V
IL SINARCHISMO
L'ultima manovra messa in atto dalle
retro-Logge massoniche è il sinarchismo 101. Esso
fà parte delle aspirazioni più antiche e radicate dell'esoterismo
ebraico, è il centro motore di tutta la sua azione mondialista. La
distruzione di Gerusalemme ha provocato la dispersione degli ebrei, ma in questa
debolezza della loro stirpe essi hanno trovato una forza che li sollecita alla
dominazione universale 102. È doveroso però
sottolineare a questo punto che non devono attribuirsi indiscriminatamente a
tutto il popolo ebraico le malefatte di qualche sua fazione deteriore. Il
sinarchismo vagheggia un umanesimo cosmopolita risultante dal coagulo delle
varie fedi e culture sotto l'alta ispirazione massonica. Si tratta innanzitutto
di un cosmopolitismo universale, un'umanità unificata (One
World). L'ideale di questa unificazione ha accompagnato la Rivoluzione
fin dagli inizi 103. L'attuazione di questa
umanità nuova avverrà in forza di uno Stato universale, da realizzarsi
progressivamente travolgendo dapprima le monarchie per instaurare le
repubbliche, poi i confini delle repubbliche per attuare la Repubblica
Umanitaria Universale quale nuovo e definitivo Tempio di Salomone 104, cioè della Sapienza naturista. Artefici di questa
costruzione planetaria saranno le fratellanze massoniche diffuse sul globo sotto
la guida degli israeliti 105. Si tratta inoltre di
un nuovo umanesimo, un nuovo modo di essere uomo, pienamente
emancipato, salva l'obbedienza cieca al super-pensatoio che si sostituirà a
tutte le altre autorità ora esistenti. Questo concetto risale almeno alle
formulazioni del rosacroce Jan Amos Kominsky, più noto come Comenius, che
nel suo Prodromus Pansophiæ (1639), deluso sulla possibilità di
unificare le varie fedi cristiane, rigettò ogni differenza confessionale facendo
appello a una umanità nuova al di sopra di ogni pregiudizio religioso, raccolta
in un nuovo Tempio (la Pansofia, o Sapienza Universale) aperto a tutti coloro
che sono nati uomini 106. In tal senso si era
pronunciato il convegno di Wilhelmsbad (1782), e nel 1851 era nata l'Alleanza
Israelita Universale per l'intraprendenza del Gran Maestro Adolphe
Crémieux (1796-1880).
Comenius | Prodromus Pansophiæ | Adolphe Crémieux |
Questa Alleanza - dice Cremieux -
«non si ferma solo al nostro culto, ma si rivolge a tutti i culti.
Essa vuol penetrare tutte le religioni come penetra tutte le
contrade» 107. Essa mira a «far cadere
tutte le barriere di ciò che un giorno dev'essere riunito» 108. «Sono giunti finalmente i tempi in cui [...]
il più vasto, il più meraviglioso dei templi, un Tempio le cui pietre sono
vive e dotate di pensiero, s'innalza per accogliere nel suo elastico recinto
sotto la bandiera sempre sacra della ragione e della filosofia, tutto ciò che il
genere umano racchiude nel suo seno di nobile, di ostile al mistero e
all'ignoranza, di degno dei veri figli della luce e della libertà. Questo Tempio
raccoglierà la religione ebraica che sopravvisse a tutto e che nulla vale a
scuotere: religione vasta e degna dell'umanità intera»
(1866) 109. Si tratta di una
«religione superiore a tutte le altre e nella quale esse possono e
devono fondersi insieme [...], una religione veramente
universale, accettabile a tutti gli spiriti che pensano, e che contiene le
religioni particolari come il genere contiene la specie» 110. Il sinarchismo acquista particolare pienezza
dottrinale con Saint-Yves d'Alveydre.
l Saint-Yves e
Roca
Il massone Alexandre
Saint-Yves d'Alveydre (1842-1909) impegnò l'intera esistenza
nello studio delle varie religioni del mondo, scrivendone numerosi volumi. Egli
giunse a vagheggiare una Chiesa Universale risultante dal sincretismo di
tutte le religioni a pari diritto sotto l'alta ispirazione della
Kabbalah, scienza superiore esoterica, cioè da iniziati, di antica
tradizione ebraica, destinata a unificare le varie fedi religiose,
cattolicesimo compreso, nell'ambito della sua sapienza supercomprensiva.
Questo sincretismo religioso, nella mente di Saint-Yves, animerebbe l'intera
comunità mondiale in tutte le sue manifestazioni, dalle Massonerie ai centri di
ricerca scientifica, alle iniziative culturali, ai gruppi di influsso politico,
ai complessi economici e industriali, a tutta la vita sociale e privata 111. É chiaro che in questo nuovo quadro mondialista la
Chiesa cattolica è chiamata a rinunciare alla propria identità dogmatica e
pretesa universalistica adattando la propria dottrina alle esigenze della Chiesa
Sinarchica. A tale scopo la Chiesa cattolica avrebbe bisogno di un lungo
ammaestramento che le verrebbe impartito dalle Massonerie. Primo passo da
compiere sarà quindi il superamento della mentalità antimassonica e il
dialogo strutturale con le Logge 112. A
mettere in moto l'orientamento sinarchico in seno alla Chiesa si è affaticato,
in Francia, Padre Paul Roca (1830-1893). Ordinato prete nel 1858 e
canonico nel 1869, in Spagna era venuto a contatto con le correnti di
messianismo gnostico provenienti da Stati Uniti, Svizzera e Italia. Frequentò le
alte sfere della Massoneria e strinse rapporti con i maghi Stanislas de
Guaita (1861-1897) e Papus (1865-1916), fondatore dell'Ordine
martinista (legato alla Kabbalah), ma soprattutto col Saint-Yves di cui
sviluppò la visione religiosa in riferimento alla Chiesa cattolica.
Saint-Yves d'Alveydre | Stanislas de Guaita | Papus |
Versatissimo in occultismo, sedusse
giovani e alcuni ecclesiastici alle sue dottrine. Per l'avvento della Chiesa
Sinarchica - secondo Roca - bisognava condurre un certo numero di preti a una
concezione diversa dei dogmi, addottrinandoli su questi concetti: superiorità
della gnosi sulla fede, connubio tra Chiesa e occultismo, ritorno a un Vangelo
più puro al di là delle contaminazioni indotte dal Papato. La sua dottrina
contiene in germe tutti i motivi che sarebbero stati sviluppati dal modernismo e
dalla contestazione post-conciliare, che del modernismo coglie tutti i frutti
maturi. Eccoli:
-
Revisione dei dogmi in funzione del progresso universale: essi sono «cosa vivente come il mondo, come l'uomo, come ogni essere organico» e «seguono la marcia della storia»;
-
Abdicazione del Papato e del sacerdozio tradizionale di fronte ai preti dell'avvenire; anche la Curia romana, colpevole di aver messo a morte il cristianesimo, «per quanto ben sigillata sia la pietra tombale (del cristianesimo) e per quanto sia ben custodita dai Centurioni Rossi (i Cardinali), sarà rimossa dall'Angelo della Risurrezione, cioè della forza vivente dell'Evoluzione e della Redenzione» 113. Tra gli ecclesiastici si formeranno due correnti: quelli progressisti e quelli conservatori fedeli al Papa 114;
-
Sconvolgimento della liturgia e dei sacramenti: essi non sono che simboli;
-
Soppressione della veste talare;
-
Matrimonio dei preti, dal momento che Cristo e il mondo si identificano. I veri preti dell'avvenire baratteranno le fatiche del ministero pastorale con la competizione economica e sociale che porterà le masse verso la Sinarchia universale, il socialismo e il comunismo degli anarchici. I preti diventeranno i direttori delle unioni sindacali, delle società mutue e delle agenzie cooperative di produzione e di consumo, di pensione e di assistenza ufficiale 115.
«L'umanità si spretizza affinché il
prete si umanizzi e i due, insieme, si cristianizzino nel vero senso del
Vangelo» 116; con tutto questo, «il Papa
dichiarerà canonicamente urbi et orbi che la civiltà presente è figlia legittima
del santo Evangelo e della redenzione sociale» 117, perché «il cristianesimo puro è il
socialismo» 118.
Sopra: «Frate Metallo», il
francescano Cesare Bonizzi, icona vivente della contaminazione del clero operata
attraverso idee scellerate (provenienti dalle Logge) come quella dell'«apertura
al mondo» voluta dal Concilio Vaticano
II.
|
l Il movimento
sinarchico
Contemporaneamente, nel 1922 nascevano a
Vienna il Movimento Paneuropeo e in Francia il Movimento Sinarchico, entrambi
ispirati al programma di essere modelli di quella organizzazione che dovrà
diffondere i principî dell'«ordine nuovo». Tra i vari compiti, la Sinarchia
dovrà:
-
Integrare tutte le tendenze dello spirito, culturali e religiose, attraverso una rivoluzione silenziosa, ma reale e totale, che si compirà «ignorando i privilegi ecclesiastici, nobiliari, tradizionali o recentemente acquisiti»; la rivoluzione degli spiriti si compirà con la riduzione di tutti i valori ad un unico denominatore: il «nuovo umanesimo» o «umanesimo integrale»;
-
Far comprendere ai massoni ancora fermi a una furiosa offensiva contro la Chiesa e non ancora preparati alla tattica del solve et coagula («scompiglia e riunisci») il gioco sottile dell'assorbimento della Chiesa, disunendo i cattolici e tendendo apparentemente la mano alla Chiesa stessa;
-
Far sparire, affinché gli attacchi possano essere fruttuosi, la diffidenza ancora esistente nei cattolici contro la Massoneria; col passare degli anni emergerà uno spiritualismo ecumenico «al di là di tutte le religioni».
Sopra: stampe massoniche
che esaltano l'unità trascendentale di tutte le religioni. Al centro di questo
sincretismo, l'ebraismo occupa un posto tutto particolare come futura religione
del mondo unificato.
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- Dal 1921 negli ambienti modernisti
circolava un memoriale anonimo (Le Mémoire sur la Sapinière, ossia
«Memoriale sulla bara») che diventerà un'arma nelle mani di quei cattolici
appassionati di un «ordine nuovo» nel nome del quale vengono deplorati gli
indugi della Chiesa e affermata la necessità di porla nel senso della Storia,
adeguandola all'evoluzione dei tempi in senso modernista. Il dialogo tra massoni
ed ecclesiastici diventava una realtà dapprima in Germania, poi in Francia con
gli incontri di Aix-la-Chapelle, ecc..., e una serie di conversazioni rivolte a
porre termine alle polemiche tra cattolici e massoni. Questo tentativo di
dialogo coinvolse in seguito altri sacerdoti 119.
I frutti del dialogo con
la Massoneria: Padre Geraldo de Magela Silva, della Diocesi di Pesqueira (nello
Stato di Pernambuco, in Brasile) celebra una «messa» commemorativa nel «Giorno
del Massone». Da notare che gli affiliati alla sètta massonica non possono
ricevere il Sacramento
dell'Eucarestia...
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- Nel 1935 venne alla luce il Pacte
Synarchique, un documento segreto che (in tredici punti e 538 articoli)
esponeva i principî e le tecniche della pianificazione sinarchica mondiale:
tutte le religioni sono uguali e ugualmente chiamate a integrarsi nella
visione sinarchica. In particolare, l'adattamento del cattolicesimo alla
Sinarchia impone: un suo avvicinamento culturale alle altre religioni e
un addolcimento giurisdizionale secondo le esigenze del collegialismo
sinarchico; il riavvicinamento della Chiesa alla Massoneria, motivato anche dal
fatto che la Massoneria avrebbe un fondo di cristianesimo non riconosciuto dai
Papi che l'hanno condannata (di qui la necessità di rivedere le condanne). La Sinarchia comporta la
creazione di un Ordine Nuovo che abbracci tutte le manifestazioni della vita
sociale e individuale (religioni, culture, imprese, sindacati, ecc...): «La
nazione sinarchica si manifesta ontologicamente attraverso l'insieme dei suoi
universitari, pedagoghi, ecclesiastici, artisti, saggi, intellettuali, tecnici
puri: essi formano una demos-ideocrazia di servizio, di merito, di talento».
Anima di questa religione universale: l'esoterismo. Ne
risulterebbe un «uomo nuovo» cosmopolita le cui idee, aspirazioni e
comportamenti dovrebbero omogeneizzarsi con un nuovo ordinamento mondiale,
elaborato dalle alte sfere della Sinarchia al di sopra di ogni diversità di
religione, di razza, di sesso, di ceto sociale 120. La dottrina sinarchica troverà la sua
rappresentazione plastica nel Tempio della Comprensione (The Temple of
Understanding), in progetto da alcuni anni a cura di studiosi ed esperti di
religioni, associati allo scopo negli Stati Uniti. «Il "Tempio" doveva
sorgere sulle rive del fiume Hudson, a Nord-Ovest di Washington, ma il progetto
originario fu mutato poiché la località prescelta - come ci è stato recentemente
comunicato da Washington, da persone che lavorano alla sua esecuzione - non
consentiva la realizzazione di quell'oasi di pace più confacente ad un luogo di
raccoglimento, di meditazioni e di studi, cui vuole essere destinato il
"Tempio", come nelle intenzioni dei suoi promotori. Lo scopo fondamentale di
questa grandiosa costruzione, per la realizzazione della quale si prevedeva
inizialmente una spesa di oltre 50.000.000 di dollari, è quello di dare al mondo
un centro di studi delle sue più grandi e fondamentali religioni, partendo dal
principio che Dio è unico e che, quindi, tutte le religioni
girano intorno ad un asse, con differenze solo formali e non
sostanziali. Lo studio di tali differenze formali, delle loro origini, degli
attriti che esse procurano tra i fedeli delle diverse fondamentali
religioni (sino a minacciare talvolta la pace dei popoli), dovrebbe essere alla
base delle finalità istituzionali del tempio. In altre parole, il "tempio della
comprensione" dovrebbe avere, per i problemi riguardanti le religioni, lo stesso
compito che ha l'ONU per quanto riguarda i rapporti politici tra i diversi Stati
del mondo. Il tempio è stato ideato come una grandiosa costruzione avente la
seguente struttura architettonica: un grande cerchio centrale, frazionato in
"sei" archi; ciascun arco rappresenta una delle facciate dei singoli "sei"
templi che andranno ad ospitare le "sei" rispettive religioni. Ogni singola ala
del tempio (e cioè ogni singola sede delle religioni più diffuse del mondo)
conterrà biblioteche, sale di studio, centri di ricerche e di informazioni, ed
un vasto stuolo di funzionari ed impiegati. Per ciascuna delle religioni vi
saranno degli organi direttivi indipendenti, sui quali avrà autorità superiore
un organo collegiale in cui saranno rappresentate tutte le religioni; una sorta
di "super-governo" con poteri sopranazionali, che dovrebbe tra
l'altro essere investito del compito di dirimere le controversie sorgenti tra le
varie religioni, e di interferire nei conflitti scaturenti dai diversi riti. La
realizzazione del "tempio della comprensione" - per il quale è stata promossa in
tutti gli Stati del mondo una colossale raccolta di fondi - ha avuto il pieno
assenso del governo degli Stati Uniti» 121.
Meno facile è vederci chiaro nell'identificazione del sinarchismo con la
Massoneria internazionale, con certi centri di potere mondialista (Council of
Foreign Relations, Trilateral Commission 122, Bilderberg Club 123) e con l'Alta Finanza mondiale che tiene le redini del
capitalismo occidentale. Data la segretezza con cui viene promosso il programma
sinarchico, non siamo in grado di fornire una panoramica del movimento, neppure
in Italia. Ha fatto clamore una recente affermazione di Jimmy Carter,
Presidente degli Stati Uniti, sul «triangolo di ferro» che circonderebbe la Casa
Bianca, in linea con quanto afferma William Cleon Skousen (1913-2006) in
Il capitalista nudo: «La presunta irriducibile
contrapposizione tra capitalismo occidentale e comunismo sovietico è uno schema
ideologico solo apparente, perché in realtà i grandi gruppi finanziari
occidentali auspicano l'avvento di regimi collettivisti, che
offrono occasioni d'investimento e nuovi mercati da sfruttare»
124.
Jimmy Carter | William C. Skousen | Il capitalista nudo |
VI
L'IMPERO DI MAMMONA
L'IMPERO DI MAMMONA
Lord Benjamin
Disraeli (1804-1881) affermava che «il mondo è governato da
persone ben diverse da quelle immaginate da chi non conosce i
retroscena». Questi governatori occulti del mondo emergono sempre più
chiaramente alla luce di chi osserva con attenzione l'intreccio di molti
avvenimenti attuali. Appare anche sempre più chiaro come, come dice B.
Dodd, «la cospirazione comunista non sia altro che una delle
ramificazioni di una cospirazione molto più vasta». Quale? Non sembri strano
se rispondiamo: quella dell'Alta Finanza mondialista.
l Nascita e sviluppo delle banking
families
Fin dal
Settecento 125, se non prima, i grandi banchieri
del Nord avevano intuito di avere nelle mani una potenza capace di condizionare
governanti e popoli interi. E mentre i pensatori andavano delineando le basi
della nuova cultura illuministica, questi finanzieri si accordavano sul modo di
trarre profitto dalla situazione traducendo i nuovi ideali in una realtà sociale
che lievitasse in loro favore. A Francoforte di Baviera il banchiere Meyer
Amschel Rothschild aveva radunato personalità di primo piano della finanza,
della politica e della cultura per elaborare un piano concreto di azione
politica d'assalto, e aveva affidato ad Adam Weishaupt, giovane professore
all'Università di Ingolstadt, il compito di tessere l'organizzazione occulta
degli Illuminati di Baviera, che furono i principali catalizzatori della
Rivoluzione Francese. Per rafforzare la propria potenza economica questi
banchieri si erano accordati a stringere i reciproci rapporti servendosi anche
dei vincoli matrimoniali; i Rothschild anzi, per almeno due generazioni, si
sposarono tra cugini primi e addirittura con i nipoti. I cinque figli di
Rothschild stabilitisi a Vienna, Londra, Napoli e Parigi, oltre che a
Francoforte, collaborarono tra loro in modo che fu imitato, ma raramente
eguagliato, da molte dinastie di banchieri internazionali 126. Questi rapporti consentivano una concentrazione
economica sempre più vasta, che con l'andare del tempo avrebbe avuto un influsso
determinante sulla stessa politica dei popoli. Tutti conosciamo, ma non
sufficientemente, i nomi di alcune di queste banking families: Baring,
Lazard, Erlanger, Warburg, Schroder, Selingman, Speyers, Mirabaud, Mallet,
Fould, e soprattutto Rothschild e Morgan. Esse avevano queste
caratteristiche:
-
Erano cosmopolite, internazionali;
-
Erano vicine ai governi e si occupavano essenzialmente dei loro debiti;
-
Si attenevano al settore obbligazionario, e raramente al commercio;
-
Per rafforzare i propri interessi erano fanatici sostenitori della deflazione;
-
Credevano nella saggezza e operavano in segreto a influenzare la vita politica col potere finanziario: «Esse rimasero a lungo ditte private non ufficialmente costituite, generalmente in forma di associazioni che non emettevano azioni, non redigevano resoconti, non facevano alcuna propaganda; sotto la figura giuridica di società passavano immuni da imposte, e poterono mantenere la massima segretezza e anonimità. Queste persone, che godevano di un potere enorme sulla cosa pubblica, temevano quasi come l'inflazione che le loro attività venissero alla luce del sole» 127.
Il loro influsso si andò gradatamente
allargando. «Ad un certo punto inserirono nella loro organizzazione
finanziaria i centri bancari provinciali, radunandoli in banche commerciali e di
risparmio, includendovi anche le compagnie di assicurazione e concentrando tutto
in un unico sistema finanziario di dimensioni internazionali che, gestendo la
quantità e il flusso del denaro, riuscì a influenzare, se non a controllare,
governi e industrie. Gli uomini che fecero questo aspiravano a fondare dinastie
di banchieri internazionali, ed ottennero perlomeno sotto questo punto di vista, un
successo pari a quello raggiunto dalle dinastie di condottieri
politici» 128. Nel 1694, sir William Paterson
(1658-1719) e i suoi amici fondarono la Banca d'Inghilterra. La sostituzione
della carta all'oro consentì di trarre grandi profitti sfruttando sia
l'eccedenza dei titoli di credito sulle effettive riserve auree (bank
notes), sia il sistema degli assegni. Paterson stesso dichiarava: «La
banca guadagna grazie agli interessi maturati sui denari creati dal
nulla» 129. La Banca d'Inghilterra raggiunse
un potere economico talmente elevato da impedire che nel 1844 si facesse una
legge rivolta a limitare la sua invadenza. «Il governatore della Banca di
Inghilterra - disse D. Fraser, vice presidente dell'istituto dei banchieri -
dev'essere l'autocrate che detta le condizioni alle quali si deve attenere il
governo per ottenere dei prestiti» 130.
All'epoca del capitalismo finanziario, la Banca d'Inghilterra era dominata dalle
famiglie finanziarie Baring, Rothschild, Morgan, Hambros e Lazard, le quali,
anche in seguito alla nazionalizzazione della Banca nel 1946, mantengono ancora
in parte il loro potere. Questo capitalismo finanziario ebbe il suo massimo
sviluppo tra il 1884 e il 1933. Fu l'epoca in cui i ricchi banchieri
veleggiavano sugli oceani in grandi imbarcazioni private e si spostavano sulla
terra ferma in carrozze ferroviarie di famiglia per incontrarsi frequentemente
tra loro o per riunirsi in intese ad altissimo livello sotto l'alta autorità di
John Pierpont
Morgan (1837-1913). Ogni feudo economico poggiava sull'altro, e insieme
erano collegati a loro volta con società semi-indipendenti; il tutto a sostegno
delle due guglie del potere economico e finanziario trasferitosi oltre oceano:
una posta nel cuore di New York agli ordini dei Morgan, l'altra nell'Ohio
capeggiata dai Rockefeller. Quando questi due gruppi lavoravano insieme, come
generalmente accadeva, riuscivano a influenzare in modo determinante la vita
economica del Paese, controllandone in parte anche quella politica, perlomeno a
livello federale 131. Nel 1930, Morgan disponeva
di un patrimonio superiore all'intera ricchezza di ventuno Stati dell'Unione. L'influenza di
questi finanzieri era così grande che i gruppi Morgan e Rockefeller riuniti a
anche Morgan da solo avrebbero potuto mettere a terra il sistema economico
nazionale 132. Molte banking families, che
si erano aperte la strada in Europa tramite matrimoni e combinazioni d'affari,
trasferirono in America i proprî sistemi già collaudati in vari Paesi europei
(Francia, Germania, Italia, Svizzera, ecc...), e con le famiglie già piazzate in
America si orientarono verso la creazione di un sistema bancario
centralizzato. In una riunione segretissima misero a punto un primo disegno
di ciò che sarebbe stato il Federal Reserve System (Morgan,
Rockefeller, ecc...) nel tentativo di mandare a vuoto il progetto governativo
degli Stati Uniti per una banca centrale federale libera da qualsiasi
condizionamento delle banche private. Questo disegno fu dal senato prontamente
respinto, e il gruppo dovette attendere momenti più favorevoli. Tornò alla
carica in seguito, e il Federal Reserve System fu approvato dal senato
degli Stati Uniti il 22 dicembre 1913. La sede centrale è la famosa Wall
Street. Da quando fu fondato, il Sistema ha sempre resistito con successo ad
ogni tentativo di verifica ufficiale del suo giro di affari, e agisce in maniera
da costringere i principali Paesi ad operare «attraverso banche centrali al
di fuori di qualsiasi controllo politico, senza alcuna interferenza da parte dei
governi» 133. Questi banchieri insomma hanno
puntato a «creare un sistema mondiale di controllo finanziario gestito
con metodi feudali e posto in mano a privati, capaci di dominare il sistema
politico di ogni Paese» 134. Sebbene tale
centro di potere abbia raramente la forza di svolgere un'azione politica
diretta, la sua morsa finanziaria gli consente però di influenzare e manipolare
in modo incredibile le vicende di varie nazioni 135.
l Il «Sistema» sulla via del
sinarchismo social-comunista
A che
cosa mirano questi manipolatori giganti del potere? Si è visto come ogni passo
della Rivoluzione in atto da due secoli è legato alla azione e agli interessi
delle grandi concentrazioni bancarie internazionali, cominciando dall'incontro
promosso da Rothschild a Francoforte nel 1773 per dare origine all'Illuminatismo
bavarese. Dopo la Rivoluzione Francese prende sviluppo il liberalismo
economico con lo sfruttamento disumano degli operai: i grandi banchieri ne
hanno avuto i profitti più vistosi. In seguito si sviluppò la corrente
social-marxista, che prese le mosse dall'Illuminatismo massonico. Verso la fine
dell'Ottocento si determinò la corrente sinarchica. Osserva Oswald
Spengler (1880-1936): «Non c'è un solo movimento proletario, neanche
comunista, che non abbia agito nell'interesse del denaro, nella direzione
indicata dal denaro e durante i tempi permessi dal denaro, tutto ciò senza che
gli idealisti ne abbiano avuto la minima idea» 136. Esaminando le ideologie di fondo cui si sono ispirate
costantemente le grandi azioni bancarie troviamo i nomi di Rousseau, Weishaupt,
Marx e Ruskin, che insieme si muovono nelle grandi linee della concezione di
Platone (428-348 a. C.). Anche il sinarchismo di Saint-Yves D'Alveydre è
riducibile alla matrice socialista. Platone nella sua Repubblica
vagheggiò una società ideale in cui i beni e gli affetti sarebbero stati un
patrimonio comune gestito dallo Stato: matrimonio e famiglia sarebbero stati
eliminati, tutte le donne sarebbero appartenute a tutti gli uomini e i bambini,
appena svezzati, sarebbero stati presi in custodia dallo Stato; le donne
avrebbero avuto piena parità con gli uomini nel lavoro e in guerra; lo Stato
avrebbe provveduto alla selezione dei neonati eliminando gli inetti, anzi
avrebbe selezionato la stessa procreazione. Non tutti però sarebbero stati
uguali: sarebbero state prestabilite tre grandi classi, quella dominante dei
cervelli, quella militare e quella dei lavoratori. Platone riteneva che lo Stato
avrebbe persuaso facilmente il popolo a credere che la gente nasceva con
un'anima d'oro, d'argento o di rame, e ad accettare dai governanti
l'assegnazione della classe giusta per ciascuno. La religione a sua volta
avrebbe garantito la stabilità del sistema. Naturalmente, in tale società la
proprietà privata non avrebbe avuto ragione di essere, e tutte le energie
intellettuali si sarebbero impegnate a provvedere al bene comune delle classi
inferiori, mentre a quelli che nascevano con l'anima d'oro sarebbe toccato il
fiore della produzione sociale. Questo è lo Stato socialista. Marx non era
ancora tanto noto, nel 1870, quando all'Università di Oxford in Inghilterra
prendeva cattedra John Ruskin (1819-1900), che, leggendo Platone ogni
giorno, dichiarava: «Il mio scopo costante è dimostrare l'eterna superiorità
di alcuni uomini sugli altri, talvolta anche di un solo uomo su tutti gli
altri». Uomini certamente superiori erano gli inglesi, ai quali spettava
una missione mondiale, quella di instaurare il socialismo planetario. Il
messaggio di Ruskin ebbe una risonanza sensazionale nelle fervide menti
giovanili, e fu assorbito da Cecil Rhodes (1853-1902) che spese tutta la
vita per tradurlo in realtà.
Oswald Spengler | John Ruskin | Cecil Rhodes |
Forte dei suoi immensi redditi
provenienti dal monopolio delle miniere di diamanti sudafricane (1.000.000 di
sterline all'anno) e delle relazioni vastissime coi grandi finanzieri, sostenuto
da Lord A. Rothschild organizzò una Società Segreta - che
divenne in seguito la Round Table («Tavola Rotonda») - col compito di
preparare una federazione tra i popoli di lingua inglese capace di avviare tutti
i Paesi del mondo verso il social-comunismo. Gli uomini della Round Table
ricoprivano posti chiave in varie parti del mondo, e disponevano di mezzi
potenti d'influsso: stampe di prestigio (The Times, The Round
Table, The Review of Reviews, ecc...), Università, centri culturali,
ecc...; ed estesero l'organizzazione anche negli Stati Uniti, coinvolgendo nei
loro programmi Morgan, Rockefeller, Lazard, Grenfell e altri potentati
economici. Nell'imminenza della Seconda Guerra Mondiale il gruppo era in grado
di condizionare l'intera stampa americana mediante le sue pubblicazioni (New
York Times, New York Herald Tribune, Christian Science
Monitor, Washington Post, Boston Evening Transcript,
ecc...) 137.
l Il «Sistema» promuove il
sinarchismo social-comunista mondiale
L'intesa segreta della Round
Table imperniata sull'asse Londra-Wall Street riuscì a fermentare gli
ambienti anglo-americani a tutti i livelli. La sete di potere dei super-ricchi,
orientati a stabilire una dittatura centralizzata di indole socialista in tutto
il mondo, li portò a controllare i gruppi sovversivi mondiali fornendo loro
enormi quantità di denaro per la loro attività rivoluzionaria, e a finanziare le
forze contrarie ai sovversivi quando questi tentavano di fuggir loro di mano.
Questo tipo di politica li indusse «ad allinearsi deliberatamente con
dittature colpevoli di crimini contro
l'umanità che, per dimensioni e crudeltà, non hanno precedenti nella
storia» 138. É dimostrato che demagoghi
totalitari non sarebbero mai giunti al potere senza l'aiuto finanziario dei
super-ricchi, e che senza le manovre di costoro i regimi totalitari sarebbero
stati rovesciati da tempo 139. Nelle sue memorie
Trotsky fà riferimento a prestiti di finanzieri inglesi fin dal 1907. Dal 1917,
i maggiori aiuti finanziari alla Rivoluzione russa vennero da esponenti delle
banking families della Round Table tramite Jacob Schiff
(1847-1920) della Kuhn & Loeb Co. e altre banche svedesi
(Ascherg, ecc...) e tedesche (Warburg) 140. Più di cinquant'anni fa, su iniziativa di Morgan, si
decise di agevolare la penetrazione di movimenti di sinistra e in particolare
dei comunisti negli Stati Uniti. Le Fondazioni Morgan, Rockefeller
e Carnegie, tramite l'Institute of Pacific Relations, hanno spinto
la Cina nel blocco comunista 141. Tramite il
Council of Foreign Relations, che faceva da copertura ai membri della
Round Table (Rhodes, Milner, Rothschild, Morgan, Carnegie, Rockefeller,
ecc...) l'Alta Finanza cosmopolita esercitava un controllo sempre più vasto
sulla politica americana e internazionale, al punto da manipolare il
procedimento elettorale degli Stati Uniti 142.
Quando agli inizi degli anni '50 si scatenarono l'ira e i sospetti del popolo
americano, una commissione del Congresso indagò a ritroso le tracce che
partivano dai comunisti confessi, e si imbatté nell'intera e complicata trama
delle «Fondazioni esenti da tasse», collegate al Sistema. Il rapporto di detta
commissione, pubblicato nel 1954, metteva in luce un piano organico di
fermentazione social-comunista mondiale finanziato dal potere economico diretto
dalla Round Table. Il resoconto informava tra l'altro dell'esistenza di
un programma di scardinamento della morale cristiana e di una serie di
iniziative rivolte a promuovere una penetrazione sempre più massiccia della
ideologia socialista nelle scuole, nella cultura e nella vita americana e
mondiale 143. Per tale acculturazione
social-marixsta la sola Fondazione Ford ha speso dal 1956 oltre un
miliardo di dollari; ma anche altre fondazioni collegate con la Round
Table hanno contribuito a questo programma con ingenti somme di denaro
144. L'infiltrazione sovversiva partiva dalle
Università e invadeva scuole e gruppi portando una corrente continua di
amoralità, umanitarismo, collettivismo, anti-individualismo, edonismo,
teppistocrazia assembleare 145. Nel 1960, il
leader del partito comunista statunitense Gus Hall (1910-2000)
annunciava che il partito si proponeva di agire sulla gioventù americana per
radicalizzarla: in breve tempo nacque la moda della barba alla Fidel Castro, dei
vestiti hippy, del parlare volgare, dei saluti, delle canzoni e della
simbologia pacifista comunisti, della pornografia, del nichilismo e
delle rivolte 146. Da anni il mondo intero è
soggetto a una escalation di disordini a ogni livello della vita sociale.
Con cinico disprezzo per le masse, il Sistema, in collisione o in intesa col
comunismo, assoggetta i popoli a guerre, rivoluzioni, lotte civili, sovversioni,
indottrinamento e sfruttamento spregiudicati. È clamoroso il fatto che questi
super-opulenti siano riusciti a mantenere a loro favore il privilegio
dell'esenzione dalle tasse, le quali invece gravano sempre più pesantemente sul
cittadino comune. Le teorie del Sistema hanno favorito il dilagare della
violenza e della criminalità. «I cervelloni del Sistema hanno escogitato una
combinazione di educazione sessuale e di un cosiddetto addestramento alla
sensitività che ha scatenato col permissivismo una vera degenerazione morale. Il
Paese è stato improvvisamente sommerso da una ondata di sporcizie oscene e
valanghe di parolacce che hanno invaso da cima a fondo la stampa e i mass-media.
Molte leggi per la sicurezza sono state vanificate dalle forze legate al Sistema
per giungere all'instaurazione di uno Stato socialista fortemente centralizzato
sotto l'egida del Sistema» 147. Nel 1968,
l'ondata della contestazione globale partendo dall'America investì tutto il
pianeta, e il comunismo ne prese la occasione per sferrare un'invasione più
massiccia nel mondo intero. É noto che la Fondazione Rockefeller, tramite
i suoi 22.000 centri d'influsso, promuove una politica mondiale di
pianificazione dell'aborto 148. Il Sistema
continua ad agire ancora oggi con le sue mille branchie, e tutto avvolge coi
suoi tentacoli potenti. Particolarmente significative sono le conferenze
organizzate del Sistema, soprattutto il Bilderberg Group e le Conferenze
Pugwash, e, recentemente, gli incontri della Trilateral
Commission. Queste conferenze vengono convocate periodicamente come conclave
strategico internazionale, sono segrete, e vi possono partecipare soltanto
ospiti espressamente invitati. Si tratta di uomini scelti esclusivamente nelle
alte sfere del Sistema.
-
La prima conferenza Bilderberg fu tenuta all'Hotel Bilderberg in Olanda (donde il nome, anche se si riuniscono in luoghi diversi: Georgia, Canada, Turchia, Germania, ecc...). Gli scopi non vengono pubblicati, salva l'affermazione generica di stringere «un'infinità di fili che assicurano la pace» (Fosdick), una pace naturalmente di tipo «socialista». Di fatto, però, negli ultimi due decenni le compagnie dipendenti dal Sistema si sono trovate concessionarie di tutto il petrolio e gas naturale nei molteplici conflitti scatenati in diversi Paesi del mondo 149. L'orientamento del Bilderberg è ravvisabile da vicino nella politica filocomunista portata avanti dai suoi membri 150.
-
Le conferenze Pugwash, iniziate nel 1957 da Cyrus Eaton (1883-1979), tendono ad amalgamare gli Stati Uniti con l'Unione Sovietica tramite scambi di vario tipo, in direzione social-comunista 151.
-
Il 16 giugno 1975, il settimanale americano Newsweek segnalava la nascita di un nuovo organismo che subentrava alle conferenze Bilderberg, ossia la Trilateral Commission. «Con l'abituale agilità e scioltezza il Sistema ha modificato una struttura, quella creata da Bernardo d'Olanda, poco elastica in rapporto alle esigenze del mondo attuale e all'accelerazione dei mezzi di comunicazione. La scelta delle persone da invitare segue criteri ancor più "economici" di quanto avveniva prima, e gli incontri si svolgono quando è necessario senza rispettare una scadenza annuale o una località prestabilita». In quel primo incontro avvenuto a Kyoto con la partecipazione di novantotto personalità il Sistema prendeva atto di aver dato troppa corda al comunismo, al punto da non riuscire più a tenerlo a bada... 152.
L'orientamento social-comunista delle
concentrazioni del supercapitalismo occidentale, è motivato dal fatto che i
regimi totalitari costituiscono una fonte di interessi economici più duraturi ed
estesi. Il Sistema, ad esempio, ha maggior interesse a trattare con un'Europa
unificata sotto il comunismo piuttosto che con una Europa divisa in varie
concentrazioni. Si spiega allora il filo-comunismo degli alti esponenti del
Sistema 153.
l Il Sistema agisce anche in
Italia?
«I destini italiani si sono
incrociati con le grandi direttrici del Sistema non perché quella posizione
geografica rappresenti il cuore dell'Universo, o perché senza gli italiani non
si possano manovrare i destini dell'umanità, ma prevalentemente a causa della
Chiesa cattolica. La Chiesa cattolica, incarnata materialmente nel Vaticano, ha
rappresentato e rappresenta un centro di potere culturale, spirituale e
sovranazionale, per non dire multinazionale, di cui il Sistema non ha potuto non
tener conto, ma che ha tentato di porre, almeno parzialmente, sotto il suo
controllo. Per raggiungere questo scopo sono state seguite, grosso modo, due
strade: scardinamento della cultura e della morale cattolica, minaccia
all'indipendenza economica del Vaticano» 154.
VII
IL «CONDOMINIUM»
SPAZIALE
Charles Levinson, nel suo
libro Vodka-Cola, vuol dimostrare come, al di là della collisione
ideologica e politica tra Stati Uniti e Russia, sia in atto una vasta
collaborazione industriale e commerciale, soprattutto tramite le multinazionali,
con ingenti interessi da parte di entrambe le superpotenze. Lo studio di Jacques Bergier
(1912-1978) intitolato La grande conspiration russe-américaine («La
grande cospirazione russo-americana»), apre nuovi orizzonti, ai limiti della
fantascienza, su un asserito - ma per noi soltanto ipotetico -
«condominium» geopolitico russo-americano. Le due superpotenze si
renderebbero conto da tempo che un conflitto atomico equivarrebbe alla loro
autodistruzione; quindi, al di là delle irriducibili divergenze ideologiche, si
incamminerebbero a grandi passi verso un'intesa di fatto, imperniata sull'intero
sviluppo tecnologico convergente al dominio dello spazio. Questo assalto allo
spazio è mosso da una geo-strategia che ha due aspetti: difensivo, rivolto a
eliminare ogni possibile competizione estranea, e promotivo per assicurarsi la
leadership politico-economica sull'intera umanità. Così dalla guerra
fredda le due superpotenze, sotto la pressione degli alti vertici mondialisti,
sono passate alla distensione, che ha visto moltiplicarsi gli intrecci delle
multinazionali, e alla collaborazione per la conquista dello spazio e
l'incentivazione di tutti quei settori che le fanno da supporto. Il
pluri-polarismo politico sembra ormai definitivamente superato dal bipolarismo
USA-URSS 155 in forza di una egemonia spaziale che
è in grado di escludere ogni altra competizione. Ciò significa che, se non
interviene una guerra atomica a interrompere un'intesa che è già giunta a uno
stadio molto avanzato, l'avvenire politico del mondo è destinato a ruotare
intorno all'asse del «condiminium» russo-americano.
l L'assalto allo
spazio
Il controllo dello spazio vicino alla
terra, infatti, consente:
-
di dominare militarmente tutto il pianeta;
-
di impossessarsi delle fonti di energia del futuro con possibilità illimitate di sviluppo tecnologico generale.
Stati Uniti e Russia sono oggi le sole
potenze spaziali. Esse stanno lavorando di comune accordo per mettere a punto
attrezzature spaziali capaci di stroncare qualsiasi aggressione competitiva da
parte degli estranei al sistema (Cina, Germania, ecc...). Grazie alla
costellazione dei satelliti da essi lanciati nello spazio, i loro missili
atomici hanno il potere di colpire qualsiasi bersaglio con un margine di
precisione di dieci metri, da migliaia di chilometri di distanza. L'apparato
degli armamenti in atto è già in grado di assicurare alle due superpotenze il
dominio militare sull'intero pianeta. Le enormi possibilità tecnologiche aperte
dal dominio sullo spazio garantiscono al «condominium» russo-americano
una egemonia inarrestabile sul piano industriale e commerciale.
-
USA e URSS puntano innanzi tutto alla conquista di una nuova fonte di energia capace di sostituire con enorme vantaggio quelle attualmente utilizzate (carbone, petrolio, centrali atomiche terrestri): si tratta dell'energia solare, che verrebbe captata nello spazio da un satellite artificiale gigante collocato a 36.000 km dalla Terra; questo trasmetterebbe al nostro pianeta l'energia necessaria all'intera industria umana per via di iperfrequenza (2,45 GHz) e in seguito forse anche per via laser, con durata illimitata come quella del Sole.
-
Insieme con l'energia, che è fondamentale per l'equilibrio dei popoli, lo spazio offrirà una enorme quantità di servizi e materie elaborate ad alta tecnologia.
L'attuazione di questo piano ha davanti
a sé i secoli futuri, e avrà inizio con il trasferimento delle industrie
pienamente automatizzate sulla Luna. Si tratta della terza rivoluzione (la prima
è stata provocata dalla sostituzione dell'energia delle braccia coi combustibili
fossili, cioè carbone e petrolio; la seconda con l'automazione), che trasferirà
l'industria terrestre negli spazi vicini alla Terra con un duplice vantaggio: di
eliminare l'inquinamento terrestre provocato dalle industrie, e di fornire una
quantità illimitata di materie prime e di elaborati tecnologici, anche di tipo
nuovo, possibili solo in condizioni di assenza di gravitazione. Nello spazio
possono essere prodotte tutte le materie prime di cui ha bisogno la Terra:
metalli, macromolecole, ecc... L'elaborazione di materie pericolose (materie
radioattive, sintesi biochimiche, microorganismi, ecc.) avverrebbe senza
inconvenienti ecologici. Si produrrebbero con maggiore facilità materie rare
quali il mauritanio, l'arseniuro di gallio che consentirebbe di dotare le auto
di apparecchiature radar anticollisione. L'assenza di gravitazione e
altre condizioni spaziali consentirebbero l'elaborazione di una quarantina di
elementi nuovi, quali il gammalgormium per l'alimentazione di motori
nucleari di aerei, ecc... A questi progetti lavorano già scienziati di primo
piano quali Stine, Ruzic e il russo Pokrovsky con migliaia di altri ricercatori
e numerosi istituti di ricerca.
Vari ambiti della
collaborazione
L'atmosfera avveniristica creata dal
programma spaziale va trasformando celermente i rapporti tra russi e americani
ad ogni livello della vita politica, sociale, militare, ecc... Anzitutto sul
piano della ricerca. Non è più il tempo in cui la comunicazione di un segreto
scientifico poteva costare la vita, come accadde agli scienziati Penkovsky e
Rosemberg. America e Russia si scambiano le informazioni scientifiche e perfino
i segreti militari. Nel giugno 1977, un Galaxy C5 americano (il più
grosso aereo del mondo) depositava a Mosca il prototipo dei generatori di
energia termonucleare illimitata perché i russi lo copiassero. Nel dicembre
1976, la Russia otteneva dall'America fotografie colte dai satelliti Landstat per la previsione dei raccolti del grano.
A loro volta, i russi mettevano a disposizione della tecnologia americana il
rivelatore Kirlian, che consente di individuare e fotografare determinate
condensazioni di particelle nel corpo umano (la mano del guaritore applicata al
paziente, ad esempio, appare illuminata e aureolata di filamenti luminosi).
L'America ha organizzato la traduzione sistematica dei documenti scientifici in
lingua russa, e i sovietici a loro volta dispongono di un istituto di diciotto
piani per la traduzione sistematica della documentazione scientifica americana.
Istituti di migliaia di ricercatori lavorano di comune accordo, tra Russia e
America, in tutto l'ambito dell'esplorazione scientifica (laser,
elettroni rapidi, daser, ecc...). Nell'ambito della polizia e dello
spionaggio si verificano fatti curiosi: un agente della CIA americana può
trasferirsi impunemente con armi e bagagli nella polizia russa KGB, e
viceversa. La collaborazione tra polizia americana e polizia sovietica investe
ormai i settori più delicati della vita politica, fino ai vertici segreti dello
spionaggio, che costituiscono un supergoverno occulto capace di condizionare le
decisioni degli stessi Presidenti di stato (Crusciov è stato destituito in una
settimana, e Nixon in pochi mesi). Questi vertici sono in costante collegamento
con metodi più efficienti dello stesso «filo rosso». Si comunicano a vicenda
notizie sull'apparato militare, e sono co-impegnati nella ricerca sulle
variazioni atmosferiche, sui giacimenti di petrolio, sugli effetti del
dispositivo daser (inverso del laser) che teoricamente potrebbe
produrre il buio e il freddo con ripercussioni notevoli sul clima di intere
regioni. Dall'estate 1978 il KGB e la CIA esercitano un controllo
elettronico (Elint, ossia Electronic Intelligence) sul
Mediterraneo. Insieme elaborano dispositivi avanzatissimi di controllo
(documenti plastificati che non sarà più possibile falsificare, processi di identificazione mediante la voce,
comunicazione velocissima di dati, ecc...). Giova qui osservare che alle
dipendenze del KGB opera l'organizzazione Interterror che ha il
compito di disintegrare col terrore l'Europa occidentale per preparare
l'occupazione militare da parte della Russia. Nell'ambito militare l'intesa si
manifesta mediante scambio reciproco di informazioni, tra russi e americani, per
il perfezionamento delle armi (missili, bomba intelligente che da dieci
chilometri colpisce il bersaglio con la precisione di dieci centimetri, bombe
anticarro, bombe a neutroni con dispositivi antiuomo, satelliti con testate
atomiche, raggio della morte a base di particelle ad alta energia, ecc...). Da
entrambe le parti i militari dell'altro esercito sono ammessi a visitare le
installazioni segrete. Allievi ufficiali americani possono seguire i corsi della
accademia militare sovietica Frunzé. Sensazionale è stato il caso del
Generale russo Pyotr Grigorenko (1907-1987), contestatore perseguitato
dal KGB, ma liberato e portato negli Stati Uniti dai militari americani.
Il «condominium» si prospetta non come una democrazia, ma come uno Stato
muscolato; tra i due eserciti c'è una tendenza a integrarsi per esercitare
un'azione repressiva immediata contro qualsiasi velleità di competizione
dall'esterno e di rivolta dall'interno. Così l'esercito russo è intervenuto a
reprimere gli scioperi di Vorkuta e le ribellioni georgiane, e a deportare in
massa i tartari o i filocinesi in Siberia. Eventuali aggressioni della Cina o
della Germania sarebbero presto neutralizzate dalla schiacciante superiorità
militare del «condominium». L'ampio controllo sull'intero pianeta tramite
lo spazio, la rapidità delle comunicazioni (a velocità della luce) e la capacità
di immediato intervento fanno del «condominium» russo americano l'unità
geopolitica più stabile e autoritaria che la Terra abbia mai conosciuto. Tutto
questo apparato comporta ingenti possibilità economiche; così anche nel settore
finanziario e commerciale l'integrazione reciproca tra America e Russia si va
rafforzando sulla base delle relazioni bancarie. L'America dispone di una vasta
rete bancaria oltre cortina, e la Russia estende i suoi istituti in occidente.
Le multinazionali occidentali hanno invaso i Paesi dell'orbita comunista, e i
russi esportano in Occidente i loro prodotti (materie prime, macchine
fotografiche, transistor a ricarica solare, ecc...).
Incognite e problemi
«Chi tiene lo spazio tiene la Terra »
proclamano i costruttori del nuovo bipolarismo russo-americano. Ma il
«condominium» pone ineludibili problemi sull'avvenire dell'uomo.
Scienziati, tecnologi e militari hanno sviluppato le loro intese forzando la
barriera delle opposte ideologie dei due blocchi: il liberalismo americano e
l'assolutismo marxista. A quale concezione dell'uomo affideranno la nuova
costruzione per garantire il «condominium» della continuità che di fatto
è possibile soltanto attraverso un regime autoritario e ideologicamente
monolitico? Ancora: non sarà certo il benessere illimitato promesso dall'era
spaziale a saziare quell'abisso di inquietudine che è il cuore umano, tanto più
se gli uomini si sentiranno compressi da un sistema dispotico senza vie di
uscita. Il problema umano rispunta ancora una volta dal divario esistente tra
l'alto benessere materiale e l'assenza delle ragioni di vita insita nel sistema.
Quale sarà inoltre lo spazio del cristianesimo tra le morse di una non risolta
collisione tra marxismo bolscevico e sinarchismo americano, entrambi suoi nemici
dichiarati? Infine: quali sono i rapporti tra gli animatori della strategia
spaziale e gli alti vertici mondialisti? Non lo sappiamo. É tuttavia certo che
le sorti dei popoli sono in mano a gruppi di potere che amano agire dietro le
quinte. Vederci chiaro su chi tiene le fila degli orientamenti politici non è
facile, ma è doveroso farne lo sforzo: è in gioco la nostra libertà.
VIII
LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE
Eccoci oggi allo sbocco finale della
Rivoluzione. Oltre due secoli di fermentazione rivoluzionaria da parte dei
«figli delle tenebre» producono oggi i loro frutti maturi. Quale è il bilancio
complessivo della Rivoluzione? È stata una spinta verso l'unificazione del
mondo; ma quale? E a quale prezzo? Non possiamo dimenticare le vittime
innumerevoli della Rivoluzione Francese e le centinaia di milioni di vittime
dell'avanzata comunista nel mondo, le due guerre mondiali e le minacce della
situazione attuale. Né dobbiamo sottovalutare la degradazione dell'uomo insita
al sistema rivoluzionario: i
fomentatori e gli strumenti della Rivoluzione ci danno una cattiva immagine di
sé: la loro via non è quella della luce, ma della cospirazione occulta,
dell'intrigo, dell'immoralità. La loro spregiudicatezza ha sedotto i popoli al
male e li ha convogliati verso nuove forme di schiavismo. La loro spinta
naturistica non è stata umanizzante, ma strumentalizzatrice, animalizzatrice
dell'uomo. La strada è stata assolutamente sbagliata e lo sbocco è tutt'altro
che felice. Il guasto peggiore è stato subìto dall'uomo. Occorre risalire
l'abisso. Il vento rivoluzionario ha sempre preso le mosse facendo leva sul
popolo, promettendogli benessere e liberazione; ma il popolo è stato sempre il
grande gabbato della Rivoluzione. Il popolo ne ha fatto le spese, ne ha raccolto
le bucce, ma il frutto - se si può parlare di frutto - è stato mangiato da
altri. La promessa di libertà è sfociata nei lager e in quelle immense
prigioni dietro le cortine rosse o sotto le pieghe dei liberalismi occidentali.
I popoli sono stati irreggimentati in eserciti sempre più grandi e spietati, e
lanciati alla carneficina gli uni contro gli altri: nella Rivoluzione Francese,
nelle sommosse risorgimentali, nelle due guerre mondiali, e anche oggi nei
numerosi focolai tenuti accesi dai venditori di armi in parecchie parti del
mondo. I petrolieri inglesi e americani in lotta tra loro hanno scaraventato gli
arabi contro gli armeni, facendo milioni di morti; altrettanto è avvenuto nel
Biafra per la competizione degli armieri, poi nei Vietnam, in Indocina e in
Cambogia, dove si è giunti all'assurdo di scaraventare giovani militari
comunisti di una regione contro giovani militari comunisti di un'altra regione
dicendo loro che si trattava di nemici americani. Non inferiore è stato il
bilancio morale: intere popolazioni sono state strappate con violenza dalle loro
tranquille abitudini e buttate nell'odio e in ogni genere di vizi, e stanno
pagando ancor oggi il proprio smarrimento con la dissolutezza, la droga,
l'aborto e ogni genere di infelicità. E chi ne ha colto i frutti? I grandi
finanzieri internazionali e altri giganti della malavita sono diventati padroni
di ricchezze incalcolabili, e i seduttori delle nazioni si sono ubriacati di
potere: Lenin, Stalin, Mao e altri. Ma a che pro? Nessun bene di questo mondo
compensa la depravazione morale di un uomo. Spesso la Rivoluzione ha divorato i
suoi figli, i suoi stessi animatori, come è avvenuto in Russia e in Cina. No, la
Rivoluzione non ha giovato a nessuno. Se la razza umana fosse ragionevole, i
grandi problemi della pace, della fame e del progresso sociale sarebbero risolti
con estrema facilità. Ma la Rivoluzione è un fatto
irrazionale che non ha alcuna giustificazione. E quando la ragione dell'uomo e
dei popoli si smarrisce dietro i seduttori, vuol dire che l'uomo è giocato da
Satana. La Rivoluzione nei suoi focolai occulti, nelle sue esplosioni disumane
rispecchia il volto del Maligno. Le Scritture parlano molto chiaro in proposito:
il susseguirsi degli eventi umani rispecchia la grande lotta tra lo Spirito di
Dio e il potere delle tenebre, sino alla fine dei giorni, quando Dio stesso
opererà la separazione definitiva del buon grano dalla zizzania; in questo
avvicendamento la Rivoluzione è stata una incarnazione dell'Anticristo. La sua
spiegazione ultima è data dall'Apocalisse. Otterremmo buon frutto da
questo studio se riuscissimo a persuadere gli uomini a non lasciarsi sedurre:
non dovrebbe essere difficile dopo tante esperienze. «Se qualcuno vi dirà:
Ecco, il Cristo è qui, il Cristo è là, non ci credete! Perché sorgeranno molti
falsi cristi e falsi profeti, e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse
possibile, anche gli eletti. Voi però state attenti: io vi ho predetto
tutto» (Mc 13, 21). Gli uomini hanno dimostrato una singolare
attitudine a lasciarsi sedurre da idee sbagliate: quella razzista ha fruttato i
forni crematoi, quella liberale ha fruttato il dissolvimento delle famiglie e
gli aborti di massa, quella marxista le prigioni psichiatriche, le cortine, la
schiavitù di interi popoli... Tutte queste idee si presentavano agli inizi come
rivendicazioni innocue: Satana sa rivestirsi da angelo di luce. Nessuna idea va
seguita se non è assolutamente buona agli inizi, nel mezzo e nel termine del suo
sviluppo. Solo a queste condizioni possiamo accettarla. In quest'epoca di
massificazione e di mistificazioni colossali occorre esercitare tanto
discernimento e mantenere intatta la libertà dello spirito che viene dal
Vangelo. Dio non inganna mai: «Benedetto l'uomo che confida nel Signore,
maledetto l'uomo che confida nell'uomo» (Ger 17, 5). Oggi, dietro le
inquietudini sociali che segnano la dolorosa gestazione di un mondo nuovo,
fermentano i conflitti di umanesimi in reciproca collisione nell'intento di
disputarsi l'area dell'eredità cristiana. Ci riusciranno? Non lo sappiamo.
Sappiamo però che nessun umanesimo costituisce un'alternativa valida al
cristianesimo: solo il cristianesimo contiene la totalità degli elementi
indispensabili alla piena fioritura dell'uomo, in quanto trascende l'uomo, che è
essenzialmente relativo, con la sua origine divina: dall'unico vero Dio può
venire ispirazione e forza per la costruzione dell'uomo. Elementi di spinta
all'umano sono diffusi più o meno in tutte le culture, ma al di fuori della
visione cristiana sono neutralizzati da spinte opposte. Solo il cristianesimo è
libero da contraddizioni, aperto senza riserve all'intero panorama della Verità
e dell'Amore in forza del Verbo di Dio fatto Uomo. Decisamente antiumane, poi,
sono le ideologie elaborate a sostegno e comodo delle grandi concentrazioni di
potere mondialiste. Nulla di buono possiamo attenderci dall'umanesimo - o meglio
anti-umanesimo - marxista: la sua ispirazione decisamente atea e materialistica
animalizza l'uomo, e se ciò non bastasse, la sua sistematica istigazione alla
violenza, all'odio, il suo ricorso
programmatico alla menzogna come irrinunciabile strumento rivoluzionario
incidono nella coscienza dell'attivista un senso troppo profondo della propria
abiezione perché il comunista consapevole possa farsi un'immagine buona di sé;
chi non è buono per sé come potrà esserlo per altri? La sua abitudine
all'ambiguità e al male, lo scompenso metafisico che egli porta nelle vene non
può produrre che viltà e mali a non finire, come abbiamo visto da vicino in
questi ultimi anni di escalation del terrore e di ogni disordine nella
vita italiana e mondiale. Dalle Logge dell'Ovest affiora l'umanesimo sinarchico
pure di ispirazione massonica, con la pretesa di un sincretismo troppo confuso,
troppo carico di errori per costituire una solida base di umanizzazione. Il
coagulo di un vago deismo d'ispirazione naturista ha già dato pessima prova di
sé nelle sue orge, nei suoi scatenamenti pseudo-mistici o sessuali, fino a punte
di deplorevole satanismo. Lo sviluppo dell'uomo ha bisogno di ben altro supporto
metafisico religioso. Attualmente, sempre nell'area laicista occidentale,
affiora il neorazzismo della Nouvelle Ecòle, con espliciti riferimenti ai
maestri dell'ateismo volontaristico ariano (Fichte, Schelling, Nietzsche,
ecc...), che giura di seppellire la civiltà cristiana sotto l'invasione di nuove
orde neo-pagane. Se ciò avvenisse, la civiltà umana sarebbe ricacciata indietro
di parecchi millenni. Ma le Massonerie non cessano di mettere in orbita
ideologie nuove e molteplici, perché il pluralismo ideologico ha più probabilità
di presa sulle esigenze e suggestionabilità mentali più disparate. Questi sono
gli umanesimi all'orizzonte nel momento attuale. È quindi l'ora del
cristianesimoo, l'unico che racchiude in sé stesso il germe di un'umanità
veramente nuova: il Figlio dell'Uomo, capace di portare l'uomo all'estrema
frontiera dell'umano. Alla Rivoluzione dei figli delle tenebre, è giunto il
momento di contrapporre la Rivoluzione della Luce, improntata a Verità e Amore.
Verità e Amore costituiscono l'aspirazione fondamentale dell'uomo e non hanno
bisogno di procedimenti occulti, anzi li aborrono. Verità e Amore si è definito
il Cristo, l'inviato di Dio. Egli è «la luce del mondo» (Gv 8,
12), e chi lo segue non cammina nelle tenebre. Egli è pure «la Via», non solo
per giungere a Dio, ma anche per andare all'uomo. All'umanesimo ateo, che nel
suo scompenso metafisico gravita inevitabilmente al male, bisogna contrapporre
il cristianesimo, l'unico capace di sprigionare dalla ricchezza del Verbo di Dio
fatto Uomo tutti gli ardimenti della Verità e dell'Amore, senza esclusione di
valori.
Fine...
Note
101 Sinarchia è una
parola greca che significa «governo d'insieme». Fondamentale sul sinarchismo il
dittico P. Virion, Bientôt un
gouvernement mondial, une super contre-église? e P. Virion, Mystère d'iniquité, il
primo di indole generale, il secondo sui riflessi religiosi.
102 Vedi ad esempio
l'elenco dei funzionari ebrei all'ONU in E. Malinsky-L. de Poncins, La guerra
occulta, pagg. 119-121; la nota Controcorrente su Il Giornale
Nuovo, del 12 aprile 1978, riguardante il controllo esercitato dai sionisti
nella stampa, nella finanza e in altre posizioni chiave degli Stati Uniti,
ecc...
103 «Che queste
forze, queste potenze, le quali non hanno ancora detta l'ultima parola, siano in
mano d'un uomo di genio, come Napoleone, o d'una intelligenza più potente
ancora, assistita dalle Potestà infernali, quale sarà l'Anticristo, e lo Stato
Unico, che comprende la totalità del genere umano, non tarderà ad essere una
realtà» (cfr. Favière,
Riforma sociale, 1903, Le Progrès, in Mons. H. Delassus, op. cit., pag.
384).
104 Salomone aveva dato
alla sua reggia l'indole di un centro cosmopolita aperto a tutte le religioni di
allora. La costruzione del suo Tempio aveva impegnato anche i pagani.
105 «Rovesciare tutte
le frontiere, abolire tutte le nazionalità cominciando dalle piccole per farne
un solo Stato, cancellare ogni idea di patria, rendere comune a tutti la terra
intera che appartiene a tutti; rompere con l'astuzia e la forza tutti i
trattati, tutto preparare per una vasta democrazia le cui razze diverse,
abbrutite da ogni genere d'immoralità, non saranno più che dipartimenti
amministrati dagli alti gradi dell'Anticristo, supremo dittatore divenuto il
solo loro dio: ecco lo scopo delle società segrete» (così C. Giannet in
Mons. H. Delassus, op.
cit., pag. 387).
106 Cfr. Mons. H. Delassus, op. cit., pag.
403. Sull'universalismo massonico, vedi ampia documentazione in Mons. H. Delassus, op. cit.,
pagg. 347-401.
107 Anche il
razionalista Ernest Renan nell'Avenir de la Science dice: «È mia
intima convinzione che la religione dell'avvenire sarà il puro umanesimo, vale a
dire il culto di tutto ciò che appartiene all'uomo» (cfr. Mons. H. Delassus, op. cit.,
pag. 403).
108 Questo disegno è
contenuto in modo ampio e con l'indicazione delle strategie di assalto e del
punto di arrivo ne I Protocolli dei Savi di Sion (1902), di cui si
discuterà senza fine l'origine, ma non rimane alcun dubbio sull'aderenza piena
del contenuto al piano sinarchico.
109 Cfr. H.-R. Gougenot des Mousseaux
, Le juif, le judaisme et la judaisation des peuples chrétiens
(«L'ebreo, il giudaismo e la giudaizzazione dei poli cristiani»), che rimanda
agli Archivi Israeliti del 1861-1866 (in Mons. H. Delassus, op. cit., pag.
406). Vedi anche il Libertaire di New York, 1902 (in Mons. H. Delassus, op. cit., pag.
402).
110 Cfr, Pajot, Avant d'entrer dans la vie
(«Prima di entrare nella vita»), agli istitutori e istitutrici; cit. in Mons. H. Delassus, op. cit., pag.
407.
111 «Dalla storia e
dallo studio degli avvenimenti è manifesto che la Massoneria, la quale è
incontestabilmente d'origine giudaica, è, per gli israeliti, uno strumento di
azione e di lotta di cui si servono segretamente. Gli ebrei, così ragguardevoli
per il loro istinto di dominare, per la loro scienza innata di governare, hanno
creato la Massoneria al fine di arruolarvi gli uomini che non appartengono alla
loro razza, la quale tuttavia si impegna ad aiutarli nella loro opera, a
collaborare con essi all'instaurazione del Regno di Israele tra gli uomini
[...]. Gli ebrei, che non hanno perduto la fede nella ricostruzione del
Tempio, nascondono, sotto questa parola simbolica, sotto questa rivendicazione
della loro nazionalità, la volontà di fare, del mondo intero, un tempio
gigantesco in cui i figli d'Israele siano sacerdoti e re, in cui tutti gli
uomini di tutti i climi e di tutte le stirpi, ridotti alla servitù
dell'organizzazione capitalista, lavoreranno alla gloria di Jahvé [...].
Col denaro e con l'astuzia dirigono, in maniera segreta, queste società
politiche verso il fine che essi perseguono con instancabile energia: la
dominazione universale del popolo d'Israele» (cfr. J. Bidegain, Grand Orient, ses doctrines
et ses actes, pagg. 186 e ss.; cit. in Mons. H. Delassus, op. cit.,
pagg. 373 e ss.).
112 Fondamentale di
Saint-Yves sull'argomento è il volume Mission des Souverains, 1922 (vedi
pagg. 433 e ss.). Altre opere di Saint-Yves sono Mission des Juifs;
Mission de l'Inde; Mission de l'Europe en Asie; Mission des
Ouvriers; L'Archéomètre; ecc... Su Saint-Yves vedi P. Virion, Bientôt un gouvernement
mondial, une super contre-église?, pagg. 31-40; P. Virion, Mystère d'iniquité, pagg.
7-12.
113 Cfr. P. Roca, Glorieux Centenaire
(«Glorioso centenario»), pag. 452.
114 Come alcuni preti di
oggi, il Roca inneggiava: «Glorifichiamo queste meravigliose fatiche da cui
uscirà la trasfigurazione scientifica, economica e sociale dei nostri misteri
religiosi, dei nostri simboli, dei nostri dogmi e dei nostri sacramenti. Non
vedete che le nostre forme sono invecchiate, che sono logore, abbandonate dallo
Spirito, e che noi restiamo soli, le mani piene di baccelli vuoti e di lettere
morte»? (cfr. P. Roca, op.
cit., pag. 102).
115 Cfr. P. Roca, op. cit., pag.
452.
116 Cfr. P. Roca, Le Christianisme, le Pape et la
Démocratie («Il cristianesimo, il Papa e la democrazia»), pag.
81.
117 Cfr. P. Roca, Glorieux Centenaire, pag.
116.
118 Queste idee sono dal
Roca sviluppate in varie opere, come Le Christianisme, le Pape et la
Démocratie; La fin de l'Ancien Monde; Glorieux Centenaire;
La crise fatale; ecc... Su Roca vedi P. Virion, Mystère d'iniquité, pagg.
19-35; su Guaita vedi P. Virion,
Mystère d'iniquité, pagg. 15-17; su Guaita e Papus vedi P. Virion, Bientôt un gouvernement
mondial, une super contre-église?, pagg. 31 e ss.
119 Tra i fautori del
dialogo ricordiamo, da parte della Chiesa, Gruber, Mukermann, Diericks, Gorge,
Gierens, Vorgrimler, Mellor in Germania; Berteloot, Riquet, Bonnichon, Macé in
Francia; Rosario Esposito, il cui nome ricorre continuamente con ampi elogi
nella Rivista Massonica, e altri in Italia. Dalla parte massonica
Peyrefitte, Hutin, Lantoine, ecc... Sul dialogo tra Massoneria ed ecclesiastici
vedi P. Virion, Mystère
d'iniquité, pagg. 51 e ss.; sul sinarchismo e la crisi modernista vedi P.
Virion, Mystère d'iniquité,
pagg. 37 e ss.
120 Nessuna traccia
esplicita di sinarchismo nella Rivista Massonica italiana, nella quale
tuttavia ricorrono articoli di interesse per religioni non cattoliche (per
citare i soli ultimi numeri ricordiamo Aspetti etici della filosofia
taoista, 1977, pagg. 28 e ss.; Viaggi massonici, ecc..., pagg. 276 e
ss.; ecc...), nonché il simbolo dell'uomo nuovo (copertina maggio 1976). La
Rivista Massonica ha carattere archiviale e aulico: è aperta ai profani,
dice molto sul passato, del presente accenna agli incontri, ma tace
sistematicamente i programmi di fondo. Il suo silenzio sul sinarchismo non prova
né pro né contro. Occorre volgere lo sguardo al «simbolismo dei fatti», ma
quelli che contano non sono evidentemente da pubblicizzare. Sulle circostanze
oscure della scoperta del Patto Sinarchico, con la morte di Coutrot e Chevillon
vedi P. Virion, Bientôt un
gouvernement mondial, une super contre-église?, pag. 532.
121 Così P. Molesini in L'Alternativa, nº 70,
1º settembre 1976, pag. 2. Il Molesini conclude: «Ogni religione, venendo a
compromesso con tutte le altre, non sarà più sé stessa, ed in tal modo la
collegialità sacerdotale potrà concepire una etica convenzionale nuova, mutevole
ed adattabile alle esigenze dei tempi, secondo il grande schema massonico del
pluralismo e del relativismo morale. La mostruosità di questo progetto sta nel
fatto che espone l'umanità ad essere modificata nelle sue convinzioni morali,
consentendo alla classe dominante di instaurare leggi nuove conformi alla
propria convenienza, secondo una visione economicistica dell'etica [...].
Questo vertice dunque pretende arrogarsi le prerogative della stessa divinità
perché, mentre gli uomini normali avranno la sola possibilità di violare o
rispettare la legge morale, esso avrà anche quella di modificarla. Questa nuova
"divinità" convenzionalmente costruita nella sua astratta personificazione, come
una società anonima, ha dunque sei lati, sei ali, sei cerchi componenti il
cerchio centrale. E il 666 è il numero della Bestia dell'Apocalisse». Un
altro tentativo di tempio sinarchico era già stato organizzato da Edith Kermit
Roosevelt con una circolare del 31 marzo 1962, che porta queste espressioni:
«É in programma l'erezione di un tempio a Wahsington per i cittadini del
mondo allo scopo di sviluppare l'intelligenza universale al posto delle sue
limitazioni nazionaliste [...]. La futura costruzione avrà le
caratteristiche di una Unione Spirituale delle Nazioni, e sarà il simbolo della
fraternità del genere umano [...]. Un'ala di questa moderna Torre di
Babele sarà affittata alle sei religioni internazionali: induismo, giudaismo,
buddismo, confucianesimo, cristianesimo e islam [...]. Il simbolismo
previsto per il Monumento è un ritorno alla Magia Nera praticata dai pontefici
dell'antico Egitto [...]. Sarà illuminato tutta la notte per manifestare
simbolicamente che, anche quando il mondo dorme, la luce dello spirito continua
a brillare». Tra le adesioni reclamizzate dall'appello per la raccolta dei
fondi figurano i nomi di alte personalità iniziatiche. Il documento accenna a un
tempio occultistico di Londra e alla «Camera di Meditazione» di New York City
(cfr. P. Virion, Bientôt un
gouvernement mondial, une super contre-église?, pagg. 212-214). Non
risponde forse a una strategia sinarchica l'esplosione di ogni sorta di sètte
nelle nostre grandi citta? (Testimoni di Geova, mormoni, Chiesa Evangelica,
centri teosofici, religioni orientali, induismo, esoterismo, e perfino
clan satanistici, uno dei quali, a Torino, conta 40.000 iscritti come
scrive Gente, nº 18, 1979, pagg. 111 e ss.). È lecito sospettarlo, tanto
più che esistono agenti massonici addetti al settore religioso.
122 Cfr. J. Bordiot, «Une nouvelle Sinarchie: la
Trilatérale» («Una nuova sinarchia: la Trilaterale»), in Lectures
Françaises, febbraio 1977, pagg. 1-7.
123 Sulla formazione del
Bilderberg Club al Convegno di Cesme in Turchia (dove la Massoneria è
assai forte) dal 25 al 27 aprile 1976 si veda W. C. Skousen, op. cit., pagg. 223 e
ss.
124 Cfr.
L'Avvenire, del 30 maggio 1978. Sulla Sinarchia rimandiamo
particolarmente alle pubblicazioni di P. Virion, Bientôt un gouvernement
mondial, une super contre-église?
125 È un Banco ebraico
di Amsterdam che per primo opera la demonetizzazione dell'argento finanziando
successivamente la spedizione di Guglielmo d'Orange, principe protestante, in
Inghilterra contro gli Stuart nel 1688. La ditta di Amsterdam si trasferisce a
Londra al seguito di Guglielmo, e secondo il noto Prospectus del Paterson
(«la banca guadagna tutta la moneta che crea dal nulla»), fonda nel 1694
il Banco d'Inghilterra, mettendo in circolazione notes of bank per un
milione di sterline che non aveva; ed era autorizzata a farlo da Guglielmo, che
aveva avuto in prestito per la spedizione settecentomila sterline. Il Banco
emetteva così moneta cartacea «garantita» dal debito del sovrano, che riversava
sui cittadini il costo della spedizione militare e che consentiva ad una ditta
privata di impossessarsi della sovranità monetaria dello Stato. Successivamente,
il Banco opera il rientro di tutti i titoli monetari in circolazione rilasciando
ai possessori azioni che vanno a formare la Banca d'Inghilterra, la quale
all'atto della costituzione si associa con altre tre banche della City.
Nel 1717, nasce contestualmente alla banca la Massoneria di Rito Scozzese Antico
e Accettato, e viene fissato il prezzo dell'oro per consentire la
demonetizzazione del metallo e predisporre il mercato alla circolazione
cartacea. Da quella data vedremo poi che sempre le due istituzioni - la banca e
la Massoneria - procederanno unite per dare la scalata al potere politico in
tutte le nazioni e consentire la divulgazione di teorie atte al disfacimento
morale e materiale dei popoli (così A. Perissinotto, in G. Auriti, op. cit., pag.
146).
126 Negli Stati Uniti
d'America, dopo la rivoluzione del 1776 contro l'Inghilterra, la Massoneria
strettamente collegata con la ditta Rothschild, scatena la guerra civile con il
pretesto della liberazione degli schiavi negri del Sud. Il vero scopo venne
pubblicato in un numero dell'Hazard Circular del 1862: «Il grande
debito che i nostri amici, i capitalisti d'Europa, faranno creando questa
guerra, verrà adoperato per controllare la circolazione. Noi non possiamo
permettere che i greenbanks (biglietti statali) circolino, perché non
possiamo dominare la loro circolazione ed emissione» (così A. Perissinotto,
in G. Auriti, op. cit.,
pag. 150).
127 Dal resoconto
Tragedy and Hope («Tragedia e speranza»), di Carroll Quigley, pubblicato
a cura di Mac Millan Co., New York 1966. Sull'analisi critica dell'opera di
Quigley, che era membro del «Sistema» di cui trattiamo, W. C. Skousen ha
pubblicato il volume Il capitalista nudo, tradotto dall'Ed. Armando, Roma
1978, con appendice di S. Vaselli per quanto riguarda la situazione italiana nei
confronti del «Sistema». Attingiamo perlopiù da questa fonte. Non si può
comprendere la storia degli ultimi due secoli se non si studia l'influsso della
Massoneria come strumento della banca protestante e come chiesa che mira con il
sincretismo religioso alla sinarchia politica (così A. Perissinotto, in G. Auriti, op. cit., pag. 145). Sul
rapporto dell'Alta Finanza con le rivoluzioni cominciando da quella francese si
veda in particolare H. Coston,
L'alta finanza e le rivoluzioni, Ed. Ar, Padova 1971.
128 Cfr. C. Quigley, Tragedy and Hope, pagg.
52 e ss.
129 Ibid., pag.
51.
130 Ibid., pagg.
48 e ss.
131 Ibid., pag.
325.
132 Ibid., pag.
72. Il patrimonio complessivo attuale dei Rockefeller ammonta a 640 miliardi di
dollari e comprende sei tra le prime dieci banche americane, cinque tra le prime
dieci compagnie di assicurazioni e tre tra le più grosse società; è ripartito in
duecento compagnie (cfr. C. Levinson, op. cit., pagg. 174 e
ss.).
133 Cfr. C. Quigley, op. cit., pag. 326. Il
debito degli Stati Uniti verso il Sistema ammonta a 372 miliardi di dollari, e
ogni anno il cittadino americano contribuisce a pagare gli interessi di questo
debito con 20 miliardi di dollari (cfr. W. C. Skousen, op. cit., pag.
37).
134 Cfr. C. Quigley, op. cit., pag.
324.
135 Cfr. W. C. Skousen, op. cit., pag.
39.
136 Cfr.
L'alternativa, febbraio 1976, pag. 3.
137 Cfr. W. C. Skousen, op. cit., pagg.
41-55.
138 Ibid., pag.
57.
139
Ibid.
140 Ibid., pagg.
59 e ss. Sui finanziatori della Rivoluzione russa vedi pure La Vita
Italiana, del 15 settembre 1920 e altri fascicoli del 19201921.
141 Cfr. C. Quigley, op. cit., pag. 938; W.
C. Skousen, op. cit., pagg.
63 e ss.
142 Si ricordino le
vicende Mac Arthur, Goldwater, Nixon, Watergate, ecc... (cfr. W. C. Skousen, op. cit., pagg.
97-139).
143 Cfr. C. Quigley, op. cit., pagg. 954 e
ss. Vedi i vari punti del resoconto in W. C. Skousen, op. cit., pagg.
81-83.
144 Sulle responsabilità
di Ford vedi W. C. Skousen, op.
cit., pagg. 84-86; sugli altri contribuenti vedi W. C. Skousen, op. cit., pagg.
88-89.
145 Cfr. W. C. Skousen, op. cit., pagg. 94 e
ss.
146 Ibid., pagg.
126 e ss.
147 Ibid., pagg.
148 e ss.
148 Informazioni desunte
dalle pubblicazioni della Fondazione stessa e dalla conferenza tenuta da E.
Tremblay a Parigi il 17 marzo 1976, riportata in Courrier de
Laissez-les-vivre e in La Coppia, Pavia nº 61, 1979, pagg. 57 e ss.
Alla campagna per l'aborto si affianca una vasta strategia di corruzione di
ispirazione radical-marxista. In tale strategia rientrano attualmente in Italia
la produzione pornografica e pubblicazioni apertamente eversive, quali Il
libretto rosso degli studenti, dell'Ed. Guaraldi, Rimini 1972, largamente
diffuso nelle scuole, e l'opuscolo Contro la famiglia, edito da Stampa
Alternativa (radicali), Roma. Quest'ultimo riporta in copertina un'immagine
della Vergine col Bambino e la scritta: «Sequestrato in tutta Italia e
condannato a sei mesi per istigazione a delinquere, al furto, all'aborto e per
oscenità. Nuova edizione interamente aggiornata con nuova legge sui
minorenni». Nel retro riporta l'immagine di una ragazza in atteggiamento
osceno. All'interno è un'aperta istigazione a ribellarsi alla famiglia, a
fuggire da casa, al libero amore, all'omosessualità, all'aborto, alla droga
ecc..., con disegni e indicazioni di tecniche erotiche. Viene passato sottomano
ai giovani. Le responsabilità dei socialisti italiani nella produzione
pornografica sono denunziate dal volume di A. Surace, I padrini della
pornografia, Ed. «La Parola», Roma 1979.
149 Prima conferenza
Bilderberg: maggio 1954. Vedi W. C. Skousen, op. cit., pag.
140.
150 Vedi ampia
descrizione in W. C. Skousen,
op. cit., pagg. 140-144. L'elenco dei partecipanti al congresso di Cesme
è riportato da W. C. Skousen,
op. cit., pagg. 223-227. A questo congresso (Turchia 25-27 aprile 1975)
hanno preso parte Giovanni Agnelli, Guido Carli, Cittadini Cesi, Roberto Ducci,
Francesco Forte, Giorgio La Malfa e Arrigo Levi.
151 Cfr. W. C. Skousen, op. cit., pagg. 144 e
ss.
152 Ibid., pagg.
209 e ss; vedi anche J. Bordiot,
«Une nouvelle Synarchie: la Trilatérale», in Lectures Françaises,
febbraio 1977, pagg. 1-7.
153 I modi molto
concreti in cui agiscono queste concentrazioni capitalistiche sono descritti con
buona conoscenza di fatti nel volume di C. Levinson Vodka-Cola: il
paradossale abbraccio del capitalismo occidentale col capital-marxismo si
traduce, ad esempio, in Italia con la partecipazione dei comunisti a ben 604
enti economici con un reddito valutato a circa 150 miliardi annui (vedi elenco
di tali enti alle pagg. 311-316).
154 Così S. Vaselli, in
W. C. Skousen, op. cit.,
pag. 170. Capitalismo sinarchico occidentale del Sistema e capital-marxismo si
danno la mano a rovinare la nostra economia e soprattutto la nostra cultura e
costume cristiano, come stiamo osservando da anni. E c'è chi osa pensare che
Massonerie e raggruppamenti eversivi d'ogni genere siano estranei a questa losca
faccenda...
155 Non dimentichiamo
che questo scritto è stato redatto nel 1979, dieci anni prima della caduta del
Muro di Berlino e della fine dell'Unione Sovietica. Ora, gli Stati Uniti sono
l'unica superpotenza mondiale e la nuova Russia di Putin non sembra voler
collaborare con la Casa Bianca, né con l'establishment mondialista,
provocando una nuova guerra fredda (N.d.R.).
Fonte:
http://www.centrosangiorgio.com/
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http://www.centrosangiorgio.com/