novembre 1314) detto il Bello, in francese Philippe le Bel, Re di Francia dal 1285 alla sua morte.
Raggiunta una certa stabilità interna, Enrico IV nuovamente si occupò di politica estera secondo un programma anti-spagnolo: prese accordi con gli Olandesi, con Venezia, con Carlo Emanuele I di Savoia e con principi calvinisti tedeschi. Così facendo sarebbe andato contro una potenza Cattolica alleato a dei Protestanti Calvinisti e ciò non piacque ne alla Nobiltà (Quella vera, di spada) ne ai Cattolici Francesi che erano la netta maggioranza della popolazione. Il progetto era ormai pronto quando nel 1610 un estremista cattolico, di nome François Ravaillac, convinto dalle teorie del legittimo tirannicidio, uccise Enrico IV, mandando a monte il disegno del re.
Carlo Emanuele I di Savoia, soprannominato dai sudditi Testa di Fuoco per le manifeste attitudini militari (Rivoli, 12 gennaio 1562 – Savigliano, 26 luglio 1630)
L'assassinio di Enrico IV per mano di François Ravaillac, nel 1610.
Enrico IV Regnò brevemente ma in modo intenso. Egli fu il capostipite di una delle Case Reali più importanti d'Europa. Anche se la sua conversione al Cattolicesimo fu per pura convenienza tutti i suoi discendenti, fatta eccezione per alcuni avvenimenti nella vita di Luigi XIV e Luigi XV, nacquero , vissero e Regnarono da veri Sovrani Cattolici .
Statua equestre di Enrico IV
Fonte:
Wikipedia
Vive le Roy
Scritto da:
Il Realista