martedì 4 settembre 2012

Enrico IV di Borbone: Un Re "convertito" che diede inizio ad una grande dinastia



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Stemma di Enrico IV di Borbone Re di Francia
 
 

Enrico IV di Borbone, detto il Grande (Pau, 13 dicembre 1553Parigi, 14 maggio 1610), figlio di Antonio di Borbone-Vendòme e della regina Giovanna III di Navarra. Nel 1572 ereditò la corona di Navarra dalla madre, divenendo Enrico III di Navarra. Nel 1589 ereditò il trono di Francia: fu il primo monarca del ramo dei Borbone della dinastia dei Capetingi a diventare re di Francia. Fu detto il Grande (ma ebbe anche il soprannome di Le Vert Galant: verde per il colore con il quale più amava vestirsi, galante in riferimento alla sua grande passione per le donne).


Antonio di Borbone-Vendôme  (La Fère, 22 aprile 1518Andelys, 17 novembre 1562) ritratto nel 1560. Padre di Enrico IV.
 
 
 
Giovanna III di Navarra
Giovanna III di Navarra (Castello di Saint-Germain-en-Laye, 7 gennaio 1528Parigi, 3 giugno 1572). Madre di Enrico IV.
 
 
 
Era figlio di Antonio di Borbone, duca di Vendôme e di Giovanna III regina di Navarra.
Alla morte del predecessore Enrico III, ultimo membro del ramo dei Valois-Angoulême rimasto privo di eredi, per individuare il legittimo pretendente alla corona di Francia secondo la legge salica si dovette risalire a Luigi IX, il Santo. Attraverso il figlio cadetto di quest'ultimo, Roberto di Clermont si discese fino ad Enrico III di Navarra che, divenendo re di Francia, assunse il nome Enrico IV. Egli fu il primo re francese della dinastia dei Borbone.


 
Enrico III
Enrico III di Valois (Fontainebleau, 19 settembre 1551Saint-Cloud, 2 agosto 1589) Re di Polonia dal 1º maggio 1573 al 18 giugno 1574 con il nome di Enrico V di Polonia e Re di Francia dal 1574 al 1589 col nome di Enrico III di Francia. Fu l'ultimo Re della dinastia Valois. Enrico III di Francia. Ritratto di François Clouet (1570)
 
 
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Enrico IV di Borbone Re di Francia
 
 



Matrimoni e figli legittimi
Il 18 agosto 1572 sposò Margherita di Valois, detta la "regina Margot", figlia di Enrico II di Francia e di Caterina de' Medici. Il matrimonio fu dichiarato nullo nel 1599. La coppia non ebbe figli.
Il 17 dicembre 1600 sposò, in seconde nozze Maria de' Medici, figlia di Francesco I de' Medici granduca di Toscana e di Giovanna d'Austria, dalla quale ebbe sei figli:


NomeNascitaMorteNote
Luigi16011643Delfino di Francia fino alla morte del padre. Dal 1610 al 1616 la madre ebbe un periodo di reggenza, dal quale Luigi si liberò facendo uccidere il dispotico Concino Concini, favorito della regina madre. Nel 1624 iniziò la collaborazione con il cardinale Richelieu, che durò fino alla morte di quest'ultimo. Nel 1615 aveva sposato Anna d'Austria figlia di Filippo III di Spagna, dalla quale ebbe il futuro Luigi XIV e Filippo d'Orléans.
Elisabetta16021644Data in sposa al futuro re di Spagna Filippo IV. La coppia ebbe sette figli, fra cui la futura regina di Francia Maria Teresa di Spagna, moglie di Luigi XIV.
Maria Cristina16061663Nel 1619 sposò Vittorio Amedeo I di Savoia. La coppia ebbe sette figli. Alla morte del marito nel 1637, Maria Cristina divenne reggente in nome prima del figlio Francesco Giacinto e successivamente, deceduto quest'ultimo, dell'altro figlio il futuro Carlo Emanuele II di Savoia.
Nicola Enrico16071611Insignito del titolo di duca d'Orléans, morì nella prima infanzia, probabilmente di febbre letargica.
Gastone16081660Era chiamato Monsieur, poi Grand Monsieur in contrapposizione con Petit Monsieur, cioè suo nipote Filippo d'Orléans. Gastone era una persona colta e raffinata  (fu collezionista appassionato di antiche statue e dipinti, di monete e rarità)ma anche falsa e macchiavellica, era di volontà debole e piuttosto volubile. In prime nozze sposò la duchessa di Montpensier, Maria di Borbone che morì in gravidanza. In seconde nozze Margherita di Lorena. Ebbe discendenza.
Enrichetta Maria16091669Nel 1625 sposò Carlo I d'Inghilterra dal quale ebbe nove figli. Venne allevata in un ambiente colto e raffinato, legato alla fede cattolica romana, che l'avrebbe resa poco gradita nel paese del marito. Durante la rivoluzione inglese, il crollo della posizione del re portò nel 1644 Enrichetta Maria a fuggire insieme ai figli in Francia, alla corte della cognata Anna d'Austria.

Figli illegittimi

Enrico IV ebbe nove figli illegittimi, la maggior parte dei quali furono in seguito legittimati:


Enrico, che era ugonotto ( La madre Jeanne d'Albret era una convinta calvinista ed aveva allevato il figlio in questa fede. Dopo la Notte di San Bartolomeo (24 agosto 1572) dovette abiurare e riabbracciare la vera fede, la fede cattolica. Quattro anni dopo tuttavia (1576) egli rinnegò l'abiura, tornando all'eresia  protestante.) si convertì al cattolicesimo il 25 luglio 1593, convinto anche dal  suggerimento  del Granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici, per poter salire sul trono di Francia.

« Parigi val bene una messa. »

(Frase attribuita a Enrico IV, di fede ugonotta, che per ottenere il trono di Francia accettò di convertirsi al cattolicesimo.[2])
Egli pose fine alle Guerre di religione iniziate diversi anni prima (1562) tra cattolici ed ugonotti: nell'aprile 1598 emise il cosiddetto Editto di Nantes, primo esempio su vasta scala di norma di tolleranza religiosa che si dimostrò  in futuro una cattiva idea alla quale rimediò il nipote Luigi XIV. Con codesto editto, a certe condizioni e con certi limiti anche territoriali, veniva concessa la libertà di culto in tutto il territorio francese. Tutto sommato contribuì a ristabilire la pace.


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Enrico IV
 
 

Politica economica 

Per quanto riguarda la politica economica, Enrico IV si affidò al suo ministro Massimiliano di Béthune, duca di Sully, un ugonotto capostipite di una scuola economica molto importante e famosa: riuscì sostanzialmente a realizzare l'opera di ricostruzione interna in una Francia stremata da più di trent'anni di guerre civili.
Nel 1604 introdusse la tassa detta paulette ( Dal nome del primo finanziere che ne ebbe l'appalto, Charles Paulet.)pagando la quale il funzionario acquistava, oltre agli emolumenti che gli sarebbero derivati dalla sua attività, anche la possibilità di trasmettere in eredità il suo ufficio. Rinasceva in questo modo una nobiltà giovane, come aveva fatto Filippo il Bello, la noblesse de robe (nobiltà di toga) la stessa "nobiltà" che nel 1789 volterà le spalle alla Corona per interessi di lucro personale , un corpo di funzionari distinto e contrapposto all'antica Nobiltà feudale, la noblesse d'epée (nobiltà di spada), la quale si vedeva lentamente sottrarre potere e prestigio soprattutto a livello locale. In questa prospettiva, la monarchia poteva disporre, per i suoi progetti di Governo della fedeltà , almeno così si pensava all'epoca,di questo nuovo ceto contrapposto all'antica nobiltà: infatti, l'obiettivo che la monarchia si proponeva era esattamente quello di dissociare a livello locale le vecchie clientele dagli obblighi verso l'aristocrazia feudale. Così facendo però, siccome il denaro guadagnato non veniva più investito ma finiva in terreni e titoli, si assistette ad una graduale frenata dello sviluppo economico del paese.

Massimiliano di Béthune (Rosny-sur-Seine, 13 dicembre 1559Villebon, 22 dicembre 1641)
 



Filippo IV di Francia (Fontainebleau, 1268Fontainebleau, 29 novembre 1314) detto il Bello, in francese Philippe le Bel,  Re di Francia dal 1285 alla sua morte.
 
 

Raggiunta una certa stabilità interna, Enrico IV nuovamente si occupò di politica estera secondo un programma anti-spagnolo: prese accordi con gli Olandesi, con Venezia, con Carlo Emanuele I di Savoia e con principi calvinisti tedeschi. Così facendo sarebbe andato contro una potenza Cattolica alleato a dei Protestanti Calvinisti  e ciò non piacque ne alla Nobiltà (Quella vera, di spada) ne ai Cattolici Francesi che erano la netta maggioranza  della popolazione.   Il progetto era ormai pronto quando nel 1610 un estremista cattolico, di nome François Ravaillac, convinto dalle teorie del legittimo tirannicidio, uccise Enrico IV, mandando a monte il disegno del re.


Carlo Emanuele I
Carlo Emanuele I di Savoia,   soprannominato dai sudditi Testa di Fuoco per le manifeste attitudini militari (Rivoli, 12 gennaio 1562Savigliano, 26 luglio 1630)
 
 
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L'assassinio di Enrico IV per mano di François Ravaillac, nel 1610.
 
 


Enrico IV Regnò brevemente ma in modo intenso. Egli fu il capostipite di una delle Case Reali più importanti d'Europa. Anche se la sua conversione al Cattolicesimo fu per pura convenienza tutti i suoi discendenti, fatta eccezione per alcuni avvenimenti nella vita di Luigi XIV e Luigi XV, nacquero , vissero e Regnarono da veri Sovrani Cattolici .



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Statua equestre di Enrico IV
 



Fonte:

Wikipedia

Vive le Roy

Scritto da:

Il Realista