lunedì 29 aprile 2013

Ferdinando III di Toscana: il Granduca che diede la vita per la Toscana.


 
 
 

Primi anni e successione


Ferdinando III ancora in fasce
(a destra) con la sorella
Maria Carolina (a sinistra).
Ferdinando III d'Asburgo-Lorena , nato a Firenze il  6 maggio 1769 , era figlio secondogenito del Granduca Pietro Leopoldo e di Maria Ludovica di Borbone-Napoli; in quanto figlio cadetto fu destinato al Trono del Granducato di Toscana : essendo rimasto senza figli lo zio, l'imperatore Giuseppe II , la successione sarebbe toccata prima al padre e poi al fratello maggiore Francesco, date anche le clausole internazionali che stabilivano l'impossibilità di unire la corona toscana a quella Imperiale .
Nel febbraio 1790 morì l'imperatore Giuseppe II e Pietro Leopoldo abdicò al trono toscano per acquisire (malvolentieri) la corona asburgica; Ferdinando divenne così Granduca in un periodo che già si presentava agitato. In politica interna, il nuovo Granduca non ripudiò le riforme paterne che avevano portato la Toscana all'avanguardia in Europa ma cercò di limitarne alcuni eccessi, soprattutto in campo religioso, che erano stati accolti malvolentieri dal popolo.



Politica estera e governo



Ferdinando III
Ferdinando III
ritratto da Joseph Dorffmeister
nel 1797.
In politica estera, Ferdinando III cercò di restare neutrale nella tempesta succeduta alla nefasta Rivoluzione Francese ma fu costretto ad allinearsi alla coalizione antirivoluzionaria su forti pressioni dell'Inghilterra, che minacciava di occupare Livorno e l'8 ottobre 1793 dichiarò guerra alla Repubblica Francese. La dichiarazione non ebbe però effetti pratici ed anzi, la Toscana fu il primo stato a concludere la pace e a ristabilire le relazioni con la rivoluzionaria  Parigi nel febbraio 1795.
La cautela del Granduca non servì però a tenere fuori la Toscana dall'incendio napoleonico: nel 1796 le armate francesi occupavano Livorno per sottrarla all'influenza britannica e lo stesso Napoleone entrava in Firenze,  accolto con tranquillità apparente dal sovrano anche se occupava il Granducato, pur non abbattendo il governo locale. Solo nel marzo 1799 Ferdinando III fu costretto all'esilio a Vienna, in seguito al precipitare della situazione politica della penisola. Le truppe francesi rimasero in Toscana fino al luglio 1799, quando furono scacciate da una controffensiva austro-russa a cui diedero aiuto gli insorti sanfedisti del "Viva Maria!".
La restaurazione purtroppo fu breve; già l'anno dopo Napoleone tornava in Italia e ristabiliva il suo dominio di usurpatore sulla Penisola; nel 1801 Ferdinando III dovette abdicare al Trono di Toscana, ricevendo in compenso prima il Ducato di Salisburgo, nato con la secolarizzazione dello stato arcivescovile e poi (1805), il Ducato di Würzburg, altro stato sorto con la secolarizzazione di un Principato vescovile.



 
 
 
Restaurazione e ultimi anni



File:Livorno Monumento Ferdinando III Piazza Repubblica.jpg
Livorno: Monumento a Ferdinando III
in Piazza della Repubblica.
Ferdinando III tornò in Toscana solo nel settembre 1814, dopo la caduta di Napoleone. Al Congresso di Vienna, ottenne alcune modifiche  del territorio con l'annessione del Principato di Piombino, dello Stato dei Presidi, dei feudi imperiali di Vernio, Monte Santa Maria Tiberina e Montauto e la prospettiva dell'annessione del Ducato di Lucca, seppur in cambio di alcune enclaves toscane in Lunigiana.
La Restaurazione in Toscana fu, per merito del Granduca, un esempio di mitezza e buon senso: non vi furono nemmeno qui epurazioni del personale che aveva operato nel periodo francese; non si abrogarono le leggi francesi in materia civile ed economica (salvo il divorzio) e dove si effettuarono restaurazioni si ebbe il ritorno delle già avanzate leggi leopoldine, come in campo penale.
Le maggiori cure del restaurato governo lorenese furono per le opere pubbliche; in questi anni si realizzarono numerose strade (come la Volterrana), acquedotti e si diede inizio ai primi seri lavori di bonifica della Valdichiana e della Maremma, che videro l'impegno personale dello stesso sovrano. Ferdinando III pagò questo lodevole impegno personale con la contrazione della malaria, che lo condusse a morte nel 1824. Si può a ragione affermare che Egli morì per la sua terra, la Toscana.




Titolazione
  • 6 Maggio 1769 - 22 Giugno 1790 Sua Altezza reale l'arciduca Ferdinando d'Austria
  • 22 Giugno 1790 - 3 Agosto 1801 Sua altezza reale il serenissimo granduca di Toscana
  • 26 Dicembre 1802 - 25 Dicembre 1805 Sua altezza reale il principe elettore e granduca di Salisburgo
  • 25 Dicembre 1805 - 27 Aprile 1814 Sua altezza reale il Granduca di Würzburg


 
 
 
Matrimonio e discendenza

Ferdinando sposò a Vienna il 19 settembre 1790 Luisa Maria Amalia di Borbone-Napoli da cui ebbe sei figli:

Luisa Maria Amalia di Borbone
 
Rimasto vedovo nel 1802, si risposò a Firenze il 6 maggio 1821 con Maria Ferdinanda di Sassonia, ma non ebbe altri figli.


Maria Ferdinanda di Sassonia
Maria Ferdinanda di Sassonia
 
 
 
 




Fonte:
 
Wikipedia
 
Indro Montanelli, Storia d'Italia: L'Italia giacobina e carbonara, Milano, Rizzoli, 1971
 
Firenze dopo i Medici .
 
Scritto da:
 
Redazione A.L.T.A.