Athanase-Charles-Marie de Charette de la Contrie
Athanase-Charles-Marie de Charette de
Athanase-Charles-Marie de Charette de
Stampa del XIX Secolo raffigurante, sulla sinistra , Athanase de Charette , suo padre e uno dei suoi fratelli, sormontato dall'immagine del suo eroico antenato François-Athanase Charette de La Contrie.
Verso la metà degli anni '40 entrò all'Accademia militare di Torino, ma nel 1848 lasciò il Piemonte, non volendo servire nel suo esercito poiché in disaccordo con la politica liberale ed anticlericale che aveva intrapreso il paese. Passò allora a servire, nel 1852, il Duca di Modena, come sottotenente di un reggimento austriaco di stanza nel Ducato, ma in seguito decise di lasciare l' incarico per lo stesso motivo: non voleva servire uno Stato tradendo i suoi principi e valori.
Legittimista quanto il suo antenato François de Charette, quando i suoi due fratelli chiesero di servire Francesco II per difendere il Regno delle Due Sicilie, decise di mettersi al servizio di Pio IX. Si arruolò, quindi, tra i franco-belgi (poi noti come Zuavi pontifici) e nella Battaglia di Castelfidardo mostrò la sua abilità nel combattere e il suo coraggio, venendo ferito.
I fratelli de Charette (al centro Athanase) detti "I Moschettieri del Papa"
« All'ombra di questa bandiera tinta dal sangue delle nostre più nobili e care vittime, io generale Barone de Charette, che ho l'insigne onore di comandarvi, consacro
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Decise di formare
« (...) egli (il ministro della guerra) ci aveva offerto la più bella ricompensa nazionale alla quale potessimo ambire proponendo a noi, corpo di Volontari, di far parte dell'esercito regolare. Ben forti sono le ragioni che ci consigliano a rinunziare all'onore che ci viene offerto. Ma venuti in Francia come zuavi pontifici, non ci crediamo in diritto di vincolare la nostra libertà, nè di introdurre nell'esercito un'uniforme che non ci appartiene: io ho dunque domandato il licenziamento. Voi tornate ai vostri focolari, ma il vostro compito non è finito. Uniti e compatti vi siete battuti su diversi campi di battaglia: vi sovvenga che il sangue sparso è legame più forte di un giuramento: se
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Dopo la fine della guerra e la sconfitta della Francia , con tutte le conseguenze seguenti come la caduta del secondo Impero , la diabolica Comune e la terza Repubblica , de Charette , fermo nei suoi nobili ideali , visse lontano dalle faccende di quella Francia liberale che non gli apparteneva. Continuando a essere monarchico legittimista , non accettò mai l'elezione a deputato. Morì il 9 ottobre 1911 a Basse-Motte (Ille-et-Vilaine).
Fonte:
Wikipedia
Vive le Roy
Scritto da:
Il Principe dei Reazionari