giovedì 19 settembre 2013

Suor Lucia ed il terzo segreto di Fatima

Quante volte ci hanno parlato del terzo Segreto di Fatima? Ricordo, sin da bambino, che anche in famiglia delle volte si menzionava l’esistenza di questo Segreto, ne parlavano come se fosse una rivelazione, sebbene privata, molto importante ed inerente il futuro dell’umanità. Questo era il comune sentire, frutto della tanta informazione che si era fatta fino agli anni ’50.
In questo contesto vorrei cercare di rendere un servizio di controinformazione, quasi di gossip, ovvero di cronaca di alcuni episodi accaduti, secondo una prospettiva meno nota, ma senza proporre idee o ipotesi eccessivamente personali; altresì è mia intenzione proporre una certa contrapposizione che c’è fra la documentazione detta ufficiale e quella che ad oggi risulta essere ancora ufficiosa.
Non scriverò precisamente delle apparizioni di Fatima, data la già ampia conoscenza che c’è, ma concentrerò la mia attenzione piuttosto sulla figura di suor Lucia, cercando di mantenere imparzialità e totale distanza da quelle tendenze millenariste e pentecostali che purtroppo tanto condizionano alcuni ambienti vicini alla Chiesa.
Cosa aggiungere? Beh, se sbaglio qualcosa ogni correzione è necessaria e gradita; inoltre non è mia intenzione giungere a conclusioni, bensì richiedo l’opinione di tutti i lettori interessati, al fine di aprire un confronto costruttivo sull’intera vicenda. Buona lettura!
Nel 1917 la Vergine Maria apparve sei volte a tre pastorelli: Francisco, Jacinta Marto e Lucia dos Santos.
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Concentriamo le nostre attenzioni su Lucia dos Santos.
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I pastorelli chiesero alla Vergine Maria di rivelarsi anche agli altri concittadini, affinché ogni dubbio potesse essere fugato. Cosicché la Vergine Maria comunicò ai 3 veggenti che in data 13 ottobre 1917 avrebbe operato un miracolo visibile da tutti: il famoso Miracolo del sole. Alla vigilia del 13 ottobre vi fu un temporale di proporzioni incredibili …
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La potente precipitazione temporalesca della notte portò l’indomani i presenti addirittura ad essere immersi nel fango fino alle caviglie. A mezzogiorno del 13 ottobre 1917, Lucia dos Santos disse ai 70.000 presenti (circa) di chiudere gli ombrelli poiché si sarebbe manifestata la Vergine Maria.
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Il sole cominciò a fare strani movimenti, estranei alle leggi della fisica, inoltre cambiava colore e girava rapidamente al pari di una enorme ruota di fuoco.
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Il sole – si legge nelle cronache – sembrava danzare sotto gli occhi di tutti i presenti attoniti; 10 minuti più tardi, cominciò ad avvicinarsi paurosamente alla terra, tanto che i presenti ebbero a spaventarsi e molti scoppiarono in pianti poiché credevano fosse giunta la fine del mondo.
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Il sole, invece, prossimo alla Terra, ritornò nella sua posizione originale ed il miracolo terminò. Si legge che molti malati furono guariti all’istante e che il terreno, fangoso e intriso di acqua, improvvisamente divenne perfettamente calpestabile, caldo, come se non fosse mai piovuto. Le cronache, inoltre, ci raccontano di numerose conversioni al cattolicesimo integrale, istantanee, durature, anche da parte di atei e massoni dichiarati.
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Si legge, inoltre, che scomparve ogni traccia di sporco sugli abiti dei presenti … non più sporco e fango ma pulizia e candore.
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Nell’edizione del 15 ottobre 1917, la rivista forse massonica e dichiaratamente atea O Seculo, riportava la notizia esattamente in maniera identica alla versione narrata dai cronisti cattolici. L’articolo era in prima pagina, colonna destra, con il titolo Como o sol bailou ao meio dia em Fatima.
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Posto che i primi due Segreti già li conosciamo e che il terzo Segreto è noto nella versione ufficiale, c’è tanto da dire sulle numerose voci ufficiose. Concentriamo, quindi, le nostre attenzioni sul materiale che si riesce a reperire e facciamoci un’idea. Il 13 giugno del 1929 la Vergine Maria apparve a Lucia dos Santos, già suora in convento presso Tuy in Spagna. Memorizziamo bene Tuy poiché ci tornerà utile a seguire …
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La Madonna disse a suor Lucia: “E’ giunto il momento in cui Dio chiede che il Santo Padre faccia, in unione con tutti i vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato, promettendo in questo modo di salvarla. Sono tante le anime che la Giustizia di Dio condanna per peccati commessi contro di Me, e perciò vengo a chiedere riparazione: sacrificati con questa intenzione e prega.” . Purtroppo Pio XI non consacrò la Russia e la notte del 25 gennaio 1938 i cieli d’Europa furono illuminati da una luce sconosciuta, probabilmente (per suor Lucia è certo) il segno che dava inizio alla Seconda Guerra Mondiale (si leggano in proposito il primo e secondo Segreto integralmente).
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Sappiamo, quindi, dell’esistenza di un terzo Segreto che sembra essere la continuazione delle parole “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede …“. Nel luglioagosto del 1941 suor Lucia scrisse: ”Il segreto è composto da tre argomenti distinti”[...] e io ne posso svelare solo due“. Da qui cominciano i dubbi e le incongruenze; molte notizie concernenti la cronologia del Segreto le conosciamo grazie al ricercatore Frate Michel. Sappiamo, per esempio, che suor Lucia nel giugno del 1943 si ammalò gravemente e sappiamo anche che quando la veggente mise per iscritto i Segreti 1 e 2, ancora non aveva scritto il Segreto 3, quello oggi controverso. Si legge che le condizioni di salute della suora erano così gravi che il Vescovo di Fatima, mons. da Silva, ne fu seriamente preoccupato.
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In data 15 settembre 1943, il Vescovo da Silva si recò in Spagna, incontrò suor Lucia e le chiese di scrivere il terzo Segreto, ma solo “se lo voleva davvero“; la veggente domandò al Vescovo un ordine scritto intorno alla metà di ottobre 1943, e così da Silva fece, trasmise un ordine per iscritto. Trascorsero dei mesi di grande angoscia per la suora, difatti non riuscì a scrivere il Segreto, tuttavia la Vergine le apparve nuovamente in data 2 gennaio 1944 e le confermò che questa era veramente la Volontà di Dio .. le diede la luce e la forza di portare a termine il compito che le era stato ordinato. Così suor Lucia trascrisse il terzo Segreto e lo consegnò al Vescovo da Silva il giorno seguente, per il tramite di mons. Ferreira, Arcivescovo di Gurza. La veggente, stando alle parole del Canonico Galamba, fece promettere al Vescovo da Silva che il terzo Segreto sarebbe stato letto, senza se e senza ma: “esso sarebbe stato certamente aperto e letto o alla sua morte o nel 1960, a seconda di cosa fosse accaduto prima“. Nel 1946, il Canonico Barthas chiese alla veggente perché fosse necessario aspettare fino al 1960, quindi suor Lucia rispose, anche in presenza del Vescovo da Silva, “perché la Beata Vergine desidera così“, “a quel punto sarà [tutto] più chiaro“. Madre Pascalina confidò al giornalista Robert Serrou che la busta contenete il terzo Segreto giunse in Vaticano in data 16 aprile 1957 e fu riposta nello studio di Pio XII. Il Vescovo Ausiliario Venancio (aveva ricevuto la busta da mons. da Silva) riferì che, posta la busta sigillata contro luce, si potevano distinguere circa 20 o 25 righe di testo scritto. Pio XII morì il giorno 9 ottobre 1958, prima dell’anno 1960. La responsabilità, quindi, ricadde mons. Roncalli, il quale prese il nome di Giovanni XXIII, usato in precedenza da Baldassarre Cossa, un anti-papa.
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Il giorno 8 febbraio del 1960, mons. Roncalli o chi per lui, fece diramare l’irrispettoso comunicato: “Benché la Chiesa riconosca le apparizioni di Fatima, essa non desidera assumersi la responsabilità di garantire la veridicità delle parole che i tre pastorelli dissero che furono indirizzate loro dalla Vergine Maria“. Mah! Se sono vere le apparizioni perché adesso si mette in discussione la veridicità delle parole. Adesso vediamo una foto di suor Lucia prima del 1959 / 1960.
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Vediamo suor Lucia dopo il 1959 / 1960 in compagnia di mons. Montini (Paolo VI).
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Si consideri che il Vescovo da Silva morì; suor Lucia incontrò Padre Agostino Fuentes, Postulatore principale per le cause di beatificazione di Francisco e Giacinta, in data 26 dicembre 1957. Padre Fuentes, rientrato in Messico, il 22 maggio 1958 dichiarò di aver udito dalla bocca di suor Lucia, “triste, pallida ed emaciata“, la frase: “Dio punirà il mondo e lo farà in modo terribile. La punizione del Cielo è imminente“. Non volle  fornire altri dettagli poiché il 1960 non era ancora giunto, tuttavia dichiarò che si trattava del contenuto del terzo Segreto. Suor Lucia aggiunse solamente: “… la mia missione non è quella di indicare al mondo i castighi materiali, che sono ormai certi se il mondo non inizia subito a pregare ed a fare penitenza. No! La mia missione è quella di indicare a tutti l’imminente [siamo nel dicembre del 1957] pericolo in cui ci troviamo, ovvero perdere le nostre anime per l’eternità [...] il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Vergine“. “Una delle 2 parti vincerà, l’altra giocoforza subirà la sconfitta. Per questo, d’ora in poi, dobbiamo scegliere da che parte stare. O stiamo con Dio o stiamo col demonio. Non vi sono altre possibilità …“. Suor Lucia parlò di due ultimi rimedi rimasti per evitare l’imminente pericolo: uno dei due è la Devozione al Cuore Immacolato di Maria, l’altro è il Santo Rosario.
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Il contenuto della lunga conversazione fra Padre Fuentes e suor Lucia fu rilanciato da numerosi periodici a livello mondiale, ma  il 2 luglio 1959 la Diocesi di Coimbra, si legge, accusò il Fuentes di aver mentito e dichiarò in un comunicato stampa che suor Lucia aveva riferito al Padre solo circa elementi riguardanti il processo di beatificazione, negando qualsiasi rivelazione di carattere escatologico o apocalittico. Suor Lucia fu interrogata e confermò la versione della Diocesi di Coimbra.
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Il 19 marzo del 1961, Padre Luis Kondos, prete nell’Ungheria comunista, sostituì Padre Fuentes. E così il mistero si infittisce! Alcuni sostengono che la “vera” suor Lucia fu sostituita da una “sosia” e, stando alle cronache, si apprende che la Madre Superiora non consentiva a suor Lucia neanche di incontrare i parenti, se non dietro il classico telo posto davanti la grata nella sala incontri del convento, misura insolita e non riservata agli incontri con i famigliari. Questa è suor Lucia dopo il 1959 / 1960:
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Si notino i denti e la bocca suor Lucia dopo il 1959 / 1960.
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Qui la vediamo in compagnia di mons. Wojtyla (Giovanni Paolo II), facciamo attenzione al mento.
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Adesso permettiamoci un raffronto con la suor Lucia antecedente il 1959 / 1960.
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Guardiamo di nuovo suor Lucia dopo il 1959 / 1960. Si può notare che i denti della “nuova” suor Lucia sono perfetti ed è evidente che la bocca forma una U rovesciata. Nella “vecchia” suor Lucia è assolutamente il contrario. I denti della “nuova” suor Lucia sono inoltre perfetti, tuttavia potrebbe essere una dentiera, però la bocca sembra sicuramente differente; ed anche il mento sembra diverso.
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La Diocesi di Coimbra in quel comunicato del 1959 aveva dichiarato che “suor Lucia non ha nulla da dire su Fatima“, ed inoltre divenne sempre più difficile incontrarla, tanto che Padre Aparaco, confessore, rientrando in Brasile nel 1960 dichiarò: “non sono stato in grado di incontrare suor Lucia poiché l’Arcivescovo non poteva darmi il permesso per incontrarla“. Parlò di “condizioni di isolamento imposte dalla Santa Sede“. Per incontrare suor Lucia era necessaria una specifica autorizzazione che poteva essere data o da mons. Roncalli (Giovanni XXIII) o dal pro-Prefetto del Sant’Uffizio.
Attenzione al mento della “vecchia” suor Lucia. Praticamente Lucia dos Santos sembra non avere mento, diversamente la “nuova” suor Lucia sembra avere un mento molto prominente, in dialetto lucano si chiama “scucchia“.
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In questa foto di suor Lucia prima del 1959 / 1960, si evidenzia in maniera ancora più chiara sia l’assenza di mento, anche frontalmente, che il sorriso a U, che il labbro inferiore molto carnoso. Tutto l’opposto di quello che vediamo nella “nuova” suor Lucia.
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Adesso concentriamo le attenzioni sulla scrittura di suor Lucia. In basso 3 foto con opportune evidenze in rosso: fotocopie di testi autografi del 17 dicembre 1927, del 29 maggio 1930 e del 17 novembre 1935.
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Ora confrontiamo la G (in minuscolo) con uno scritto del 13 aprile 1980.
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Stesso discorso lo facciamo con la S (in maiuscolo). Le prime 3 sono fotocopie di testi autografi del 17 dicembre 1927, del 29 maggio 1930 e del 17 novembre 1935. Le ultime 2 foto sono rispettivamente tratte da uno scritto del 13 aprile 1980 ed uno del 13 luglio 1989.
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Inoltre, tornando a parlare del terzo Segreto, nella versione (che non è più di 20 o 25 righe) ufficiale rivelata dal Vaticano in data 26 giugno 2000, non sembra essere presente la frase  ”In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede …” . Vari studiosi hanno rilevato anche numerose altre incongruenze, quindi credo che non sia necessario aggiungere altro.
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Nella versione vaticana del terzo Segreto, che si sostiene scritto da suor Lucia nel 1944, si notino le lettere J M J (in maiuscolo), a seguire le si confronti con le stesse, scritte però in data 17 settembre 1927 ed in data 29 maggio 1930 (la data del 17 settembre non è certa).
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Stesso discorso lo vediamo con la scritta TUY (in maiuscolo).
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Adesso guardiamo la S (in maiuscolo) così come ci è presentata dal Vaticano nello scritto che viene attribuito a suor Lucia e che dovrebbe essere del 1944, in questo modo possiamo raffrontare il tutto con le stesse lettere scritte però qualche anno prima (17 dicembre 1927, del 29 maggio 1930 e del 17 novembre 1935). A me sembrano totalmente diverse, e basta salire un pochino la pagina web per accorgersene! E’ giusto dire che il terzo Segreto, quello presentato dal Vaticano, fu certificato, interpretato e spiegato da mons. J. Ratzinger (Benedetto XVI, “papa emerito”).
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Altro dato particolare va rilevato il 13 maggio del 2000, ovvero quando la “nuova” suor Lucia: a) partecipa alla mensa Novus Ordo; b) prende la comunione da Mons. Wojtyla (Giovanni Paolo II); c) ma … un secondo dopo aver preso la comunione, si ferma e gli bacia la mano. Molto strano per una veggente scelta da Dio e messaggera della Vergine Maria. Successivamente sembra insistere per rimanere di fianco al celebrante, sull’altare, fino al termine della mensa Novus Ordo.
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Sin qui credo che comunque qualcosa si possa opinare, d’altronde anche io mi sono interrogato molto. Interpretazioni faziose, cronache probabilmente alterate, dentiera, chirurgia plastica, estrema prudenza, scrittura modificata con l’età, tuttavia una fonte sembra riportare un’eresia che la “nuova” suor Lucia scrive nel suo libro il 25 marzo 1997, alle pagine 195 e 196.
A me non sembra eretica, sembra piuttosto che parli dell’uomo che, non conoscendo, sente e osserva il richiamo della coscienza che spinge alla legge naturale. Il testo, giustamente e cattolicamente, specifica persino che nel caso di chi non ha fede non c’è alcun merito soprannaturale, il che è verissimo! Difatti anche se segue gli altri richiami della coscienza (tipo non rubare, non andare con la moglie di un altro, ecc…), non avendo fede in Dio (che come spiega il testo è la vera fonte della santità), comunque non ha merito soprannaturale per queste opere. Questo è perfettamente in linea con la dottrina cattolica; spiega che appunto le opere buone non danno la salvezza eterna (merito soprannaturale) se manca la grazia. E la grazia può mancare, ad esempio, perché uno nega Dio. Allora a che servono quelle altre opere buone? Secondo la dottrina cattolica ottengono solo il merito “naturale”: cioè le grazie in questa vita, sia grazie materiali e sia grazie fatte da Dio per cercare di ottenere la conversione del negatore di Dio.
Se invece l’ateo non seguisse nemmeno quelle altre voci della coscienza, non otterrebbe nemmeno le grazie naturali che altrimenti avrebbe ottenuto seguendole. Infine, quando dice che anche quelli che non hanno fede sono spinti a santificarsi dalla voce dell’umana coscienza, pure questo è vero, perché appunto la legge naturale è scritta nei cuori. E nella legge naturale vi è anche, ed ANZITUTTO, il comandamento di cercare ed amare il Creatore, quindi non solo la fede (divina Rivelazione, ecc…) ma pure la coscienza dice che c’è Dio. Non solo! Addirittura persino la ragione umana arriva all’esistenza di Dio senza bisogno della Rivelazione. Il Concilio Vaticano I definì dogmaticamente, vincolando con l’anatema chiunque l’avesse negato, che anche la ragione umana, senza bisogno della Rivelazione, può arrivare all’esistenza di Dio! Quindi, anche se uno non può conoscere, ad esempio, che Dio si è fatto uomo o la Redenzione o la fondazione della Chiesa, dei Sacramenti, ecc… per IGNORANZA, non può non conoscere almeno che c’è un Dio creatore. L’ignoranza in questo non lo scusa, perché questa semplice verità è alla portata anche dell’umana ragione. Abbiamo bisogno della vera fede per sapere che Dio si è incarnato, ma non ne abbiamo bisogno per capire che esiste. Quindi se uno nega Dio, a meno che non è proprio ritardato mentale per cui non capisce le cose (ma si vedrebbe anche negli altri ambiti della vita), per forza, se non ora in passato, deve esserci stata qualche OSTINAZIONE della volontà, dunque non è scusato dall’ignoranza e si danna (diversamente da quello che recentemente sembra aver sostenuto mons. Bergoglio).
Bisogna capire se in questa dinamica la suora vuol includere anche coloro che conoscono apertamente Cristo ed il Suo Corpo Mistico e non li vogliono riconoscere. Comunque, si legga …
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Ripeto, il concetto se interpretato correttamente non dovrebbe essere eretico, tuttavia, nel dubbio, ricordiamo San Pio X, Catechismo della Dottrina Cristiana:
122. Che significa “comunione dei santi” ?
Comunione dei santi significa che tutti i fedeli, formando un solo corpo in Gesù Cristo, profittano di tutto il bene che è e si fa nel corpo stesso, ossia nella Chiesa universale, purché non ne siano impediti dall’affetto al peccato.
124. Chi è fuori della comunione dei santi?
E’ fuori della comunione dei santi chi é fuori della Chiesa, ossia i dannati, gl’infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati.
125. Chi sono gl’infedeli?
Gl’infedeli sono i non battezzati che non credono in alcun modo nel Salvatore promesso, cioè nel Messia o Cristo, come gl’idolatri e i maomettani.
126. Chi sono gli ebrei?
Gli ebrei sono i non battezzati che professano la legge di Mosè e non credono che Gesù è il Messia o Cristo promesso.
127. Chi sono gli eretici?
Gli eretici sono i battezzati che si ostinano a non credere qualche verità rivelata dà Dio e insegnata dalla Chiesa, per esempio, i protestanti.
128. Chi sono gli apostati?
Gli apostati sono i battezzati che rinnegano, con atto esterno, la fede cattolica già professata.
129. Chi sono gli scismatici?
Gli scismatici sono i battezzati che ricusano ostinatamente di sottostare ai legittimi Pastori, e perciò sono separati dalla Chiesa, anche se non neghino alcuna verità di fede.
130. Chi sono gli scomunicati?
Gli scomunicati sono i battezzati esclusi per colpe gravissime dalla comunione della Chiesa, affinchè non pervertano gli altri e siano puniti e corretti con questo estremo rimedio.
131. E’ grave danno esser fuori della Chiesa?
Esser fuori della Chiesa è danno gravissimo, perchè fuori non si hanno nè i mezzi stabiliti nè la guida sicura alla salute eterna, la quale per l’uomo è l’unica cosa veramente necessaria.
132. Chi è fuori della Chiesa si salva?
Chi è fuori della Chiesa per propria colpa e muore senza dolore perfetto, non si salva; ma chi ci si trovi senza propria colpa e viva bene, può salvarsi con l’amor di carità, che unisce a Dio, e, in spirito, anche alla Chiesa, cioè all’anima di lei.
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La “nuova” suor Lucia sarebbe deceduta il 13 febbraio del 2005 all’età di 97 anni.
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Svariati anni dopo la morte della suora, il Vaticano annunciò la pubblicazione di un documento inedito composto da 64 pagine, sostenendo che fu la stessa suor Lucia a scriverlo. Ebbene, per concludere, si legge che la Seconda Guerra Mondiale sarebbe stata una guerra atea contro la fede, contro Dio, contro il Popolo di Dio [spero si riferisca ai Battezzati]. Una guerra che voleva sterminare il Giudaismo da dove proveniva Gesù Cristo … [Attenzione, perché Gesù non ha nulla a che vedere con la religione dei Giudei contemporanei che, tristemente ricordiamo, sono stati atrocemente sterminati durante la Seconda Guerra Mondiale, dai nazisti pagani e dai comunisti atei. Quindi bisogna capire la suora cosa intendeva dire usando la parola Giudaismo].
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Ricordo che il presente è un servizio di mera controinformazione, quasi di gossip, nulla di più!
Pubblicazione a cura di Carlo Di Pietro (clicca qui per leggere altri studi pubblicati)
Principale fonte: video-documentario “apocalittico / millenarista” del Most Holy Family Monastery dal titolo “Il terzo segreto di Fatima“. Gli elementi narrativi salienti sono stati verificati su fatima.org e old.fatima.org
 
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