tratto da: Avvenire, 20.5.2000
Storia della famiglia che fece prosperare le terre su cui regnava: fu la prima in Italia a volere la costruzione di ferrovie, ostelli per i poveri, cantieri navali e persino grandi fabbriche. Il napoletano, poi, era una delle lingue diplomatiche parlate in tutta Europa.
Viaggiare nella storia mettendo da parte i libri. Si può da ieri, a Napoli e in altre città del Sud. È infatti iniziato il «Viaggio nella Memoria» di quel periodo che va dal 1734 al 1861 e che vide prima la nascita del Regno delle Due Sicilie, con la dinastia dei Borbone, e poi la sua fine con l'Unità d'Italia. Non cominciate a storcere il naso e a sbuffare, bambini. [...] Provate invece a immaginare di studiarla da vicino. Come? Per esempio ammirando trecento soldatini da collezione: uniformi, bandiere, copricapi, armi bianche e da fuoco, generali e soldati semplici tutti in fila per voi al Palazzo Reale di Napoli, per spiegarvi la vita militare al tempo dei Borbone. Oppure visitando lo storico Bacino di Raddobbo per le navi da guerra, il primo mai realizzato in Italia, all'ex Arsenale Marittimo di Napoli, dove nel 1818 fu varato "Torquato Tasso", il primo bastimento a vapore italiano. Lo potrete vedere anche voi perché sarà riportato a Napoli, recuperato dal fondo del mare. Sarà il simbolo di quella marina mercantile e militare che per tutto il periodo borbonico fu la prima in Italia per forza e mezzi e da cui è nata la moderna Marina Militare Italiana. E allora, che ne dite? La storia si fa interessante. Se poi pensate che questi sono solo alcuni esempi e che la manifestazione sui Borbone «Viaggio nella Memoria» dura fino a dicembre, potete credere che ci sarà da divertirsi. Andando indietro nel tempo, potremo scoprire nuove cose sugli antichi Romani che vivevano a Pompei ed Ercolano, le città che furono seppellite dalla cenere del Vesuvio nel 79 d.C. e che i Borbone fecero riportare alla luce. O ci basterà camminare per Napoli e anche per Caserta per scoprire palazzi, regge e strade che cinque re costruirono e che richiamavano viaggiatori anche dall'estero. Davvero ci sarà la possibilità di vedere e conoscere cose mai viste prima d'ora.