giovedì 25 aprile 2013

Stanislao II Augusto Poniatowski : l'ultimo Re di Polonia

File:Royal Monogram of King Stanislaus II Augustus of Poland.svg
Monogramma Reale di Stanislao II Augusto Poniatowski
 



Primi anni:
Stanislao II
Stanislao II di Polonia
in un ritratto di
Marcello Bacciarelli
Stanislao II Augusto Poniatowski (Voŭčyn, 17 gennaio 1732San Pietroburgo, 12 febbraio 1798) nacque nel villaggio di Wołczyn, in Bielorussia. All'età di vent'anni, nel 1752, come deputato alla Dieta (Camera dei deputati della Polonia), Poniatowski aveva già attratto l'attenzione nazionale su di sé grazie alla sua spiccata oratoria. Per proseguire nella propria carriera, ad ogni modo, si appoggiò al proprio zio, appartenente alla potente famiglia degli Czartoryski, che nel 1755 lo inviò a San Pietroburgo, in Russia, assieme all'ambasciatore inglese Sir Charles Hanbury-Williams. Qui, attraverso l'influenza del Cancelliere russo Aleksej Petrovič Bestužev-Rjumin, ottenne l'accreditazione come ambasciatore della corte russa in Sassonia. Per merito di Hanbury-Williams entrò in contatto con la Granduchessa Caterina, che, famosa per il suo atteggiamento di insaziabile cacciatrice di uomini,  era irresistibilmente attratta dal giovane nobile polacco, preferendolo a tutti i suoi amanti. Divenne stolnik litewski nel 1755 e successivamente starost przemyski.





Ascesa al trono

Elezione di
Stanislao Augusto Poniatowski
(dettaglio), Bernardo Belotto.
Dopo il colpo di stato perpetrato in Polonia dalla famiglia Czartoryski — supportato dalle truppe russe per volere di Caterina II  — il 7 settembre 1764, Poniatowski venne eletto Re della Confederazione Polacco-Lituana. L'incoronazione avvenne a Varsavia il 25 novembre 1764. La famiglia Czartoryski avrebbe preferito l'altro nipote, il Principe Adam Kazimierz Czartoryski, il quale però aveva rifiutato l'incarico.
Stanislao Augusto - come si definì egli stesso - o "Ciołek", come venne chiamato dai contemporanei controllava quindi all'epoca tutti i paesi confinanti con la Russia e si apprestava ad esserne un potente alleato. Egli inaugurò inoltre molti cambiamenti economici, supportando anche le armate russe nella guerra della Confederazione di Bar, tra il 1768 ed il 1772.








 
 
 
Le spartizioni del regno



Stanisław August Poniatowski
di Giovanni Battista Lampi, dopo il 1788.
Il 22 ottobre 1770, la Confederazione di Bar lo proclamò detronizzato. Poniatowski venne presto imprigionato dopo essere stato rapito nel 1771 ed estradato da Varsavia.
Dapprima si oppose alla Prima spartizione della Polonia (1772), quando venne privato di ogni diritto senza potersi opporre e venne costretto a rimettersi nelle mani dell'ambasciatore di Russia, il tedesco Otto Magnus von Stackelberg.
Nel 1791 venne adottata una nuova costituzione nazionale, la cosiddetta Costituzione del 3 Maggio, alla cui stesura il sovrano collaborò attivamente riunendo attorno a sé il "meglio" dell'élite culturale illuminista polacca del tempo. Poco dopo venne fondata la Confederazione di Targowica che riunì i nobili polacchi nel tentativo di rovesciare la costituzione. I confederati si allinearono con Caterina II di Russia e le armate russe invasero la Polonia, iniziando la Guerra Russo-Polacca. Dopo una serie di battaglie, Poniatowski, su consiglio di Hugo Kołłątaj ed altri, aderì alla confederazione. Questo modificò l'assetto della reazione polacca, guidata ora da Tadeusz Kosciuszko e dal nipote stesso del Re, Jozef Poniatowski. Alla fine del conflitto la Polonia venne smembrata nuovamente.

 

Riforme e politica



File:Krafft Stanislaus Augustus.jpg
Stanislao II Augusto Poniatowski
Il Re Stanislao Augusto rimase una figura controversa dopo questi atti. Venne accusato da molti di puntare all'assolutismo, nel tentativo di rovesciare l'influenza della chiesa cattolica nel paese; secondo altri fu invece debole e succube degli eventi che contraddistinsero la sua epoca ed il suo paese. Ad ogni modo, egli si dedicò maggiormente alla cultura ed all'educazione, fondando ad esempio una Scuola di Cavalleria per la formazione dei cadetti, che funzionò stabilmente dal 1765 al 1794 e che ebbe tra i propri alunni Tadeusz Kościuszko; fondò la Commissione d'Educazione Nazionale (1773), il primo ministero dell'educazione al mondo in ordine cronologico. Nel 1765 aiutò la fondazione del Monitore, un periodico dell'illuminismo polacco e lo sviluppo del teatro nazionale. Sotto l'aspetto industriale supportò lo sviluppo delle manifatture e il lavoro in miniera. Egli rimodellò il Castello Reale di Varsavia in forme barocche aggiungendovi un parco di gusto romantico. Creò una grande collezione numismatica, una galleria d'arte e una sala delle stampe.




Gli ultimi anni



Dopo la terza spartizione della Polonia, Stanislao Augusto venne costretto ad abdicare (25 novembre 1795) ed a rifugiarsi a San Pietroburgo. Qui, malgrado fosse "virtualmente" prigioniero, percepiva una pensione annua concessagli da Caterina II la Grande, riuscendo comunque a morire indebitato. Venne sepolto nella Chiesa Cattolica di Santa Caterina a San Pietroburgo. Nel 1938 le sue spoglie vennero trasferite nella chiesa di Wołczyn, suo luogo di nascita, e nel 1995 alla Cattedrale di San Giovanni di Varsavia.


File:Death of Stanisław August Poniatowski.PNG
Stanislao II Augusto Poniatowski  sul letto di morte
 



File:Coat of Arms of Stanisław August Poniatowski with colland of Order of White Eagle.PNG
Stemma di
Stanislao II Augusto Poniatowski

La discendenza


Nel 1783/1784 sposò morganaticamente l'amante Elżbieta Szydłowska (1748-1810), il cui primo marito era stato Jan Jerzy Grabowski che fu general inspektor wojsk litewskich, e che le aveva lasciato un solo figlio, nato prima del matrimonio, il conte Stanisław Konopnicy-Grabowski (1780-Dresda, 1845), che sposò dapprima Cecylia Dembowska (19 dicembre 1787-17 gennaio 1821), e in seconde nozze, l'8 maggio 1822 la contessa Julia Zabiello; lasciò discendenza nei Conti Konopnicy-Grabowski. Agendo in questo senso, Poniatowski si augurava di aumentare la propria autorità.














Fonte:

Wikipedia

  • Otto Forst De Battaglia, Stanisław August Poniatowski und der Ausgang des alten Polenstaates, Berlin, 1927 (trad. it. Poniatowski, l'ultimo re di Polonia, Milano, 1930, trad. di Mario Benzi)
  • Alberto Macchi, Irene Parenti, pittrice e poetessa fiorentina vissuta nella seconda metà del XVIII secolo: atto unico teatrale fra realtà e ipotesi, Aetas, Roma 2006 (Note)

  • Scritto da:

    Redazione A.L.T.A.