Le insegne dell'Ordine
Era il 1562 quando Papa Pio IV istituì per la Famiglia dei Medici il Sacro Militare Ordine di Santo Stefano Papa e Martire, di cui oggi Gran Maestro è l’Arciduca Sigismondo d’Asburgo Lorena Granduca di Toscana. Celebrazioni a Pisa giovedì.
Pisa - Il 1 febbraio 1562 con bolla papale Papa Pio IV istituì, fondandolo in “perpetuo”, l’Ordine Cavalleresco di Santo Stefano Papa e Martire. Il successivo 15 marzo nella Cattedrale di Pisa il Nunzio Apostolico nel Granducato Toscano, il vescovo Giorgio Cornaro vestiva, a nome del Papa, Cosimo de’ Medici dell’abito di Gran Maestro. Sono passati esattamente 450 anni, che verranno ricordati con alcune celebrazioni in questi giorni a Pisa, promosse dall’Accademia dei Cavalieri di Santo Stefano, a cui parteciperà l’attuale Gran Maestro, l’Arciduca Sigismondo d’Asburgo Lorena, Granduca di Toscana. Giovedì prossimo dalle 8.30 alle 13.30 speciale annullo postale nel Palazzo dei Dodici. Alle 12 solenne celebrazione eucaristica nella chiesa di Santo Stefano, presieduta dal rettore monsignor Aldo Armani, con la partecipazione dei Cavalieri dell’Ordine e una rappresentanza dei Cavalieri di Malta, del Santo Sepolcro, e di quello Costantiniano di San Giorgio (Spagna). Seguirà a Palazzo dei Dodici il ricevimento del presidente Umberto Ascani. Per l’occasione sarà coniata una artistica medaglia e presentate due pubblicazioni, “l’Ordine di Santo Stefano” di Gino Guarnieri, e “l’Ordine del merito civile” di Marco Matteucci. La giornata si concluderà alle 17,30 nella chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri con il concerto, ad ingresso libero, della Società Filarmonica Pisana. La prima sede dell'Ordine fu Portoferraio nell'isola d'Elba, poi a Pisa in piazza dei Cavalieri, che prende il nome proprio da quest'Ordine, così come la chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri. Le insegne dell'ordine sono la croce rossa a otto punte bordata d'oro in campo bianco, accantonata da gigli d'oro. Il successo dell'ordine fu notevole e si estese anche fuori dai confini della Toscana, tra gli altri stati italiani ed esteri, lasciando una eccellente fama. La sua missione era di liberare il Mediterraneo dai pirati musulmani e i cristiani dalla schiavitù ottomana. L'Ordine è riconosciuto dallo Stato Italiano, come "ordine dinastico non nazionale", attraverso le autorizzazioni all'uso delle insegne, concesse dal Ministro per gli Affari Esteri. Dal 1939 esiste l'istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano che insieme all'Accademia di Marina dei Cavalieri di Santo Stefano si occupa del mantenimento della memoria storica dell’Ordine. Attualmente i Cavalieri dell’Ordine sono poco meno di un centinaio.
Fonte:
Stampa Toscana