domenica 7 aprile 2013

La nascita di un nuovo Corpo di cavalleria nell'Imperiale reale Esercito Austriaco: Gli Ulani






La pesante spada dei corazzieri, il pesante fucile dei dragoni e la leggera sciabola degli ussari, sembravano armi sufficienti per sbrigare il lavoro sanguinoso del soldato a cavallo imperiale.
Tuttavia, dopo che gli ex territori polacchi di Galizia e Lodomiria entrarono a far parte dell'impero, si pensò di utilizzare la forza combattiva di quelle genti slave ingaggiando, durante le guerre contro la Prussia, alcuni contingenti di volontari che si identificavano attraverso i loro costumi nazionali. E' del 1781 la 'risoluzione' imperiale di Giuseppe II che, al fine di regolamentare l'arruolamento volontario in caso di guerra, fissava le norme per la formazione di un nuovo reggimento di cavalleria o 'Pulk' da comporsi per metà da nobili ('Towarzis') e per l'altra metà da sudditi atti alle armi ('Pocztow'), i primi armati di picca i secondi di carabina, tutti vestiti ed equipaggiati nel costume degli ulani polacchi. Oltre al 'Pulk' era previsto anche l'arruolamento di uno squadrone detto 'bosniaco' composto da nobili polacchi e stranieri 'non disertori'.

L'armamento individuale era costituito dalla picca, una coppia di pistole ed una sciabola da ussari.


L'organico di un 'Pulk' di ulani era composto da: uno stato maggiore (il colonnello comandante, il tenente colonnello, il maggiore, un capocontabile, un aiutante, un chirurgo, un trombettiere di reggimento ed il profosso), e 6 squadroni (ognuno comprendente il capitano in prima ed il capitano in seconda, un primo tenente ed un sottotenente, 2 sergenti, 1 furiere, 1 medico, 1 trombettiere ed 1 maniscalco, 8 caporali, 2 vice caporali, 90 'Towarzis' e 90 'Pocztow'), in tutto 1.212 uomini.
 
 
L'occasione si presentò ben presto, tre anni dopo infatti, i disordini che ebbero luogo nei Paesi Bassi, allora territori dell'impero austriaco, indussero l'imperatore a ordinare la costituzione di un Pulk di ulani levati nei territori della Galizia, della Bukowina e in particolare nella Polonia detta allora repubblicana, ma il cui nerbo era composto da sudditi galiziani di provata fedeltà all'imperatore che già militavano nei reggimenti di fanteria e cavalleria dell'armata imperiale. A questi dovevano unirsi alcuni elementi di cosacchi della regione di Zaporog, veri esperti nel maneggio della lancia, che l'imperatore aveva assoldato con l'intenzione di insediarli a guardia dei confini con la Turchia. Non facilmente addomesticabili e insubordinati com'erano essi disertarono in gran numero. Quelli rimasti si vedevano circolare nel costume nazionale col tipico copricapo polacco, la czapka, da cui usciva una treccia di capelli su una testa completamente rasata alla maniera dei cinesi.

Uno dei primi ufficiali di quel reggimento di ulani fu il maggiore principe Giuseppe Poniatowski, nipote del re di Polonia e futuro maresciallo di Francia sotto Napoleone Bonaparte. Egli doveva morire tragicamente nella battaglia di Lipsia, affogato nel fiume Elster.
 
Trasferiti nel 1787 ai reggimenti di Chevauxlegers, e modificate le uniformi con le caratteristiche distintive di questi ultimi, scambiarono la picca con la carabina nella campagna contro i Turchi del 1788/89. Dopo la guerra riebbero la picca ornata con una banderuola giallo-nera. I cosacchi rimasti furono inglobati nell'organico dei vari squadroni.

Nel 1790 l'imperatore Leopoldo II separò dai Chevauxlegers gli squadroni di ulani per riunirli in un unico corpo organico: nacque così il primo reggimento regolare di ulani suddiviso in 5 divisioni (10 squadroni) come negli ussari, poi ridotte a quattro il 1° agosto 1791. Alla fine dello stesso anno il reggimento era completato e il Maggiore generale von Meszáros ne era stato nominato colonnello proprietario.

Pochi mesi prima che gli ulani venissero riuniti in un'unica unità regolare, era stato levato in Galizia un corpo volontario di ulani che provenivano dalla Polonia e da altri Stati esteri; essi vestivano quell' uniforme che sarebbe stata adottata anche dal neo costituito reggimento ulani.

La giubba (detta Kurtka) era di colore verde erba con distinzioni rosse 'ponceau', calzoni bianchi alla ussara. Il tipico copricapo polacco, la czapka, era di colore giallo per la truppa (diventato verde di lì a poco) e bianco per gli ufficiali. La ornava un pennacchio giallo-nero, alto 14 pollici con anima in lisca di pesce, applicato frontalmente sul lato sinistro e un cordoncino pendente munito di racchetta (per assicurare una durata migliore il pennacchio sarà sostituito da un ciuffo in crine di cavallo nel 1817). I trombettieri si distinguevano per il colore interamente rosso del pennacchio.
 
In Italia gli ulani austriaci ebbero modo di guadagnarsi subito una fama che in breve si sarebbe estesa in tutta Europa. E' a Valeggio, nel 1796, che un reparto del reggimento ulani assale lo stato maggiore di Bonaparte, sciabolando gli aiutanti, una pattuglia sta per catturare lo stesso generale in capo francese, ma la scorta riesce a sprangare il portone dove egli è alloggiato consentendogli così di fuggire precipitosamente attraverso gli orti.
 
Il 1798 portò con sé numerose innovazioni nell'organizzazione della cavalleria: da allora i reggimenti vennero denominati anche col numero progressivo oltre che col nome del colonnello proprietario. Delle quattro divisioni (in tutto otto squadroni) che formavano il reggimento, due, schierate alle ali, erano armate di picca le altre due, schierate al centro, di carabina.
Ogni divisione ebbe uno stendardo affidato ad un sottufficiale alfiere.

Per gli ulani venne decretata una nuova uniforme: giubbino (Kurtka) verde 'acciaro' con colletto e paramani rossi, spallina con frange giallo-nere applicata solo sulla spalla destra (ufficiali su ambedue le spalle), calzoni dello stesso colore della Kurtka con due bande laterali rosse.
Il nuovo modello di czapka, con la visiera aggiunta nel 1788, era di colore giallo 'imperiale' per il primo reggimento e verde erba (in seguito verde scuro) per il secondo. Il grado era rappresentato da un gallone largo 1 pollice e mezzo per il caporale; furiere e portastendardo avevano in più un galloncino largo mezzo pollice.

La bardatura e l'armamento erano simili a quelli prescritti agli ussari, eccetto la gualdrappa che aveva gli angoli arrotondati anziché appuntiti.