Nota: In queste pubblicazioni verranno esposti i Re di Francia succeduti al Conte di Chambord (Enrico V) secondo la linea legittimista Francese.
Giovanni Carlo Maria Isidoro di Borbone nacque il 15 maggio 1822 presso il Palazzo Reale di Aranjuez (Spagna). Egli era il secondo figlio di Carlo Maria Isidoro di Borbone-Spagna , Infante di Spagna, in seguito pretendente legittimo al Trono Spagnolo con il nome di Carlo V, e Conte di Molina e della sua prima moglie, Maria-Francesca Infanta del Portogallo, figlia del re Giovanni VI del Portogallo. Alla nascita, Giovanni di Borbone venne titolato Infante di Spagna da suo zio Re Ferdinando VII di Spagna. Il 6 febbraio 1847 a Modena, Giovanni di Borbone sposò la principessa Maria-Beatrice d'Asburgo-Este , figlia di Francesco IV, della Casa d'Asburgo-Este, duca di Modena , e di sua moglie la Principessa Maria Beatrice di Sardegna della Casa di Savoia.
Maria Beatrice d'Asburgo-Este (Modena, 13 febbraio 1824 – Graz, 18 marzo 1906), moglie di Giovanni di Borbone.
Da questo matrimonio, Giovanni di Borbone ebbe due figli, Carlo, nato nel 1848, e Alfonso, nato nel 1849. Dopo la morte di suo fratello maggiore, il conte di Montemolin avvenuta il 13 gennaio 1861, il Principe Giovanni divenne per i carlisti, Re di Spagna e delle Indie con il nome di Giovanni III. Tuttavia, Giovanni di Borbone non assunse seriamente il ruolo di pretendente continuando a far finta di non credere nelle possibilità di vittoria della causa carlista. Inoltre, le sue idee e centri di interesse lo portarono ad una rottura con i suoi sostenitori carlisti . Privo di ambizioni personali, aveva una passione per la scienza più che per la politica: seguì corsi di dagherrotipo al politecnico di Londra e condusse esperimenti sulla fotografia, con una mente creativa, aveva sviluppato un modello di gommone per la marina . Riflessioni personali e compagnie sbagliate lo portarono ad adottare vedute liberali e a aderire alla massoneria tanto che era a favore dell'astratta sovranità nazionale, al suffragio universale, al'indipendenza della magistratura, alla libertà di espressione e di culto, di uguaglianza davanti alla legge e all'aspirazione del Carignano e della setta all'unità italiana. Per pigrizia personale non amava l'intrigo, come odiava l'idea di spargere sangue spagnolo. Le sue idee erano in netto contrasto con quelle della moglie. rifiutò che l'educazione dei figli venisse affidata ai gesuiti, e questa decisione portò alla separazione dei coniugi. Giovanni si trasferì a Brighton e la moglie e i due figli trascorsero le loro vite tra Modena e Venezia. Il conte di Chambord inviò una guardia ungherese a vegliare sulla sua cognata e nipoti. Dopo aver rifiutato il trono dell'Impero Messicano offertagli da Napoleone III, si presentò da Isabella II nel luglio 1862 rinunciando ad indossare il titolo di cortesia di "conte Montizón", nome di un vecchio castello andalusa fondato da Carlo III nel 1767. Delusi dal comportamento di Giovanni di Borbone , i carlisti si rivolsero a suo figlio maggiore, che si proclamò re di Spagna e delle Indie con il nome di Carlo VII a Londra il 20 Luglio 1868. Di conseguenza, su richiesta del figlio maggiore, Giovanni di Borbone abdica al trono di Spagna rinunciando ai suoi diritti a Parigi il 3 ottobre 1868.
Carlos María de los Dolores Juan Isidro José Francisco Quirin Antonio Miguel Gabriel Rafael de Borbón y Austria-Este, Duca di Madrid (Lubiana, 30 marzo 1848 – Varese, 18 luglio 1909) primogenito di Giovanni di Borbone.
"Essendo diventato il Capo della Casa di Borbone per la morte di mio fratello e cugino il Conte di Chambord, dichiaro di non rinunciare ad alcun diritto al trono di Francia che prendo dalla mia nascita."
Giovanni di Borbone morì all'età di 65 anni nella sua casa al numero 25 Seafield Road, Hoye, vicino a Brighton, Sussex (Inghilterra), dove visse in incognito sotto il nome di Mr. Montagu. Il suo funerale venne celebrato il 24 novembre 1887 nella Chiesa del Sacro Cuore di Brighton. Al funerale parteciparono i figli e il nipote Giacomo di Borbone, futuro "Duca d'Angiò e di Madrid."Il 27 novembre, sul settimanale francese "Journal de Paris" apparve con un bordo nero con il titolo "MORTE DI RE GIOVANNI III". Il 29 novembre i francesi legittimisti fecero celebrare una messa di requiem a Parigi nella chiesa di Notre-Dame des Victoires. Giovanni di Borbone venne sepolto a Trieste, nella cappella intitolata a san Carlo Borromeo nella cattedrale di San Giusto. Il legittimista francese Maurice i Andigné disse:"Re Giovanni III ci ha dato la certezza che, se un giorno si siederà un Re sul Trono di Francia, il suo programma e la sua bandiera saranno quelle del conte di Chambord."
Bandiera legittima del Regno di Francia .
Fonte:
Traduzione e adattamento:
Redazione A.L.T.A.