SIR 07-03-2012.- “La Chiesa ortodossa russa è stato utilizzata dal regime di Stalin per la liquidazione forzata della Chiesa greco-cattolica ucraina”, ma “il clero russo non ha ancora chiesto scusa ai greco-cattolici per l’appropriazione di tutte le loro proprietà”, afferma il capo dell’Ugcc, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, in un‘intervista al quotidiano “Giorno” rilanciata dal Servizio informazione religiosa dell’Ucraina.
“A mio parere – osserva il gerarca – la capacità di chiedere scusa è indicatore di una viva coscienza cristiana, condizione necessaria per la cosiddetta guarigione della memoria. Ad esempio, il pentimento e il perdono reciproco tra la nostra Chiesa e la Chiesa cattolica polacco romana c’è stato” e “so per certo che i vescovi polacchi cercano di condurre un simile atto” con la Chiesa ortodossa russa.
Ma “insorgono difficoltà quando viene sollevata la questione di che cosa la Chiesa ortodossa russa dovrebbe chiedere scusa” a quella polacca.
Sua Beatitudine dice che non vi è stata alcuna riconciliazione simbolica tra Ugcc e Chiesa ortodossa russa. “Molto spesso si parla di ostacoli per l’incontro con il Papa, costituiti, secondo il patriarca Kirill, dagli Uniati nella parte occidentale dell’Ucraina”, ma il vero ostacolo, sostiene Sviatoslav Shevchuk, è “l’incapacità di ammettere i propri errori” da parte della Chiesa ortodossa russa.
“Tutte le discussioni sullo pseudo-sinodo di Lviv sono a un punto morto”.