domenica 1 settembre 2013

Per il ritorno dei comunisti a Dio

scomunica_ai_comunisti_1949
 
 
“ […] Inutile illudersi: il comunismo
·        mette in gravissimo pericolo la salvezza eterna, allontanando i seguaci dai Sacramenti e dalle pratiche religiose
·        fa perdere la verità con la propaganda dei peggiori errori e con la diffidenza verso il Magistero della Chiesa
·        fa dimenticare la suprema legge dell’amore proclamando il principio della lotta di classe.
 […]
   Il comunismo è – innanzi tutto – un problema religioso. Il più grave problema religioso-morale del nostro tempo, sia in Italia che nel mondo intero: <<nemici di Dio, prima ancora che di noi>> li ha chiamati Giovanni XXIII (Mes. Natalizio 1958).
   La dottrina marxista è la più radicale negazione di Dio, dell’anima e di ogni realtà spirituale.
L’azione dei responsabili, dove sono arrivati al potere, è stata finora la più spietata e subdola persecuzione religiosa, in coerenza alla parola di Lenin che proclama la lotta contro la religione <<abc>> del marxismo (opere XIV pag. 70).
   La pratica allontana dalla religione e mette in pericolo ogni valore morale: dalla innocenza dei bambini alla santità del matrimonio, dall’amore fraterno alla più elementare forma di giustizia, dal rispetto della verità al rispetto della vita stessa.
   Anche i così detti, <<comunisti cattolici>> che non accettano la dottrina materialistica, ma aspettano dal comunismo la liberazione dalle miserie e dalle ingiustizie, sono, per lo meno, disubbidienti alla Chiesa e in pericolo di perdere la Fede.
 
[…]
 
   Il comunismo, sul piano religioso, è il più pericoloso e il più vasto campo di peccati: ateismo militante, apostasia, lotta alla Chiesa, bestemmie, ingiustizie ecc… La Chiesa ha dichiarato scomunicati (con scomunica riservata alla S. Sede) gli assertori della dottrina atea materialista; rei di peccato grave coloro che si iscrivono, votano, leggono la stampa comunista, coloro che mandano i figli alle associazioni e, in qualsiasi modo efficace, aiutano il comunismo.
   Il cristiano non può rimanere indifferente, deve sentire il dovere di riparare le offese fatte a Dio.
 
[…]
 
   Milioni di uomini strappati alla Chiesa significano milioni di anime in gravissimo pericolo di perdersi, per mancanza di mezzi necessari alla salvezza.
   Nazioni intere senza sacerdoti, popoli in marcia verso il Cristianesimo – pensa a seicento milioni di cinesi – da cui sono stati cacciati i missionari, significano miliardi di persone che non conosceranno la verità e non avranno i mezzi di salvezza!
 
Tratto da: Per il Ritorno dei Comunisti a Dio di Padre Carmelo Conti Guglia O.M.I., Edizioni Propaganda Missionaria O.M.I., 1959
 
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