Armi Estensi 1727
Ercole III d'Este (Modena, 22 novembre 1727 – Treviso, 14 ottobre 1803) nacque a Modena da Francesco III d'Este e Carlotta Aglae di Borbone-Orléans, figlia del reggente di Francia. Si unì in matrimonio a Maria Teresa Cybo-Malaspina nel 1741; l'unione gli portò in dote il Ducato di Massa e Carrara che andò ad ingrandire gli Stati Estensi fornendo ad essi uno sbocco sul mare. Salì al trono nel 1780.
Francesco III d'Este (Modena, 2 luglio 1698 – Varese, 22 febbraio 1780) Duca di Modena dal 1737 al 1780. Padre di Ercole III d'Este.
Carlotta Aglae di Borbone-Orléans, duchessa di Modena e Reggio (Parigi, 20 ottobre 1700 – Parigi, 19 gennaio 1761), era la terza figlia di Filippo II di Borbone-Orléans, duca d'Orléans e Reggente di Francia, e di sua moglie, Francesca Maria di Borbone-Francia, la seconda Mademoiselle de Blois. Madre di Ercole III d'Este.
Maria Teresa Francesca Cybo-Malaspina (Novellara, 29 giugno 1725 – Reggio nell'Emilia, 25 dicembre 1790) Duchessa Sovrana di Massa e Principessa di Carrara dal 1731 al 1790; nona della sua dinastia a governare i territori del Ducato di Massa e Carrara. Moglie di Ercole III d'Este.
Rimasto vedovo nel 1790 si unì con matrimonio morganatico a Chiara Marini, che frequentava da anni, mentre la Duchessa si era ritirata a Reggio. Da Maria Teresa ebbe due figli, ma il maschio (Rinaldo) morì poco dopo la nascita nel 1753. La femmina invece, Maria Beatrice Ricciarda (1750-1829), auspice il nonno Francesco III d'Este sposò l’Arciduca d’Austria Ferdinando, figlio di Maria Teresa d'Asburgo, e così garantirà la continuità alla dinastia con la nascita del figlio Francesco (il futuro Francesco IV d'Asburgo-Este). Da Chiara Marini ebbe un figlio maschio, Ercole Rinaldo (1770-1795), comandante della Milizia Estense e marchese di Scandiano, ma incapace di succedergli in quanto figlio naturale.
Fu un buon sovrano , gioviale e bonario (non disdegnava parlare in dialetto ai sudditi) e proseguì le riforme iniziate dal padre. Fece costruire i due ponti di Rubiera e di S. Ambrogio a Modena sulla Via Emilia, migliorando quindi i collegamenti con gli altri Stati, attraverso strade (Via Vandelli) che collegavano la Lunigiana e la Garfagnana coi versanti reggiano e modenese; nel 1785 istituì l’Accademia Atestina di Belle Arti. Sotto il suo regno rifiorirono la cultura e le scienze, mediante la protezione ad eruditi del calibro di Lazzaro Spallanzani, Giambattista Venturi, Girolamo Tiraboschi, Lodovico Ricci, e tantissimi altri.
Ercole III d'Este
L’invasione francese lo costrinse a lasciare il Ducato per Venezia il 7 maggio 1796, portando con sé il suo cospicuo patrimonio personale, ma non una lira dalle pubbliche casse, nonostante le pretestuose accuse sanculotte. Fu invece raggiunto dai soldati francesi nella città lagunare e oggetto di rapina a mano armata nella propria dimora di circa 200.000 zecchini. Dopo questo episodio si trasferì a Treviso ove morì il 14 ottobre 1803. A seguito delle paci di Campoformio (1797) e di Lunéville (1801), riuscì ad entrare in possesso della Brisgovia come compenso per la perdita dei ducati di Modena e di Reggio, ma non riuscì mai a prenderne possesso.
Parentele:
Ercole III, in quanto nipote di Carlotta Felicita di Brunswick e Lüneburg, era cugino di secondo grado di Maria Giuseppina di Sassonia, moglie di Luigi Ferdinando di Borbone-Francia, e di Maria Amalia di Sassonia, sorella della precedente e consorte di Carlo III di Spagna (che oltretutto era suo cugino di terzo grado sia per parte di padre che di madre). Inoltre, egli era legato a tutta la maggiore nobiltà francese, poiché suoi cognati erano Luigi Giovanni Maria di Borbone-Penthièvre e Luigi Francesco Giuseppe di Borbone-Conti che era anche suo cugino. Suo cugino di primo grado era il principe Luigi Filippo I di Borbone-Orléans. Il Duca era inoltre imparentato con le più importanti e prestigiose case reali europee; suoi cugini, di vario grado, erano infatti: Luigi XV di Francia, Carlo III di Spagna e Giorgio II d'Inghilterra.
Fonti:
Wikipedia
Terra e identità
^ Ercole III D'Este, Duca di Modena e Reggio, in Dizionario Biografico – Treccani. URL consultato in data 11 agosto 2011
^ Gioacchino Maria Olivier-Poli. Continuazione al Nuovo dizionario istorico degli uomini che si sono renduti piu' celebri per talenti, virtu', scelleratezze, errori, ec., la quale abbraccia il periodo degli ultimi 40 anni dell' era volgare, Volume 4, p. 77. R. Marotta e Vanspandoch, 1824. URL consultato in data 11 agosto 2011.Scritto da:
Il Realista