Qui di seguito sono esposti i legittimi Re di Spagna dal 1° Novembre 1700 ad oggi , di conseguenza sono esclusi dall'elenco gli usurpatori sia "bonapartisti" che "isabellisti":
Filippo V di Borbone (Versailles, 19 dicembre 1683 – Madrid, 9 luglio 1746) fu il primo Re di Spagna della dinastia dei Borbone.
Era infatti nipote del re Luigi XIV di Francia e salì al trono di Spagna perché sua nonna, la regina Maria Teresa moglie del Re Sole, era figlia di primo letto di Filippo IV di Spagna e sorellastra dell'ultimo Re spagnolo della dinastia degli Asburgo-Spagna , Carlo II di Spagna che lo nominò nel suo testamento erede al Trono spagnolo e suo legittimo successore.
Ferdinando VI di Borbone Spagna (Madrid, 23 settembre 1713 – Villaviciosa de Odón, 10 agosto 1759) Re di Spagna dal 1746 sino alla sua morte.
Secondo figlio di Filippo V di Borbone-Spagna, fondatore della dinastia dei Borbone-Spagna e di Maria Luisa di Savoia.
Figlio di Filippo V e fratello minore del Re di Spagna Ferdinando VI , alla morte di quest'ultimo divenne Re di Spagna con il nome di Carlo III (dal 1738 al 1759 fu Re di Napoli e Sicilia con il nome di Carlo VII , anche se non utilizzò mai tale investitura) dal 1759 al 1788.
Carlo IV di Borbone Spagna, figlio maggiore di Re Carlo III (Portici, 11 novembre 1748 – Roma, 20 gennaio 1819 Principe delle Asturie dal 1759 e Re di Spagna dal 14 dicembre 1788 al 6 giugno 1808.
Ferdinando VII di Borbone-Spagna (San Lorenzo de El Escorial, 14 ottobre 1784 – Madrid, 29 settembre 1833), Re di Spagna brevemente nel 1808 fino alla sua morte. Di carattere volubile , il 31 marzo del 1830 promulgò la Pragmática Sanción. La Pragmática, promulgata a seguito di pressioni liberal-settarie, stabiliva che se il Re non avesse avuto un erede maschio, avrebbe ereditato il trono la figlia maggiore. Questo escludeva, in pratica, l'infante Don Carlo Maria Isidro dalla successione che li spettava legittimamente, per quanto fosse una bambina colei che fosse nata sarebbe stata di "diritto" l'erede del Re. In questo modo, sua figlia Isabella (la futura usurpatrice Isabella II), nata poco dopo, si vedeva riconosciuta come erede della corona, con grande disapprovazione del popolo e dei numerosi sostenitori dell'infante Carlo Maria Isidro, il fratello del Re.
Carlo V di Borbone-Spagna (Palazzo reale di Aranjuez, 29 marzo 1788 – Trieste, 10 marzo 1855), legittimo Re di Spagna dal 1833 al 1845 (anno della sua abdicazione in favore del figlio maggiore).
Carlo VI di Borbone-Spagna, Conte di Montemolin (Madrid, 31 gennaio 1818 – Trieste, 13 gennaio 1861) primogenito di Carlo V , legittimo Re di Spagna dal 1845 ( anno dell'abdicazione paterna) fino alla misteriosa morte avvenuta il 13 Gennaio 1861.
Giovanni III di Borbone-Spagna (Madrid, 15 maggio 1822 – Brighton, 21 novembre 1887) secondogenito di Re Carlo V e fratello minore di Re Carlo VI , divenne legittimo Re di Spagna alla morte di quest'ultimo ( 13 Gennaio 1861) ma a causa delle sue simpatie liberali e per il suo atteggiamento favorevole alla "Regina" Isabella II di Spagna . la quale incontrò diverse volte, perse la pèropria legittimità sul Trono Spagnolo nel 1868 anno in cui suo figlio maggiore subbentrò legittimamente.
Carlo VII di Borbone-Spagna (Lubiana, 30 marzo 1848 – Varese, 18 luglio 1909) figlio maggiore di Re Giovanni III , del quale era totalmente differente come principi e ideali, divenne legittimo Re di Spagna dal 1868 fino alla sua morte.
Giacomo III di Borbone-Spagna (Vevey, 27 giugno 1870 – Parigi, 2 ottobre 1931) unico figlio maschio di Re Carlo VII , alla morte di quest'ultimo divenne il legittimo Re di Spagna dal 1909 al 1931 anno della sua morte. Le sue simpatie di "sinistra" crearono dissapori tra i suoi sostenitori.
Alfonso Carlo I di Borbone-Spagna, duca di San Jaime (Londra, 12 settembre 1849 – Vienna, 29 settembre 1936), fratello minore di Re Carlo VII e zio di Re Giacomo III , divenne il legittimo Re di Spagna dal 1931 ( anno della morte del nipote Giacomo III) al 1936 anno della sua morte. Non avendo discendenti legittimi nominò suo successore Saverio di Borbone-Parma, nominato da Alfonso Carlo Reggente , in quanto Borbone più prossimo in linea maschile (e nipote diretto per via di madre del fratello di Alfonso Carlo, Carlo VII di Borbone-Spagna che condivideva inoltre gli ideali carlisti.
Saverio I di Borbone (Villa Borbone delle Pianore, 25 maggio 1889 – Zizers, 7 maggio 1977) Reggente di Spagna dal 1936 al 1952 e legittimo Re di Spagna dal 1952 al 1977.
Carlo VIII di Borbone (1977 - 2010) , figlio primogenito di Re Saverio I, per il suo comportamento di tendenza socialista e titista, e per il suo riconoscimento delle sovranita di Juan Carlos avvenuto al momento della sua presa di cittadinanza spagnola, perse la legittimità di essere riconosciuto legittimo Re di Spagna.
Sisto Enrico di Borbone-Parma (nato il 22 luglio 1940), Duca di Aranjuez, figlio secondogenito di Re Saverio I e fratello minore di Re Carlo VIII, è l'attuale reggente per la Comunione carlista: questo movimento ritiene, infatti, che il legittimo erede sia il fratello Carlo Ugo, ma che questi abbia tradito gli ideali del movimento per la sua vicinanza con gli ideali del socialismo. Sisto Enrico non si è mai proclamato Re di Spagna nella speranza che i due figli maschi di Carlo Ugo un giorno vogliano accettare e seguire i valori tradizionali . Sisto Enrico ha pubblicato il 17 luglio del 2001 un manifesto programmatico nel quale si stabiliscono i seguenti principi guida:
- ripristino della confessionalità dello stato e difesa del cattolicesimo tradizionalmente praticato in Spagna;
- ripristino degli ordini e dei corpi della società tradizionale;
- ripristino delle autonomie regionali (fueros) nell'ambito dell'unità della patria;
- ripristino della monarchia tradizionale considerata legittima;
- ripristino dei principi di diritto e delle leggi tradizionali.
In base ai principi su esposti, Sisto Enrico si è duramente opposto nel corso di questi anni all'attuale governo spagnolo ed ha intessuto rapporti coi paesi del Sudamerica in base al principio della hispanidad.
Fonte:
Wikipedia
www.carlismo.sp
Scritto da:
Redazione A.L.T.A.